Necrologio di Bocca intervista a Pansa che da quindici anni è un suo nemico, contesto questa scelta ma soprattutto invito a rettificare e prendere le distanze. Prima di tutto un uomo è morto, il rispetto dov’è…?? E poi ha detto che non lascia alcun vuoto… ma come si permette e che la battaglia era inutile. Oltraggio vergognoso alla pietà e anche alla figura di Bocca.
Lettera pubblicata il 26 Dicembre 2011. L'autore, elisabetta.sartor, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Attualità
Trovo che Pansa abbia dimostrato ancora una volta grande carattere. Chi si permette in Italia di dissentire così nettamente da un generale ipocrita cordoglio? Se l’uomo non ti è mai piaciuto e se hai motivato il tuo giudizio già in passato, se ti chiedono un commento al TG hai il diritto ed il dovere di esprimerlo, anche se Bocca è appena morto e se la tua opinione va contro il pensiero dei più.
E’ mai possibile che in questa repubblica si debba essere sempre e per forza omologati?!
Riccardo Facchini
La pietà e il rispetto per l’ “uomo” che è morto è una cosa.
Valutare il suo operato in vita è altra cosa.
E su questo punto ognuno può avere, nel rispetto di opinioni diverse, il suo punto di vista.
Bocca è stato, sia come giornalista, che come attivista, che come osservatore e scrittore, divulgatore di idee e storico, un personaggio controverso che ha appunto suscitato opinioni diversificate
Questo tuo disappunto non lo ritengo giustificato.
Cordialità.
Mau.
Pansa ha solo detto la verità.
Bocca era un voltagabbana di 1a categoria, prima fu fascista e poi – quando vide la malparata – passò tra i partigiani. Poi fu ultra-berlusconiano e – dopo che Repubblica e l’Espresso restarono a De Benedetti – passò dall’altra parte.
Inoltre, fu tra coloro che controbuirono al clima di linciaggio che portò all’assassinio del povero commissario Luigi Calabresi (accusato falsamente di avere ucciso Pinelli), firmando un immondo “manifesto” di intellettuali pieno d’odio contro il povero Calabresi.
Come non bastasse, per anni Bocca sostenne che le BR erano “un’invenzione” della CIA e dei servizi segreti deviati, altra fesseria colossale (di cui poi ebbe a fare ammenda).
Infine, per anni si scagliò contro Pansa, solo perchè aveva detto la verità, e cioè che nel dopoguerra in Emilia Romagna parecchi partigiani avevano ucciso, stuprato, torturato, devastato, ecc., in danno non solo di fascisti colpevoli di gravi delitti impuniti, ma anche di persone incolpevoli, solo sgradite a loro, o semplici avversari politici.
E allora, perchè essere ipocriti e fare diventare “un santo” una persona come Bocca, solo perchè è morta?
Pansa ha fatto benissimo a dire quel che pensava!
Concordo con i commenti, la verita’ storica e’ una sola, e se Bocca e’ stato prima un fervente fascista per poi voltare gabbana, e’ giusto dirlo.
Parce sepulto, sed magis amica Veritas !