Ciao a tutti è la prima volta che scrivo sul web per chiedere consiglio ma oggi ne ho proprio sentito il bisogno. Il problema principale nel mio rapporto è la paura. Paura che pero non è nata da sè o per una relazione precedente e similari, diciamo che ho sempre chiuso definitivamente con il passato facendo in modo che questo non si ripresentasse in futuro.. questa mia paura, ansia, angoscia che dir si voglia è nata da una situazione difficile della mia odierna relazione. In breve: due mesi fa circa io e il mio compagno eravamo li e li per lasciarci, troppe incomprensioni, lui che sembrava avere fette di salame sugli occhi e non vedere la situazione disperata che c’era. Tiriamo avanti ma le cose non fanno che peggiorare, arriviamo a tradirci a vicenda, ho subito due tradimenti, lui uno. Per tanto tempo ha continuato a recriminare sui miei errori senza guardare minimamente a se stesso a quello che aveva fatto e che soprattutto continuava a fare. Il nostro comportamento è stato sbagliato, io ho sbagliato ma mi sono messa in gioco, non so come ho ingoiato tutto, un po per paura di parlare, un po per amore e mi sono rimboccata le maniche. Lui invece non ha fatto altro che farmi, scusate il termine forte, terrore psicologico. Diciamo che un giorno era in un modo un giorno in un altro, diceva di amarmi e mi tradiva, giurava di non averlo fatto e invece lo scoprivo, diceva che ero il suo tutto e poi che non gliene fregava nulla di me (tutto ciò a distanza magari di 20 minuti). Diceva che mi amava e poi impazziva e mi lasciava, continuava a dirmi che ero un peso, un impedimento, mi ha fatto umiliare da amici e amiche perche diceva che io non ero più importante e speciale per lui. L’ho perdonato, non so come ma l’ho fatto, si è giustificato dicendo che lo fece x farmi del male e distruggermi … (come si può fare cosi male ad una persona?) Bhe sta di fatto che ora come ora ci è riuscito, mi ha distrutta psicologicamente, vivo nell’angoscia, nel terrore che possa nuovamente lasciarmi, che possa trattarmi male, che possa arrabbiarsi che possa uscire di testa e insultarmi nuovamente. Sono diventata completamente succube, mi fa schifo sentirmi cosi ma non ho nemmeno la forza di reagire per riprendere in mano la mia vita. Sono arrivata ad un punto dove penso di essermi “ammalata” e pensare di lasciarlo mi fa impazzire ma vivere così nel terrore mi fa impazzire ancora di più. Io lo amo, non avrei superato tanto ma non so quanto ancora potrò tollerare. Per favore datemi qualche consiglio su come superare questa cosa.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Se la situazione è quella che descrivi faresti bene ad aspettare un momento in cui ti sembra pentito per convincerlo a parlare di questa stanchezza con medico di base. Aspetta comunque che sia lui a chiederti di accompagnalo. In ambito ospedaliero funziona in questo modo… quando vai a fare un esame ti chiedono se preferisci avere un accompagnatore perché mettersi nelle mani di qualcuno non significa rinunciare alla facoltà d’intendere e di volere. Io preferisco avere sempre qualcuno accanto a me perché mi vergogno, ma ti assicuro che quando devi fare un prelievo ed entri nel laboratorio da sola ne esci molto più forte. Da quando ho cominciato a guidare sono diventata molto più indipendente… la mai autostima si è rafforzata e vedo che accade la stessa cosa anche a donne che vengono da paesi stranieri. La patente di guida ti fa sentire più “padrona” dell’ambiente. Ad ogni modo non puoi rassegnarti all’idea che si tratta del suo carattere… mi rendo conto che nel mondo di oggi è molto più difficile risolvere questo genere di problemi perché esiste un universo tecnologico fondato sull’esaltazione dell’ostentazione; siamo assuefatti all’idea che i problemi non esistano perché per carattere s’intende un modo di essere personaggio (l’apparire). Ti consiglio di lasciargli tutta l’autonomia di cui ha bisogno perché il bisogno di cercarti è naturale… lui tende a viverlo in maniera più esasperata perché sente di farti un torto mentre porta avanti i suoi impegni. Tra questi impegni c’è anche il bisogno di farsi una risata, di dire delle sciocchezze che in tua presenza non si sente di dire per non metterti in imbarazzo… o per esprimere delle idee che potrebbero essere diverse dalle tue. Una donna che sta sulle sue non lo fa perché ritiene opportuno emanciparsi dalle idee del marito e restare fedele alle sue radici. La coppia nasce dall’incontro di due storie… in alcuni casi ne prevale una per motivi politici, religiosi o commerciali. Dobbiamo pensare anche alla piazza! Mia madre veniva da un paese vicino e la gente l’ha rispettata perché è rimasta una forestiera. Rendere commerciale una zona significa creare un punto vendita che vita natural durante dipenderà dal tuo nome. Chi subentra, di fatto, ha comprato un nome. Se ti lasciano una piazza non puoi costruirci uno stadio. Se mia madre avesse avuto queste pretese penso che mio nonno li avrebbe invitati a trasferirsi altrove perché non è così che funziona il mondo. Vado in un fast-food perché voglio consumare quel panino… se trovo una piadina la ordino, ma al prossimo giro mi fermo dove capita perché il locale ha perso la sua tipicità. Infatti i miei genitori si sono sposati di lunedì per rispettare la chiusura settimanale… onde evitare che un cliente abituale potesse essere tratto in inganno.
Una storia malata, prima te ne disfi meglio è. Inutile aggiungere altro.
Mandarlo affanculo. Quella è gente che “ruba” le vite degli altri, e la tua se l’è presa quasi tutta da quanto leggo.
Vuoi dargliela tutta?
(Lascia perdere le piadine e i matrimoni celebrati durante la chiusura settimanale)
Ok la situazione non sembra delle migliori ,però hai detto che anche tu l’hai tradito se è come racconti è evidente che la maggior parte della colpa sia sua però anche Tu hai commesso qualcosa di sbagliato che non avresti dovuto fare ,ma se è come dici ,se veramente Ti ha umiliata e ti ha fatta soffrire Non ha senso continuare questa storia anche se credi di amarlo perché è probabile che ti farà soffrire ancora e ancora …. devi farti coraggio e devi trovare la forza per dire basta . Devi convincerti di meritarti di meglio perché non ha senso continuare un rapporto in cui vieni trattata così vorrei chiederti perché sei arrivata a tradirlo? Per vendetta nei suoi confronti perché anche lui l’ha fatto? O altro vorrei saperlo per capire meglio la situazione grazie buona fortuna ciao 🙂
@principe koan17 hai assolutamente ragione la colpa è anche mia abbiamo sbagliato entrambi. Ad oggi ancora non riesco a capacitarmi bene di averlo fatto, volevo forse convincermi che sarei riuscita a staccarmi da lui. Forse non sono chiarissima. Penso che nel mio inconscio il tradimento fosse un “tentativo” di staccarmi da lui, un modo per cercare di lasciarmi le cose alle spalle, scappare direi. Stupidamente ho agito così è me ne pento molto e soprattutto me ne vergogno.
Grazie per i consigli di tutti 🙂