Avete mai conosciuto il dolore vero e proprio?, puro, crudele, spietato, sentirvi tormentare le carni dall’interno e non desiderare altro che la morte per porre fine a questa tortura? Amare, desiderare ardentemente la morte ma consci che non si ha il coraggio di uccidersi e che quindi si è costretti a rimanere in vita per provare atroci sofferenze perpetue, non avere via di fuga, arrivare al punto tale che le enormità del dolore non fanno sentire più nulla, ormai si è stati svuotati di ogni minima emozione. Ebbene, io l’ho provato, e auguro a nessuno, a nessuno, di esperire tale mostruosità.
Lettera pubblicata il 5 Febbraio 2011. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albert1879.
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Categorie: - Me stesso
io l’ho provato solo in parte, tra i vari lutti che ho traversato. Ma
questi dolori esistono da sempre, basti pensare ai genitori che perdono
un figlio.
Purtroppo, contrariamente a quanto ci dicono i mass media, la vita è
fatta anche di sofferenze, che non si può fare altro che accettare e
superare.
La vita è solo sofferenza, interrotta da momentanei brevi attimi di apparente felicità
Si, certo, continuamente vivo così
Albert,
ho provato almeno tre momenti come quelli che hai descritto in questa tua ormai vecchia lettera. due erano legati alla reale e concreta incapacità di affrontare prove (una di pochi giorni/mesi e l’altra di un ventennio) a cui mi era moralmente impossibile sottrarmi. la prima, soprattutto, mi è apparsa come una Via Crucis e come a un sudare sangue in un appartamentino di città, prima di avviarmi a sottopormici.
le ho superate entrambe: meglio la prima, non troppo male la seconda. al meglio che ho saputo e potuto fare.
la terza, meno violenta ma senza scadenza, è la peggiore, ed è tuttora in atto. rassegnarsi non è la parola né la scelta giusta: l’unica soluzione dignitosa è imparare a conviverci, in qualsiasi modo si faccia per riuscirvi.
un abbraccio.