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Lettera pubblicata il 29 Ottobre 2013. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore cam.
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Forse sono l’ultima persona che possa consigliarti come superare una delusione d’amore: a distanza di un anno provo ancora dei sentimenti verso un ragazzo gay. Lui non è dichiarato e quando ci siamo frequentati non mi ha detto nulla sul suo orientamento, stava facendo una delle sue poche prove con l’altro sesso, anche per continuare la sua copertura. Quando l’ho scoperto me ne sono allontanata ma dentro di me i momenti belli, anche se finti, hanno prevalso sul rancore.
Questo per dire che ci aggrappiamo ai bei ricordi, alle belle sensazioni provate e fatichiamo a lasciarli andare. La mia vita sta andando avanti, ieri sera ho festeggiato halloween con i miei amici, ma quando sono sola il pensiero torna lì, quasi come un’ossessione.
Se smettessimo di essere proiettati al passato la nostra guarigione sarebbe molto più rapida; è una sorta di scherzetto che ci fa il nostro cervello, va a ripescare nei ricordi belli e rimuove tutto il male che ci è stato fatto. Se provassimo a pensare come siamo stati umiliati e trattati male, scapperemmo a gambe levate da queste persone!
Cam
Ci credo a ciò che dici, che il tuo uomo ha mostrato cattiveria. Ma credi anche a quel che ti dico io che non é frutto del mio pensiero ma di constatazioni reali fatte in anni e anni (ne ho qualcuno più di te per poter asserire ciò. E queste constatazioni riguardano esperienze mie e non solo. Anche di altri (molti) sia uomini che donne. Mi sono capitate negli anni molte situazioni di amici e amiche che sono state lasciate. E ti posso assicurare che le modalità non erano le stesse. Caratteristica femminile é risultata essere quasi sempre quella di una persona che “abbandona letteralmente” il proprio compagno/marito. Quasi sempre di punto in bianco e senza avvisaglie. Quasi sempre per la presenza di un altro con il quale da tempo conduceva vita parallela. Ma quel che é più grave nella caratteristica femminile é cancellare completamente anni e anni d’amore. Come se non fossero mai esistiti. E, cosa ancora più grave, é quella di non assumersi le proprie responsabilità. Anzi si incolpa il compagno del fallimento cercando di apparire agli occhi altrui come colei che é stata vittima sacrificale del proprio compagno, colpevole nella maggior parte dei casi di essere stato se stesso da sempre. Gli uomini si comportano in maniera diversa. Se amano la propria donna non la lasciano. Assolutamente. Quando capita é perché vengono attratti fisicamente da un’altra donna. Magari prendono sbandate, si comportano da vigliacchi e spesso si ricredono sui loro sbagli. Raramente usano cattiveria e incolpano la propria compagna se sono loro ad andarsene. Magari spiegano i motivi ma non rinnegano il loro passato e non cancellano le loro compagne. Anzi spesso capita di assistere ad un loro ritorno. Che non significa un ritorno di comodo. Ma accorgersi di aver sbagliato. Raro che tutto questo avvenga in una donna. Che se si invaghisce di un altro é capace di rinnegare se stessa. E tutto ciò in balia di stati emozionali che spesso e volentieri influiscono in maniera esagerata nella psiche femminile. Come ripeto l’uomo é invece spesso soggiogato dall’aspetto fisico che gioca un ruolo determinante ma di breve durata. Quanto sopra non accade in assoluto ma nella stragrande maggioranza dei casi.
Never, porsi delle domande fa parte del gioco mentale di cui si e’ prigionieri in queste situazioni,ma continuo a pensare che questi sono atteggiamenti non umani, 8 anni non e’ una storia di mesi e quindi una persona, anche quella che lascia si deve prendere le proprie responsabilita’, non sei uno sconosciuto, hai dormito con me e condiviso momenti stupendi della tua vita con me,perche’ mi lasci in malo modo fuggendo..non sono un bambino, e’ vero nel momento in cui si e’ lasciati si e’ in preda alla disperazione e non lucidi, ma da parte mia, questo le e’ stato detto anche per SMS (visto che non mi rispondeva al telefono) che avrei accettato qualsiasi decisione anche negataiva da parte sua, ma che me lo avesse detto guardandomi, senza fuggire in modo cosi’ vigliacco.
il mio stato d’animo attuale e’ come se adesso avessi un colpo in canna che non sono riuscito a sparare…ho tutte parole dentro di me che non sono riuscito a dirgli, nessuna possibilita’ di chiarimento , spiegazione confronto,ho parole dentro che mi logorano…ma forse e’ rabbia, rabbia che fa paura anche a me , che se me la dovessi trovare davanti farebbe vedere il peggio di me stesso, come un’animale ferito..forse e’ vero per le persone e’ diventato piu’ facile fuggire, e’ piu’ semplice non devi dare spiegazioni e inizi una nuova vita..tanto non penserai al dolore che hai provocato alla persone che fino al giorno prima era al tuo fianco…non e’ facile dimenticare ma secondo me ce la si fa…anche se quotidianamente sei bombardato da chi ti dice dov’e’ e cosa fa(non lo fanno per cattiveria) oppure con i social network(la rovina) dove a volte anche se cancelli il suo contatto riesci ad avere sue notizie…me e’ la notte la piu’ crudele, quando rimani solo che i pensieri e il rammarico di come sono andate le cose che ti sconfortano e allora pensi che domani e’ un giorno nuovo un giorno in piu’ per percorrere una nuova strada…
Iris
Hai ragione. Nel mio caso il mio ex ragazzo è cambiato, ma prima eravamo una “squadra” (passami il termine) e mi domando come una persona che DICE tanto di amarne un’altra e di non poterne fare a meno all’improvviso la cancella. Io questo cambiamento repentino non l’ho ancora capito e credo che mai lo capirò. Posso solo dire che mi sembra cattivo da parte sua. Come dici tu dovremmo concentrarci sul male che queste persone ci hanno fatto invece di sperarci ancora! E scappare a gambe levate.
Adesso sono passati due mesi per me, voglio andare avanti! Voglio essere forte e scappare da chi mi ha fatto soffrire! Mese nuovo, vita nuova. Di sicuro ci penserò ancora e soffrirò ancora quando ci ricascherò ma bisogna essere forti.
cam
posso dirti che prima di questa mia disavventura sono stata fidanzata 10 anni complessivi con un ragazzo. la prima volta mi ha lasciato lui perché aveva preso una sbandata per un’altra; siamo tornati insieme e poi è nuovamente finita, stavolta di comune accordo, ma con le stesse modalità precedenti.
Anche noi eravamo una squadra, purtroppo non ben assortita. Di punto in bianco mi sono ritrovata da sola, dopo anni di vita di coppia. Sembravo non uscirne, il pensiero di lui mi tormentava. Finché mi sono abituata alla sua assenza, così bene che ora non mi importa più nulla di lui. Basta sapere aspettare ma succede, la nostra vita smette di ruotare intorno a loro e viene fuori la nostra razionalità. Si guardano le cose in un’ottica diversa e quella persona che prima era così importante, non ha più il potere di farci soffrire.
Lukyliuke
capisco la sensazione che provi, ci sono passata… Ti arrovelli il cervello di domande e vorresti anche un confronto. Nella mia esperienza è servito a ben poco, perche l’ex in questione, vigliaccamente non ha avuto il coraggio di ammettere la verità (c’era un’altra); mi ha persino consegnato una lettera piena di belle parole ma senza ovviamente riferimenti alle vere motivazioni del suo distacco. Quell’incontro è stata solo la conferma che eravamo fatti di una pasta diversa. Chi lascia in malo modo fugge dal dare spiegazioni perché sa di valer poco, quindi non aspettarti un comportamento decente.
Fabrizio
In parte ti do ragione, noi donne quando decidiamo di uscire dalla vostra vita, lo facciamo definitivamente. Non esistono ripensamenti e tendiamo a cancellare anche i bei ricordi. Però mi devi passare che dopo un tradimento dalla parte di uomo, caduto in tentazione, subentra una profonda delusione e un senso di estraneità, che non ti permette di continuare la frequentazione. Dopo un tradimento, che sia una sbandata o un amore nuovo, non riesci più a guardare quella persona con gli stessi occhi ed è il dolore stesso a invogliarti a scappare dalla vita di quell’uomo.
Poi c’è anche la possibilità che dopo la sbandata l’uomo ritorni ma non lo scambierei per vero amore, è più che altro un tornare provvisoriamente con una persona con cui si è sicuri di stare bene.
Quello che vorrei dire a tutti, dopo una frattura in un rapporto, non bisogna sperare in un ritorno. La miglior soluzione è gettarsi tutto alle spalle e guardare avanti. Perché qualora tornaste insieme, non troverete la persona di prima:…
mentre voi eravate fermi ad aspettarli, loro si sono fatti le loro esperienze, le loro storie ed hanno sperimentato la vita senza di voi.
Nessuno merita di farci soffrire, nessuno è così importante da farci rimanere sospesi nella loro attesa.
Bisogna amare chi ci ama nella stessa misura!
Fabrizio
Ho letto con interesse quanto scrivi. Io non sono quel tipo di donna. Io quando amo farei mille sacrifici, ho perso praticamente la dignità per questo ex. E non cancellerei mai niente di quanto ho provato. Perché per me è ancora così fresco che lo strapperei dai miei sogni e dai miei ricordi. Lo amo e l’ho amato e non so se proverò mai qualcosa di così forte per un’altra persona. Credimi, vorrei tanto cancellare questi due anni di relazione per stare meglio, anche solo un po’. Ma non lo vedo possibile.
Credimi, vorrei tanto tornasse pentito come dici. Ma non lo vedo possibile dopo cotanta cattiveria. Io poi non lo vorrei nemmeno anche se soffrirei come un cane nel rifiutarlo. So che i ritorni capitano solo nei film. Forse quando un uomo vede che sei disposta a tutto perde interesse come se la sua indole di cacciatore venisse mutilata. Pensa che questo soggetto mi ha detto la stessa cosa con parole diverse. Una persona così cattiva non si merita le mie lacrime, ma io lo amo ancora purtroppo. Per me l’amore non c’entra con il tradimento, con le cattiverie, con l’orgoglio. Per me amore è rimanere e lottare insieme. Forse sarò giovane e illusa, forse sarò schiava della visione occidentale dell’amore romantico. Ma per me amare è questo. E chissà se mi ricapiterà con un altro.
Lukyliuke
Capisco perfettamente quello che scrivi e lo dici molto bene. Il dolore con il tempo si dimentica e niente e nessuno ti potrà sollevare in questo momento, lo so!! Perché tutti ci provano a confortarmi e io non credo a nessuno di loro.
Fabrizio , quello che scrivi e’ vero “Ma quel che é più grave nella caratteristica femminile é cancellare completamente anni e anni d’amore”, e’ questo che ti stordisce,come se avessi preso un pugno nell’anima,e’ questa capacita’ di una persona di annullarti,anche se ti sei sempre comportato bene, mostrando la tua leata’, perché la persona che ti abbandona non dimostra la stessa lealta’?
e’ per questo dopo essere stato mollato ho iniziato ad avere pensieri su presenze di altre persone,di un terzo incomodo, questi pensieri ma hanno destabilizzato ancora di piu’ perché non ne avevo la certezza, pensi che la persona che ti era accanto non ti avrebbe mai fatto una cosa del genere, ma credetemi, ci si puo’ aspettare di tutto…da parte mia non ho voluto indagare o averne conferma, forse e’ meglio cosi’ per non aprire ulteriormente la ferita,per lenire il dolore ne ho parlato con tutti quelli intorno a me (ho stressato tutti :))ma lo facevo per liberarmi dal dolore,ho degli amici che sono stati bravi ad ascoltarmi e li ho ringraziati per la loro pazienza, a chi racconto la mia esperienza vedo che nel loro viso compare un’espressione di incredulita’, di come ho ricevuto questo abbandono,ma questa “coda di paglia” che avverto mi fa inca**are,
Iris, io nonj avrei paura del confronto, tanto nella mia mente ho preparato tutti gli scenari possibili anche quelli piu’ indecenti
sono due mesi che non la contatto,sono paziente,l’ho cercata per un paio di giorni dopo essere stato mollato senza nessuna risposta, ma poi ho detto, ma chi me lo fa fare? mi sono andatyo a riprendere le mie cose in appartamento dove vivevamo e anche li’ ho avuto da parte sua la totale indifferenza…incredibile,questa indifferenza…poi ho vissuto un paio di giorni una sensazione temporanea di sollievo misto a liberazione…ma credetemi torna indietro tutto come un’onda che ti travolge, ancora attualmente trovo ragazze che mi parlano e mi chiedono di come va e se lei mi ha contattato e la loro espressione quando nego dice tutto…sorrido, perché qualcuna mi dice :” non mi era poi cosi’ tanto simpatica sai?” e anche li a volte penso che quando sei dentro ad una storia, tendi ad assimilare i suoi difetti ad accettarli, non vedendo come stanno realmente le cose..e forse per quello che a volte non vediamo i segnali di qualcosa che non va…cmq questa sua vigliaccheria mi ha ferito in modo profondo, e’ difficile da accettare…
Ciao a tutti,
chi ha letto la mia precedente lettera e i commenti che circa un mese fa ho lasciato sul sito conosce già la mia storia. Nel frattempo continuo a leggervi giornalmente, e, anche se non conosco le vostre facce, mi sento quasi in terapia di gruppo e devo ringraziarvi di cuore, perché rendersi conto che l’abbandono è esperienza comunissima e superabile è davvero terapeutico e mi aiuta tanto.
Intervengo perché leggendo i commenti di Lukyliuke ritrovo le stesse domande che mi sono posto io per primo. Perché chi lascia tortura l’altro in maniera così crudele, fino ad arrivare a cancellarlo? Le spiegazioni che ho trovato in un libro scritto da una psicologa (molto interessante) sono:
1) per mandare un messaggio chiaro;
2) per troncare a propria volta la spinta verso il partner;
3) per vedere con segno diverso (con il meno) tutto quello che si vedeva con un più nell’altra persona. Il soggetto deve morire come soggetto d’amore, e perché diventi oggetto deve essere umiliato;
4) per interrompere l’identificazione con l’altro, il processo di attaccamento che c’è stato e per recuperare la propria estraneità;
5) per troncare con il passato e per proiettarsi nel futuro;
6) per i sensi di colpa che si provano nei confronti dell’altra persona, per il dolore che le si procura;
7) per la rabbia di non essere stati capaci di portare a termine la relazione;
8) perché è semplicemente più facile amare chi prima si era amato;
9) per un’abitudine a continuare nell’intensità;
10) per non lasciare spazio a tentennamenti;
11) per dichiarare a sé e al mondo che l’emotività continua, anche se di segno opposto;
12) perché manca il tempo, lasciarsi diventa urgente;
13) per l’amore che si prova per un nuovo amore, che ci obbliga a negare quello precedente e a dichiarare fedeltà al nuovo;
14) Talvolta anche per aiutare il partner a staccarsi.
Sulla base di queste possibili spiegazioni, faccio alcune considerazioni.
La prima: lasciare, nella maggior parte dei casi, non è facile. Anche se a chi viene lasciato fa comodo, per dimenticare, credere che la scelta sia stata presa a cuor leggero, non sempre è così. Andatevi a leggere i commenti a questa lettera http://www.letterealdirettore.it/non-so-come-far-finire-la-mia-storia/ per capire cosa intendo. Io sono stato lasciato e cancellato dopo 4 anni, quindi, lungi da me voler “giustificare” chi abbandona, ma cercare di capire i meccanismi mentali sottesi può aiutare a farsene una ragione.
La seconda considerazione: come abbiamo visto, la rabbia e l’indifferenza che i nostri ex partner provano verso di noi è sicuramente ingiusta. Rappresenta un inconsapevole “meccanismo di difesa” dal senso di colpa e un modo per riacquistare la propria individualità, in quanto tale profondamente egoista ed immaturo. Però, c’è da dire che lo stesso meccanismo lo adotta anche chi viene lasciato, lo abbiamo adottato o lo adotteremo, prima o poi, anche noi per dimenticare: la fase della rabbia e dello scaricare tutte le colpe della fine sull’altro è indispensabile – dopo il primo periodo di dolore, incredulità e idealizzazione dell’altro, in cui ci addossiamo tutte le colpe – per poter “andare avanti”. E’, allo stesso modo e specularmente, un meccanismo di difesa per riacquistare la nostra individualità ed è ugualmente ingiusto ed immaturo, in quanto le colpe di una rottura non stanno (quasi) mai da una parte sola.
Semplicemente, forse, chi lascia arriva prima alla fase della rabbia, perché il processo di disinnamoramento è in corso già da tempo.
Terza ed ultima considerazione: la rabbia, l’odio e l’indifferenza da parte di chi, fino al giorno prima, ci amava fanno malissimo. Fanno malissimo all’inizio. Ma, indubitabilmente, fanno bene a lungo termine! Favoriscono il no-contact, aiutano a non farsi illusioni su possibili ritorni, aiutano a ricostruirti una vita. Per cui, anche se io mi sarei aspettato dalla mia ex, che reputavo persona molto sensibile, un comportamento più “dolce” nei miei confronti anche nella rottura, razionalmente mi rendo conto che mi sta facendo, INVOLONTARIAMENTE (ovvero pensando ai fatti suoi, questo lo so), un piacere enorme. Alla fine dei conti, è meglio così per tutti e due.
Per cui, tornando, anche all’oggetto della lettera di Cam, come stare meglio in una situazione simile? Come stare meglio quando avresti ancora mille cose da dire e non puoi farlo perché sei stato “cancellato”? Scrivete delle lettere, parlando al vostro ex partner come se ci fosse ancora, giorno per giorno. Deciderete poi se inviarle o meno. Vi aiuterà a sfogarvi e, nella migliore delle ipotesi (ovvero se il vostro partner dovesse tornare), potrete “regalargli” i giorni perduti in cui non siete stati insieme, un po’ come il personaggio di Bartleboom in “Oceano Mare” di Baricco (per chi non lo conosce http://bit.ly/1ghuBCZ).
Questo è il consiglio più concreto che posso darti, a me personalmente aiuta tantissimo 🙂