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Suocera e cognati saranno la causa della nostra rottura

di Damaged
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 29 Agosto 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 68 commenti

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  1. 61
    Max -

    C’è da dire che io sono una persona non vedente e anche mio padre lo è e mia madre è sempre vissuta aiutando entrambi e continua a stare al suo fianco, anche adesso che io non ci sono più, e per lei, pur volendo bene alle bambine, le esigenze del marito, con cui è vissuta per più di 40 anni, sono prioritarie. Ora: io a mia moglie ho fatto capire chiaro e tondo che molti aspetti del carattere dei miei non li condivido, io stesso, ma sono aspetti che nella maggior parte non possono essere cambiati, perché pur essendo negativi, non sono messi in atto in malafede ma fanno parte di una personalità che si è costituida in 70 janni di vita. Uno potrebbe dirmi: allora tagliate i rapporti. Facile a dirsi, ma quando hai due figlie, hai una disabilità, non hai altre persone su cui contare, è dura! Quando siamo stati nella merda, in più occasioni son stati loro a tirarcene fuori. Allora cosa debbo pensare, che solo chi ha dei genitori perfetti può sposarsi? O può sposarsi solo chi ha un sacco di soldi così da poter mandare a quel paese tutti e avvalersi solo di aiuti a pagamento (che costano cari)? Riflettete su tutto questo, care amiche, e fatemi sapere cosa ne pensate.

  2. 62
    Max -

    Che piaccia o no, le persone son diverse e i loro contesti di provenienza son diversi. Un tempo probabilmente ci si sposava fra persone molto più simili, che erano della stessa città o dello stesso borgo, le cui famiglie magari già si conoscevano, di persona o di vista, e che avevano una cultura e un tipo di sensibilità molto simili. Ora invece, con la maggiore mobilità e il maggiore isolamento dei singoli nuclei familiari, ci si incontra e ci si innamora fra persone che prima non si erano mai conosciute e che appartengono a contesti molto diversi, per cui finché si sta da soli si sta bene, ma quando si viene a contatto con le reciproche famiglie d’origine nascono i problemi. Problemi che spesso, a parte alcuni casi eclatanti che ho letto in queste pagine, sono dovuti a incomprensioni e a cattive interpretazioni di comportamenti o parole che l’altra parte mette in atto in buona fede, senza la minima intenzione di ferire. A questo punto cosa bisogna fare? Separarsi, sperando di trovare la persona perfettamente uguale a noi? O non è forse meglio imparare a relativizzare le cose, tenendo presente che esistono universi sociali differenti e cercando di capirli e di farci i conti?

  3. 63
    Max -

    Poi ovviamente ci saranno cose che si potranno accettare e altre sulle quali non si transigerà, ma tutto dovrebbe, almeno secondo me, essere oggetto di un negoziato continuo, che può rivelarsi arricchente e aiutare a crescere. Ma se ci aspettiamo di essere circondati solo da persone uguali a noi e di non dover comprendere chi ha atteggiamenti e valori diversi, rischiamo l’impoverimento e l’isolamento. Come spieghiamo, allora, i matrimoni misti, fra persone di religioni diverse, o fra chi ha una fede e chi, invece, è addirittura ateo? Le differenze sono notevoli eppure, a quanto pare, molte di queste coppie funzionano.
    Scusatemi per la lezioncina e per i miei ben 4 messaggi di fila. Per un po’ vi lascio in pace, lo prometto. Ma questi concetti desideravo proprio esporveli perché credo possano offrire un punto di vista diverso sul problema, fermo restando che le cattiverie e la mancanza di rispetto non vanno comunque tollerate.

  4. 64
    Solnze -

    Max, secondo me ti sei comportato bene. Alla fine ammetti che i tuoi non adorano tua moglie, hanno un caratteraccio e che vi tengono pure per le palle dato che hanno i soldi. Io penso che per tua moglie sia già tanto che tu queste cose le riconosci, perché alcuni uomini (i mammoni) piuttosto lasciano la moglie o le strillano o la menano, facendola soffrire ancora di più, pur di non litigare con la mamma.
    Per fortuna non è il mio caso e nemmeno quello di tua moglie.

  5. 65
    Max -

    Nonostante il proponimento di starmi zitto, rieccomi a rompere le palle, a quanto pare come unico (o almeno assai ratro) esponente del genere maschile in questa discussione. Ma dove sono, in tutto questo, gli uomini? Cos’hanno da dire i “mammoni”? E di generi tormentati e angariati dalle suocere – o magari dai suoceri – ce ne sono? Uomini: se ci siete, batete un colpo e fate conoscere il vostro punto di vista sull’argomento. No per arrivare a contrapporsi alle donne, che in tutto questo hanno ampiamente le loro ragioni, ma perché si possa sentire, come si suol dire, l’altra campana. Io ci ho provato e ammetto che da Solnze ho avuto un riscontro di solidarietà e incoraggiamento, per il quale, cara Solnze, ti ringrazio di tutto cuore. Ma gli altri, dove sono?

  6. 66
    Solnze -

    Sasha,
    Mio figlio è mezzo ucraino, non mezzo russo. Ma comunque sia, io ne vado più che orgogliosa. Il fatto che abbia problemi con una singola persona non inficia assolutamente il mio amore per la cultura ucraina (e anche russa).

    C’è un video molto interessante su YouTube “мнение иностранки о русских мужчинах”. È carino e interessante e sono d’accordo con l’australiana .

  7. 67
    Solnze -

    Sasha,
    Mia suocera comunque è l’opposto delle russe. Ho guardato diversi video di cultura russa e dalla donna si aspettano sempre che sia paziente, calma, che trasmetta energia positiva e risolva le cose razionalmente. Mia suocera è l’esatto opposto.
    Abbiamo scoperto però che ha una disfunzione ormonale che causa forti attacchi d’ira (io ne ero certa, perché le sue reazioni erano assurde e spropositate al contesto). Anzi, io insistevo per farla controllare da mesi e i miei parenti mi dicevano che era solo il suo caratteraccio.

  8. 68
    LAD -

    Alcuni commenti sono stat spostati nella chat perché fuori tema.

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