Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 6 Marzo 2022. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore mezzouomo.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Darkitty,
diventando sempre più pigra (potendomelo permettere), scelgo l’incipit di un articolo di Novella Toni, per focalizzare l’argomento.
“A volte per consolare gli altri basta parlare della propria esperienza personale. Altre, invece, è il dramma di chi ci circonda a spingerci a rendere pubblico il proprio. Come se questo servisse ad alleggerire il carico.”
A me è sempre servito lo sfogo verbale, indipendentemente da come era accolto dal malcapitato di turno. Di recente ho capito che, se la persona a cui mi rivolgo sta attraversando guai molto opprimenti, e pressoché irrisolvibili, qualsiasi possa essere l’entità di quanto le racconto non la sfiora minimamente, anzi, l’infastidisce.
Sempre impossibile immaginare come si snoda l’esistere altrui. Ancor meno intuire cosa si nasconde dietro le quinte del suo apparire. Riusciamo più o meno a supporre entrambi gli aspetti simili al nostro modo di essere/pensare quando, invece, il più delle volte, questi sono lontani anni luce dal vero.
Segue per Darkitty
Un mattino una donna di più di 85 anni, sentendo imperversare il vento all’esterno, è uscita per vedere da cosa derivasse il frastuono che le faceva temere seri guai al tetto. Si trattava di un grande cancello in ferro, che il vento sbatteva a piacere, essendo riuscito a scollegarlo dal chiavistello.
Quando volle rientrare, scoprì che la porta le si era chiusa alle spalle. Tentò di raggiungere la casa del figlio, e poco dopo, il vento, che soffiava a quasi 200 km all’ora, la sbatté di colpo sull’asfalto della strada, ferendole un braccio e facendole battere la testa.
Non avendo con sé il bastone per potersi rialzare, si trascinò a lato della carreggiata e si aggrappò a una ringhiera. Passarono due auto, senza fermarsi.
Infine una giovane donna si fermò e, incurante del sangue che poteva macchiarle l’auto, l’accompagnò dal figlio.
Episodio del tutto irrilevante, per chi è giovane e forte, e per chi fatica a sopravvivere, materialmente o emotivamente. Comprensibile solo per gli anziani, come me.
Rossana, ho capito benissimo che chi soffre attraversa emozioni e sensazioni che un’altra persona non può immaginare ne comprendere fino in fondo, che ci si indurisce e si diventa sordi e ciechi, ma questo non c’entra nulla.
A me non è piaciuta la risposta nei confronti di Ana, persona che ha sofferto e che vedo ancora più delicata sotto certi aspetti.
Ricordo che anche tu ad una sua risposta avevi ribattuto in modo meno “tollerante” e io avevo ribadito che trovare comunque sconosciuti che si interessano in modo amichevole era una cosa positiva, non l’ho giustificato, perciò mi sembra incoerente questa tua risposta oltretutto.
Mezzo è una persona intelligente e infatti ha capito. Inoltre non è che se una persona soffre diventa ritardata, comunque capisce.
Non voglio neanche andare avanti ad allungare il brodo di questa storia, per me è chiarito.
Darkitty,
forse non sono stata capace di spiegarmi in modo chiaro. Non avevo nessun intento di contrastare il tuo punto di vista in positivo sul provare a dare sostegno a parole.
Era una riflessione per un confronto sulla difficoltà che sto affrontando nel reale nell’impegnarmi a dare sostegno a una persona cara, senza più riuscirvi.
Cercherò di non scrivere più,anche perché mi sembra di mettere la mia sofferenza in pubblica piazza,con tutte le brutte conseguenze del caso.Buon proseguimento.
Ragazzi, capita di non capirsi nella vita vera, quando ci si conosce, figuriamoci virtualmente. Siete due delle persone che stimo di più qui dentro e che sento sulle mie corde, se devo “scontrarmi” con qualcuno preferisco mille volte farlo con chi sento affine.
Non cambia di una virgola le cose positive che ho già espresso su entrambi in altri post.
Sono venuti fuori i limiti di tutti, il mio caratteraccio per primo, sono una strnza lo so, però Mezzo c’è un lato di te che è anche bello combattivo, quando risponde per le rime o quando usa l’ironia, mica per una cosa così devi andartene via da qui, non ti permettere.
Ognuno scrive quello che gli pare, a volte ci si scornerà, pazienza! C’è di peggio.. no?
Per me amici come prima più di prima nessun problema con voi. Nella vita ho chiuso contatti per molto meno, ma ripeto, se c’è stima, vado avanti.