Personalmente non ho mai tentato il suicidio ma ammetto di averci pensato più di una volta, chi, in fondo non ci ha pensato. Certe volte ho una grande pesantezza e senso di oppressione. Dentro mi pare di soffocare, come di annegare e ho paura di non saper affrontare certe situazioni che potrebbero presentarsi. Sono laureata non mi manca nulla eppure mi sento un nodo alla gola e non riesco a parlarne con anima viva per paura e imbarazzo, un grande imbarazzo. Non sento la mancanza di una storia sono solo oppressa, nervosa, irritata ed irritabile. Mi piace scrivere e mi diletto a farlo: Ho scritto tante cose. Soprattutto nelle ore serali mi prende una grande melanconia (depressione) e mi pare di essere rinchiusa in una gabbia.
Come uscirne?
joanie
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni
Ciao Joanie, ti capisco bene, quel nodo alla gola, lo sento spesso anche io..ti chiedo però di fare un passo indietro: tu sei laureata, quindi suppongo che hai attraversato un percorso non facile, come quello dell’università, con successo, dici che non senti la mancanza di una storia, che non ti manca nulla.. ma stai male.
Però da qualche parte deve pur essere cominciata questa inquietudine, questo senso di oppressione: certe volte dobbiamo esaminare attentamente il nostro vissuto se vogliamo capire le cause del malessere presente. Io penso che un’evento scatenante ci sia sempre, magari una cosa di poco conto a cui non diamo importanza ma che comincia con il tempo a rivelarsi un problema.
Penso sia importante, una volta capito da dove ti arriva tanto dolore, puoi cominciare a capire tante cose, e aiutare te stessa.
Non siamo invincibili, le nostre fragilità le dobbiamo accettare e cercare di superare, o almeno provarci.
Ti consiglio se ti va di andare da uno psicologo, che magari ti può aiutare in questa ricerca interiore, e, se vuoi parlare, ti lascio volentieri la mia mail nuvolamia82@yahoo.it
Magari sembra una sciocchezza, ma sfogarsi e parlare con qualcuno che sai che ti vuole ascoltare fa bene..non sai quanto.
Un abbraccio
Volevo ringraziare del commento,proverò ad individuare ciò che non va anzi forse ne
ho un’idea ma non è una cosa legata a morosi o flirt vari è tutt’altro.Ora ho solo
dieci minuti di tempo per scrivere perchè poi devo uscire a prendere il treno.
Domani inizierò a lavorare e la cosa mi soddisfa abbastanza, vedrò come fare a
sciogliere questo nodo .Nel frattempo ti saluto. Se ti va la mia mail è
m80a83@yahoo.it.
A presto
joanie
Joanie, ho 30 anni, ero fidanzata da 8. 2 mesi fa il mio fidanzato ha deciso di farla finita.
Così. Dal nulla.
Nessuna avvisaglia. Non aveva parlato con nessuno del suo problema esistenziale. O di qualunque cosa avesse che l’ha portato a quell’ultimo gsto estremo. Avevamo appena preso casa. Dovevamo finire i lavori ed entrare entro fine gennaio.
Chissà se magari aveva scritto pure lui su un blog tipo questo…
Ti scrivo perchè le tue parole mi hanno molto toccato, e perchè mi considero “vittima” di un sucidio. Io non so perchè lui l’abbia fatto, so che non lo saprò mai, ma nonostante tutto sto ancora cercando un perchè.
La vita è fatta di scelte, grandi o piccole che siano. Ma la non vita non è una scelta. Sei giovane, non ti arrendere al “mondo”, non soccombere. Purtroppo non c’è possibilità di ritorno. Sono sicura che hai tante persone intorno, pensa alle conseguenze.
Io sono una, ovviamente non la tua ipotetica, di quelle conseguenze, e ti assicuro che è terribile. Sensi di colpa, paure, ansia. Ci penso costantemente tutto il giorno. E sono convinta che qualunque cosa riuscirò a fare nella mia vita le sensazioni saranno le medesime. Magari attutite, lo spero, ma mi accompagneranno fino alla tomba. E non è giusto che lui mi abbia rovinato la vita così, quando ero convinta di essere “all’inizio”.
Quindi la vita bella o brutta è una, e merita di essere vissuta.
Scogli quel nodo…
In bocca al lupo
https://www.youtube.com/watch?v=NO6h4N_gLUo