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Lettera pubblicata il 17 Gennaio 2008. L'autore, nabukodonosor, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@ David:
Viale Lavagnini ? Io sto in Via Lorenzo il Magnifico; a due passi da casa tua. Probabilmente qualche volta ci siamo anche incrociati.
Non finirò mai di meravigliarmi per l’incredibile cecità dimostratata dai parenti e dagli amici di moltissimi suicidi … e anche da parte dei loro psichiatri, analisti e psicoterapeuti. Sono contento che tu abbia incontrato un medico preparato; queste nobili professioni sono praticate da tanti fanatici, da tanti incompetenti e da tantissimi cialtroni. Sai qual’è stata la grande svolta negativa della mia vita ? A 18 anni, dopo un primo collasso psicofisico, fui spedito in terapia da una sedicente psicologa che non capì assolutamente niente dei miei disturbi e delle mie problematiche. Quante volte mi sforzai vanamente di farle capire che ero gravemente malato ! Non ci fu verso di farglielo entrare in testa: secondo lei ero soltanto un ragazzo ipersensibile che stava vivendo una banele crisi adolescenziale. Dieci anni dopo tentai di ammazzarmi e per poco non riuscii nel mio intento … Fu allota che entrai in contatto con quell’istituto di cui ti parlavo. Lì mi hanno rimesso al mondo, ma se i miei disturbi fossero stati curati a tempo debito mi sarei risparmiato dieci anni di patimenti.
Io credo che di fronte alla sofferenza psichica ci vorrebbero molto più attenzione e molto più rispetto. Chi non ha mai provato determinate esperienze farebbe meglio a esimersi dal formulare giudizi affrettati. Anche in questo sito si leggono dei commenti che non esiterei a definire abominevoli. Gente che giudica, gente che sentenzia, gente che pontifica … gente che non sopporta i depressi e che li accusa di essere dei millantatori … Quanta ignoranza e quanta presunzione ! Tanti suicidi sono stati uccisi dall’indifferenza e dal menefreghismo di quelle stesse persone che avrebbero dovuto aiutarli.
Caro Marquito,la situazione ristagna,non so te ma io devo fare molto,farlo bene e non mi resta tanto tempo,a 41 anni siamo ai cancelli,non perdiamoci d’animo io ho fede,mollare adesso che senso avrebbe.E’più questo clima opprimente,e non ti sbagliare,la maggior parte delle persone sono dalla nostra parte,non ci negano amicizia,nè lealtà,nè aiuto anche fraterno.Altri ci odiano ci considerano dei dandy scansafatiche e strani.Ho timore del tempo che passa,ma ho guardato giù dalle montagne,ho nuotato in mari molto mossi,come dice Federico Fiumani “non c’è vento in questa vallata che soffi più forte di mè”.Speriamo,la fede in Dio,personale non voglio insegnare a nessuno,Dio lo conosciamo nelle persone buone,che credano oppure no.Io spero in una grande rivelazione…Quello che ci è stato tolto ci sarà restituito.Cmq caro Marquito non so come stai adesso,spero al meglio. Tiocfaidh àr là…verrà il nostro giorno.
Leggete la parola di dio e pregatelo con tutto il vostro cuore che vi aiuti , abbiate fede perchè dio è pronto ad aiutare ogni persona che chiede il suo aiuto , per quanto riguarda la vita dopo la morte sulla bibbia c è scritto che il paradiso e l inferno esistono ma non è con il suicidio che si arriva in paradiso , bisogna acettare gesù come salvatore nel proprio cuore e seguire i suoi comandamenti , solo così si potrà godere delle sue benedizioni. Dio è amore e accetta ogni singola persona così com è e può migliorarla.
David posso capire cio che hai passato nella tua vita,ma non puoi nemmeno immaginarti la patologia che vivo io ..passerà dicono i medici..ma non sanno che la mente è andata in tilt,non avverto la presenza da anni e vivo nell irrealtà totale..non affluiscono più pensieri alla mente da 3 anni dalla grande confusione che ho avuto e che la mente non ha retto..e cosa dovrei fare? stare una vita a vegetare,senza più poter pensare elaborare i discorsi leggere guardare un film amare..niente di niente..ho 36 anni,passarne altrettanti così finendo in un istituto non ha dignità di vita.
Ciao a tutti, voglio contribuire alla discussione. Ho 54 anni, sono il padre “vecchio” di un bellissimo bambino di 9 anni, l’unica mia ragione di vita. Ho cominciato a pensare al suicidio dopo la scomparsa di mia moglie. E’ scomparsa la vigilia di Natale di 2 anni e 7 mesi fa, soffriva di depressione. Il suo giubbotto è stato trovato dalla polizia sul fiume in piena, e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Dunque sono rimasto solo, con un bambino da accudire, una madre anziana che quasi non cammina, e un lutto impossibile da elaborare. La famiglia di mia moglie mi accusa della sua morte. Per questo sono stato indagato per omicidio per due anni. Dopo la trasmissione di “Chi l’ha visto?”, gli articoli diffamatori dei giornali, e la cattiveria delle persone, ho perso il lavoro. Nel tentativo di dare una vita “normale” a mio figlio, mi sono indebitato fino al collo, a febbraio di quest’anno mi sono rotto una caviglia sulla quale ancora non riesco stare senza provare dolore, inoltre sto per perdere l’appartamento dove mi trovo perché non posso + pagare il mutuo. Mi sento solo, il peso della responsabilità mi inchioda, mi schiaccia. I servizi sociali ai quali mi sono rivolto, mi dicono che non ci sono risorse, e minacciano di mettere in affido mio figlio.
Ci sono elementi sufficienti per un suicidio? A pensarci bene
no. Fino a quando resterò accanto a mio figlio, potrò sperare in una vita migliore. Se mi verrà tolto, o se io deciderò che non sono in grado di dargli ciò che merita, a quel punto sceglierò. Ho 2 opzioni: uscire dalla vita, nel modo + sbrigativo e vigliacco, oppure rimanere per amore, dell’unica persona che me lo ha sempre dimostrato.
Erica ammiro la tua Fede,ma non è con il terrore dell’inferno,Gesù ai bisognosi sofferenti concedeva la Grazia,mentre i malvagi come Erode ed il ricco grasso che negava pietà a Lazzaro dette l’inferno.Caro Reburn il tuo coraggio e patire,non so che dire,nessuno può aiutarti,danno case,sussidio e lavoro agli spacciatori marocchini,nessuno ti può aiutare?La Caritas?E’ tragico,puoi chiedere aiuto alla Chiesa?Puoi chiedere di rientrare in una categoria protetta,penso.Ma come gli assistenti ti vogliono togliere tuo figlio?Invece di darti aiuto?
Serena fai questo passo;CHIEDI AIUTO!!!Non puoi stare così,tutti quei medici che ti ho detto?Aiutati,lasciati soccorrere,scegli un medico e vai,ma che aspetti?Se hai avuto un forte trauma è un caso di PTSD,in questo caso i medici di Pisa non ci credono al PTSD…Hai incubi,immagini improvvise che ti tormentano,momenti di assenza,paura della gente,ad uscire,a fidarti di chiunque,depressione,rabbia improvvisa?Ricordi vaghi del passato,riguardo ad un trauma che cerchi di ricordare?In questo caso ti rimando questo nome e numero.
David, e a tutti quelli che leggono, nessuno ha + soldi, ne mezzi. Le tragedie umane si moltiplicano. Ogni giorno, persone disperate, spesso senza casa e lavoro, percorrono le stesse strade percorse il giorno prima, strade che non portano a niente. Le istituzioni non sanno che fare. L’intero paese va in malora. Tuttavia, c’è chi sta bene, ma non conosce il significato della parola solidarietà e denigra l’impegno sociale. Io ho deciso di rimanere in una città che non mi vuole, perché non ho niente da nascondere e il giudice, al termine delle indagini, mi ha dato ragione. Ma non è sufficiente. Quello che manca, in generale, è l’umanità. In particolare, la capacità di accogliere i problemi di chi sta male, e se possibile, di risolverli. C’è paura, senso di inadeguatezza. Se gli assistenti sociali non hanno i mezzi per aiutare, l’intero servizio perde il proprio senso istituzionale, e va rivisto. David, io sono stanco di lottare, ma finchè rimarrò lucido, andrà tutto bene. Nel momento in cui la disperazione avrà il sopravvento, potrebbe accadere qualunque cosa. Ne sono consapevole.
Scusate, roberto sono sempre io.
Roberto,la battaglia di questa vita è già perduta da quando nasciamo,ma ci viene chiesta una follia,lottare per una causa già perduta.L’unica cosa preziosa per arrivare lassù (io ci credo)sono i ricordi dell’innocenza perduta.Dobbiamo credere secondo me che questo tratto di strada sia asserpentato di brutto terribile.Io in tutta sincerità spero che il mio momento di lasciare il mondo sia quasi arrivato.WALHALLA.