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Suicidio, lo vorrei ma non posso

di skeggia
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Ottobre 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 53 commenti

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  1. 41
    jena plissken -

    Non sai neppure di cosa parli Veronica,se non soffri di una forte depressione cronica non puoi parlare…perchè cavolo la gente vuol parlare di cose che non conosce e che soprattutto non prova sulla propria pelle.Direi di darci un taglio c’è poco rispetto per chi soffre di depressione o cose simili.Qui Veronica non si parla di cose difficili da superare ma di una patologia che può diventare spaventosa.Non dovresti parlare così…sì in effetti hai ragione penso proprio “ma cosa ne puoi sapere tu?”

  2. 42
    veronica -

    Tu cosa ne sai di quello che so io?!? NIENTE!! Conosci la mia vita? La mia famiglia? Il mio stato di salute?? NO! Quindi, a questo punto, penso tu non possa nemmeno affermare se ne so qualcosa o meno! ne so piu di quello che pensi e rinnovo tutto ciò che ho scritto nel commento precedente!

  3. 43
    Ghette -

    Veronica, proprio perché nessuno sa nulla di nessuno si dovrebbe evitare di tirare fuori i soliti triti e ritriti luoghi comuni sui malati, il tirare fuori le palle, il dono. Tu sei molto giovane e, probabilmente, pensi di aver scritto chissà quale pensata originale ma chi è “vecchio” di vita, drammi, fregature se ne fa una pippa di sortite stantite, già sentite e….udite udite…..già dette, in gioventù, da molti (non tutti) di noi. La vota è una ruota che gira, Veronica. Invece di ammorbare di luoghi comuni spera di non finire dall’altra parte della barricata ad incazzarti con la ventenne di turno.

  4. 44
    jena plissken -

    Scusami tanto Veronica hai ragione ho scritto male,però di certi luoghi allucinanti spero tu non abbia fatto la conoscenza.Il dolore ed il trauma è più come lo si vive,che quanto in realtà sia realmente.Forse non hai provato però un effetto di psicofarmaci sbagliati e troppi che ti danno una reazione praticamente epilettica e la lingua ti entra in gola e questo ti dura quasi una giornata intera,e quasi soffochi,muori!.Per non parlare di luoghi chiusi di vario tipo dove sei chiuso con un mucchio di bastardi che ti fanno il c…oppure semplici manicomi che non sono altro dove stai legato ore ed ore,e giri giornate in una nebbia di fumo con persone che sembrano spettri e ripetono nenie tutto il giorno,certo quando sei per mesi in una clinica,che di clinica ha poco,l’allucinazione prende il posto ad ogni cosa logica,vale per tutti credo.Perdere la vita,averla rovinata a 14 anni per dei sadici maiali che hanno trovato il più debole ed indifeso e se ne giovano.Per arrivare ad un disturbo da stress post-traumatico ci vuole l’inferno sulla terra,ed è quello che io ho avuto.Però può darsi tu abbia sofferto di più,non è con i tentati suicidi che si valuta il dolore(ma forse la disperazione sì).Quando ti infilzi con un paio di forbici per morire,quando ti infilzi nel collo non vuoi attirare attenzioni…la paura della morte è l’estrema verità.E per me,non ci sono parole per quello che ho vissuto e visto nella mia vita.Questo mondo di m…a ci ha rovinati ed io non volevo mettere in dubbio il tuo dolore,scusa

  5. 45
    jena plissken -

    Cara/o Ghette Veronica ha detto la sua e soffrire a 20 può essere vissuto in maniera tragica.Io ho 41 anni,ne ho viste di cotte e di crude,a quest’età però hai più la pena che non la comprensione.Quando avevo creduto di aver seppellito il mio inferno passato è tornato fuori in un PTSD COMPLEX,i sintomi dei reduci di guerra o di prigionia,o altre cose brutte e cattive,e scrivo perchè salirei su un grattacielo per urlare la mia rabbia,il mio dolore e le crudeltà subite fin da quando ero in ragazzino.Fai un salto su PTSD wikipedia,la cosiddetta sindrome del vietnam.Attaccatomi al fiasco,adesso va meglio,cerco di ricominciare.Veronica ha scritto con grande dignità anchè perchè 22 anni oggi non sono 22 nel 1992,la generazione è cambiata molto,c’è forse più consapevolezza,più sensibilità all’ingiustizia,ma le auguro di non arrivare a certi estremi.il PTSD è allucinante.

  6. 46
    jena plissken -

    X Veronica…tu non puoi capire il mio tormento,ma forse io un pò più il tuo,soltanto per ragioni di anagrafe,il dolore quello tuo,quello dei vent’anni è esplosivo,pieno di domande,di perchè?,di ansia,e di rabbia all’ingiustizia in genere…il mio dei 40 è più pesante,pieno di odio e di amore per il passato,di rimpianti,di dolcezza passata.Ma quello che tu dici in fondo è vero “che ne sapete della mia vita?”,nella vita non c’è un tempo della gioia e del dolore,magari della consapevolezza,di immagini del passato.Ma comunque il tuo è un tentativo di dare una scossa a chi è ripiegato,a torto o a ragione su di sè,a chi si sente ormai finito.Ti posso assicurare che tu per un verso hai ragione,e cioè che tu inciti alla vita e quel tuo povero amico che è morto così,in un attimo,per la tua gioventù può sembrare tremendo,mentre per me sarebbe forse un sollievo tante ne ho vissute nella vita…ma resta il fatto che tu sei nel giusto perchè hai l’entusiasmo di fare coraggio alle persone che soffrono,per vivere…mentre io a volte mi vedo morto ubriaco nel freddo di un campo o su una panchina,ad Amburgo,Vienna,Glasgow o Bolzano.I segni della vita ti restano addosso a volte…ma tu fai coraggio a tutte le persone giovani o vecchie che siano.Buona Pasqua.ciao.

  7. 47
    marco -

    ti capisco.. sembra una cosa scritta da me…

  8. 48
    Martha -

    Non immagini quanto ti capisco! Io ho solo 19 anni e da quando ne ho 17 ho provato svariate volte a uccidermi.. L’ultima è stata quest’anno 3 giorni prima del mio compleanno. Solo perchè il mio ragazzo mi aveva lasciata e aveva detto che dovevo morire. Ho ingerito del detersivo e ho iniziato a vomitare sangue. Avevo i mie genitori che hanno fatto il possibile per salvarmi portando dal medico e ce l’hanno fatta! Molte volte mi capita di pensarci pure ora, ma penso a come starebbero poi le persone e per cosa passerei io appena la notizia si divulgherà. Sono molto influenzabile dal parere degli altri, e infatti è da quando sono piccola che vengo presa in giro per il mio aspetto più grande degli altri. Ma il motivo maggiore per cui vorrei morire è per far capire alla persona che mi ha portato a farlo il dolore che mi ha causato! Perciò ti dico, non fare cazzate. Un conto è se non avessi niente da perdere, ma hai i tuoi figli che sono uno dei motivi per cui vale la pena lottare! Buona fortuna.

  9. 49
    angela -

    e oensi che a quella persona gliene importerebbe qualcosa, incontra altra gente esci e vedrai che troverai un nuovo amore ,ci sono tanti ragazzi che aspettano te

  10. 50
    alby -

    Ho sbagliato tutto nella vita, amore, lavoro, amicizie, tempo perso, divertimenti nefasti…ho pensato di suicidarmi lentamente, poi, mi sono fermato a pensare, la coscienza ha preso il sopravvento, e mi sono chiesto : ma x chi ? Non bisogna mai smettere di combattere, la vita è una lotta continua, con se stessi, con gli altri, col mondo, chi non vive la vita non sbaglia, non fa errori, ma che senso ha rimanere fermi ? Dagli sbagli si rinasce, si è più consapevoli con se stessi, non serve suicidarsi, non si scappa dai problemi , vanno risolti, una mente superiore trova sempre un sentiero, magari una via d’uscita..

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