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Lettera pubblicata il 10 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Cantautore.
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È un atto di scemenza, perché ci se ne va all’inferno o, se va di lusso, in purgatorio, ma sempre a soffrire peggio di un cane, tra le fiamme si va! Il coraggio ci vuole a stare qua in mezzo a voi!
Guerry, domani ti rispondo. Santa notte, ti sono vicina ?
Nessuno vive come vuole, perché la vita non ci appartiene e non la possiamo comandare.
Anch’io penso al suicidio, ma tanti mi fanno capire che è codardia oltreché egoismo. Pensiamo ai tanti che DAVVERO non hanno nulla e si trovano una guerra davanti alla porta di casa, per esempio online malati seri e gravi. La voglia di vivere che hanno! Mia mamma dice che non si vive solo per sentissi, ma anche per gli altri. La vita è un incarico di responsabilità. Bruno
io credo il suicidio invece e un atto sia di coraggio che di ribellione alla vita quando va tutto male
Decisamente di coraggio, rompere le catene dell’istinto di Sopravvivenza non è affatto una cosa facile
La libertà ha un prezzo molto alto da pagare , ovvero andare contro il proprio istinto animale
Che poi il suicidio sia indotto da motivazioni personali errate (“amore”, depressione non curata) o giuste (malattia incurabile, condanna ad una vita di sofferenze garantita) è un altro paio di maniche da esaminare caso per caso
Una cosa è certa : morire si muore tutti e non abbiamo chiesto noi di venire al mondo …d altro canto la vita è solo una ed è comunque breve
Gentile utente kurtz, perdonami se la mia risposta dovesse… un po contraddirti. Ma secondo me (se sei credente, ovviamente, sennò… si può anche trovare un’altra soluzione… meno autolesionistica al problema della vita…) penso che il coraggio e la riibellione, non alla vita, ma alle esperienze no della vita, sia iniziare ad andare in chiesa e far preghiera personale abbandonandosi a Dio, che si sa è Lui il vero medico contro il tuo male che ti spinge a considerare coraggio e ribellione ciò che io considero un atto estemamente doloroso verso te stesso e verso gli altri che ti vogliono bene (penso che tu abbia chi ti vuole bene) o verso lo stesso Dio, dato che Lui ti vuole infinitamente più bene di tutta la specie umana messa insieme. Scusami per il disturbo e ti saluto dicendoti che il mio è solo un appunto, poi ognuno ha la sua testa e libertà per scegliere. Un saluto.
Bruno Galletta
Il suicidio implicherebbe rinunciare anche alla narda.
Al di là di ogni credo religioso, questo rappresenta per me un ostacolo insormontabile, non commetterei mai un atto così insulso.
Rivolto a YOG,narda che vuol dire? Scusa se lo chiedo, ma è la pruma volta che scopro un termine simile
Credo che non sai quello che ti puoi trovare dall’altra parte, e se in vita, hai sbagliato le tue valutazioni sul dopo, sono affari amari, ed è un viaggio di sola andata senza certezze! Vedi tu!…
Si riferisce all alcool, anche se ancora non si è capito di che genere
Io credo si riferisca a grappe o scotches whisky