La prima volta che ho pensato al suicidio è stato all’età di sei anni circa. Ricordo ancora che ne parlai con un bambino mio vicino di casa. Adesso ne ho più di 30 e a volte mi capita di pensarci ancora. Ho un lavoro a tempo indeterminato, non ho particolari problemi di salute e da poco ho preso in affitto un mini-appartamento. Apparentemente non ho nessun motivo per pensare di farla finita ma il problema è che sono una persona incapace di essere felice. Quello che ho non è mai abbastanza e faccio continuamente paragoni con conoscenti e parenti. Credo che una vita così modesta e banale non valga la pena di essere vissuta. Tuttavia non ho abbastanza coraggio per farla finita. Mia madre ne soffrirebbe troppo, il mio gesto ucciderebbe anche lei. Le altre persone che conosco soffrirebbero per un po’ ma all fin fine troverebbero il modo di continuare a vivere. Per mia madre no, sarebbe un dolore insuperabile. Ed è per lei che continuo in questo limbo giorno dopo giorno. La psicoterapia non è servita a niente e non ci voglio nemmeno riprovare perchè credo che siano soldi buttati via. Provo un senso di solitudine che vorrei scacciare e nessun lo può fare al mio posto…ma che fatica.
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Categorie: - Me stesso
Fare un pò di volontariato?
guarda che se ti ammazzi ti privi della possibilità di poterti evolvere,anche se di un solo infinitesimo.
vedila così:hai un compito e devi portarlo a termine.non puoi fare un paragone con gli altri perchè magari a loro è stato assegnato un compito diverso ma per quanto a te possa sembrare strano i compiti che sono stati assegnati sono tutti equivalenti.
Grazie ad entrambi!
A me quelli come te fanno davvero un po incazzare,sai?
Te la do io la ricetta per la felicità:smettila di farti ottomila seghe mentali e pensa a quanta gente,magari,prende te come esempio a cui paragonarsi.
Prende la tua vita e la tua situazione e la paragona alla sua.
Perciò smettila!
Comincia a portare rispetto a quello che hai,alle fortune che hai,alle opportunità che hai e se proprio non c’hai niente da fare,prova a dare una mano a chi davvero non riesce ad essere felice,perchè davvero non può.
io ho solo 20 anni ma vivo la tua stessa situazione anche io da quando avevo circa cinque anni… una serie di situazioni spiacevoli e il mio essere fragile hanno reso tutto più difficile…e ora vivo così…questa non vita…e nessuno sa niente..perchè nessuno può capire
Ciao tiffany,
non hai voglia di spiegarci?
Quando ho detto che nessuno può capire, intendevo quelli che mi circondano, del resto sarebbe un po’ difficile per me spiegare tutto, non saprei davvero da dove incominciare…non sono abituata a parlare di me ma chiunque tu sia “memories” grazie per esserti interessato/a.
Ciao tiffany,
è vero non sei abituata a parlare di te o raccontare le tue vicende però è anche vero che se mai inizi a farlo mai puoi incontrare qualcuno che ti capisca. Qua in una realtà virtuale dovrebbe essere per te un po’ più semplice raccontare, dopo se non te la senti è un altro discorso.
Riguardo alle persone intorno che dici che non ti capiscono bisogna vedere anche se tu hai dato loro la possibilità di farlo o se a priori hai deciso che loro non ti avrebbero potuta capire.
Se hai voglia di parlare sono qua, ciao!
Tiffany ai tempi della scuola era quella ragazza dai capelli rossi che cantava “I think we’re alone nao…popopopo nananana” poi saltava sul treno e andava via
David, ho cercato su internet la ragazza di cui parlavi, una cantante, non la conoscevo, non ero ancora nata in quegli anni 🙂