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Lettera pubblicata il 19 Maggio 2008. L'autore, luna88, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ho sempre reputato il suicidio una dimostrazione di estrema debolezza e come tale l’o sempre criticato ma sto rendendomi conto che sbagliavo.
Ognuno è libero di fare le sue scelte e vivere o meno la sua vita se ciò non lo rende felice anche se questo può far soffrire chi gli sta intorno.
Purtroppo non tutti abbiamo la stesa forza d’animo per reagire a certi colpi della vita, qualcuno si arrende di fronte a ciò che per i più può essere un inezia, qualcuno semplicemente lo fa senza un motivo reale ma per un problema interiore che solo lui sa di dover sopportare.
Di certo è un fuggire dai problemi ma in primis è un fuggire da se stessi e bisogna ricordarsi, credenti o meno, che abbiamo il libero arbitrio per poter decidere del nostro futuro.
So che molti portano come antitesi al suicidio esempi quali i bambini che nascono meno fortunati di noi, o quei pazienti che anche in fin di vita lottano tutti i giorni in un letto di ospedale ma ciò non cambia le carte in tavola, se io son infelice di ciò che la vita mi offre per quanto esso è sicuramente anche troppo posso decidere di fare ciò che voglio e sarebbe giusto rispettare le scelte altrui quando non ledono (direttamente) il prossimo.