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Lettera pubblicata il 1 Luglio 2017. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore A_Rm.
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Sasha e Solnze, state traendo conclusioni su lui, me e la sua ex del tutto infondate basandovi solo su supposizioni e sillogismi frutto delle vostre convinzioni, che evidentemente non siete capaci di mettere in discussione e di concepire che possono anche NON essere valide per tutti. Rileggetevi i miei interventi 9 e 63. Anche il mio lui come prassi standard si offre di venirmi a prendere a casa e sarebbe disposto a pagare sempre il conto per entrambi, almeno quando siamo solo in due. Ma sono IO che non permetto che ciò accada SEMPRE, sia per questioni pratiche (abita dall’altra parte della città e siamo entrambi in situazioni economiche simili), sia perché non piace a me, per educazione e trascorsi di vita, sentirmi in debito con qualcuno, compreso il mio lui. Mi chiedo che possiate pensare delle scandinave di cui ho parlato nell’intervento 5…
Cmq buttarla sul personale, come state facendo voi, è spiacevole e non vedo perché dovrei essere gelosa di una ex che è stata lasciata da lui anche (non dico solo per quello) perché si era dimostrata troppo dipendente da lui ed aveva mostrato poca gratitudine considerando certi comportamenti scontati e dovuti 😉 …
Delle scandinave non penso niente perché non ne conosco nessuna. Spiegami un po’come funzionano i rapporti di coppia lì così magari posso formularmi un’idea.
Ti ha rovinato il periodo passato in Scandinavia 🙂
In che paese?
A me manca la Norvegia e la sua gente, molto meno la Svezia. Ricordo una ciucca, più sua che mia, con uno che abitava oltre il circolo polare artico.
@Solnze: ho già spiegato qualcosa nell’intervento 5. A parte quando si esce ognuno pagare la propria parte di conto (c’è il rischio che una donna di lì si risenta se si paga al posto suo), aggiungo che lì se una donna si fa garbatamente ed educatamente avanti con un uomo NON viene considerata, come normalmente accade in sud Europa, una poco seria da considerare per solo per un’avventura (cosa che accade se lei è reputata bella) oppure una disperata talmente tanto negletta dagli uomini che prende l’iniziativa perché non la vuole nessuno (situazione normale se si tratta di una “non bella”); semplicemente si fa avanti per primo chi ha più interesse per l’altro. Una volta sposati o conviventi, da parte di una donna scandinava media stirare le camicie del proprio lui o lavargli la tazzina che ha lasciato nel lavabo vengono considerati atteggiamenti sintomatici di sottomissione, almeno se non c’è reciprocità. Si cucina normalmente a turno e si stabilisce un giorno fisso alla settimana o lo stesso a settimane alterne in cui i due possono uscire da soli senza l’altro e l’altro/a resta a casa coi bambini (in Italia normalmente esce l’uomo e la donna sta a casa). Ovviamente NON è una legge scritta e possono esserci varianti in base alla singola coppia, ma è uno scenario frequente. Sottolineo cmq che lì c’è tutto un contesto sociale che aiuta (uomini e donne sono pagati lo stesso e addirittura i Ministri delle Pari Opportunità sono uomini ormai da anni).
@Pax: grazie per il tuo commento sdrammatizzante 🙂 . Ci voleva proprio una voce maschile che spezzasse il muro contro muro tra Sasha e Solnze da una parte della barricata e me dall’altra.
Cmq ho vissuto in Svezia, ed ho visitato anche la Norvegia. Sicuramente la seconda è più bella da visitare ma, per viverci, secondo me meglio la Svezia.
Aggiunta soprattutto per Solnze: NON sto affermando che il modello di coppia scandinavo sia quello ideale (personalmente, penso che sia un po’ rigido, troppo impostato a criteri razionali e soprattutto manchi un po’ di calore umano); ma è cmq la loro mentalità e tutto va visto nel contesto. Però la mia personale impressione è che certe convinzioni tanto diffuse in Italia, soprattutto al sud, del genere: “certe cose le deve fare sempre l’uomo nei confronti della donna, e se non le fa o anche permette alla donna cmq disponibile al riguardo di farle al posto suo significa che lui non tiene a lei” siano pregiudizi o addirittura possano diventare alibi per approfittarsi della disponibilità di qualcuno. Insomma, il venirsi incontro e la reciprocità li ritengo importanti, senza per questo arrivare all’estremo del quantificarli con il bilancino.
A_Rm
Ho letto i tuoi interventi 9 e 63, non cambiano nulla. Già abbiamo analizzato la tua situazione. Il tuo ragazzo dice che la sua ex aveva mostrato poca gratitudine rispetto a lui? E quindi ancora è ferito ?
D’accordo con Solnze che se tu ragazzo “non fosse stato innammorato non avrebbe fatto tutte quelle cose per loro, anche se loro lo avessero preteso.” E credo che era solo una ex del Sud che ti disturba particolarmente. Se tu fossi stata tranquilla non avrebbe parlato su di lei di una maniera che mostra la concorrenza.
Bhe A_Rm,
io con mio marito ucraino faccio già queste cose: lui mi aiuta a stirare, lavare i piatti, cucinare. Anche in Est Europa funziona così, se entrambi lavorano. Mai detto di non prendere l’iniziativa. Se un uomo ti interessa puoi farglielo capire in maniera soft, seducendolo a tua volta. Ma, almeno all’inizio, l’uomo si deve sforzare. Una volta che ha capito che ti interessa , se la cosa è ricambiata e ha intenzioni serie, si deve sforzare.
I primi sovrani ucraini (per meglio dire del Rus’ di Kiev) furono scandinavi (norreni), i Rurik.
L’Ucraina è lontana mille miglia dal modello di famiglia mediterranea in cui la donna è sottomessa e tappata in casa. È difficile da spiegare. La donna slava è libera e indipendente, ma anche seducente e femminile.
A_Rm
resto ancora fuori tema, anche se ho letto con attenzione tutti gli interventi. Bello quando si accapigliano le donne :-), e mi è sembrato quasi un processo nei tuoi riguardi. Ho girato molto l’Europa per svaho ed anche per studio e lavoro. E quasi dappertutto mi prendevano per uno del posto. Ho sempre cercato di conoscere gli “indigeni”. Ho un ricordo bellissimo dei norvegesi di tutte le età per la curiosità del diverso da se. Avevo il bimbo piccolo ed era una calamità per bambine, signore e nonnine. Forse il buon ricordo dipende anche dalle molte interazioni con donne…. Ero in camper ed in un incontro divertente su un traghetto con dei ragazzi locali mi diedero del tedesco, loro tutti imbacuccati con giubbetti e braghe lunghe,io in maglietta, ciabatte e pantaloni corti. Gli dissi che ero italiano e loro di risposta mi dissero che mi sbagliavo…. visto che solo un tedesco va in giro così! Ricordo la vecchina che con sorrisi e senza una parola mi mise una sua monetina nel parchimetro e tanti contatti per appagare la curiosità reciproca. In Svezia quasi me ne fuggii per il contrasto. Gli anziani gentili, i giovani quasi sempre con atteggiamenti bulleschi. Ed una cosa che mi impressionò per il contrasto. La carta igienica nei cessi, unico termine usabile, legata con catenacci. Svedesi ne ho apprezzati a casa mia, quelli che erano in “fuga” dal loro paese scegliendo l’Italia come loro casa. mi fermo sul fuori tema. Ritengo che Sasha e Sole sbaglino nel credere…
che vi sia omogeneità fra persone dello stesso gruppo etnico, c’è una variabilità molto vasta. Lo stesso vale per gli insiemi uomini e donne. Sorrido ogni volta che leggo Sole che parla di veri uomini e vere donne. Ogni rapporto dicoppia o di terna ha dinamiche proprie a volte difficilmente sovrapponibili.
@Pax Ritengo che Sasha e Sole sbaglino nel credere che vi sia omogeneità fra persone dello stesso gruppo etnico
Nel tema delle Donne italiane splendide ? abbiamo parlato sul problema degli stereotipi. È complicato. Da un lato sì, credere negli stereotipi è sbagliato, tutte le persone sono uniche e diverse, il mondo é ben colorato… pero dall’altra parte basta andare a vivere all’estero per capire con orrore che siamo tutti uguali e alcuni stereotipi più stupidi erano veri!
Alla fine credo che si può generalizzare un po’ per divertirci, sempre riconoscendo la complessità del tema e livelli di discussione:
– meccanismi psicologici che sono uguali per tutti gli umani
– mentalità di una cultura o un gruppo etnico
– varita dei tipi sociali dentro di queste comunità
– caratteri individuali delle persone
@ Pax Bello quando si accapigliano le donne :-), e mi è sembrato quasi un processo nei tuoi riguardi.
Sì, è vero, era un processo di decifrare la lettera e le emozioni nascoste 🙂 Tante emozioni!