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Lettera pubblicata il 1 Luglio 2017. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore A_Rm.
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Sasha
ci sono elementi di matriarcato e patriarcato in quasi ogni società.
Ah se nel 1917 avessero vinto i menscevichi…..
Sulla reciprocità o rapporti fuori falla famiglia nel mio vissuto personale c’è una presenza di comportamenti molto vari. Fra i miei amici più stretti ci sono coppie che fanno tutto assieme, ed altri che hanno una libertà reciproca molto alta nel seguire da soli i propri interessi. In alcune coppie è la donna il leader che ha l’ultima parola nelle decisioni importanti, in altre è l’iomo. Fra i più stretti non c’è nessun succube, ma c’è una sostanziale parità. A volte sono leader in alcuni campi lasciando il partner le decisioni sul resto. Salvo una coppia nessuna separazione, ma in una situazione in cui lei ha continuato a fare l’alter ego nell’impresa di servizi e consulenza del marito. Un’altra coppia si è temporaneamente separata ma poi si è ricongiunta. In tre coppie uno dei due partner è straniero. La maggior parte di noi ga due figli, alcuni uno , una tre ed una zero.
A_Rm,
È vero quello che dici sulle coppie del sud e la poca emancipazione femminile. Ma se lei ha un minimo di carattere, lui si ritrova prima o poi cornuto. È matematico.
Per evitare il teatrino, meglio iniziare la storia direttamente con uno scandinavo, un baltico o un post-sovietico.
A_Rm
>Tra le coppie scandinave, al contrario ho visto che la normalità è la reciprocità
Ok, torniamo al tema. Mi he arrivato un commentario di una amica di fb che vive in Svezia. Un amico suo è andato a un club. Ha conosciuto a una bella ragazza e hanno finito nel suo appartamento. Di mattina, si è svegliato primo per fare un bel cafe a letto per lei. Pero la svedese sono uscita alla cucina e gli ha detto: Che stai facendo? Come mai che sei ancora qui?
Che ne pensate della proporzione della normalità è la reciprocità nel modello di corteggiamento scandinave?
@Solnze: purtroppo non tutte le donne, soprattutto se risiedono in Italia, hanno occasione di incontrare uomini stranieri provenienti da culture più paritarie rispetto alla nostra. E, anche tra chi ha occasione di incontrarne, non tutte ci si trovano bene, perché molte donne italiane (secondo me, soprattutto al Sud) considerano scontate e dovute certe galanterie citate proprio nell’intervento che ha aperto questa discussione che gli uomini di certe culture reputano superate, se non addirittura sminuenti per la donna. Tu sei capitata bene con il tuo lui ucraino che sa essere allo stesso tempo galante senza per questo porsi in maniera dominante e/o anacronistica nei tuoi confronti; ma personalmente ritengo che non sia la regola e neppure la maggioranza. Di frequente, bisogna scegliere tra galanteria e rapporto paritario.
@Sasha: nei paesi scandinavi spesso (NON SEMPRE però) nei rapporti di coppia sono le donne quelle che si comportano nei rapporti di coppia come gli uomini nei paesi sudeuropei. In termini pratici, sono loro che prendono l’iniziativa, che se ne escono con gli uomini con frasi tipo “se pensavi che cercassi una storia seria e stabile invece di un’avventura, hai capito male” e via così dicendo. E di solito le donne di lì tengono meno in considerazione la ricchezza come criterio di scelta del partner, sia di una sera, sia di una vita. Non è un caso a mio parere che, mediamente, sul lungo termine funziona meglio un rapporto lei sudeuropea/lui scandinavo di quello a parti invertite.
Infatti, quando c’era ancora il blocco sovietico, i giovani uomini italiani in cerca di avventure senza impegno normalmente andavano a caccia di scandinave sulla riviera romagnola o proprio in Scandinavia, e tuttora qualcuno lo fa (è rinomata la “trombonave” che collega Stoccolma ad Helsinki, dove l’alcool spesso fa venire meno certi freni e facilita certi “incontri ravvicinati” destinati a rimanere fini a se stessi).
A_Rm: ecco, secondo me i post-sovietici hanno questo in più degli scandinavi. Credono nell’emancipazione femminile ma sono anche galanti. Non ti so ben spiegare in che modo e perché, ma l’emancipazione sovietica è diversa da quella occidentale.
In Ucraina ho notato questo: gli uomini considerano le donne più deboli fisicamente quindi le aiutano, ma allo stesso tempo le considerano forti mentalmente quindi le rispettano. Per me è la combo perfetta.
Mi ha appena scritto una mia amica russa dicendomi che ha notato che la vita per le donne in Italia è durissima: lavoro, figli, casa e mariti che non aiutano. Nemmeno suo marito italiano aiuta. Le ho risposto: mi sono presa un post-sovietico per questo!
Sono uscite fuori di testa intere generazioni di donne italiane grazie a questa situazione. Ma perché è così difficile per i nostri uomini capire che in casa devono aiutare? E che i figli si fanno in due, quindi pannolini, biberon, coliche e capricci si affrontano in due?
Dio grazie, grazie di avermi mandato mio marito!
A_Rm Di frequente, bisogna scegliere tra galanteria e rapporto paritario.
Ma come puoi scegliere il comportamento per l’altra persona? La scelta è di lui.
Sasha, in Russia è nato prima l’uovo o la gallina? :-). C’è un detto simile in russo?
Se galanteria o rapporto paritario si escludono a vicenda è l’uomo che sceglie come comportarsi o è la donna che esclude chi non si comporta come lei desidera.
Poi c’è Solnze che li pretende tutti e due….