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Lettera pubblicata il 28 Dicembre 2007. L'autore, stuprata, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Lela, mmmhm..si direi che è proprio stato un abuso…e su questo non discuto…se il tema sono gli abusi ok, ma qui stuprata come si fa chiamare, generalizza quando in realtà vuol parlare di se…quando io vedo solo un problema arcinoto che poteva se avesse voluto e puo tutt ora risolvere anceh se non facilmente facendosi aiutare…
ripeto
chiedendo aiuto a chi può veramente darglielo
noi nel nostro piccolo possiamo solo darle consigli ed opinioni e lei qui puo accettarle come no ma dipende da lei solo da lei farsi aiutare, perchè è di questo che necessita.
Isis ha capito bene una cosa:il bigottismo di mia madre.Non l’avevo ancora detto in questa pagina,orbene mia madre è una pia donna di chiesa.Quello che mi è capitato a 18 anni può capitare ancora a me o qualsiasi altra persona:fai un incidente e perdi la conoscenza e il tuo corpo è gestito dal primo sconosciuto/a che capita.Non mi fido neanche delle dottoresse,certo che in presenza di personale medico femminile non si corre il rischio di svegliarsi incinta,è l’unico pericolo scampato.Io penso che il problema è sottovalutato a cominciare dalle donne:se la mia esperienza non è da considerarsi abuso,allora perchè il problema ginecologia e sanità in generale è affrontato dai musulmani che sono persone col nostro stesso dna?
Quando il dentista mi palpò i seni con la scusa del prendermi il bavaglio per asciugarmi la bocca,l’infermiera vide tutto.Non definiamolo stupro,ma molestia pesante lo fu.I dottori si sentono padroni dei corpi altrui e si comportano come capi,bisogna andarci il meno possibile.A farne le spese sono spesso gli adolescenti/bambini che non possono difendersi.Questo dentista o il ginecologo di stuprata che avrebbero fatto di fronte a una paziente in coma?
E tutte le visite che ti fanno da bambino sono poi così tanto necessarie visti i rischi che si corrono?
Volendo pure ridimensionare il concetto di stupro e dell’uomo medico di fronte alla donna,visto che anche le donne abusano su altre donne,come si comporterebbero le signore di questa pagina di fronte a una collega di più di 60 anni,nota per la sua voglia di palpare,che quando passa via si avvicina per palparti il c…?E la vedi la settimana dopo palpare i bordi dei seni di un’altra collega,che,però, a differenza mia ci sta.Non ti puoi nemmeno azzardare a dire che è molestia,la verità dell’ufficio è che è scherzo o giusta confidenza tra colleghe.Toccare il c… della collega è da considerarsi gesto d’affetto e amorevolezza da parte dell’anziana,a dirtelo sono colleghe che le senti alla prima occasione urlare nel corridorio’tieni giù le mani,sei lesbica?’.
Qui si discute di un problema chiarissimo ma non facilmente risolvibile, le molestie gli abusi le violenze subite da donne per lo piu ma anche da uomini…il problema a mio parere è dovuto a meccanismi consolidati e mentalità ristrette..o comunque unidirezionali…per dire, dove lavoro io le colleghe x scherzare si danno pacche sul sedere ma non quelle moleste ci si fa un poco male è uno scherzo e si nota chiaramente ben diverso se un atto simile è fatto con un secondo fine allora è una molestia..il vero problema è ceh il confine tra molestia e altro è sottilissimo, si basa sulle intenzioni altrui..non parlo dei medici ovvio..quelli lo fanno intenzionalmente se non c’è motivo che tocchino certi punti e lo fanno invece…come si risolve? ribellandosi innnazi tutto, denunciando se ci sono gli estremi, per i medici c’è il tribunale del malato molto efficente (nella mia regione almeno le altro non so ma spero),o il tribunale penale..altri strumenti non ci sono…o almeno io non ne sono a conoscenza….
bhe insomma…anche io lavoro in un ufficio ma se niente niente qualcuno mi palpasse il c…. uomo o donna credo che, proprio di istinto, gli lascerei il segno delle 5 dita sul muso
e in situazioni come queste non faccio distinzione capo o non capo
è una cosa istintiva
se uno mi palpa ed io non lo voglio lo deve capire, anche con le brutte.
Sul luogo di lavoro queste cose non ci devono assolutamente essere.
Per quanto riguarda il ginecologo non ho parole…già di per se è una visita fastidiosa ste cose poi fanno rabbrividire!!
ovviamente cambialo, meglio una donna, ma anche un uomo…basta che sia professionale nel suo lavoro e che certe cose le faccia con la sua donna non con le pazienti!!
è incredibile sapere di quanti maniaci ci siano in giro
Probabilmente sarò messa al bando anche in questa pagina,ma per l’episodio descritto in precedenza mi sono presa un rimprovero pure dal direttore.’Ma Lei fa una scena anche se la tocca un’altra donna’.Se anche non vogliamo vederla come molestia,se la collega sa che non vuoi e te la impone non è almeno maleducazione e villania?Se poi è l’ennesima volta che colleghe ti palpano gambe,ginocchia,anche…rispettare la volontà di una persona è regola primaria in ambito fisico perchè il contatto fisico se non voluto è molto più fastidioso di una parolaccia o insulto verbale.
Preciso che la mia visita-stupro avvenne a Varese nel 1997 presso l’ospedale pubblico.E’ da anni che mi tormento per non essermi ribellata,è facile dire dopo’eri maggiorenne,potevi e dovevi farlo’.A 28 anni quando difendo un mio diritto mi dicono che devo adeguarmi a prassi e andazzi e sono un arrogante,anche se cito leggi e regole che non ho creato io.Mia madre oggi dice le stesse cose,che sono una superba e ribelle ma se mi piego la responsabilità è tutta mia.Ma anche i maggiorenni che fanno le visite consenzientemente non hanno diritto di conoscere preventivamente la prassi medica,onde evitare che uno creda che certe manate e spogliate siano prassi medica quando non lo sono?SI è completamente abbandonati al primo uomo che fa il Dio di terzo grado perchè dottore.Insisto:il mio fu stupro,perchè quando una donna è visitata nelle sue parti intime da chi si spaccia per dottore e non lo è la denuncia è per abuso e non molestia,e il titolo di una persona non può cambiare una situazione biologica di fatto.Mia madre fece l’impegnativa per me come se fossi una minorenne,nessuno mi informò di cosa andavo incontro,mi sbatterono il primo sconosciuto che capitò quando il reparto era pieno di infermiere.Sento un male cronico all’interno della mia anima,è come se fosse sempre annidato un demonio in pianta stabile.Certi episodi non sono reversibili,non si torna più indietro.Rovinare la vita di una persona in un pomeriggio per le leggerezze,le futilità,i sensi di potere altrui.Per Leo sono asessuati pure i dottori che mettono incinta le pazienti perchè lo dice il codice deontologico.Concludo:nel film biografico sulla regina di maggio si vide una scena in cui Maria Josè mostra al marito indignato le lastre delle visite intime impostale dai suoceri.Era adulta,potente e non sotto il potere della mamma:anche una regina ci può rimanere.
Dire che un dottore è asessuato nell’ambito delle sue funzioni è come dire che si può far fare il pediatra a un pedofilo,il ginecologo/a a un maniaco o a una lesbica,magari con tanto di condanne penali.L’asessualità deriva dal contesto medico o dall’iscrizione all’albo?Chi cura,magari anche bene perchè ha esperienza,ma è un finto medico perchè si spaccia come tale, fa abuso.Il vero dottore iscritto che palpa e spoglia a piacimento ha la prassi medica dalla sua.Diciamo la verità:se cominciano a comparire le prime dottoresse è perchè aumentano le musulmane,tanto da noi le femministe dicono che farsi vedere e toccare è emancipazione.Anch’io da bambina finii dal dentista per motivi estetici(avere i denti dritti) e quel dentista che per anni sembrava serio e gentile dopo 7 anni mi palpò.A scuola sentivo i compagni che si lamentavano della visita militare:i ragazzi sono colpiti dall’arma violenta dei militari,le ragazze da quella frivola dell’estetica.Il risultato è lo stesso.Le visite mediche vanno imposte il minimissimo possibile e devono essere robotizzate.E’ questione di volontà,di proteggere i giovani invece di calpestarli.
Scusa ma perchè non ti sei rivolta all’autorità giudiziaria?