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Lettera pubblicata il 26 Agosto 2012. L'autore, Lucy16, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Angela, a mio parere è’ un bugiardo. Ti racconta queste cose perché vede che tu sei più’ “libera”, esci tranquillamente con le tue amiche e hai molti corteggiatori. È’ chiaro che vuole farti ingelosire perché’ è un insicuro. Tuttavia ha ottenuto esattamente quel che voleva: ovvero far emergere in te dei dubbi per tenerti sulle spine e…dai, questa baggianata delle due storie parallele non regge! Non ho capito poi se è’ sempre lui che fa il “simpatico” con le altre. Comunque quest’ ultimo genere di uomo di solito sta ben attento a non farsi vedere dai compagni delle donne che “importuna” e sceglie preferibilmente quelle single (oppure deve avere molta confidenza con gli uomini compagni delle donne in questione per permettersi questi atteggiamenti senza beccarsi un pugno). In conclusione, non so se valga la pena per te scegliere tra un finto traditore è un vero bugiardo… L’ unica attenuante sarebbe se lui ti confessasse che è’ stata tutta una bugia per farti ingelosire, ammettendo che deriva da una sua insicurezza. Ammissione di debolezza che in chi appartiene al genere maschile si riscontra moooolto raramente
Pongo anch’io una domanda: è’ un bastardo un uomo che non vuole incontrarti per parlare ( non per fare dell’altro) sapendo che non ci sarebbe nessun coinvolgimento emotivo da parte sua e che potrebbe aiutarti a risolvere razionalmente una personale situazione interiore che altrimenti rimarrebbe per sempre irrisolta? Insomma un po’ di altruismo non guasterebbbe…
Macchè bastardo H2OSO2 Insomma, sei sempre in ballo con quell’illusione?
Mi piacerebbe sapere cosa ti immagini di speciale che possa mai avere quest’uomo ai tuoi occhi.
Cos’è che ti intriga in quel modo. Diccelo
H2O, azzardo delle ipotesi : lui potrebbe interpretare questa tua richiesta come un’ossessione ed essendo più razionale preferisce non assecondarla. Oppure teme che la situazione possa degenerare. In ogni caso, la vera domanda da porsi è cosa ti aspetti tu da questo incontro? Io non credo sai sia sufficiente per abbandonare la tua illusione…
H2O,
ottima la tua risposta ad Angela.
in merito alla tua domanda,
1) gli “altruisti” gravitanti nel nostro abituale ambiente si contano di solito sulle dita di una mano. chiunque non abbia un preciso interesse nel fare qualcosa, non sarà facilmente indotto ad agire, a beneficio di altri.
2) nel tuo caso, essendo tu sposata e con figli, potrebbe subentrare una più che logica attitudine emotivamente difensiva. ammirevole, in quanto basata sull’intento di star lontani dalle tentazioni.
buon fine settimana!
Essendo ormai passati diversi mesi sono giunta alla conclusione che non guarirò mai da questa “ossessione” essendo qualcosa di connaturato in me e che mi lega ad un desiderio passato rimasto inespresso. Oscillo tra la volontà di distrarmi da questo pensiero fisso ed il piacere di crogiolarmi in esso. Cerco di parlarne con i miei amici e colleghi per sdrammatizzare e prendermi in giro, ma più’ ne parlo, più si acuisce. Cosa ci trovo in lui? Niente fintanto che non riuscirò a conoscerlo meglio per convincermi che lui non è’ altro che una rappresentazione simbolica della mia idea di “passione irrazionale” del passato. Essendo in un certo senso rimasta fedele a Lui, oltre che a mio marito, mi sento “autorizzata” a desiderarlo, non ho sensi di colpa perché’ è un sentimento che a me sembra ” puro” , non vissuto è rimasto intonso e immacolato nel tempo. Non so come liberarmene perciò credo che dovrò imparare a conviverci. Vorrei tanto che lui leggesse queste righe e capisse che sarebbe risolutivo il suo disinteressato supporto per allontare da me questo insano pensiero.
Non vedo il mio precedente commento, comunque volevo aggiungere, Suzy, anche che da questo immaginario incontro non mi aspetto un’evoluzione. Non desidero affatto che lui si innamori di me, vorrei solo che si interessasse a me e che lo incuriosisse il fatto che un sentimento passato possa perdurare per così tanti anni. Insomma vorrei solo chiudere il cerchio e capire perché lui ha avuto e ha questo ruolo nella mia esistenza. Forse costituisce la rappresentazione simbolica dei miei dubbi e delle mie incertezze, la strada alternativa, più difficile è ignota che io scarto nelle mie scelte di vita e della quale conservo però intatta la curiosità per non averla percorsa.Scusate se poi mi sono di nuovo intromessa con la mia storia che credo stia diventando noiosa, ma ho evidentemente ancora bisogno ancora dei vostri preziosi commenti ed interpretazioni.
H2O: “Crogiolarmi in esso”. Quello è il nocciolo del problema, in fondo una forma di masturbazione se ci pensi.
Seppure con modalità differenti per quanto riguarda l’approccio da te avuto con questo soggetto maschile, mi confermi periodicamente quello che ho scoperto a suo tempo in mia moglie, e di cui ho abbondantemente parlato su queste pagine. E cioè, che una donna meno “entra” in un rapporto “sessual-sentimentale” realmente, tanto più questo rimarrà “attivo” nella memoria, con la
fantasia che lo arricchisce di quello che “poteva” o “potrebbe” essere, invece di riflettere su quello che È o È STATO in casi come questi. Cioè: nulla.
Nel percepirti in questo stato ossessivo sono ancora più sicuro di aver fatto bene ad aver messo mia moglie di fronte al rischio che correva di vivere la vita “per un’altra vita”, del tutto irreale.
Se tutto sommato ti va bene continuare a vivere con quel chiodo in testa, fallo pure. Ma se qualcuno (che non potrà essere lui ovviamente) ti potesse aiutare a toglierlo forse faresti la cosa migliore, per te e per chi ti sta vicino.
Io e mia moglie saremmo arrivati a lasciarci per questo genere di fantasie. Entrambi senza capire il perchè prima che indagassi.
Rossana, grazie per il tentativo di spiegazione. In effetti sarà così … una reazione giustamente difensiva per non peggiorare la situazione e per non dare corda a una proposta insensata che gli avrebbe procurato solo inutili complicazioni. Tuttavia a mio parere Lui ha sottovalutato il mio stato emotivo anche perché io lo avevo rassicurato di essere pienamente cosciente dell’irrazionalità del mio desiderio e che quindi l’avrei saputo superare senza drammi. Invece sto proprio drammatizzando tutta la faccenda con tanto di costruzioni mentali teatrali e invenzioni di strategie orientate a far volgere dalla mia parte i favori del destino.
Golem, sicuramente hai fatto bene ad interessarti e ad indagare sulle motivazioni che distraevano tua moglie dal rapporto con te in quanto erano evidentemente queste sue fantasie che stavano creando la frattura. Nel momento in cui entrambi avete individuato la causa siete riusciti brillantemente a trovare la soluzione. Nel mio caso però le fantasie non sono la causa dell’allontanamento dalla mia storia reale, ma la conseguenza. Probabilmente servono a colmare una carenza dovuta a cause di altro tipo e che richiederebbero appunto un intervento attivo da parte del soggetto reale causante oltre che la mia collaborazione. In questo periodo però mi sento stanca e non ho sufficienti energie per rimescolare le carte, per cui preferisco aspettare di recuperare le forze cercando di compensare il mio bisogno di attenzione attingendo emozioni nel mio mondo immaginario. Tuttavia io non sto vivendo ” per un’altra vita”, sono pienamente consapevole della dicotomia in atto e mi limito ad oscillare pigramente, come su un’altalena , dall’una all’altra dimensione cercando indizi che mi aiutino a capire qual è la giusta direzione. Su e giù. Su e giù. Su e giù.
Acqua,
secondo me, se si è pienamente soddisfatti della vita di coppia che si sta conducendo, tutto quanto in amore l’ha preceduta o ne potrebbe seguire NON ha ALCUNA presenza né consistenza. per lo meno, questa è l’esperienza di lunga durata di cui do testimonianza.
è possibile che, se nel percorso di crescita emotiva siano stati saltati alcuni passaggi giovanili, pressoché obbligati, l’esigenza di sperimentarli possa comparire in seguito, all’improvviso, e magari in modo pressante, come nel ricercare all’ultimo momento qualcosa di smarrito, importante in quanto non vissuto. questo mi sembra il tuo caso.
il “chiodo fisso” potrebbe essere per ora il punto di domanda che affiora dall’inconscio: devo continuare questa scelta di vita amorosa, in alcuni aspetti carente ma ben nota e consolidata in tutti i suoi pro e contro, oppure posso permettermi il lusso di guardare altrove, per tamponare i vuoti presenti e passati? l’uomo che la fa emergere non ne è che lo stimolo di fondo. forse in cuor tuo vorresti che un confronto potesse scoraggiare definitivamente qualsiasi aspettativa, in lui come in qualsiasi altro.
potrebbe trattarsi di una semplice crisi interiore, con te stessa, che necessita dei suoi tempi per essere superata, con la decisione ferma di restare legata alla tua attuale scelta oppure di iniziare gradualmente a prenderne le distanze. in ogni caso, questa tua “passione” mentale, se contenuta in un intimo angolino, senza permetterle d’espandersi troppo nel reale, non arreca danni ad altri e ti è di aiuto nel portare avanti in modo bilanciato la quotidianità.
una collega d’ufficio, a suo tempo, per ragioni diverse dalle tue, ha condiviso con me un simile tormentone, che si è poi risolto nel suo mantener fede all’impegno assunto, anche se per lei molto gravoso. talvolta non si può evitare di redigere bilanci, non soltanto a capodanno!
buona domenica!