Ciao a tutti. Scrivo di getto, non so nemmeno perché lo faccio. Forse per non sentirmi sola. Reduce da una delusione sentimentale, decido di iscrivermi ad un noto sito di incontri, non per sfogare chissà cosa, ma per conoscere uomini nuovi. Chi per primo sarebbe riuscito a suscitare la mia curiosità, avrebbe avuto una possibilità. Appare lui. Discorso lungo in chat, per nulla banale. Propone di vedersi e una settimana dopo, si concretizza l’appuntamento. Sono chiaramente partita senza scopi. Pura curiosità. Arrivo. Agitata, imbarazzata. Lo vedo. Uomo estremamente affascinante. Inizia la nostra strampalata serata. Parliamo molto, non gli nascondo il mio imbarazzo per una situazione che non mi appartiene. E lui inizia il suo show. Cerca una donna, è stanco di sco.... a random, vuole stabilità. Si continua a parlare. Riesce a mettermi a mio agio. Sorride da solo, sembra molto felice di avermi conosciuta.
L’aperitivo diventa cena e mi riscopro affascinata da lui. Dai suoi modi. Dalla sua cultura. Dalla sua intelligenza. La cosa è reciproca, tant’è che decidiamo di rivederci a distanza di due giorni. Scoppia la passione. Mi apro totalmente, ed era da una vita che non mi aprivo con un uomo. Lui studia i miei occhi, le mie espressioni. Vuole prendersi cura di me. Mi implora di fidarmi, non viole farmi del male.
PIANGE perché da tempo non provava più certe emozioni. La cosa mi ha spaventata. Mi è sembrata una reazione prematura e fuori luogo. Lui si apre. Mi racconta di se. Ne rimango colpita. Dice che ora che sono entrata in gioco io, dovrà trattenere tristi conversazioni (Con le mie rivali)
Insomma, è stata una delle giornate più intense e belle del mio ultimo periodo. Ci saremo dovuto rivedere qualche giorno dopo, ma era stanco. Mi da appuntamento a casa sua. Ci vado. Mi cucina la cena. Mi dice che mi vede bene a casa sua. Che potrebbe innamorarsi. Che gli sono mancata. Ma mi dice anche che qualche giorno prima ha conosciuto una donna. Carina, simpatica, ma ho vinto io. Finiamo in camera da letto. Ma non so per quale motivo, (e dire che ce ne sono parecchi di motivi) il mio desiderio iniziale scompare. Ho paura. Sono nel panico. Lui continua, in preda ad una foga egoistica. Non vuole usare il preservativo ma io insisto. Lo usa. Poi lo leva. Continua. Io dolorante e priva di desiderio gli dico di fermarsi. Cerco di spiegarmi ma non riesco a formulare frase alcuna. Lui è deluso, annoiato. Non traspare più l’emotività che mi aveva colpito.
Me ne torno a casa. Umiliata.
Gli chiedo di vederci due giorni dopo. Volevo spiegarmi. Conferma l’appuntamento ma il giorno stesso, ovviamente, mi da buca.
In seguito mi scrive. Gli manco. Se abitassimo più vicini (e la distanza non é eccessiva) e se non lavorasse mi vedrebbe di più. Sono dubbiosa ed espongo i miei perché. Lui mi chiama, seccato, al telefono. Non capisce perché non mi fidi più. Dico che ho sbagliato ad andare da lui. Che mi sono forzata e che avevo bisogno di fare le cose con uno step diverso.
Ricordo esattamente quando mi disse la seconda volta: vorrei frequentarti in maniera assidua. Ero convinta che avesse perso la testa.
Ora invece, dobbiamo andare con calma, senza paranoie. Rido tra me e me. La testa l’ha ritrovata
Qualche giorno dopo avrebbe dovuto raggiungermi nella mia città per trascorrere la serata insieme. Il giorno stesso, consapevole e con la voglia di rompergli i co......, gli chiedo le sue intenzioni. La sua risposta? Che dopo la conversazione al telefono che avevamo avuto, di nemmeno un minuto, non gli sembrava il caso di continuare.
Ora. Sono stata ingenua. Lo so. Abbiamo 10 anni di differenza. Lui ha una vita sessuale molto attiva. Ma io dico, è possibile che un uomo sia talmente narcisista da simulare le LACRIME? È possibile che abbia fatto tutta questa sceneggiata per portarmi a letto e poi, ovviamente non soddisfatto, mi abbia buttata via?
Sono arrabbiata. Con me stessa. Per aver visto in un uomo squallido, qualcosa che mi aveva illuminata. Conquistata. Fatta sentire al sicuro.
STUPIDA ME.
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Categorie: - Relazioni
Guarda Cieli, è un comportamento purtroppo da manuale. Se non ci stai subito gli stai facendo perdere tempo, se ci stai allora sei solo una facile da trattare come tale. La soluzione? Non chiedersi cosa si aspetta l’altro, ma fare solo e soltanto ciò che ci fa stare bene. Hai corso troppo con la fantasia, ma c’è di buono che il quadro si è disvelato subito…
Da evitare le chat di incontri come la peste. C’è lo scarto della società..
Cieli, hai incontrato un perfetto attore da Oscar che ha recitato lo stesso ruolo già mille volte…con tendenze psicopatiche. Ma il tuo istinto ti ha salvata. Cancella tutto e stai lontana dalle chat.
La tua domanda: “Ma io dico, è possibile che un uomo sia talmente narcisista da simulare le LACRIME? È possibile che abbia fatto tutta questa sceneggiata per portarmi a letto e poi, ovviamente non soddisfatto, mi abbia buttata via?”
La mia risposta: Sì. E ti dico di più. Spesso un banale narcisismo viene scambiato per profondità. Penso che sia anche il tuo caso.
Ti consiglio di essere un po’ più razionale e avere la testa un po’ meno tra le nuvole (come già dice anche il tuo nome)…;-) e non trattarti male, non sei stupida.
Un abbraccio Cieli…solo tu puoi salvare te stessa, nessun altra persona :-*
Che dire….Non sono una facile, tant’è che mi sono pure bloccata.
Ma devo dire che gli uomini non finiranno mai di stupirmi.
Le lacrime….un colpo di genio.
Ma che ci vuole e piangere? Se ti cucina la cena, basta un soffritto con abbondate cipolla e…voilà il gioco è fatto.
Dovresti essere più cauta e conoscere meglio, anche solo telefonicamente, chi hai di fronte (compresi i suoi gusti culinari).
Se non attende i tuoi tempi, lascia che vada, non era cosa.
Online si vende un prodotto, ricordatelo, diverso da quello che ti arriva a casa, fortunatamente puoi provarlo o meno e rimandarlo indietro all’istante senza i limiti delle due settimane…
La crisi delle istituzioni porta ad emergere esigenze, chiamiamole così, che una donna intellettualmente onesta dovrebbe riuscire a comprendere. Non voglio generalizzare perché l’uomo non si lascia coinvolgere più di tanto dalla vita sociale. Le precauzioni non nascono con l’uomo. Non esiste una vera repressione per il maschio responsabile e ligio ai suoi doveri. Le sue debolezze non le manifesta in relazioni di tipo sentimentale. Ecco. La donna ha un rapporto diverso con la desolazione e ricerca il reale, costruendo quadretti di vita quotidiana pervasi dalla sicurezza e dalla stabilità che anche la presenza riesce a dare. Un conto è starsene a casa e un conto è uscire, frequentare posti e vedere gente. Quando esci dall’atmosfera che ti crei quando t’immergi nel tuo infinito soggettivo ti viene spontaneo buttare un occhio anche per dire “ma che vuole questo signore davanti a me?” Queste esigenze della modernità portano anche ad essere complici. Va bene la gelosia, ma alla fine si riesce a trovare un compromesso con il sovrannaturale e determinate questioni vengono sviluppate in privato. Non siamo delle sagome. Quando esco è dispiaciuto, ma interpreta l’uscita come un compromesso tra il fantastico- avventuroso ed il reale.
Anche io sono a conoscenza delle tentazioni alle quali è esposto, ma vivo la nostra separazione come un prosieguo della nostra avventura e mi sento a mio agio nel sogno. Non sperimento particolari sensi di colpa, ma mi scuso sempre per aprire la porta sulla quale si affaccia la vita comune. Non per altro. La spinta che porta verso l’approccio di tipo sentimentale mi blocca. Lo dico con grande chiarezza. Non voglio apparire una donna all’antica, ma si tratta di una situazione che mi spiazza. L’idea di conoscere più donne per soddisfare un bisogno di tipo intellettuale, che magari si lega all’idea di farsi vedere, mi destabilizza, soprattutto quando si lega al passato. Lì lo trovo inconcepibile. Da quando stiamo insieme mi sono dovuta abituare e anche in quel caso sono io a scusarmi. La componente istintuale porta a fare altre scelte, a preferire avventure e combinazioni di situazioni che nel 2018 potrei comprendere perché a mia volta ricerco la stabilità e mi è capitato in passato di soffermarmi con la fantasia su uomini (liberi) che rappresentavano il mio ideale. Il loro ideale corrispondeva ad un bisogno fisico che si è eclissato (ma non è tramontato) nel momento in cui si sono innamorati. L’ambiguità genera incomunicabilità.
Ti serva da lezione. Le lacrime maschili in certe occasioni sono sempre di coccodrillo.
Comunque è tutta colpa della crisi delle istituzioni.
Ti ringrazio Gioia, sono stata, per l’appunto, molto ingenua. L’uomo in questione ha un vasto profilo culturale. E non mi ha nascosto le sue inquietudini, parlandomi anche di una passata depressione. Purtroppo c’erano tutti gli ingredienti. Stupidamente, ho pensato che desiderasse davvero una relazione. Credo che il mio blocco sessuale e il mio “rifiutarlo” abbia svelato chi avevo realmente di fronte. Certe volte però, non posso fare a meno di pensare che le conseguenze degli atteggiamenti altrui, dipendano da errori e mancanze mie. Il famoso non essere mai abbastanza.
Grazie anche a Rossella. La tua riflessione è molto vera, molto attuale. Molto profonda. Purtroppo sento spesso la mancanza di qualcosa, nella mia vita. E questo mi ha spinto a cercarlo in un mondo che effettivamente non mi appartiene. Un mondo ambiguo. Fittizio. Che appunto, nel mio caso, blocca la capacità di comunicare. Sono stata stupida ma mi sono fatta abbagliare da un prodotto che mi aveva totalmente affascinata, proprio perché distante dalla mediocrità.
Sono tutti stronzi,insensibili,non fanno nient altro che approfittarsene di noi donne