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La strategia che mi ha portato a morire dentro

di ElisaFanti
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Agosto 2021. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 42 commenti

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  1. 21
    ElisaFanti -

    Buongiorno cari compagni di viaggio ,vi scrivo a distanza di sei mesi per aggiornarvi semmai qualcuno si fosse chiesto come procede la mia vita…
    Ho continuato il percorso dalla psicologa olistica e inaspettatamente tutto sta prendendo una visione diversa ai miei occhi…
    Lavoro ancora in azienda e da poche settimane mi affianca un nuovo impiegato che nell’ atto pratico mi alleggerisce il lavoro.
    Mio padre non mi rivolge la parola ormai da mesi ,quando a novembre gli ho fatto presente che per me lavorare li era una sofferenza e stavo pensando di andarmene.Ha ovviamente fatto leva sulle mie paure riguardo al futuro ,marcando che se me ne vado io devo portare con me mio marito ,sembrava quasi eccitato all idea di riprendersi totalmente l azienda e ritornare a spadroneggiare senza porsi limiti…
    Come avrete notato ho detto “marito” dal momento che a ottobre ci siamo sposati in comune ,siamo felici di aver messo ordine burocratico e non siamo pentiti di averlo fatto in gran…

  2. 22
    ElisaFanti -

    ….per noi era importante sistemare questo chiodino ,il lato fabiesco del matrimonio non ci attira ,inoltre sempre all oscuro di tutti stiamo avviando una piccola società parallela per avere almeno un salvagente di salvataggio quando faremo il passo di andar via ,ma alla luce della mia nuova presa di coscienza e della mia crescita personale ,devo ammettere che non sento più così forte l esigenza di scappare tanto più quella di “creare il bello dentro di me nonostante tutto”e devo dire che più lo creo dentro immaginando per me tutte le cose più amorevoli che desidero tanto più si manifestano nel quotidiano…piccoli gesti che confermano che funziona
    ..altrettanto mi capita che basta un film o una parola a fare da passepartout per sprofondare negli abissi del mio dolore ,ma noto che ora individuo subito l uscita di sicurezza per tornare al presente e che il pulsante”game over” non si accende più.. con ciò per ora vi saluto e vi ringrazio per esserci stati !vi voglio bene

  3. 23
    Darkitty -

    Ciao Elisa, ho letto solo ora la tua storia, brava, non te ne rendi conto ma nonostante pensassi di essere immobile hai mandato avanti una ditta, sei riuscita a sposarti, hai fatto una casa, una ditta parallela..cose che non sono così semplici da costruire se si è con la testa piena di brutti pensieri..dal lato lavorativo sono nella tua stessa situazione e ti capisco molto bene..mio padre è mancato e io non sono riuscita a “riconciliarmi” ho però fatto un discorso al funerale ed è stato il mio modo di dirgli addio. Per il resto, palestra, curarsi, mantenersi attivi, sono anch’io del parere che è tutta una questione di energie e sentirsi bene con il proprio corpo è la prima cosa..io ho avuto il problema inverso cioè non mangiavo..piano piano se ne esce vorrei dire che si riesce da soli ma non è sempre così, hai la fortuna di avere tuo marito che ti sta vicino non sei sola!

  4. 24
    Dante -

    Carissima Elisa, l’unica cosa che dovresti pensare è quella di prendere le distanze dai tuoi e da quell’azienda, ci guadagnerai più in salute.

  5. 25
    Elisafanti -

    Cara Darkitty ,mi dispiace che tu non abbia potuto riconciliarti in questo mondo ma sono convinta che puoi farlo nel tuo cuore e in qualche modo ,a noi sconosciuto, arriverà anche a lui…forse l’ idea di riconciliazione che abbiamo noi è del tutto soggettiva,idealizzata,credo che ognuno debba riconciliarsi dentro se stesso ,tu per te e lui per sé…ovviamente sto anche proiettando quello che penso di me…per quanto riguarda il mangiare credo sia davvero una sorta di bastone ,introdurlo o meno nel.priprio corpo è un dettaglio ,il punto è il ruolo che noi gli diamo…io sono ancora in forte sovrappeso ,diciamo che ora sto cercando di non considerarlo un”soggetto”della mia vita ,ancora non so bene che posto dargli..vorrei ringraziarti per l’incoraggiamento,si è vero un’azienda da sola,un’altra di nascosto un matrimonio segreto una casa di nascosto ,mi chiedo se ha senso tutto ciò,o è solo paura di mostrarsi..

  6. 26
    ElisaFanti -

    Ciao Caro Dante ,vorrei capire bene il tuo punto di vista ,perché sebbene mi capiti di allontanarmi ,basta un niente per riportarmi a quelle dinamiche ..mi spiego : ho il dubbio che anche andando dall’.altra parte del mondo ,se non sciolgo bene i nodi che ho dentro,questi riaffiorano in altro e si ripetono in dinamiche apparentemente diverse ma su un piano emozionale, identiche.Tu hai una esperienza personale che può aiutarmi a capire ,oppure puoi provare a spiegarmi se pensi che semplicemente basti andar via per ritrovare se stessi…perché ora mi pare di essere a scuola.Quando sono in ufficio e noto una dinamica ecco io mi metto come.alla.prova nel cercare di governarla,di gestire le.mie emozioni e uscirne vincente “nonostante tutto”…non è forse meglio che scappare?tu cosa ne pensi…

    Grazie a tutti voi per le vostre parole ,siete di grande spunto e aiuto ,spero di poter fare altrettanto con voi!!

  7. 27
    Darkitty -

    Esatto Elisa, infatti io nei suoi confronti sono in pace, non mi sono mai colpevolizzata più di tanto se c’era una distanza tra noi perché di sicuro non l’ho messa io, ma anzi ne ho subìto le conseguenze. Quello che però ne deriva (non so se capita anche a te) è un senso di diffidenza verso tutti gli altri, come dire, se già in famiglia non ho avuto appoggio e amore, chi potrà darmelo al di fuori? E questa sensazione di instabilità affettiva la ritrovo anche nelle amicizie..se sbagli, non mi fido più, sei fuori. Diciamo rigida selezione?
    Io comunque ti vedo bella tosta, combattiva, hai desiderio di farti valere e di riscatto ed è una cosa bella, vuol dire che hai ancora tante risorse dentro di te.
    Attendo con piacere la risposta di Dante perché ho anch’io lo stesso problema, anche se penso che bisognerebbe risolvere i nodi dentro di se’..prima che le stesse dinamiche si ripetano in altri contesti o almeno trovare pace con il proprio passato. Dante illuminaci 🙂

  8. 28
    Dante -

    Elisa, le persone tossiche aderiscono come blocchi di calcestruzzo alle tue caviglie, per poi spingerti a nuotare in acque avvelenate.
    Devi cercare tu stessa a venirne fuori con le tue forze, non ti aspettare l’aiuto di nessuno. Ti consiglio una vita rurale per ritrovare la pace interiore, una coppia di Ferrara che conosco l’ha fatto, e ora stanno bene.
    Sicuramente ti senti una marziana fuori dal resto del mondo, non sei l’unica.

  9. 29
    ElisaFanti -

    Darkitty si ,lo stesso atteggiamento rispetto alla amicizie ,mi sono però resa conto che la mia modalità è inizialmente sbagliata.Mi spendo tanto anzi troppo e non è un bene come spesso si dice,ho notato che è come se dessi , ogni volta che faccio qualcosa per un’amica /o , un pezzo di me.E quando poi chiudo sto malissimo e ci metto Moltl a riprendermi.Rimugino e credo che in realtà sto piangendo per il pezzettino di me che ho regalato.Alla fine non ti resta più niente di te.Invece credo che più che trattarsi di “fiducia negli altri” si debba avere amore per se stessi….cosa che io non ho…ecco forse ci amiamo meno di come sarebbe
    giusto.

    Dante
    Mi piacerebbe moltissimo andar via ma per il momento economicamente ed energeticamente non me la sento,spero di trovare il mio equilibrio interiore ovunque nel mondo e spero che arrivino le occasioni per poter lavorare su questo anche nel concreto…

  10. 30
    rossana -

    Thread bellissimo. Ammirevole la capacità di tenerezza in particolare di Elisa ma anche di tutti gli altri partecipanti alla discussione.

    Questo è il tipo di confronto che considero più costruttivo, un esempio di forza e di coraggio che invita a reagire, in cerca soprattutto del proprio equilibrio interiore.

    Grazie.

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