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Strano paese il nostro

di GiovanniRimmaudo

Strano paese il nostro. . Mi trovo a scrivere, con la mia modesta cultura, da cittadino italiano. Vivo nel profondo sud Italia, in una incantevole cittadina in provincia di Ragusa, Comiso. In passato molto più e tutt’ ora, del resto in tutta la Sicilia e il sud, oltre il 40/50 per cento delle persone sono nate disoccupati, hanno vissuto da disoccupati, fatto casa e che case, per se e i suoi figli da disoccupati, sposato i figli da disoccupati, e alla fine andati in pensione da disoccupati. Mi creda non ho affatto esagerato con le percentuali. Anzi la ritengo una cifra per difetto. Ora se tanto mi dà tanto dove prendono i soldi per fare tutto quanto detto sopra tali signori? E semplice dal mondo che rappresenta l’ altro emisfero della cittadinanza che per lo stato è quello che risulta lavorare e quindi costretto a essere oberato e vessato di tasse. Individui i primi totalmente sconosciuti al fisco e inattaccabili. Per essere più precisi: se si tratta di avere sono esistenti, morti se devono dare. Per non parlare poi della beffa più atroce derivata dal pieno accesso allo stato sociale, dalla sanità a costo zero ai sussidi assistenziali immeritati. Lei di sicuro mi ha capito. Ora sentendo in tv che a una poveretta gli è venuto un colpo dopo vistasi recapitare una cartella esattoriale da Equitalia di 538000 euro mi indigna. Già nella loro vita sia lei che il marito con i propri sacrifici hanno messo su una azienda dando da lavorare a 150 persone non meriterebbe dallo stato un minimo di riconoscenza? Manco per niente. Si deve solo pagare e tacere. Filosofia sinistrorsa, … nel senso di pensieri sinistri. Un modo vede ci sarebbe per scovare gli evasori fiscali, solo che a dirlo debba essere proprio io, umile cittadino in mezzo a tante “ teste pensanti”…. dottori in economia e finanze mi viene da essere stranito o quantomeno basito. Ci sono, sempre rimanendo nella mia realtà locale, una marea di nuclei familiari composte da tre, quattro, cinque, … persone, nei quali nuclei familiari nessun componente ha una posizione INPS. Non sorge spontanea una domanda: “Come c… fanno a campare in tali famiglie.” Scopri magari che hanno due o tre auto, più di una abitazione di loro proprietà, e magari in questo periodo sono in ferie al mare o in montagna, comunque fuori domicilio. Appartengono all’ emisfero dei morti viventi, figli di dio. Poi c’è l’altra metà del mondo che lavora o si inventa il lavoro ogni giorno tra mille difficoltà e arrovella il cervello per non far mancare il necessario per se e la sua famiglia, ….figli di un dio minore. Ebbene lo stato ha in mano uno strumento infallibile da oltre 40 anni. Il famoso codice fiscale tramite il quale ognuno di noi è schedato. Molto facile quindi fare controlli incrociati e scovare non solo gli evasori ma gli elusori. Ben più grave. Dico cose reali e veritiere. Se non fosse vero come si spiega che qua in Sicilia la percentuale rispetto al nord dei proprietari di abitazioni private è più alta. Ora vede, andare ancora ad effettuare controlli su chi lavora, se ancora un lavoro lo ha, e che comunque risulta in regola, con partitaiva, camera di commercio,….e via dicendo, mi sembra oltremodo offensivo. Capisco che per lo stato è più facile estorcere risorse, come sempre da 30 anni a questa parte di mondo, per non far torto ai sindacati i quali proteggono e tutelano il mondo dei “DEBOSCIATI e PARASSITI”, per mantenere il “Carrozzone Italia”? Dopo tutto si capisce un simile comportamento. Già “IL CONSENSO” che scaturisce dall’ urna. Guai a toccare tale fascia protetta pena la perdita del potere, dove tranquillamente si pasce, dai politici ai sindacati e in tutte le istituzioni statali. Bene così caro direttore.Qua mi fermo. Spero che il prossimo anno vada in vacanza pure io, me lo merito mi creda ben più di tutti loro messi insieme, in quanto miei dipendenti lautamente e immeritatamente strapagati. Questo è solo il pensiero di uno che non né può più. Giovanni Rimmaudo

Lettera pubblicata il 25 Agosto 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Politica - Riflessioni

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