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Lettera pubblicata il 28 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uncittadinoitalianoignoto.
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@cittadinoignoto: allora perchè non hai detto semplicemente quello che hai scritto nel post n. 20?
Non mi pare che nessuno ti abbiA SCRITTO brutte parole.
i commenti erano comunque gentili e altri hanno addirittura detto che hai detto cose giuste e belle.
Io ho detto che non avevi capito un accidente perchè ti stavano semplicemente spiegando che la differenza non sussiste.
Ci hai chiamato “accozzaglia di gente ignorante”.
E nessuno ti ha risposto per le rime, anzi!
ciau
Una lettera bellissima, molto poetica e molto profonda nella sua voluta semplicità e concisione.
Quante cose avrei da dire sull’argomento …
Per gran parte della mia vita ho nutrito la convinzione che la mia anima gemella fosse una persona molto simile a me … una specie di mia versione al femminile; una ragazza a cui mi legassero delle fortissime affinità caratteriali. Poi ho compreso che non è così. Che questo tipo di affinità non ha niente a che vede con l’amore per gli altri, ma solamente con l’amore per sé stessi. Che certi tipi di legame non sono altro che una forma di narcisismo sublimato.
La nostra anima gemella, generalmente, è una persona completamente diversa da noi. E molto spesso sono proprio le differenze che ci fanno innamorare.
Le relazioni più esplosive, quelle che scatenano delle emozioni travolgenti, sono quasi sempre relazioni stravaganti, bizzarre, guardate con diffidenza dalle persone più conformiste … Persone che sono separate da 30 anni di differenza, persone che appartengono allo stesso sesso, persone che apparentemente non hanno niente in comune e che sono addirittura agli antipodi dal punto di vista caratteriale … persone che hanno uno stile di vita completamente diverso … eppure quando si incontrano fanno scintille e provano delle emozioni assolutamente indescrivibili.
Non ho mai capito quelle persone che pretendono di razionalizzare i propri gusti sessuali … e tanto meno quelle che pretendono di razionalizzare le proprie emozioni ! Le emozioni non hanno niente a che vede col buon senso, con la ragionevolezza, con la sfera intellettiva e con quella cognitiva. Io posso innamorarmi di una persona perché incarna alla perfezione il mio ideale di bellezza, perché ai miei occhi appare la rappresentazione concreta della gioia di vivere, perché in lei c’è qualcosa di magico che mi permette di fregarmene delle convenzioni sociali, dell’età, delle differenze culturali e delle identità sessuali.
La felicità richiede molto coraggio.