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La storia insegna

di CHIRECA
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 19 Giugno 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    silvana_1980 -

    e bella figura la faceva si…col professore.
    Il giorno dopo però stranamente si trovava il fondo dello zaino bucato dopo l’intervallo.
    Sono piccole soddisfazioni del kaiser, ma sai…tanto per ricordare a lor signori che puoi comprare la sudditanza, ma non il rispetto di chi ti sta attorno.
    Obbedisco si. Perchè non posso fare altro certo. Ma dentro ti mando a quel paese, e se sei aggrappato all’orlo del precipizio, è più facile che ti dia un pestone che ti aiuti a venire su sul bordo…nel nostro piccolo di formiche lamentose inconcludenti, si fa anche questo.
    dal film Oro di Napoli: “DUCA ALFONSO MARIA DI SANT’AGATA DEI FORNARI”
    Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr (la voce di chi non ha voce)

  2. 12
    glosstar -

    “Se il benzinaio si ferma…gli yacht non vanno più avanti. Se l’operaio si ferma…l’industriale non produce. Se la cameriera si ferma…la casa te la pulisci da solo.”

    Ieri una parte dell’Italia si e’ fermata e ha detto basta. Quell’Italia ha deciso che e’ “un pò stufetta di lavorare per gli altri come se tutto ciò fosse destino scritto dalla nascita (nasci schiavo o nasci padrone). Quell’Italia, ieri, era CONTRO.

    E tu Silvana, eri in piazza con loro, o hai fatto come il tuo bancario “stakanovista” o per meglio dire CRUMIRO?

    G.

  3. 13
    silvana_1980_mezzo_sciopero -

    C’ero come lo stakanovista, ma diciamo che la mia piccola protesta è stata non fermarmi fino alle 6 di sera ma andare via alle 14.30 invece delle 18 salutando i miei colleghi affacendati (quindi più stakanovisti di me)
    Di far giornata corta non mi succedeva da…si…6 mesi?
    Anche perchè a dirla tutta…onestamente tra i vari sfigati, disoccupati, cassaintegrati, precari che ci sono in giro…io sono tra le più fortunate. Ho un contratto di lavoro a tempo indeterminato andare in mezzo ai disoccupati mi sembrerebbe un mezzo insulto nei loro confronti. E anche se con fatica perchè non navigo nell’oro e mi avanzano solo se mi va bene 50 euro, se mi va male 5 euro…a fine mese ancora ci arrivo. Non ho ancora figli da mantenere ne un mutuo da pagare.
    Ma io non dimentico il passato. E capisco chi fa sciopero. L’ho fatto anch’io. Ho mandato anche lettere di protesta dove lavoro attualmente, perchè non applicavano una determinata norma.
    Fino a pochi anni fa ero precaria anch’io, e ancora prima ho lavorato per una ditta dove con la scusa della crisi 11 settembre (in realtà passata da un pezzo) lo stipendio lo vedevi ogni 3-4 mesi, e se lo vedevi era perchè lo andavi a chiedere implorando. Ti assicuro che quando lo ero precaria non mi perdevo assemblee e in quegli anni, assieme i miei colleghi ho fatto anche uno sciopero generale in piazza.
    Il giorno dopo (puntuale) è arrivato il cazziatone del “capo supremo estremo” verso i dipendenti che avevano lasciato scoperto il servizio. Oh my god…mancano i servi della gleba.Il crumiro bancario che c’era avrà avuto un 55 anni forse anche 60 prossimo alla pensione=niente da perdere.
    Ho fatto un mezzo sciopero, e le lettere “urgenti” sono rimaste volutamente sulla vaschettina…partiranno lunedì. Forse nel pomeriggio. Con calma.
    Non è detto però, se le cose peggiorano, che torni in piazza col cartellone A1 sfondo bianco, scritte nere.
    Tu invece dov’eri di bello il 25?

  4. 14
    glosstar -

    Ho sempre odiato quelli che andavano a schiena, anche quando la schiena non era la mia.

    Mentre IO scioperavo mettendoci la mia faccia, ho avuto colleghi che prendevano le ferie risparmiando il dover metterci la loro.

    Mentre IO scioperavo rimettendoci i denari, ho avuto colleghi che facevano lo straordinario vanificando il mio sacrificio e quello di altri.

    Mentre IO scioperavo per il riconoscimento di sacrosanti diritti salariali e professionali, ho avuto colleghi che hanno beneficiato di quelle stesse conquiste senza meritarle perché quel giorno avevano deciso di servire il padrone.

    Scioperare significa alzare la voce irritando i potenti attraverso la pubblica manifestazione del proprio dissenso. E questa non è una scelta facile, si perdono denari e ci si espone alle ritorsioni aziendali. Per questo da sempre odio i crumiri, i leccaculi e quelli che non si schierano mai perché metterci la faccia rischia poi di presentarti il conto.

    Scioperare significa dar fastidio a qualcuno e come “la storia insegna”, le rivoluzioni non si fanno chiedendo il permesso.

    G.

    P.s. Dov’ero di bello il 25? Al lavoro all’altro capo del mondo come tutti i giorni faccio da mesi. Diversamente sarei stato anch’io in una di quelle piazze come ho fatto per anni.

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