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Lettera pubblicata il 2 Gennaio 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore erin.
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E come si paga dazio e non solo con lo stlnox ma con tutte le benzodiazepine .
Sono riuscita a smettere di fumare ma non riesco a fare a meno dello stilnox .
Mi sento completamente dipendente anche se mi dico sempre che appena ho un po ‘ di vacanze ci provo poi non riesco ad avere il coraggio .
Mi sembra di essere alla pari di una tossicodipendente che invece di essere dipendente dall eroina lo sono da una benzodiapina .
Ma si tratta sempre di droga !!!
Ripeto anch ‘io non cominciate nemmeno un giorno !
Con le BDZ mai troncare di colpo. Se non hai almeno un mese di ferie lascia perdere, la dose va calata max 3% al giorno. Il “dazio” è che ti vomiti anche lo stomaco, oltre che il contenuto, ed è abbastanza fastidioso. Spero di avere reso l’idea.
Non è questione di sentirsi dipendenti. Le BDZ DANNO DIPENDENZA E TOLLERANZA. Ma che medico avete?
Aton: il problema credo sia, medico a parte, anche che quasi nessuno rispetta la posologia, i tempi e la dose “discendente”. Magari con gli antibiotici e il cortisone si’, ma non con queste robe. A parte che c’e’ anche chi non lo fa manco con gli antibiotici ecc, “tutte cazzate” e chi si droga di collirio e spray nasale. Purtroppo c’e’ poco da fare: se si e’ tossici di ste robe bisogna affrontare la disintossicazione, non faidate’, ma con un medico serio. Come priorita’.
E l’insonnia e’ un sintomo, che puo’ avere varie cause e ragioni. Spesso qualcosa da cambiare nella propria vita, da risolvere. Mettere un tappo tossico, prolungato, non e’ la soluzione. Ci sono patologie per cui e’ necessario prendere, sotto controllo medico, farmaci di questo tipo o principi che sono anche antidepressivi. Ho un’amica medico che deve, per la fibromialgia, ma non prende la cosa alla leggera e roulette russa. Il problema dei medici della mutua e’ che continuano a rinnovare ricette di minias, lexotan e compagnia per anni, come fosse automatico, anche quando la dipendenza e’ in primo luogo psicologica, sanno che uno si e’ alzato la dose da solo o la medicina in se’ non fa piu’ un cazz a parte tenere a bada la dipendenza stessa. Per mia fortuna ho un rifiuto psicologico prima che fisico per queste sostanze. Anni fa mi diedero in dose ‘pediatrica’ un farmaco per l’emicrania che era anche usato come altro. Un solo giorno ed ecco l’effetto paradosso. E risolsi comunque un’emicrania cronica trovando le vere cause. Non demonizzo per gli altri sostanze che, se veramente necessarie e sotto vero e costante controllo medico possono avere la loro contingente utilita’, anche cambiando principio attivo e calando e adattando le dosi. Ma l’idea che siano sostanze tampone easy per insonnia e quando ti senti giu’ e privi di controindicazioni e’ diffusa e deleteria. Un medico a parte informare bene ma veramente bene e dire di tornare dopo un tot di tempo, per monitorare, dovrebbe anche cercare di capire se ha davanti un soggetto che si adagia su pseudo soluzioni, tipo “panacea per tutti i mali” e di base dipendente e compulsivo. E promuovere terapie alternative (non necessariamente tisana di verza e biancospino) e di supporto. Sono “percorsi” e non tuffi in un’agonia dipendente.
Grazie Aton per il consiglio.attualmente assumo il rivotril da poco tempo ma,per non pagare dazio in futuro cosa mi consiglieresti?
Le BDZ non vanno affatto demonizzate. La vera abilità sta nel saperle dosare e atterrare morbidamente dopo che puoi farne a meno. Non sono una droga, sono l’equivalente di una stampella per uno che ha problemi a una gamba. Non puoi usare la stampella per più di 12 settimane e, nel caso delle BDZ l’errore peggiore è autodosarsele. Non lo dovrebbe fare nemmeno un medico con se stesso, ci vuole il controllo esterno. Meglio un po’ di clorazepam che farsi un bicchiere, chi ogni tanto, chi tutte le sere (Cit. ).
Ora faccio la figura della tossicodipendente, ma lo prendo abitualmente da quasi cinque anni, altrimenti dormo molto male e ne pago le conseguenze in giornata… A me lo prescrive lo psichiatra, che sa benissimo che lo prendo regolarmente tutti i sacrosanti giorni (ehm, notti…). Sa che sono dipendente probabilmente, ma mi ha detto di continuare… e continuo. Dormire male è molto peggio. Anzi, con lo Stilnox dormo filata per sei ore, non faccio sogni. O almeno, me ne ricordo molto pochi. Quelle poche volte che non lo prendo faccio sogni agitati, che mi disturbano e non poco. A me dà allucinazioni, vedo gli oggetti muoversi, ma nel giro di 20 minuti dormo che è una favola…
Mi pesa molto di più la sertralina, che tra l’altro fa gonfiare e non poco. Ma se riesco a stare un po’ su con la vita forse è merito anche di quella, quindi vedo di non fare una tragedia per gli 8 kg in più che mi ritrovo… Del resto tutti mi dicono che sono meglio adesso che prima quasi secca, ma fuori…
Klam, nessuno in un forum puo’ “intromettersi” in una terapia concordata e tenuta sotto controllo con il tuo psichiatra, anamnesi, pro e contro sulla bilancia ecc.
D’altra parte tu interromperesti volentieri con la paura degli incubi? Sembra che ti preoccupino meno delle allucinazioni a cui dai un altro significato. Anche quella che volgarmente si chiama “depressione” ha per gli psichiatri mille facce e nomi. Ecco anche perche’ il fai da te e “a mio cugino ha funzionato/non ha funzionato” lascia il tempo che trova e e’ anche un ragionamento pericoloso. Sia per chi affronta male un disagio e sia per chi non lo fa. Personalmente conosco persone che per una serie di problemi sono in terapia farmacologica da tempo ma appunto sotto controllo e con il fine di una migliore qualita’ di vita e non peggiore. Anche se gli effetti collaterali ci sono e il rischio di dipendenza psicologica. Da monitorare. E persone che hanno preso solo per brevi periodi sostanze di “supporto” e hanno seguito l’iter di diminuzione del dosaggio. E anche chi ha affrontato i problemi del sonno scoprendo che le ragioni erano fisiche e non psicologichene’ prettamente “chimiche”, ad esempio in caso di apnee notturne che davano effetti come incubi e simili ad attacchi di panico. Se queste persone non avessero affrontato il problema del sonno pessimo o della paura di addormentarsi/non addormentarsi in sede adeguata e avessero usato direttamente un sonnifero la loro qualita’ di vita ne avrebbe in realta’ risentito sul lungo termine. Poi ognuno e’ un caso a se’ e, si spera, affrontato e gestito nel modo adeguato. Temo pero’, al di la’ delle etichette, che la dipendenza psicologica e gli effetti dovuti al farmaco stesso, che il farmaco deve “controllare”, in un circolo vizioso, siano spesso una grossa insidia. E che purtroppo (sta a un medico serio stabilirne la necessita’ e valutare dei parametri) davvero persone che avrebbero potuto gestire diversamente un problema contingente “cadono” nell’uso di ipnotici… e poi si ritrovano con un problema in piu’ da gestire. Lo dico per la facilita’ con cui certi farmaci vengono prescritti a volte dai medici di base anche ‘su richiesta’. Non per diventare una dipendenza a lungo termine. Ma lo diventano in molti casi, anche per il timore di farne a meno.
io lo uso da più di dieci anni ho cominciato con una dormivo 5/6 ore dopo un po di tempo sono diventate 2/3 ore e la mattina non mi sentivo stanco.ho cominciato a prenderne metà ormai da diversi anni dormo sempre 2/3 ore e mi giro nel letto diverse volte.da oggi sto cominciando a prenderne un quarto ….non ho dormito tutta notte ma voglio continuare a provare….per chi comincia NO NON LO CONSIGLIO provate altre cose come leggere ,camomilla ,tisane varie.
NO NON LO CONSIGLIO…ciao
Ciao Aton da poco il medico mi ha cambiato il farmaco.Il rivotril non fa effetto (2mg).Mi ha allora prescritto il Talofen posologia iniziale 15 gocce.Funziona per ora..però da quello che ho letto in giro,non posso prenderlo per sempre.Dovrò nuovamente cambiare il principio attivo? Grazie