Ciao a tutti!
Premetto che ho già scritto una lettera in un’altra sezione e sinceramente non è stata una buona idea. Vorrei se possibile avere un confronto e uno scambio…
Allora, inizio da principio. Il mio lavoro consiste in molti viaggi e periodi lunghi fuori casa. Dato che al momento non sono né fidanzata né sposata (ho i miei validi motivi) quando torno a casa sto dai miei, pur avendo un’età non più giovanissima.
Ovviamente nella mia zona non ho amici dato che non ci sono quasi mai. Ogni volta che devo rientrare sento un’angoscia profonda. non riesco ad avere un dialogo con i miei, non riesco ad avere contatti con amici con cui divertirmi e ho frequenti crolli. Ciò non succede Mai quando sono fuori casa. I miei fanno una vita molto sedentaria, abitano in un paese senza nessuna attrattiva. Io mi sento in gabbia. Sono abituata ai grandi viaggi, alle grandi città… non riesco a stare in quella gabbia. Se dico qualcosa vengo tacitata in malo modo perché disprezzo una casa grande ecc.. E additata come una che sputa nel piatto dove mangia. L’estate è il momento peggiore. C’é qualcun altro che ha il mio stesso problema e può provare a capirmi? Ho provato con la psicologa (seguita x altri motivi) ma non è migliorata molto la situazione. Aggiungo alla vita sedentaria anche una certa chiusura su argomenti un po’ osé. non c’é spazio per scherzi o battute. Vivo questi mesi in una gabbia. E non consigliatemi di andarmene perché peggiorerei la situazione ulteriormente. Già ci sono minacce e ricatti..
Io non so che caspita fare. è un incubo così.. Aidez moi!
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Categorie: - Me stesso
Io non ti consiglio di andartene, ma di non andarci proprio.
🙂
dici bene, ma io d’estate nn lavoro e dunque nn sono pagata.. É comodo risparmiare… Nn so parlare nn serve a molto…
Ho letto i tuoi blog precedenti, questa storia mi pare di capire, non ha coerenza con le precedenti, sembra quasi che fuori casa ti dia alla pazza gioia, quasi una ripicca nei confronti dei tuoi, mentre quando sei a casa accetti pure i ricatti, ricatti che non seguo, ti lasciano andar via per lavoro, ma ad abitare per conto tuo no?
E come sei arrivata a fare questo lavoro allora se sembrano così despoti, in fondo i paesini sono tranquilli perchè ci vivi poco, ci sono altri aspetti da vivere in un paesino, e poi di solito, dove vanno i ragazzi la sera a ballare e divertirsi? ci sarà un posto a qualche chilometro di distanza, insomma una mezza via tra il tranquillo e lo scatenato.
Infatti…forse la “colpa” in un certo senso è delle continue novità ke accendono la tua vita..che possono essere si belle e interessanti,ma poi ti fanno perdere i veri valori,come la famiglia,il focolare,gli amici costanti… So ke il lavoro è lavoro,ma se devi stare depressa..forse è meglio cercarne uno più tranquillo!
A meno che appunto non vai via e basta..ma alla fine non ne vale la pena
“Il mio istinto mi suggerisce che il tuo esternare sicurezza, in realtà è un grido d’aiuto”.
L’ho scritto, sull’altra lettera, leggendo quest’altra,ho la conferma che avevo visto giusto.
Se non puoi cambiare le cose, ti suggerisco di dedicare il tempo che stai a casa a leggere qualche buon libro, se l’idea ti va, ti fornirò qualche consiglio ad hoc!
esci con rossana:)
chiarisco che é un lavoro ambitissimo e molto particolare. Ciò che sognano tutti quelli del mio campo. I miei pensano che sia una cosa temporanea e che io tornerò all’ovile. Tutti quelli che vogliono collegare questo post agli altri, facciano la cortesia di star zitti. Nn c’entrano niente e nel tempo libero posso adottare lo stile di vita che voglio. Nn é assolutamente per ripicca.
Se i valori sono la famiglia e ne hai una come la mia che vuole costringerti a stare in una zona infelice dove nn potresti mai realizzarti, beh, nn mi sembra una gran famiglia..
Toroseduto io nn ho bisogno di leggere…
vai a vivere con qualcuno, le sperse di casa non sono un problema in due…
provaci almeno, mica ti terranno in catene in casa no??
reagisci e vivi…..
Ok, starò zitto, mi sa l’unica soluzione in questo caso.
Vorrebbero costringerti a stare a casa, ma tu lo fai solo quando il tuo strano lavoro si ferma…non accetti niente, sembra che tutto ti scivoli addosso, scusa ma che scrivi a fare le lettere, tanto ti rispondi da sola…dici che non hai bisogno di leggere. Giusto e coerente! ragazzi non scriviamo, lei è autosufficiente, dedichiamo il nostro tempo a chi sa confrontarsi, qua si perde solo tempo!