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Lettera pubblicata il 8 Giugno 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore mely3.
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E proprio quanto ti volevo dire, caera lovely.
Questa societa’ ci vuole egoisti, parassiti, egocentrici, bastardi, infingardi , approfittatori: se non lo sei rimani un perdente, un buono si’, ma a nulla.
A questo punto, a costo di attirarmi gli strali di tutti, vi dico: siate voi stessi, non scendete a compromessi e non reprimete mai il vostro io: la vita e’ una: giocatevi bene le vostre chanches.
Lovely, sii te stessa, non mentire piu’. Il dolore passera’.
A meno che non siano capricci, alla felicita’ hanno diritto tutti, tu in primis.
Analizza quello che vuoi: se e’ un vezzo, uno sfizio che ti vuoi togliere a fronte di responsabilita’ che ti sei assunta di fronte ad altri, bene, dovrai rispondere alla tua coscenza.
Ma se la situazione e’ tale da opprimerti ingiustamente, spread your wings and fly away. Non un minuto di piu’ e’ degno di essere vissuto prigionieri di una parte che ci siamo imposti di recitare.
Grazie per gli auguri, dopo avere scritto quella specie di Haka che era il post precedente ho pianto, non mi vergogno. Ma non mi arrendo. I migliori auguri e grazie moltissimo cara Lovely.
Non c’è nulla da vergognarsi nel piangere , anzi vorrei riuscirci anch’io , ma quando il nodo sale rimane lì strozzato e si trasforma in ansia o in ira che sono ormai le mie compagne fedeli.
Hai toccato il punto. Mi sento imprigionata in una vita che non sento mia , tutti mi vorrebbero in modi che fanno comodo a loro e nessuno mi chiede come sono davvero! A nessuno interessa cosa ti piace , cosa ti angoscia e cosa vorresti davvero. Io sono l’energia a cui attingono quando non ce la fanno e quando finalmente gioiscono per qualcosa divento i 10 minuti di telefonata che servono a pulire la coscienza di chi ha dato per prendere e quindi smette di dare quando non ha più bisogno di me e ciò riguarda amici famiglia e per quanto riguarda gli uomini non voglio nemmeno aprire la parentesi.
Ci tengo a dire che nella mia vita “reale” non mi lamento non mi piango addosso , il malessere rimane mio (da qui ansia e ira di cui sopra) e forse è proprio per questo che scrivo qui… riccardo ti lascio un sorriso per cancellare le lacrime!
Conosco molto bene il modo in cui ti senti.Ansia ed ira sono gia’ in se’ manifestazioni di uno stato depressivo reattivo.
Se lasciate sedimentare diventano sempre +dificili da estirpare.
Quello che ti posso dire e’: rivolgiti senza “vergogna”:) a uno specialista che ti aiuti a focalizzare il problema e,se necessario, affrontarlo di petto:c’e’ qualcosa che non va, perche’ tu ti aspetti di ricevere almeno quanto dai o quanto ti senti di dare. E’ in quell’aspettativa tradita, in quel desiderio di vedersi riconosciuto il proprio valore, la propria dedizione, il proprio appeal di donna e la propria generosita’ che nasce il risentimento per qualcosa che “dovrebbe essere” come dici tu , ma non lo e’.
Piu’ vali, piu’ il mondo , se non hai fortuna o non sei facilitata nei tuo cammino,tende a schiacciarti,a ignorarti,a spremerti come un limone, lasciandoti spossata,xche’ ti sei consumata in inutili e deleteri (soprattutto per te) impeti di rabbia che, tenuta troppo tempo repressa, sfocia improvvisamente in manifestazioni sproporzionate (per gli altri, che non conoscono il vero senso del tuo malessere). Dagli uomini non ti aspettare nulla:hai ragione, pero’le donne non sono da meno. Sono un uomo,mi pacciono le donne,ma quella che fa per me non esiste): un giorno una vicina di casa, molto bella e meno sprovveduta di quanto pensassi , mi disse: tu sei troppo per bene, divertiti e non aspettarti nulla. Li’ per li’, pur essend0 una donna splendida esteticamente, mi e’ venuto il vomito,poi ho riflettuto e’ ho concluso che aveva purtroppo ragione. Se sei una donna normale, anche se non una C.ZetaJones,non avrai difficolta’ a trovare uomini attraenti e a divertirti. Prenditi la felicita’ e non negarti piu’ nulla.Allenta i freni.Non aspettare il principe azzurro perche’ fa parte delle fiabe, che sono tali proprio perche’ sono ideali racconti di fatti meravigliosi con un lieto fine. Fai un cinico calcolo di quello che ti puoi permettere e quello che invece non ti conviene fare e agisci di conseguenza, senza troppe remore morali. Cara, io soffro perche’ sono esattamente il contrario di quello che ti sto suggerendo di fare. Ora pero’ devo fare di necessita’ virtu’, smettere di sognare ad occhi aperti ed iniziare a reagire: il “mostro” che e’ in te devi tirarlo fuori ed esiste una causa all’origine di tutto: se me la vuoi dire, rendendo partecipi anche gli altri, io sono qui a disposizione, magari dandoti qualche dritta per evitare di continuare a coltivare sentimenti che nuocciono solo a te. Ho capito che sei prigioniera di una situazione: se l’hai voluta (magari una scelta avventata) e ti sei assunta delle responsabilita’, purtroppo sarebbe moralmente poco lodevole venire meno a degli impegni, ma se tale prigione finisce per negare le tue aspirazioni, o sei vittima di ingiustizie e privazioni esagerate, allora le cose cambiano.Ho cmq idea che siano gli uomini il problema:NON MERITANO CHE TU SOFFRA. Vale anche il contrario il tuo sorriso anche virtuale vale oro. R
Diciamo che esistono vari piani di malessere , quello maggiore nasce da una profonda intransigenza personale , come dire il mio peggior giudice sono io stessa. Quindi ogni aspettativa che sento intorno a me diventa un obiettivo da raggiungere e se non ci riesco diventa una spaccatura. Qualche anno fa vivevo fuori casa per frequentare l’università ed ebbi dei problemi (di cui ero vittima non causa) per cui poi hanno “pagato” anche i miei genitori. Ed ecco che oggi il mio rapporto con loro è subordinato al mio senso di responsabilità , tutto ciò che faccio lo faccio per ripagarli di quell’evento , tralasciando le altre 99 cose , spero positive , che ho fatto nella mia vita… e un pò loro ne approfittano perchè contano su di me ormai anche per ciò di cui non avrebbero bisogno. Per quanto riguarda gli amici come ho detto , sono la loro spalla , di regola non mi lamento , la cosa che mi fa rabbia è che poi quando hanno risolto io divento quella da chiamare 10 minuti giusto per … in tutto ciò gli uomini diventano una sorta di “inoltre” non riesco più neanche ad immaginare un rappoto normale fatto di uscite senza scopi o di dialoghi per conoscersi. Quello che mi hai consigliato l’ho fatto nell’ultimo anno , anche avendo una persona nel cuore , che però non ha bisogno di vedermi più di una volta al mese . Ed ora mi guardo allo specchio e mi chiedo che valore ha per me l’amore o il sesso , se sono stata in grado si svilirli così!
Possibile che sia tanto banale , da lasciare indifferenza negli altri , o possibile che credano che sia tanto forte da farcela sempre e da sola? E in ultimo se io mi faccio tanti problemi per gli altri , se cerco di essere sempre presente , un punto di riferimento per loro perchè nessuno se li fa per me che al momento mi sento triste e sola e sinceramente senza alcuna voglia di pensare che tutto andrà meglio…
Lovely, sei una persona speciale. Se hai fatto tutto cio’ hai un senso dell’abnegazione al di sopra della media. E’ sei senza dubbio degna di tutta l’ammirazione di questo mondo. Anch’io ho fatto tutto solo per dare soddisfazione hai miei genitori, ma al contrario di te non ho la forza di sostenerli, ora che sta andando tutto a ramengo. Denoti anche una lucidita’ nell’analisi del tuo disagio e nello esporre le cause e le conseguenze delle tua azioni che sono sinonimo di intelligenza, cultura , sensibilita’. Ecco il punto: sei troppo sensibile e pretendi dagli altri quello che non potrai mai avere, perche’ il mondo e’ questo e da sola non lo puoi cambiare.
Capitolo amici: l’amicizia e’ , dopo l’amore tra genitori e figli, la piu’ alta forma di affetto che esista. Dubito che tra costoro ci sia davvero chi merita la tua disponibilita’: passa in rassegna i loro comportamenti e metti in pratica il motto: “gli amici si vedono nel momento del bisogno”. Se non sbaglio sei l’unica a prodigarti per gli altri, ma non perche’ tu sia ingenua, ma perche’ e’ nell’ordine delle cose che la gente prenda cio’ che gli serve e non ti restituisca nulla.
Lo stesso dicasi per l’amore: a meno di una congiunzione astrale irripetibile come e’ possibile che , se tu sei veramente innamorato di qualcuno, questi ti ricambi nella stessa maniera e con la stessa passione? E inoltre, se l’amore esistesse, una volta che, come e’ naturale, l’attrazione fisica comincia a scemare, perche’ tante coppie scoppiano? L’amore e’ intimamente legato al sesso: e’ uno scoinvolgimento emotivo frutto di mere reazioni chimiche, ma e’ uno stato temporaneo: al fuoco e alla passione sconvolgente del primo anno subentra poi una forma forse meno intensa, ma senz’altro piu’ nobile: la fedelta’. Tutte queste sensazioni sono il frutto di mere reazioni chimiche, noi non decidiamo come dobbiamo sentirci. la natura non prevede il concetto di amore eterno.
A questo punto fermati per l’ultima volta a riflettere e poi comincia a goderti la vita, come ti meriti:
hai i tuoi genitori: dedicati a loro, sono gli unici ad amarti davvero. Se poi troverai una persona bella, buona, che dimostrera’ di volerti davvero bene, accettala anche se non la ami alla follia.
Hai degli amici: godi della loro compagnia, ma non aspettarti troppo da loro e non ti mostrare piu’ disponibile ad essere usata come valvola di sfogo o riempitivo: perderai qualcuno, ma capirai chi e’ davvero affezionato a te.
puoi avere delle relazioni amorose: benissimo, non cercare, non iseguire l’utopia del cavaliere senza macchia e senza paura che ti salva dal don rodrigo di turno: asseconda i tuoi istinti e gioisci di quella che e’ la cosa piu’ naturale del mondo, senza dare delle illusioni ma senza nemmeno farti coinvolgere piu’ di tanto. Prenditi la tua giusta quota di affettivita’,ma non credere nell’amor cortese: guarda le donne , sono diventate come gli uomini xche’finalmente libere(ed e’ naturale e giusto che sia cosi’).Ti salverai,c conto
E soprattutto non continuare a guardarti troppo dentro, a giudicarti coi parametri troppo stringenti del tuo essere troppo esigente verso te stessa.
Sei come sei: il tuo valore non dipende dal riconoscimento che hai dagli altri, sai benissimo quanto vali, non ti curar di loro ma guarda e passa (“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa” D.A. , La Commedia) . Ciao. Take care. R
Ti ringrazio per queste parole. La tua analisi accuratissima non è altro che la miglior descrizione che potessi fare di me.
Spero di trovare come sempre la forza di reagire che è proprio quello che mi manca al momento.
Avrei voglia di chiudermi una stanza e vivere lì lontana dal mondo dalle illusione e conseguenti delusioni.
So che non si può fare o si vive o si muore e se si vive si soffre per forza di cose.
Magari lunedì dopo una bella , lunga dormita starò meglio.
Cmq tu dici che non riesci a sostenere i tuoi genitori ma se non sbaglio in un altro post affermasti di voler lottare per aiutare tuo padre contro la SLA , magari non te ne rendi conto ma li sostieni ancora e sei più forte di quel credi.
Cari amici,
sono Riccardo.
ho cercato di aiutarvi, fornendovi con il cuore i consigli e gli espedienti che , per essere affetto da una grave forma depressiva dal 2002, ho imparato nel tempo ad adottare per riuscire a tirarmi su , non abbattermi, cercare di essere utile al prossimo per dare un senso alla mia vita.
Purtroppo a 39 anni e’ l’ora di stilare dei bilanci: non si tratta di problemi transitori o grilli per la testa, ma di lacune annose , che ormai hanno reso la mia vita inutile: un mobbing sul lavoro che dura da tre anni e che mi ha devastato senza potermi difendere, la mancanza di una compagna per i cascami di questa tristezza cosmica che tutto avvolge, il fatto che mio papa’ – unico mio punto di riferimento, si e’ ammalato di sla e presto nn sara’ piu’ con me, l’impossibilità di creare una famiglia come tutti e dare la vita a un bambino cui dare tutto l’affetto che mi rimane.
Ho cercato, nei momenti in cui credevo di aver sconfitto il male oscuro, di poter dare una mano agli altri, a voi, che so essere sofferenti quanto me, quando invece non ero in grado di aiutare nemmeno me stesso. Cmq, questi sistemi funzionano, se non ci sono situazioni disperate come la mia. Penso che non potro’ andare avanti cosi’ per molto e che, trovandone il coraggio , me ne andro’ da questo mondo ormai infernale: c’e solo una sofferenza totalizzante, costante, che mi impedisce di fare tutto. So che molti vorrebbero vivere , come il mio papa’, che ha bisogno di me al pari di mia mamma. Ma non posso piu’ vivere per loro: la vita e’ anche – come dicevo spesso alle amiche – egoismo, nella quantità giusta per salvaguardare se’ stessi senza essere indifferenti ai mali degli altri. Io pero’ ho solo dato, il mondo in cambio mi ha preso a calci ingiustamente. Grazie per avere condiviso con me questi momenti. Bisoogna trovare ora il coraggio. R.I.
Ti ringrazio Lovely, come vedi troppa sensibilità fa male.
Spero che per te vada meglio.
Purtroppo sto male anche per te: si chiama empatia, non e’ un bel dono.
Grazie.
Riccardo ho letto il tuo ultimo messaggio ..beh invece di rassegnarti verso un gesto estremo ..fermati e smettila di pensare ..sono i tuoi pensieri non sei tu ..la vita e bella ma devi saperla guardare con gli occhi della bellezza..pensa a un condanato a morte….sarebbe felicissimo di avere anche un solo istante da vivere….svegliati la mattina e di a te stesso: oggi saro felice ..fa di tutto per sentirti bene …l’alba…vai a correre …le stelle ..un libro …fallo almeno per un giorno lo devi a te….e cerca se vuoi su you tube ho’oponopono …forse ti aiuta …buona vita a tutti ..perche sarebbe facile arrendersi …troppp