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Lettera pubblicata il 27 Settembre 2012. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore anna68.
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non capisco perché una persona presa dalla disperazione debba arrivare a fare gesti estremi x essere ascoltata ? ! I servizi sociali il sindaco e le varie caritas DEVONO VERGOGNARSI DI DIRE CHE SONO VICINI AI CITTADINI CHE HANNO BISOGNO DI AIUTO ! E proprio da loro ti viene negato ! ma si fanno grandi se vengono intervistati alla tv con la classica frase (l aiuteremo ben volentieri )e come il giornalista gira spalle loro si rivolgono a te con un ARRANGIATI DA SOLA/O . scusa lo sfogo Anna parlo da persona delusa e arrabbiata x le ingiustizie .
Monica hai pienamente ragione,i sacerdoti predicano tanto e poi aiutano solo chi vogliono loro,come si preoccupano di aiutare gente di altri paesi!! E’ un continuo chiedere soldi a tutti i cittadini italiani per l’africa e tutti gli altri paesi,ma a noi chi ci pensa??? Noi ci ritroviamo a fare la fame per colpa di tutta questa gente!! Qui tra politici che rubano e preti che piangono miseria per i loro poveri extracomunitari non si vive piu’. che gli interessa a loro se noi facciamo la fame o se abbiamo problemi finanziari,tanto loro fanno la bella vita alla faccia nostra. ho lavorato per anni dentro istituti di suore e preti e ho visto lo schifo piu’ totale. so solo che sono delusa e incavolata nera con questa gente,ti portano a commettere gesti estremi e neanche davanti alla morte si muovono a fare qualcosa. che schifo di gente!! Invece di aiutarti e tirarti fuori da queste situazioni ti lasciano sprofondare ancora di piu’ nella disperazione. un’abbraccio monica e grazie ancora!!
Per te, amore mio…
Per te, amore mio,
raccolsi parole d’amore
sbocciate
nei giardini del mio cuore.
Per te, amore mio,
scrissi
i miei pensieri più belli
solcando gli infiniti spazi
della mia fantasia.
Insieme a te vorrei realizzare
i miei sogni più ambiti,
perché con te
sento il fascino della vita,
con te sento
l’ebbrezza di questo mondo,
sento il mio io
libero di volare sulle ali del vento.
Con te soltanto voglio passeggiare
sui sentieri del sole
perché nella mia mente
e nel mio cuore
il posto più importante
lo occupi tu, mio dolce amore!
GRAZIE ALESSANDRA,E’ MOLTO BELLO QUELLO CHE HAI SCRITTO.GRAZIE DI CUORE
Cara anna dal tuo post si evince tanta tristezza,tanta delusione e rammarico per la vita che conduci e che hai condotto,io il consiglio che ti posso dare da persona di 24 anni è quello di aprirti agli altri,di trovare qualcuno che ti faccia battere il cuore o semplicemente di pensare solo esclusivamente a te stessa,di trovare un lavoro dignitoso e di trovare qualcosa che ti ha sempre affascinato!!!Non penso ti manchi nulla e credo che siamo noi gli artefici del nostro destino quindi cerca di trovare la grinta e la forza che è in te,cerca di volerti bene e di amarti piu di ogni cosa e vai avanti senza rimpianti!!!Quando resti a casa sola cerca qualcuno che ti faccia compagnia oppure semplicemente esci e vai fuori casa…troverai qualcuno disposto a scambiare qualche dolce parola con te!!!Sii positiva,pensa positivo e sorridi sempre perché la migliore medicina è non abbattersi mai!!Spero che la prossima volta che scriverai un commento è solo esclusivamente per dirmi che la tua vita sia cambiata in meglio!!!Vedrai che al più presto succederà un bacione e sii forte sempre 🙂
Ciao Anna,
dal momento che Elisa ha risollevato il post, mi sembra un’occasione per chiederti come sta andando a distanza di più di 2 anni?
Hai parlato dell’egoismo e dell’ipocrisia dei ricchi.
Sono dell’idea che dovrebbe lo Stato, come Istituzione, garantire il minimo di welfare che permetta una vita dignitosa a tutti. L’accesso ad un’abitazione, per quanto modesta, a del cibo salutare, alla salute, all’igiene dovrebbero essere garantiti in un Paese democratico. Così come le condizioni necessarie affinché tutti abbiano un’occupazione, che permetta loro di guadagnarsi di che vivere e poter pagare delle tasse, eque e giuste per dei servizi pubblici funzionanti e funzionali, inclusi canali per favorire la socializzazione, la cui carenza sta diventando un gran dramma psicosociale.
Ma questo problema non si porrebbe nemmeno se vi fosse una minore sperequazione dei redditi.
Ossia, se il divario tra i più poveri e i più ricchi si accorciasse. Automaticamente non ci sarebbero più persone in situazione di indigenza, come non ci sarebbero più lussi sproporzionati e sprechi da parte di ricchi.
Vorrei cogliere l’occasione per spendere due righe, che credo sarebbero utili A TUTTI. Sto leggendo un libro sociologico che reputo illuminante, “La misura dell’anima” di Richard Wilkinson e Kate Pickett.
Affronta la tematica sopra citata in modo approfondito e con riscontri statistici che hanno chiesto l’impegno di anni di ricerche. Gli studiosi hanno scoperto che la diseguaglianza sociale implica molti danni, psicologici e fisici, negli individui, su diversi aspetti, dalla malavita alla salute, dall’altezza fisica alla fiducia nel prossimo, dalla speranza di vita alla serenità. E il punto è che di una maggiore uguaglianza non ne beneficherebbero solo i più disagiati, bensì tutta la popolazione, incluse le élite. Credo che la questione meriterebbe una seria riflessione in considerazione dell’infelicità di cui molti soffrono nelle odierne società…