Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 4 Aprile 2012. L'autore, Amaranto, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 4 5 6 7 8 … 15 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 4 5 6 7 8 … 15 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
…a andy, cambia disco che hai rotto li coj…!
Ho la sensazione che sei sempre lo stesso utente con 4 nick diversi.. continua pure, nessuno ti si fila.
A un certo punto, mentre leggevo la tua lettera, ho pensato: “Ma non è che stiamo sopravvalutando l’Amore?”.
Parlo in generale: ci svegliamo la mattina, facciamo quello che dobbiamo fare, mangiamo, poi a una certa ora torniamo a casa, ci facciamo la doccia, ceniamo, e dopo un po’ ci rendiamo conto che ci manca qualcosa. Allora ci mettiamo su facebook a rovistare tra le vite degli altri o su youtube ad ascoltare canzoni, e concludiamo che quello che abbiamo non ci basta. Così, grattandoci la chiappa intorpidita, camminiamo verso il letto sperando che un futuro migliore ci caschi sulla testa. Eccolo il nostro vero nemico: il “futuro migliore”. E’ proprio lui. Noi siamo cresciuti con l’idea che la felicità sia: una casa, una moglie, due/tre figli, un lavoro, un cane. Qualunque altra forma di appagante stabilità è da considerarsi sbagliata, malata, incompleta, ribelle.
Il futuro non esiste, figuriamoci se esiste un futuro . Che cos’è? Il nulla. L’infantile rinvio dei propri sogni ad un domani fatto di marmoree certezze derivanti da chissà dove. E, ovviamente, nel quadretto di questo paesaggio idilliaco di sentimenti firmati Mulino Bianco, l’unico collante è l’Amore, che in questa arringa costituisce il nemico pubblico numero 2.
L’amore in sé è la cosa più bella del mondo, senza il quale forse sarebbe meglio rientrare nell’utero rifiutandosi di uscire, ma noi, con le pretese instillateci da tradizioni bigotte e moralistiche, siamo stati capaci di rovinarlo. Come? Semplicemente mettendoci al suo servizio, trasformandolo in un lavoro, un compito, un dovere, un obiettivo.
Cara Amaranto (è il tuo colore preferito? un tono tra il rosso e il marrone, incerto e difficilmente incasellabile, ma al tempo stesso unico nel suo genere; simbolico?), io credo che tu sia molto più sana di molti altri, e posso dedurlo da tre particolari: hai “un obiettivo in cui credo e che mi appassiona”; sei “una persona con uno spirito indipendente e non mi piace vivere in simbiosi\appiccicata a chi mi sta vicino” e “cerco una persona con cui stare bene”. Quest’ultima frase per me ha un valore molto forte: è esattamente il mio senso dell’amore: semplicemente stare bene con una persona; senza pensare a progetti o disegni di vita che per noi sono impossibili da maneggiare.
Ti sei mai chiesta cosa significa per te stare bene? Cosa vorresti? In che termini? A quali condizioni? Forse l’amore per te è importante proprio nella maniera in cui l’hai vissuto fino ad oggi, e in realtà stai rincorrendo un’illusione di perfezione che non esiste. Forse dopo aver trovato una persona colta, interessante e bella dentro, dopo un po’ ti stancheresti lo stesso, e cominceresti a considerare l’ipotesi che non sia il vero amore. Il vero amore è ogni amore che ci fa stare bene.
E anche quelli giusti possono finire.
Apprezzare il momento e gustare l’attimo, dando tutto: questa è la vera favola che avrebbero dovuto raccontarci da bambini. 😉
Ciao Huxtable, “E vengo a cercarti in un sogno amaranto” è una strofa di Zucchero.
Ho messo di proposito “una persona con cui stare bene” e non ho voluto scrivere “una persona che sia la mia anima gemella\da amare follemente\che mi ami alla follia ecc.ecc”..
perchè sinceramente mi sembravano cretinate:-)
Non cerco l’Amore per la serie: d’accordo su tutto, fare sempre tutto insieme, matrimonio, figli, cani, gatti e bla bla bla.
Una persona con cui stare bene significa per me, avere un rapporto non soffocante, non amaro, sereno insomma.
Scambiarsi anche idee, darsi stimoli, condividere.
Sono sicura che se avessi accanto la persona che ipotizzi tu, difficilmente me la farei scappare perchè l’intesa mentale è una cosa rara e qualcuno con cui poter scambiare opinioni o leggere un libro prima di andare a letto, qualcuno con cui poter fare l’amore “con la testa” è raro.. rarissimo.. La storia più importante della mia vita infatti è stata con un ragazzo con cui questo era forte, ci capivamo talmente bene da sfiorare la telepatia e ci bastavamo, se l’altro partiva per un mese non c’era paura di perdersi, di tradirsi, c’era fiducia.
Io l’amore l’ho provato quella volta, poi gli altri erano amori, si, ma con qualcosa in meno, quel tipo di sentimento l’ho provato una sola volta nella vita, poi da giovani la cosa ci è sfuggita di mano.
Cosa vorrei..stare tranquilla, non dover vivere quelle storie fatte di patemi d’animo e incomprensioni costanti, della serie “ci saremo capiti?” ” adesso mi lascerà” o “adesso mi tradirà” ?
“adesso mi annoierò”? “gli farò del male”?
Non so se riesco a spiegarmi bene.. per me “serenità” è diverso da “monotonia” ed è un pò la sensazione che uno prova ogni volta che torna a casa da un lungo viaggio, per me una persona deve essere un pò come una casa, che dopo i miei impegni (vale anche per l’altra persona)torno e la trovo li, piacevole, accogliente, perchè semplicemente è così e basta e non c’è un motivo.
Ovviamente stessa cosa da parte mia.
Non sono una persona con cui si vive male, ho fantasia e mi piace fare tante cose, quando trovo qualcosa di interessante amo condividerla, esternarla, sennò a che serve avere degli interessi, dopo un pò la solitudine stufa, se non avessi un caro amico che per esempio è interessatissimo all’archeologia e ai fenomeni paranormali, non mi sarei sorbita più che volentieri un filmato di un’ora su Koral Castle (che sinceramente fino a quel momento non sapevo nemmeno cosa fosse).
E’ inutile leggere montagne di libri se poi non puoi parlarne con nessuno o descrivere le tue emozioni, certo, sono cose personali ma sono un pò stanca di tenerle per me, io sono un mondo a parte, non è che posso vivere sempre da mondo a parte per tutta la vita..
E poi tu dici, senza pensare all’eternità o che duri per sempre.. e perchè no, chi è quel matto che inizia un’amore senza la vaga illusione che duri per sempre, che durerà ancora, che non finirà mai?
I sogni se non esistessero nessuno potrebbe realizzarli.
@amaranto: il post di hux spiega qnt ho scritto un po di commenti fa.
Secondo me bisognerebbe smetterla di porsi dei canoni, dei filtri di ricerca che ci fanno spesso allontanare anche da persone con le quali potremmo stare bene, seplicemente perche abbiamo e riponiamo delle aspettative ben specifiche. Non esiste l uomo o la donna perfetta, non esiste una vita perfetta, nessuna vita lo è.
Diamo troppa importanza ai se ed ai ma e pretendiamo un premio per tt le nostre esperienze passata, le nostre disavventure ed i nostri dolori, i nostri piaceri ormai finiti, come se ci fosse concessa una ricompensa per aver eseguito un percorso di vita piu o meno contorto o cmq travagliato; viviamo il nostro passato proiettandolo in un qualche futuro e non badiamo al presente che scorre inesorabile.
NICK 73
Veramente non ti capita mai il discorso con i tuoi amici? A me per esempio capita spesso di fermarmi su questi temi e ognuno mette un pezzettino dicendo la sua.
Uomini ma anche donne. Ho un amico per esempio che si sente molto solo e da alcune discussioni è venuto fuori che secondo lui la solitudine è il male delle nostre generazioni e di quelle passate perchè quelle nuove hanno un’impostazione di vita diversa e più frenetica, noi veniamo ancora dai tempi “lenti” in cui pc e cell non esistevano.
Alcune delle persone che conoscono affermano che la colpa è della società occidentale, che si è richiusa e ripiegata nel suo individualismo per cui tutti gli uomini sono diventati delle isole.. a volte mi viene da pensare molto agli uomini-palla su Wall-e o al “Mondo dei replicanti”..dove le persone vivono chiuse in casa appiccicate a macchine e interagiscono solo tramite i loro sostituti (dei robot) belli e perfetti.. non so se hai presente.. mettiamoci anche Matrix dove chi vive non sa nemmeno di essere immerso in una vasca ed usato come batteria umana..(ma qui poi diventa drammatico)
Insomma diciamo la “decostruizione” sistematica delle emozioni, del sentire personale, delle sfumature..
che secondo me si vanno perdendo.
Poi va di moda (PERCHE’ E’ UNA MODA e secondo me la gente dovrebbe aprire bene gli occhi!!) dire che vivere per gli altri o per amare .. è vergognoso! non si fa! ma che senso hai del rispetto di te stesso.. e l’amor proprio?
Si cavolate simili, tutto questo per giustificare cosa? Un’egoismo sfrenato, un individualismo alienante, che presi di per se non valgono nulla.
Perchè una persona non dovrebbe vivere sacrificando cose importanti per gli altri, perchè una persona che sente la solitudine deve essere bollata come “incapace” di vivere sola, cosa assurda perchè nessuno di noi è nato per stare da solo? Da soli si sopravvive poco, pensiamo ai cavernicoli, se ognuno fosse stato nella sua grotta ci saremmo estinti da millenni, l’uomo non è nato, creato nè programmato per poter stare da solo. Punto… E scusa la digressione, ma mi piaceva ragionarci su con qualcuno anche on-line.
Perchè sei un mondo a parte? A me sembri molto con i piedi per terra invece.
In ogni caso, con “senza pensare all’eternità” intendevo dire che, a mio avviso, è del tutto inutile attribuire un valore sempiterno ad un sentimento che vive soprattutto di momenti, come dici tu: “scambiare opinioni o leggere un libro prima di andare a letto, qualcuno con cui poter fare l’amore con la testa”.
Nel senso che proiettarsi al di là del domani non porta da nessuna parte, è solo un modo controproducente di crearsi aspettative. Ovviamente tutto ciò lo sto scrivendo col cervello gelido di chi si mette a scrivere davanti a uno schermo, e soprattutto di chi non è innamorato. Insomma, so benissimo che sognare l’eternità è un processo automatico quando ci si mette con qualcuno, tuttavia questo non mi impedisce di poter pensare che sia in qualche modo “dannoso”, in particolar modo nel momento in cui si trascura la realtà, si trascurano i suddetti “momenti”, quelle gocce che si infrangono sull’anima facendola oscillare, in luogo di una sicurezza cementificata che porta inevitabilmente alla monotonia cui fai cenno anche tu.
Mi hai fatto venire in mente il film “Insonnia d’amore” in cui Tom Hanks, a chi gli domandava di descrivere la moglie deceduta, rispondeva: “lei era come rientrare a casa”.
Sono d’accordissimo con le riflessioni sul mondo di oggi. Voglio dire, non ci staremo tecnologizzando troppo? Non posso negare che vedere libri e giornali, con i loro odori e la loro materialità fragile e artigianale, ridotti a semplice proiezione di uno schermo lucido e sofisticato, mi fa un po’ strano. E’ come se avessero abbandonato le loro case per stare in un posto che non gli appartiene. O meglio, come se fossero stati esiliati. Non è quella la loro vera natura. Avete mai provato a leggere il testo di un libro al computer? E’ asessuato. Sembra di fare l’amore con una bambola gonfiabile (non che abbia esperienze di questo tipo, ma l’idea mi regala un senso di maniacale immobilità). Alla fine leggere un libro è come fare l’amore: spesso si legge sdraiati sul letto, o sul divano, o su un prato. Si toccano le pagine, le si odorano. Alcuni sottolineano. Affidiamo le nostre emozioni alle parole stampate nel bianco della cellulosa. E’ un rapporto intimo. Lo schermo rovina tutto: è una spia che si intromette nell’interscambio tra parole e immaginazione.
Non si può trasformare un libro in un blog. Vanno a due velocità diverse, sono due mondi completamente differenti, non possono coesistere e non possono avere lo stesso strumento di diffusione.
Io non sono credente, ma vi ricordate ai funerali di Giovanni Paolo II le pagine del Vangelo sfogliate dal vento? Un’immagine stupenda, piena di vita, lontana anni luce dalle capacità mnemoniche ed operative di qualunque aggeggio computerizzato della nostra epoca.
Ci sono, certo, dei lati positivi nella trasposizione in digitale del cartaceo: meno sprechi, meno spazio, più ordine.
Ma forse dovrebbero essere cancellati i miliardi di moduli inutili, i castelli di burocrazia che intasano la quotidianeità delle nostre esistenze, non i prodotti della creatività umana.
E poi, cosa resterà di noi? Paradossalmente questo progresso potrebbe portare alla nostra scomparsa storica: cosa troveranno sotto terra i posteri? Nessuna notizia, nessuna storia, nessun mito, solo strani oggetti rettangolari ormai non più funzionanti. Nessuna traccia tangibile del nostro passaggio. E la nostra storia chiusa dentro di essi. Chiusa per sempre. Come se non fosse mai esistita. E’ il destino di un mondo usa e getta, forse nemmeno tanto interessante da meritare di essere ricordato.
Scusate la digressione. Forse è meglio tornare all’ammmmòre 🙂
Questo dibattito è molto interessante e utile anche perché mi tocca da vicino visto che ho 30 anni e sono single..e provo più o meno le stesse sensazioni descritte da Amaranto.
proprio poco fa cercavo di stare serena, di godermi il pranzo pasquale quando i miei familiari iniziano con la solita solfa..di me che sono single, che non gli darò nipotini ecc.. a voi capita? mi sono proprio rotta ragazzi, non ne posso più di sentire questi discorsi bastaaaa. ok sono single e allora? lo so anch’io, ma devo farmene una malattia, sentirmi in colpa se non ho trovato quello giusto, devo buttarmi a fiume??? i miei coetanei hanno famiglia, figli..ok e allora?? chissenefrega, ognuno ha la sua vita, la sua storia, il suo percorso, non siamo mica tutti uguali. riconosco la stanchezza di essere single come dice AMARANTO ma certe volte sono più le persone che me lo fanno notare che me lo fanno percepire come un problema..e io non ci sto a sentirmi come un’appestata!!
l’unico consiglio che mi sento di dare a tutti (e a me stessa) è quello di non farsene un problema, di non essere “disperati” alla ricerca di un partner altrimenti si allontanano ancora di più le persone! sforzandosi quindi di essere solari e positivi…e quello che deve arrivare arriverà…
più facile a dirsi che a farsi, lo so. scusate lo sfogo ma spero mi possiate capire…
Si si si ! Torniamo all’ ammmmore !
In particolare ad Amaranto :
ancora di piu’ mi piace questa discussione, mi piace parteciparvi.
E spero di dare un contributo positivo.
Torno piu tardi, sicuro…
Intanto buona PAsqua a tutti, e rilassiamoci un attimo.