Aiuto
Non trovo soluzione, la vita è troppo dura per me. Non so dove stare e Provo Tanta sofferenza. Cercherò di non perdermi nel racconto ma sento di dover scrivere. Scusate se è scritto male, cercherò di disctricare i pensieri.
Ho 31 anni vivo all estero da quando ne ho 21, in questi dieci anni fatti di esperienze la mia vita e’ stata sempre camaleontica, ho cambiato tanti lavori , pensavo che il cambiamento fosse” il motore” che rendeva la mia vita interessante e mi rendeva ciò che ero che fino a poco tempo fa aveva creato una stabilità nell instabilità ma cmq mi piaceva…ero io.
Ma forse L età mi ha fatto cambiare idea, e da qualche anno cerco stabilità e valori. Non ostante tutti i viaggi e le esperienze fatte la mia vita non è poi tanto cambiata In questi 10 anni e forse il problema sta proprio qua.
Continuo a vivere nel solito appartamentino della metropoli, vita da studente. La realtà lavorativa cambia con il tempo , pretendono che tu abbia le idee chiarissime e tu sia determinatissimo nel lavoro che vuoi fare come se lavorare fosse L unica cosa che hai nella vita.
OK sono scesa al compromesso…negli ultimi 3 anni ho studiato e lavorato per seguire ciò che mi piace e cercare di avere un lavoretto che mi si addice e una vita semplice…
Dopo 3 anni di sacrifici mi rendo conto di non essere tanto brava nemmeno in ciò che faccio perché non riesco a prendere un lavoro nel mio campo. La competizione e’ altissima e sono sempre ad un pelo ad arrivare ma poi non arrivo, sono troppo”insicura” o troppo “sicura per la mia esperienza” sono troppo sensibile, troppo debole, sembro una che fa piuttosto che una che archivia successi. ho provato anche a fingere ma e’ servito solo a sentirmi finta e impotente.
Non riesco a non far trapelare la mia umanità, la mia sensibilità e questo mi va contro. Ma io credo che siaNo le poche qualità che ho e se mi si chiede di rinunciarci ho paura che sarò ancora più infelice di ciò che sono.
Vivo con il mio ragazzo che vedo solo il week end perché lavora tutti i giorni dalle 9 del mattino alle 9 di sera. Non ha tempo per queste stronzate di crisi esistenziali. Mi vede infelice e quello che mi dice e’ : lo so che se infelice ti vedo e questo si ripercuote anche su di me. Se tornare in Italia dai tuoi può farti sentire meglio allora fallo , voglio che tu sia felice. A queste parole io rabbrividisco e penso che davvero non ho via d uscita.
La Mia famiglia diciamo che si è abituata a non avermi più tra loro, prima ero vista come quella stravagante e un po’ pazzerella e ribelle perciò non mi davano molto ascolto, ora organizzano i viaggi di famiglia per le feste comandate senza nemmeno invitarmi.
Ho un fratello più grande di me, ed ogni anno fa un viaggio in Europa ma non è mai venuto a trovarmi e non solo , non mi ha nemmeno mai fatto una chiamata. Premetto che io appena posso torno in Italia e cerco di non stare mai più di 6 mesi senza vederli . Chiamo mia madre e mio padre quasi tutti i giorni. Ma credo che loro stiano meglio senza di me per via del mio carattere acceso, loro sono la classica famiglia un po’ ipocrita che piuttosto che scomporsi o dire qualcosa di spiacevole tengono tutto dentro. se penso che ci sia il bisogno io con la mia sincerità sono quella che scombussola gli equilibri. Questo è il motivo maggiore che ci divide credo. So che Il rapporto con la mia famiglia mi porta molte insicurezze e mi fa sentire continuamente il bisogno di conferme da chiunque( quasi quasi anche da soli conoscenti) ho bisogno di essere accettata e quando lo sono mi apro tantissimo e do tutta me stessa, mi illumino di gioia e la vita mi sembra bella poi per poi sentirmi dire puntualmente di essere stata troppo sbilanciata e “inadeguata” “troppo” etc… ingenua?(piena di sogni e speranze )
Al momento mio padre mi da una mano economica( lui sta bene economicamente e mi ha sempre aiutata nei momenti difficili della mia permanenza all estero . Insomma la vita è stata buona con me , ma allora perché soffro così tanto? Non ccredo Di essere una ragazza stupida ma non riesco ad adeguarmi alla società e non voglio essere un robot che va a lavoro con la personalità da azienda presa da google.
Allora non E’ cosi strano che io abbia un peso dentro e voglia solo stare a casa aspettando di morire o che qualcuno mi salvi da questo incubo. Mi direte che il problema è che mio padre mia aiuta economicamente quando ne ho bisogno. Ma non è stato sempre così . E Ne ho passate davvero tante.
E La mia domanda è Cosa devo fare per trovare un po’ Di amore? Come faccio ad essere amata? Ad essere positiva? Come faccio ad amarmi se tutto ciò che faccio non è adeguato alla famiglia al fidanzato e alla città in cui vivo? Dove devo andare? Chi mi può aiutare ? Dovrei farla finita ? Dovrei pensare a chi sta peggio di me? A cosa servirebbe? Cosa c.... devo fare? Sono in panico. E per favore non parlatemi di psicologo perché servono solo a farti stare “bene” nel sistema, con i farmaci stai solo sedato e non affronti la vita… ho provato . Non credo in Loro e non ho nemmeno I soldi per pagare. Ma Non voglio vivere in una bolla in coma e o fare un lavoro che mi spersonalizza e inoltre nn mi fa curare di ciò che secondo me sono i veri valori della vita. Voglio sentirmi viva me stessa e parte di questo mondo. Aiuto
Ciao, io ho 25 anni e posso dire che a volte mi sento esattamente così, fortunatamente sono fasi che passano, ma se posso darti un consiglio cerca di concentrarti sulle cose belle che hai nella tua vita, in questi momenti tendiamo a focalizzarci solo sui lati negativi e questo ci fa entrare in una spirale senza uscita. Vivere non è facile, è una frase banale, ma ne sono sempre più convinta.
Ma tu sei amata, il problema è che forse non ti consideri abbastanza. É una sensazione che mi accompagna da sempre, quindi ti posso capire, il non essere mai all’altezza delle proprie aspettative. Probabilmente non saremo soddisfatte nemmeno del modo in cui le nostre ossa si conserveranno dopo la morte, ma questo,per ora,ci permette di essere vive e non vivere in una bolla.
Partiamo dal fidanzato che x dire una cosa così, non é che ti ami proprio. Tutti hanno una giornata no, e in tanti lavorano da mattina a sera. Quindi che inizi a crescere un po’ quel cretins.
Poi, i tuoi dovrebbero ringraziarti, invece di farti sentire così. E il fatto che tuo padre ti abbia aiutato non vuol dire nulla, è normale. Se non voleva non lo faceva.
La verità è che in situazioni come queste, manca sempre qualcosa: o il coraggio di realizzare x davvero i sogni, o la spinta che ci costringe a reagire. Chiamala come vuoi, ma non cambiera’ mai nulla se non trovi la forza di riniziare da capo, il problema è che non é affatto così semplice come la fanno molti.
Hey. Sei in crisi. Ma quanto scrivi denota che hai aperto gli occhi e che sei intelligente. Perciò accetta la crisi, che è giusto che ci sia, con la consapevolezza che le crisi inevitabilmente passano e possono produrre cambiamenti anche radicali. Ascolta te stessa, prenditi questo tempo che poi ti tornerà prezioso.
Ciao! Ho appena vent’anni e mi sento esattamente come te. Studio giurisprudenza all’università, sono ambiziosa in fatto di voti e studio per costruirmi un bagaglio culturale che possa permettermi di diventare una brava “giurista” (anche se ad oggi non ho le idee chiare riguardo il campo di specializzazione). Comunque, bando alle chiacchiere, ho letto con trasporto la tua lettera, perché mi ritrovo in molti dei punti che hai messo in rilievo. A differenza tua, però, non ho mai vissuto all’estero né fatto esperienze che mi abbiano indotta a scontrarmi con le responsabilità veramente notevoli che la vita ci riserva. Essendo partita da giovanissima, sei sicuramente matura e coscienziosa, perché stabilirsi in un Paese che non è il proprio è tutt’altro che semplice, richiede un’ottima dose di coraggio. Quello che ti succede adesso ritengo sia abbastanza comune, specie se ci si è abituati a vivere lontani da casa, i momenti di sconforto possono capitare con ancora più frequenza ed essere maggiormente turbolenti. Le tue paure sono dovute ad una straordinaria sensibilità, qualità che non devi mai perdere, dal momento che ti caratterizza e ti rende unica, diversa dalle persone che, per citarti, hanno quella personalità “da azienda” che le rende serie e professionali. Purtroppo anch’io sto attraversando un periodo simile al tuo, in cui sento di non aver ancora trovato il mio posto nel mondo, di essere sola ed abbandonata ad un destino più grande di me. Sono ambiziosa, voglio affermarmi, ma, allo stesso tempo, non riesco ad essere cinica o distaccata come spesso si dev’essere nel mondo del lavoro per raggiungere gli obiettivi più elevati e per sbaragliare la concorrenza. Non so quale sia la risposta a questa “crisi” che ci rende irrequiete, ma sono giunta ad una mia conclusione: bisogna accettare un compromesso. Purtroppo talvolta nella vita dobbiamo fare o essere ciò che non vorremmo per le più varie motivazioni, ma quel che conta è non perdere mai di vista chi…
-Siamo in realtà, nella nostra intimità. Studia, lavora, impegnati, ma dedicati anche solo cinque minuti della giornata per fare ciò che davvero ti piace e ti fa sentire appagata. La vita è un dono prezioso, anche se spesso ce ne dimentichiamo, anche se a volte ci buttiamo giù e vorremmo scomparire. Se la nostra esistenza ci chiama a combattere, dobbiamo rispondere con una giusta cattiveria agonistica, con l’entusiasmo di chi sa di poterla spuntare, di essere più forte, di essere un vincitore. Tu sei una vincitrice perché lotti per la tua felicità e devi continuare ad esserlo, mai e poi mai devi arrenderti, persegui i tuoi obiettivi con serenità, dai il meglio di te con la consapevolezza che non tutti lo apprezzeranno e che a volte si può anche cadere. Non ti conosco personalmente, ma la tua storia mi ha toccato perché, lo ribadisco, in un certo senso mi riguarda. Sono certa che chi non molla alla fine vinca.
Per quanto riguarda la tua famiglia, non credo che stiano bene senza te, anzi… tutti i nostri cari soffrono all’idea che possiamo andarcene, magari lontano. Non vivono bene senza te, semplicemente hanno dovuto accettare la tua assenza, farsene una ragione, per consentirti di vivere la tua vita e non la loro. Il fatto che tu abbia un ragazzo è molto importante, perché avere una persona che ci ama vicino può essere fonte di grande sollievo. Investi soprattutto nelle cose e nelle persone che ti fanno stare bene, investi negli affetti, nel lavoro (ma senza che diventi un’ossessione) e nelle passioni, negli interessi. Sei stata coraggiosa fino ad ora, puoi esserlo per sempre.
Le conosco queste crisi,tradotte significano voglio dei figli
Il problema è che ti mancano i veri problemi.
Angwhy: x fortuna non tutte le donne sono così stupide da voler dei figli.
comincia a vivere fuori della metropoli e lontana dalle persone che si limitano a seguire il flusso della moltitudine. ti sei solo “snaturalizzata”. fai un po’ di vita di campagna: butta via l’orologio, segui il ritmo naturale della giornata, meravìgliati di fronte ad un tramonto, inèbriati dell’aria umida del mattino presto, incàntati con il suono delle cicale o pèrditi nel silenzio di un paesaggio di neve privo di linee e di confini. basta poco per capire che la vita la riempiamo da soli e non con gli altri. qlcn ha detto che ci vuole più coraggio a fare i conti con la solitudine che a riempirla con chiunque. ti aiuterà a prendere coscienza con/di te stessa. tutte le persone che conosci e che conoscerai sono solo di passaggio e saranno solo delle occasioni per arricchire il tuo bagaglio personale della vita finchè non troverai quella giusta che guarderai con occhi diversi, resterà accanto a te per l’eternità e, ogni volta che incrocerà il tuo sguardo, ti farà tremare il cuore e volare lo spirito. Allora, capirai che, per apprezzare la vita, non c’è bisogno di compiacere gli altri o di vivere, accontentandosi, stando insieme agli altri. Allora, comprenderai che la tua esistenza è un minuscolo universo, diverso da quello di tutti gli altri, nel cui interno si realizza ogni giorno il meraviglioso dono della vita.