Ciao a tutti e grazie in anticipo a chi vorrá dire la sua. Cercherò di essere stringata ma non sará facile. Due trentenni, innamoratissimi da un anno e conviventi da sei mesi, entrambi precari. Fino a pochissimo tempo fa sintonia perfetta, vivevamo nel nostro mondo e si facevano tanti progetti. Premesso che io per sopravvivere faccio piú di un lavoro, tra cui organizzare eventi. A fine luglio ne partiva uno mio di una settimana, quindi si capirá che la mia presenza era richiesta. Fino al giorno prima, ma letteralmente parlando, mi parlava di matrimonio. Inizia l’evento, iniziano le polemiche: non voleva starmi accanto ed essere presente alle serate, e non voleva che andassi sola, ma pretendeva di accompagnarmi e di venire a riprendermi (a parte che non ci stava un orario di fine!). Parole su parole, stress su stress, alla fine il litigio è degenerato. Morale della favola, oggi mi ha riportatoriportato (piangendo) le chiavi di casa e io sto a pezzi, in questa casa piena di ricordi. Piangendo perchè lui mi ama e sta bene con me, ma non sta bene con sè stesso (sicuramente per via del lavoro), si sente inadeguato e non alla mia altezza, pensa di non potermi mai dare quello che merito e si sente un fallito. Inutile dire che io mi sento un nulla, intanto perchè so di non essere la causa ma non sono nemmeno la cura. Secondariamente perchè lo amo con tutta me stessa e vorrei stargli vicino, ma non so come fare. Credo che al momento dovrei solo lasciarlo un pò solo a riflettere, ma non so piú cosa sia giusto o sbagliato. Cosa fareste al mio posto?
Sta male con sè stesso
di
Nina85
Lettera pubblicata il 10 Agosto 2015. L'autore, Nina85, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
La lettera ha ricevuto finora 31 commenti
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C’è un’altra.
Al 100% non c’è un’altra. Stiamo parlando di una persona che sta male, chiusa in casa che non vuole vedere nessuno, nemmeno gli amici. Prima di sparare cose a caso sarebbe intelligente porre eventuali domande.. Spero proprio che i prossimi commenti non siano come questo!!! -.-
al tuo posto ascolterei il suggerimento di ets, poi mi dimenticherei dell’ex e inizierei una nuova vita, perché con lui è finita.
no-contact!
Avete ridotto la vita sessuale a quella che comunemente si definisce intesa sessuale, l’attrazione è sempre fine a sé stessa; bisogna dare un indirizzo a quest’attrazione perché l’uomo- di regola- teme la solitudine; per la donna è un tantino diverso. La liturgia del fidanzamento serve ad alimentare il desiderio di restare da solo/a con lei/lui. L’attesa consuma la paura e conduce l’uomo e la donna verso un sentire comune che giustifica i loro rapporti intimi e li fa sentire realizzati nel matrimonio. I rapporti prematrimoniali rendono quell’unione molto fallace. Accade che si hanno rapporti per motivi diversi da quelli di una coppia unita nel vincolo del matrimonio. I rapporti prematrimoniali sono attraversati dal piacere edonistico e quando finisce la passione subentra la paura di non essere all’altezza delle aspettative dell’altro. Questa paura paralizza entrambi a dimostrazione del fatto che l’amore non è giunto a compimento e che i due sono schiavi del mondo. Gli sposi si sentono importanti l’uno per l’altra e questa sicurezza li porta a prendere le distanze dalle opinioni della gente. Le insicurezze vengono colmate giorno dopo giorno, in maniera da non scavare una voragine nella personalità dell’altro. Si è una cosa sola nel vero senso della parola. La mancanza di valori non è imputabile al relativismo ma all’individualismo che induce taluni a voler vendere il ghiaccio agli esquimesi. Per quanto mi riguarda non mi sono mai sentita perseguitata dai media o da chicchessia… sapevo a cosa andavo incontro, sapevo che l’inesperienza è una colpa e non ho cercato maestri nelle telenovela o in qualche talkshow.
Non mi sembra che il problema sia un’altra persona di mezzo, piuttosto un uomo che non sa bene cosa vuole.
Devo dire che la tua lettera non e` molto chiara, pero` sembra appunto che lui sia in crisi con sé stesso, non soddisfatto e che si senta inadeguato.
Dici che sicuramente e` per il lavoro. Te l’ha detto lui? E se non e` soddisfatto della situazione, sta facendo qualcosa per cambiarla? E perché non voleva che tu andassi da sola all’evento? MI sembra parecchio strana questa cosa.
Comunque sia non c’e` molto da fare se non chiarire le cose, ma se manca la volonta` per portare avanti la relazione da parte di uno dei due, l’altro non puo` certo forzarlo.
@Nina85 avendo tu scritto un post pubblico, chiunque può postare quello che vuole senza cadere nei tuoi isterismi.
Detto ciò io a 33 anni qualcosa l’ho capita, Condor a 40 pure. Se poi tu credi di saperne di più buon per te
Tanti ma tanti auguri.
Non é infrequente che l’insicurezza economica in un uomo scompigli la propria condizione psicologica sino al punto di rinunciare ad un progetto di vita importante come una convivenza. Una donna innamorata fa fatica a comprendere questo atteggiamento, ma personalmente lo comprendo benissimo come uomo. Non vuole fare il mantenuto come tanti.
Lascialo fare standogli vicino, si comporta in questo modo proprio perché tiene a te e vuole che tu sia orgogliosa di lui. Sembra assurdo ma è così. È uno dei drammi di questa crisi economica e culturale che stiamo attraversando.
Spero che lui possa trovare un suo equilibrio e ritornare presto ad essere quell’uomo che ami per quello che è. Ma succederà, abbi fiducia.
Ciao.
Ma nessuno ha mai sentito parlare di depressione qua?! -.- mmmah!
Non inizierò nessuna “nuova vita”, continuerò la mia, piena di affetti, interessi e passioni. Senza di lui, per il momento. Ma inutile dire che lo aspetterò. È facile per voi intercambiare le persone e voltare le spalle a chi sta male (complimenti).. per me NO. Io amo questa persona e per lui ci sarò sempre, senza l’etichetta della “fidanzata”, semplicemente come persona. DIFFICILE DA CAPIRE, EH?!… Per favore, intervenga solo chi ha avuto un’esperienza simile -.- non ho mai perso la luciditá e dei 2+2 fuori dal mondo non me ne faccio nulla… GRAZIE.
Nina,
“Credo che al momento dovrei solo lasciarlo un pò solo a riflettere” – propendo per questa linea d’azione, restando disponibile ad accogliere sia la presenza che eventuali dialoghi chiarificatori o ripensamenti.
tuttavia, ammesso che si tratti soltanto di disagio, temo che per lui in questo momento sarà difficile superare in quattro e quattr’otto la sensazione di inadeguatezza, che si potrebbe riflettere sul rapporto anche in futuro.
in buona sintesi, sia pure per ragioni diverse dai commenti espressi in precedenza, non mi pare ci siano grandi possibilità di evoluzione della relazione.
mi dispiace per tutti e due!
Rossella,
in questa tua affermazione: “Avete ridotto la vita sessuale a quella che comunemente si definisce intesa sessuale, l’attrazione è sempre fine a sé stessa” cambierei soltanto “vita sessuale” in “vita amorosa”.
molti spunti interessanti anche nel resto del tuo post…