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Lettera pubblicata il 7 Gennaio 2013. L'autore, Simoona_, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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LEO, spiare sistematicamente e’ un’ossessione, che tra l’altro si autoalimenta anche in assenza di ragioni. Ed essere spiati sistematicamente e scoprirlo e’ un trauma. Tra l’altro una persona non viola solo la tua privacy, ma quella di terze persone (amici, parenti, conoscenti…) che hanno detto ed espresso qualcosa a te, non alla persona che e’ “entrata” di nascosto. Io comprendo che trovi grave cio’ che ti e’ successo. E tanto piu’ grave se non rientra nel tuo modo di essere e pensare lo “spiare”, leggere le cose altrui e violare password. Ovviamente non posso sapere se la tua compagna si sentisse messa troppo fuori dal tuo mondo (la non condivisione ecc di cui parla Halless) ma per esperienza so che la cosa puo’ non c’entrare assolutamente nulla con una compulsione ossessiva al controllo. E comunque la condivisione e’ quella che avviene in “chiaro”. Ci sono persone che hanno una compulsione al controllo ecc indipendentemente dal comportamento del partner, e chi invece ci cade per un sospetto o in seguito alla scoperta di un tradimento. Ma in ogni caso “non e’ vita”. C’e’ chi ha controllato una tantum per una sensazione, un sospetto e ha scoperto che qualcosa c’era. Ma quando il controllo diventa sistematico si entra in un meccanismo pessimo. E anche chi lo subisce. Tanto piu’ se non ha nulla da nascondere. Ma se entri a forza nella privacy di un altro e con uno certo stato d”animo facilmente troverai sempre qualcosa a cui darai delle valenze spesso spropositate
Se mi sentissi “costretta” a dover controllare qualcuno sentirei violata innanzitutto la mia serenita’. Haless, io sono una che condivide e per me la liberta’ e’ lasciare il pc acceso, il telefono in giro per casa, anche il “mio diario” nel cassetto sia perche’ non ho niente da nascondere sia perche’, poiche’ io non violerei gli altri mi viene naturale pensare che non lo si faccia con me. Tutti noi abbiamo diritto ad uno spazio per se’, inviolabile, che non per forza e’ un territorio di menzogna. Per me corrisponde alla passeggiata solitaria, i pensieri in liberta’ e al.fatto che se qualcosa mi accade sono io a scegliere di raccontarlo. Te lo avrei detto cmq? Non cambia la sostanza. Purtroppo sono stata oggetto di cio’ che e’ successo a Leo, ed e’ traumatico. Scoprire che una persona ha le tue password e ha fatto qcosa per averle. Ecc. E non sapere fin dove e’ arrivata l’invasione della privacy. Molto in la’, oltre al “concepibile”, ma non sapere esattamente fino a dove, come, qd. E cio’ non c’entra con il fatto che abbia letto cose banalissime. Sapere di essere stati spiati e’ inquietante e disor lientante. Tanto piu’ se una persona rimugina su cio’ che trova (o non trova), si fa un suo film, te lo costruisce addosso. Il piano di cui parli tu halles e’ diverso. Puo’ essere anche un “gioco”, una casualita’, il fatto che uba lersona sbirci e te lo dica subito, ecc. Ma lo spiare e’ una cosa che fa male. Anche a chi lo fa. A seconda della portata della cosa puo scegliere di denunciare, anche per eventuali danni a terzi. Alla loro privacy e serenita’. Francamente gradirest sapere che una tua conversazione privata e’ stata letta, ascoltata da un’altra persona? Puoi non denunciare perche’ la cosa non e’ stata grave, episodica o contingente o cmq perche’ capisci che l’altro/a sta male. Ma sapersi spiati e “violati” non e” piacevole
Cara Luna, hai espresso molto meglio di me quello che mi è successo e le sensazioni di invadenza e nudità che provo oggi! Solo chi lo ha provato può capire quanta violenza c’è nell’operato di persone del genere e il trauma assolutamente gratuito che subisci! Aggiungici la vergogna dello spiegare ai terzi, a loro volta spiati, che loro fatti personali e confidenziali, tuo malgrado, sono stati letti da un’altra persona. L’amore è libertà, non possesso. Così ti senti violato nel pensiero, nella tua intimità! La rabbia, nel mio caso, al momento è incontenibile! Tutta la mia solidarietà Luna!
@Leo
Si,capisco il tuo stato d’animo e lo condivido,non conosco nel dettaglio la tua storia ma dal poco che racconti mi sembra lecito il tuo comportamento,direi con certezza che il tuo è un caso di stalking e quindi merita la denuncia.
Ma direi che non ha molto a che vedere con il caso di Simona,per questo ho detto che era un po esagerato additarla come criminale e ipotizzare la denuncia.
@Luna,mi trovo d’accordo con quello che dici,anch’io ho l’abitudine di lasciare cell e computer acceso e libero di essere visto,nel caso che ho raccontato ero al ristorante con lei e ho lasciato il telefono sul tavolo mentre mi assentavo alcuni minuti,certo che se la vedevo sbirciare per poi negare la cosa allora mi sarei preoccupato,ma non è andata così e l’ho presa con simpatia.
Molte volte anch’io prendo del tempo da dedicare a me stesso,per rigenerarmi da una settimana lavorativa prendo su e vado da solo a far trekking in giro per boschi nelle colline vicino alla mia città,ma questo mal si coniuga con la vita di coppia,quasi mai viene compreso dal partner,viene sempre inteso come un raffreddamento dei sentimenti e invece è tutt’altra cosa.
@Haless
Io non ho mai detto che Simona merita una denuncia, ho detto che io sto denunciando una persona. Ho detto, invece, che il ragazzo di Simona non mi pare che abbia fatto nulla di male…sentire cordialmente una ex o recarsi da un amico dopo averla accompagnata a casa mi sembrano cose normalissime e per cui non mi pare si possa dubitare della sincerità sentimentale di una persona.
@Simona
Mi verrebbe da chiedere a Simona, invece, come ti sei procurata quelle password? Non ti pare che ti stai facendo dei film perchè non avendo trovato nulla di importante, cerchi un pretesto per continuare a pensare che lui fa qualcosa di male? Vuoi un mio modestissimo parere? Non dirgli nulla e cambia completamente registro. Hai sbagliato e di grosso anche, e se deciderai di dirglielo sappi che se lui ti mollerà avrà ben piú ragioni di quelle che tu ti sei creata per fare la spia. Senza offesa e con tutto il rispetto. Leo.