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La Speranza e la Fede

di bobmose

Riflessioni 2010 BOB MOSE
La speranza e la fede, possono portarti al nulla se le condizioni di vita tua e della società in cui appartieni, confondono la morale l’onesta e i principi.
La vita che percorri dalla nascita alla morte è un susseguirsi di mortificazioni delle idee e dei tuoi sogni.
E tutto di continuo ti crolla addosso senza lasciarti quella forza che ti porterebbe a migliorare e ad insistere, cosi senza saperlo ti adatti a tutto , e tutto può diventare lecito, come l’egoismo e l’appropriarsi di cose che dovrebbero essere di tutti,il vedere di continuo uomini donne, bambini, vecchi che vivono in condizioni estreme vicine più alla morte che alla vita, non ti emoziona più, non ti fa nemmeno riflettere per far cambiare le cose,le accetti come un film che forse e meglio non vedere, ma sarà cosi sino a quando?
La materialità ci ha portato all’estremo delle coscienze, e oggi si preferisce il proprio benessere a quello della società, di tutti.
Dopo duemila anni solo le parole di GESU’ sono rimaste vere e pure piene di significato e di speranza per tutti. LUI parlando della continuità della vita dopo la morte dava esempi di come vivere qui oggi sulla terra fra di noi con l’amore e la speranza nei nostri cuori. Diceva queste cose con semplicità in ogni posto dove si trovava,per far capire che la casa di DIO e ovunque e non solo fra mura chiuse dove le parole rimangono a pochi; non ha mai dato esempi di attorniarsi di formalismi e materialità, l’eredità che ci ha voluto lasciare è per tutti e non solo per pochi eletti,la simbologia meravigliosa piena di significato e amore che ci ha lasciato perché LUI rimanesse dentro di noi. Come il suo corpo nel pane e il suo sangue nel vino è un atto che dimostra la SUA completa volontà di voler portare l’uomo contro quel simbolismo della materialità e del rito. Invece, a causa di Costantino, la parola di Gesù è diventata soprattutto rito ed è stata per la maggior parte del tempo limitata dentro a delle mura che erano pagane piene di simbologie e ricchezze materiali,strutturando la bellezza dell’amore e dell’altruismo in strutture simili alle organizzazioni di stato e del commercio.
Le parole di GESU non hanno bisogno di studi approfonditi che portano solo a deviazioni e interpretazioni di parte,esse sono pure e forti che nessuno potrà mai nel tempo farle proprie perché LUI le ha lasciate per tutti noi Parole semplici senza tempo che tutti possono capire, perche l’amore, i principi, l’onesta e i valori non hanno tempo.
Se veramente crediamo nelle parole di GESU’ esse ci fanno vedere tutte le cose veramente come sono, non dobbiamo perciò vedere per criticare il passato, ma vedere per migliorare il futuro, ritornare alla vera vita che l’uomo deve percorrere in un tempo limitato dove la sua natura arriva dal niente e torna nel niente .
Tutto questo è meraviglioso se possiamo solo fermarci un attimo e pensare che noi singolarmente possiamo essere utili alla vita che continua,migliorandola e lasciando il nostro segno per la continuità dell’uomo che deve cercare da solo il risultato della sua eternità. GESU’ ci ha dato il vero algoritmo della vita, a noi basta applicarlo con il suo esempio e le sue parole.
L’Energia spesa dall’uomo tutti i giorni è quasi tutta contro la sua vita,sperpero di lavoro per cose inutili,guerre,egoismo nell’accumulare ricchezze provvisorie delle quali la stessa natura si riapproprierà un giorno.
Tutto questo ci porta alla distruzione di quello che potrebbe essere il nostro paradiso. Dobbiamo fermarci ,sospendere ogni cosa per riascoltare le parole di GESU’ ,nostra vera ricchezza.
LUI è nato come noi, in tutto, ed è questo che dovrebbe farci capire che noi tutti siamo suoi fratelli e dobbiamo ascoltarlo, mettendo in pratica le poche ma meravigliose parole che ci ha lasciato.
L’amore per noi stessi e il nostro prossimo, dove nessuno è schiavo dell’altro,dovrà portarci a migliorare le condizioni di vita di tutti ,senza che ci sia la paura di perdere i nostri interessi e le nostre culture ,ma con la consapevolezza che possiamo donarle a tutti per aiutarli a vivere nel vero amore che GESU’ci ha donato senza limiti e condizioni,se non quelle dell’amare il nostro prossimo come amiamo noi stessi.

Lettera pubblicata il 5 Marzo 2013. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni - Spiritualità

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    LUCA -

    chi dice di rimanere in lui, deve camminare com’egli camminò, così si legge in 1 GIOVANNI 2:6.
    Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta,fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio”…queste sono le parole dell’Apostolo Paolo in Ebrei 12:1, 2. Per rimanere fedeli dobbiamo guardare attentamente Gesù Cristo.
    Il verbo greco tradotto “guardare attentamente” viene usato nelle Scritture Greche Cristiane con il senso di “indirizzare la propria attenzione senza distrazioni”, “distogliere lo sguardo da una cosa per vederne un’altra”, “volgere lo sguardo”. Un’opera di consultazione osserva: “Se il corridore greco nello stadio distoglieva lo sguardo dalla pista e dal traguardo per guardare la folla degli spettatori, immediatamente cominciava a rallentare. La stessa cosa vale per il cristiano”. Le distrazioni possono frenare il nostro progresso spirituale. Dobbiamo guardare attentamente Gesù Cristo. E cosa cerchiamo di vedere in lui che è il principale Agente? Il termine greco tradotto “principale agente” significa “principale condottiero, colui che è primo in qualche ambito e quindi è d’esempio”. Guardare attentamente Gesù implica seguire il suo esempio.
    Dobbiamo rimanere uniti a Dio osservando i comandamenti di Gesù come lui osservò quelli del Padre suo. — Giovanni 15:10.
    Per camminare come camminò Gesù, dunque, dobbiamo osservare attentamente come si comportò lui che è il nostro principale Condottiero e seguire attentamente le sue orme. Sotto questo aspetto, le domande importanti su cui ho riflettuto sono: In che modo Cristo ci guida oggi? Cosa dovrebbe significare per noi imitare il suo modo di camminare? Quali benefìci ci sono a seguire il modello lasciato da Gesù Cristo?
    Prima di ascendere al cielo, il risuscitato Gesù Cristo apparve ai discepoli e affidò loro un’opera importante. In Matteo 28:19, 20 ci disse: Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente». In che modo Gesù Cristo è con i suoi seguaci oggi che come fai notare tu viviamo in un periodo pessimo, forse alla “fine dell’età presente”?
    Gesù disse: “ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.”. (Giovanni 14:26) Oggi lo spirito santo, mandato nel nome di Gesù, ci guida e ci rafforza. Ci dà luce spirituale e ci aiuta a capire “anche le cose profonde di Dio”. (1 Corinti 2:10) continua…..

  2. 2
    LUCA -

    Ho apprezzato molto la tua trattazione della figura di Gesù, del suo esempio, e di come dovremmo saperlo accettare liberandoci dai fardelli delle tradizioni.
    Ho apprezzato anche il fatto che la fede e la speranza si basano sul suo messaggio. Vorrei aggiungere alcuni pensieri
    Come era stato predetto da Gesù, “E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti…”. Matteo 24,14. Alla stregua di questo versetto miliardi di persone si definiscono cristiane. Poche però sono entusiaste delle benedizioni che il Regno retto da Gesù porterà. Come mai?. L’apostolo Pietro scrisse: “Infatti a questo siete stati chiamati, poiché anche Cristo ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio, perché seguiate le sue orme.”. (1 Pietro 2,21) Si noti che qui San Pietro non si riferisce allo zelo di Gesù nel predicare o alla sua abilità nell’insegnare, ma alle sue sofferenze. In qualità di testimone oculare, Pietro sapeva fino a che punto Gesù era stato disposto a soffrire per mostrare sottomissione alla sovranità di suo Padre. In quali modi possiamo quindi seguire le orme di Gesù? Chiediamoci: ‘Fino a che punto sono disposto a soffrire per sostenere e rendere onore alla sovranità di Dio? Dalle scelte che faccio nella mia vita e dall’impegno con cui mi dedico a seguire il vangelo si capisce che sostenere la Sua sovranità è la cosa a cui più tengo?’
    Ogni giorno ci troviamo di fronte a prove e decisioni grandi e piccole. Cosa dovrebbe determinare il nostro comportamento? Per esempio, come reagiamo davanti alla tentazione di fare qualcosa che comprometterebbe la nostra posizione di cristiani? Quando Pietro disse a Gesù di essere benigno con se stesso, quale fu la reazione di Gesù? “Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno. Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini”. (Matteo 16:21-23) A volte ci capita di essere cristiani solo di comodo? Quando dobbiamo scegliere fra fare quello che Gesù vuole dai suoi seguaci e il nostro benessere materiale, cosa facciamo prima? Nota come Gesù considerava i privilegi materiali: Quando si accorse che quelli che avevano visto i suoi miracoli “stavano per venire ad afferrarlo per farlo re”, Gesù si allontanò rapidamente da loro. — Giovanni 6:15.Perché Gesù reagì in modo così deciso in queste e in altre occasioni? Perché sapeva bene che era in gioco qualcosa di più importante della sua incolumità o dei suoi interessi. Voleva fare la volontà di suo Padre e sostenere la sovranità di Dio a ogni costo. Questo significa essere veramente cristiani e oggi pochi lo sono!

  3. 3
    Daniela -

    Condivido perfettamente le vostre parole. Gloria a Dio!

  4. 4
    Rossella -

    Io vedo dei parallelismi tra il trionfo del cuore immacolato di Maria e la nascita di Gesù, che come sappiamo è stata preceduta dalla strage degli innocenti. Erode ha promulgato il suo editto anche sulla base di una verità storica. Una verità inconfutabile se pensiamo al rapporto tra i regimi ed alcuni gruppi sociali. Oggi ci troviamo in un contesto storico differente, ma in una delle scorse lettere ho fatto riferimento all’importanza dei confini (forzando un po’ la cosa perché sono contraria ai muri). Mi premeva quel discorso perché secondo me esistono dei limiti nell’essere umano che vanno oltre ogni idealismo. Il trionfo del cuore di Maria (come me lo sono prefigurata nella testa) potrebbe segnare una continuità rispetto al presente e al passato. Sarà un momento in tutto il mondo sarà sentito come una casa. E qui vedo anche le speranze di una pace duratura in un’epoca in cui i grandi ideali sono tramontati e la politica è influenzata dal mondo dell’economia e della finanza. Il trionfo del cuore immacolato di Maria quasi certamente sarà un freno contro l’avanzata dei populismi. In realtà non penso che questi ideali abbiano speranze dal punto di vista politico-istituzionale perché sono la risposta più immediata ad un bisogno tutto spirituale che si manifesta in un’epoca in cui le persone non hanno nessuna certezza che potrebbe trasformare questi sentimenti in un ideale di vita.

  5. 5
    Rossella -

    PS Per il resto penso che non si possa credere da soli e che le ragioni della redenzione andrebbero ricercate nel corpo mistico della chiesa, negli incontri e nei segni che ci fanno sentire amati e perdonati da Dio.

  6. 6
    maria grazia -

    Grazie per la tua bellissima lettera. E’ vero, il segreto è l’ AMORE. verso noi stessi e verso il nostro prossimo, inteso come amore spirituale e universale. Tutto parte da lì. Solo l’ amore che coltiviamo dentro di noi ci può far superare le nostre aberrazioni e le nostre debolezze, le nostre nevrosi e i nostri limiti. E’ un principio aureo che vale per chiunque, anche e – sopratutto – per chi non è credente. Abbiamo la possibilità di trasformarci, se siamo ciechi che brancolano nel buio abbiamo la possibilità di aprire gli occhi e di vedere la VERITA’. Ma bisogna saperla accogliere. Accogliendola, accoglieremo la nostra salvezza.

  7. 7
    Amata -

    Wow! Bellissima!!!

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