Avete mai scritto per qualcuno che non ha voglia di ascoltarvi? Io si… ed è stato bello e anche brutto. E’ facile dire tutto a qualcuno che sai già che non risponderà, si può essere sinceri, si possono usare parole di amore, odio, conforto, passione, tristezza. Qualsiasi cosa purché sia vera. C’è sempre quel fondo di incertezza: “Avrà letto? Avrà capito cosa volevo dirgli? Avrà capito che provo a scuoterlo? Che mi manca? Che vorrei solo sapere che c’è?”. Magari si, lo ha capito, ma le parole sono diventate troppe e il tempo è passato, e la distanza è tanta. Come è difficile, quando arriva il tempo, smettere di scrivere a qualcuno che ha visto il bello e il brutto di te, che ha letto i tuoi sfoghi e le tue paure. Sa cose di me che neanche io so. Ma arriva il tempo prima o poi, le pagine dei diari finiscono. Non credo sia sbagliato andare avanti con la propria vita quando hai chiamato per tanto tempo, hai urlato a squarciagola, ma lui non si è girato, non si è fermato. Questo è quello che mi ripeto. Non è sbagliato. Posso vivere senza parlargli, senza scrivergli. Eppure lo cerco, forse non ci credo fino in fondo. Sono combattuta. Ma la speranza è sfiancante… questo non lo dice mai nessuno. La speranza è un po’ come una malattia infettiva, una di quelle forti che una volta che l’hai presa puoi fare di tutto, ma non andrà mai via completamente. Ti prende il cuore, e basta così poco per farla tornare. Che male fa però, scoprire che si sbaglia la maggior parte delle volte.
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Categorie: - Amore e relazioni
Non sai quanto ti capisco…
Sono contenta che qualcuno capisca, mi fa stare meglio
Si,è vero,la speranza è come una malattia che credi di aver superato ma dopo un po’ scopri che è ancora presente e ti tocca ricominciare tutto daccapo.
Basta poco,un messaggio,una telefonata,un sorriso e ti trovi a fantasticare per giorni ma poi scopri che in fondo non è cambiato niente e ti tocca ricominciare a lavorare su te stesso per superare l’inevitabile delusione che ne segue.
Ti capisco,ma proprio perché ormai sappiamo come funziona,dobbiamo scardinare questa macchina perversa e guarire una volta per tutte da questa malattia.
Un abbraccio
Devi essere una persona molto sensibile. Il tuo dolore inascoltato mi rattrista molto, evidentemente il tuo interlocutore è una persona molto presa da sè stessa, contento lui! Lascia perdere, ti capiteranno cose belle, auguri di cuore.
Grazie 🙂 ora che ho scoperto questo posto scriverò qui invece che a lui, certo non sarà facile. Ma ci voglio provare… E’ bello sapere che qualcuno che risponde c’è ancora.
Per quanto sia doloroso,
meglio aver gridato, e pianto,e supplicato,
e avere almeno la certezza di aver fatto tutto,
ma proprio tutto.
Pensa se tu non avessi detto/fatto nulla.
ORa avresti il rimpianto. Che è moooooooooooooooolto peggio.
La speranza non è una malattia,
ma ha una sorella molto pericolosa,
che le somiglia molto, è bella quasi come lei, anzi di più:
L’illusione.
ILLUSIONE & SPERANZA sono sorelle, ma cerca di non fare come ho fatto io:
confondere l’una con l’altra.