Scusate se approfitto di questo spazio per una questione banale ma importante per me.
La mia gattina di otto anni, cui sono affezionatissima, è ammalata. Il veterinario mi ha consigliato un antibiotico in pastiglie, a suo avviso appetibile per un felino, da somministrarle due volte al giorno per una ventina di giorni, e un tipo di croccantini ipoallergenici.
Problema: per tre giorni circa, con salti mortali vari, sono riuscita a farle prendere l’antibiotico, ridotto in polvere e mischiato a cibo di suo gradimento (niente croccantini specifici perché non li accetta) ma da oggi ha cominciato a farsi furbetta, a percepire l’odore dell’antibiotico nella piccola quantità di cibo in cui lo disperdo (per assicurarmi che ne assuma una pastiglia intera) e già ho dovuto aumentare la quantità di carne tritata per indurla a mangiarne almeno una parte e comincio ad essere in arretrato con il numero delle pastiglie… in quanto la parte lasciata è proprio quella con lo stramaledetto antibiotico…
Il veterinario insiste nell’affermare che la devo ridurre alla fame (3 giorni circa) per farle accettare i croccantini consigliati… ma io come posso fare a curarla visto, che oltre al fatto che non li vuole, come potrei inserire l’antibiotico nei croccantini?
La mia esperienza in materia è nulla, la mia fantasia molto scarsa mentre aumenta a dismisura la mia malinconia e la mia inquietudine nel vederla triste e solitaria, offesa e ammalata…
Qualcuno sa e vuole aiutarmi?
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Categorie: - Salute
Ho trovato!
Per i prossimi 16 giorni pesto con santa pazienza (oppure frullo ?) i croccantini nella giusta dose, cui aggiungo, sempre ridotto in polvere, l’antibiotico, e poi sciolgo tutto nell’acqua facendone una squallida pappa… e l’affamo, sempre se ne sono capace e nessuno mi consiglia di meglio…
Già mi sento più speranzosa e più sollevata… ma lei cederà? Mi piace il carattere, non troppo per la verità in questo specifico caso…
la mia certosina deve assumere una certa dose di barbiturico al giorno per l’epilessia (strano ma vero).
io spezzo la piccola pasticca in due e, aprendole leggermente la bocca con la pressione laterale di due dita semplicemente le caccio metà pasticca in gola; questa è la dose giornaliera.
se la pasticca finisce abbastanza in fondo, lei deve per forza ingoiarla.
le tue pasticche sono senza dubbio più grandi di queste.
spezzale in parti le più piccole possibile e dagliele un po’ per volta in modo da fare le due dosi giornaliere.
non puoi truffare un gatto con il cibo; i gatti non ragionano con lo stomaco e ridurla alla fame farà esaurire te non la gatta.
Grazie Leo, sei un tesoro!
Verissimo: affamarla farà esaurire me (che già sono più che esaurita, di mio!) ma temo di non riuscire nella manovra che mi suggerisci, perché Milly è una trovatella, portata in casa all’inizio di un lontano agosto… Qualcuno se n’era sbarazzato, dopo averle quasi del tutto rovinato una gambina (non so se con un calcio o con il tiro, ben calibrato, di qualche oggetto tutt’altro che leggero…).
In sintesi: si fida di me, dopo tanto tempo, ma con riserva, per cui… ci proverò, spezzando la pastiglia in due, dato che è piccola, e ti saprò dire… Forse per un paio di volte mi riuscirà… in seguito ho dei dubbi, in quanto è proprio sveglia, la piccola, e anche alquanto aggressiva, se renitente…
Ancora molte grazie per il tuo aiuto e la tua comprensione, per me e per la mia amichetta.
Ciao, buona serata,
rossana
tre piccoli suggerimenti:
1. fallo a sorpresa quando è a riposo e mezza addormentata, il che durante il giorno accade molto spesso;
2. mano lesta;
3. suadenza prima durante e dopo e subito dopo l’inserimento pat-pat sotto il mento.
dopo 1 minuto non se ne ricorderà più.
ciao e .. buon lavoro.
Leo.
ps. “non riuscirò!” è taboo!
Chiedi al veterinario se non sia possibile sostituire le pastiglie con un ciclo di iniezioni fatte magari da lui e di certo piu’ efficaci e veloci delle pastiglie.
Io in questo modo sono riuscita a far guarire ben due gatti destinati a morte certa…
Coraggio e… in bocca al lupo
Cara Rossana,
mi è capitato molte volte di dover curare i miei gatti, ne ho sempre avuti. A volte, con gatti un po’ tontoloni, le manovre mi sono riuscite, altre volte no. Una cosa è certa: se sentono odor di medicinali nella pappa, non c’è verso che mangino. Quindi bisogna dargliele di forza, introducendo la pasticca di lato in bocca e poi tenendogli la testa verso l’alto finché non hanno inghiottito. Coi riottosi purtroppo bisogna prenderli per la collottola per immobilizzarli, fa specie ma non c’è altro modo. Bisogna imparare ad agire con velocità e sicurezza, altrimenti diventa un delirio.
C’è un’altra cosa che si può fare: dare ai nostri amichetti gatti dei rimedi omeopatici, ci sono dei veterinari che praticano l’omeopatia (in privato posso darti dei nomi, sempre che tu abiti a Torino o dintorni). Coi farmaci omeo i gatti non fanno una piega, glieli sciogli nel latte; io mettevo i granuli a bagno in un cucchiaino d’acqua finché non erano sciolti e poi li mettevo in poco latte oppure nella pappa. Ti assicuro: non una piega e i rimedi funzionano benissimo, a volte molto più coi gatti che con gli umani, dato che loro non sono prevenuti. E si possono usare anche i fiori di Bach, anche se costano molto.
I cani poi mangiano i granuli come dolcini…
Io ho un gatto arrivato dai boschi, purtroppo sieropositivo alla leucemia felina; sta benissimo ma è anemico e gli sto dando la Carnitina, però per fortuna non è sgradevole e la mangia con la pappa. Certo non è una cura, solo un ricostituente, ma almeno lo aiutiamo un po’, povera stella.
Auguri, facci sapere come sta la gattina.
Ciao Leo, ciao AlbaChiara,
grazie a tutti e due per l’attenzione. I vostri consigli mi saranno molto utili.
Ho atteso un po’ a dare notizie sull’evoluzione della cura per scaramanzia: non volevo dire “quattro” senza avere la mia micina al sicuro nel sacco!
Da alcuni giorni sta meglio, nel senso che non si gratta più ossessivamente, portandosi via il pelo e lacerandosi la pelle da sola…
La manovra dell’aprirle la bocca non mi è purtroppo riuscita, sia perché l’ho tentata prima degli esperti quanto affettuosi suggerimenti di Leo, sia perché era tale la mia ansia di non riuscirci che hai voglia di risultare suadente con lei, che capta tutto come se avesse una percezione a ultrasuoni… visto che, probabilmente, sono stata io a contagiarla, in quanto ho problemi dermatologici e di stress, proprio come quelli che le ha diagnosticato il veterinario…
In ogni caso, per mia somma fortuna, assume (per ora regolarmente) l’antibiotico che le sciolgo in poco latte, di cui è ghiotta. Probabilmente il liquido neutralizza l’odore e la pastiglia, in fondo, non è poi così repellente…
Anche sul fronte dei crostini, la sua dignità ha fatto sì che in pochi giorni vi si adattasse, quasi certamente per fame, senza fare troppe diavolerie vendicative ma limitandosi a mangiare meno e a lamentarsi debolmente per il cambio di abitudini e di qualità del vitto. Stiamo rinunciando, entrambe, alle effusioni del momento della “pappa buona” ma non rinunciamo, per ora, alla condivisione, necessariamente squililibrata per quantità, dei migliori bocconi dei miei pasti. Tuttavia è dimagrita e stasera mi rimetterò in contatto con il veterinario per concordare il seguito, possibilmente senza privarla più del necessario.
L’esperienza è stata comunque utile per approfondire la reciproca conoscenza. Non so se lei può capire che la sto curando ma di certo sente il mio affetto, a debita distanza, com’è sua consuetudine. Quando le ripeto, dolcemente, come in una cantilena che è “molto bella e brava, più di qualunque altro gatto”, mi sembra che i suoi piccoli fremiti di piacere siano più frequenti e mi godo con grande gusto il suo raro ma tenerissimo socchiudere degli occhi…
Grazie anche al sito, che mi ha permesso di esprimere questo momento di difficoltà e di trovare sollecito aiuto.
rossana
Ciao Rosadeibanchi,
molte grazie per il tuo messaggio, anche se le nostre mail si sono incrociate e ora la situazione è di molto migliorata.
Per me è difficile la manovra che suggerisci perché vivo sola e ho un problema cronico all’indice della mano sinistra (se, malauguratamente, dovesse anche solo scalfirmelo leggermente, come a volte fa se ha paura, per me diventerebbe un vero guaio). Comunque, il latte è servito allo scopo (proprio come suggerivi), anche se, secondo il veterinario, non lo dovrebbe assumere nell’eventualità che la dermatite sia di origine allegica. Per adesso ho privilegiato l’antibiotico al resto. Ho intenzione, anche, di provare a scioglierle la pastiglia nell’acqua da bere ma rinvio di giorno in giorno perché mi piange il cuore al pensiero di privarla di tutto quello che le piace… Già è una piccola creatura agli arresti domiciliari per via della pericolosa strada statale che sta davanti a casa… Inoltre, non amo imporre le mie decisioni sulla vita altrui, nemmeno a fin di bene, e di conseguenza dovrò prima superare il mio personale ostacolo psicologico.
Mi piace molto l’idea delle cure omeopatiche, cui ricorro anch’io da anni, trovandomi bene. Abito a circa 20 chilometri da Torino e non mi dispiacerebbe affatto avere un utile riferimento ma non mi azzardo a pubblicare il mio indirizzo mail sul sito (cattive esperienze mi hanno resa diffidente). Troverò il modo di orientarmi da sola… Non capisco perché, in casi d’emergenza, vado in pappa e non so nemmeno più chi sono… Che sia a causa delle mie già tante primavere?
E’ stato bello avere il tuo sostegno e ti ammiro per la disponibilità, verso persone e animali, e per la tua esperienza in materia. Ancora grazie e buon pomeriggio,
rossana
Ciao cara Rossana,
spero che la tua gattina migliori sempre di più e che tu possa essere serena in merito. Certo, a un certo punto dici che anche tu hai dei problemi dermatologici, e questo mi fa pensare a quanto i nostri amici conviventi siano sensibili anche ai nostri problemi e stati d’animo, perciò magari riuscirete a guarire insieme! Anch’io ho un problema dermatologico che sto affrontando proprio in questo periodo, te lo dico perché posso capire quanto l’umore risenta dei problemi che si devono attraversare e cercare di risolvere, infatti da quando è arrivata questa notizia il mio umore è assai peggiorato. Spero di rimettermi presto, i miei due cani e due gatti fanno il tifo per me, quindi si meritano che io sia di buon umore! E anch’io me lo merito…
Volevo dirti che mi ricordo di te dai gloriosi tempi di LAD, io allora avevo un altro nick, cioè Flavia. Ho cambiato per diffidenza verso la rete e capisco che tu non voglia mettere in giro il tuo indirizzo.
Bacioni
Ciao Flavia!!!
sono felicissima di ritrovarti qui!!!
vorrei conoscere meglio i tuoi problemi per darti il mio sostegno e anche, eventualmente, i frutti della mia esperienza. mi piacerebbe trovare il modo di incontrarci almeno una volta, come ci riproponevamo un tempo… ora sono più libera, anche se sempre oberata di problemi… e quindi, a volte, un po’ “giù di corda”, com’è facile che succeda con il mio temperamento…
anch’io mi ricordo di te e dei tuoi racconti… quando ho letto qualcosa di tuo su questa “emanazione£ di LaD credo di averti lasciato un messaggio nel thread dei saluti, sperando di riprendere i contatti…
stasera sono molto stanca e mi fermo qui, contenta di averti ritrovata.
un abbraccio,
rossana