Sono stata con un ragazzo per quasi un anno e mi sono affezionata a lui davvero tanto.. ci siamo conosciuti all’estero dove abbiamo entrambi vissuto.. lui è un po’ più grande di me e non stava più bene in quel posto.. tornando a casa sua in italia per le vacanze gli hanno offerto un lavoro e lo ha accettato.. inizialmente mi ha chiesto di andare a vivere assieme ma tornato dalle vacanze dopo solo 5 giorni mi ha lasciata. Fino al giorno prima mi aveva detto che mi avrebbe aspettato anche mesi.. io intanto avevo già preso il biglietto di ritorno per poter stare con lui( e così tornerò a breve in italia pure io).. il giorno in cui lui è partito mi ha scritto un messaggio con scritto delle cose bellissime e che gli mancavo ma ha fatto una scelta per il suo futuro.. io gli ho risposto e ho cercato di capire cosa altro c’era sotto e lui alla fine mi ha detto che aveva paura..
Ora io capisco tutto.. capisco che tornare a casa vicino ad amici e alla famiglia è bello, ma io ancora provo tanto per lui.. non ci siamo più sentiti da quando lui è partito.. a me manca tantissimo.. so che è stato un bambino avendo paura.. e so vhe voi penserete “non ti merita” gira pagina ecc.. ci sto provando ma è davvero troppo quello che provo per lui e sinceramente lo rivoglio! Non so che fare!
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Categorie: - Amore e relazioni
Adesso che i miei fratelli sono più grandi mi capita spesso di parlare di queste cose e loro sono convinti che valga la pena realizzarsi nel lavoro. Capiscono anche che dentro una donna affiori il bisogno di voler diventare madre e quindi di sposarsi, ma pensano che non valga la pena farsi guidare dai sentimenti perché questi potrebbero metterti in una condizione di sudditanza psicologica. Sono le stesse cose che dicono anche i miei genitori e delle quali peraltro sono sempre stata convinta. Il punto è che è difficile intendersi con chi pensa che sei molto esigente e che dovresti dare tempo al tempo. Da una parte hanno ragione perché sono abituati ad inquadrare anche l’amicizia secondo parametri umani. Quello che ti posso dire è che ad oggi non ho mai conosciuto una persona che mi ha trattato come una persona di famiglia, ma ho il privilegio di avere degli amici di famiglia. Questo rapporto, che non è migliore né peggiore degli altri, è tenuto in piedi dalla mancanza di dubbio… non esiste nessuna mancanza che potrebbe far vacillare il rispetto reciproco. Io sono convinta che esiste anche un amore fatto in questo modo… se non esiste per me mi fa piacere sapere che comunque esiste e non è una prerogativa di chi ha uno stile di vita affine a quello dei miei fratelli. Tutti possono credere nell’amore… perché nell’uomo c’è la componente razionale, nel momento in cui la famiglia perde la sua centralità chi non la vive come un valore laico fatica a razionalizzarlo e lo perde. Infatti la laicità per me è il valore per eccellenza. Ti consiglio di non scoraggiarti perché ne andrebbe della tua autostima… parlane con i tuoi e quando ti capita un imprevisto vivilo come un nuovo inizio. Desso non dico che non si possa perdonare, ma è chiaro che non vale la pena aspettarsi il cambiamento (degli altri)… tu sei da un’altra parte e vivi la tua vita, ammesso e non consesso non ti dovresti sentire in dovere di tornare indietro. Ti auguro buona domenica!
Ma forse aveva anche lui amici di famiglia. È l’eterno guaio dei fuori sede. Ma dato che lo vuoi, bada ben che volere è potere. E volare è potare (se voli basso, rasoterra tra i rami, con un paio di cesoie).