Donna. 22 anni a febbraio. Innamorata. Amore non corrisposto. Tristezza. Non vedo più via d’uscita.
Penserete magari che sia folle, probabilmente anche io un giorno lo penserò, ripensando a tutto il dolore che provo ormai da quattro mesi. Sì, sono passati ormai quattro mesi da quando mi ha lasciata.
Relazione intensa di quattro anni; conosciute quando eravamo solo delle ragazzine. Un rapporto unico, un intesa diversa, un attrazionemore forte, ma anche tanti errori e perdoni. Ho perdonato botte e tradimenti sempre per amore, quell’amore che superava ogni limite, anche la mia dignità e il mio orgoglio. Ho dato l’anima, ho desiderato passare i miei giorni con lei, era la mia vita..
Tradimento mai perdonato: un inganno, una ragazzina più piccola di noi che spacciava come un’amica. Io ci ricasco, il mio amore è troppo intenso, troppo grande, non riesco ad immaginarmi senza di lei. Passano altri tre anni, pare essere cambiata. Momenti brutti e belli passati insieme, estate 2017: tanti progetti anche per una convivenza.
Fine agosto: mi chiede un pausa perché è confusa da lei stessa, ma mi dice che mi ama ancora. Dopo 10 giorni questa pausa finisce, mi lascia con la speranza che possa ritornare, illudendo mi che fosse un periodo in cui vuol stare sola e che mi ama tanto. Ma solo dopo qualche giorno, ritorna dalla persona con la quale mi aveva tradito tre anni.
Sono passati 4 mesi, loro si amano. Io soffro ancora, io amo ancora lei, ma lei non lo sa e anche se lo sapesse probabilmente le farei pena. Mi manca, non riesco a metabolizzare la fine di questa relazione. Lei era un pilastro nella mia vita, sento di non poter amare più nessuno. Mi sento persa, non ho voglia di studiare o mangiare o vivere che è ancora peggio.
Quando passerà tutto questo?
Come può amare già un’altra persona in soli 4 mesi?
Come può aver dimenticato tutto ciò che abbiamo passato?
Non sono più niente per lei, come se non fossi mai esistita.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
La tua ex è un pò vigliacca se mi permetti. Cosa le costava dirti che non ti amava più, perchè amava un altra ragazza? Per riguardi nei tuoi confronti? Non credo proprio. Io penso che quando ci si lascia, bisogna esprimere il vero motivo per il quale ci si lascia, non essere ipocriti, e raccontare e raccontarsi bugie.
Per il resto certo che ci si può innamorare in quattro mesi, ma da quello che racconti, la tua ex, era una recidiva che ti ha tradito più volte.
Ciao,
devi tenere conto delle coordinate storiche. Il tuo discorso avrebbe filato negli anni in cui era raro entrare in confidenza con una persona in vista (titolato, di mentalità cittadina, ecc.). Quando accadeva di mezzo c’era un anziano o un bambino che attutivano l’impatto con la verità. Oggi l’intelligenza abbatte ogni distanza, ma io non sono mai riuscita ad andare avanti su queste basi perché per evolvere, innanzitutto hai bisogno di distaccarti da un ambiente al quale di legano ormai solo conoscenze teoriche, perché non lo vivi (e pensa che mia madre adesso già mi fa notare quella che lei vive come una sorta d’involuzione perché sa che studio, mi vede, ma non ha capito che oltre gli interessi culturali ci sono delle persone. Non conosce questo mondo. Con grande umiltà ho capito che non riesco ad essere di tutti. Mi sono data una scadenza. Non andrò avanti all’infinito perché sento l’esigenza di tornare ad integrarmi nel mio mondo, di viverlo in maniera concreta per arrivare agli altri per quella che sono. Ho rinunciato anche alle lunghe passeggiate), e poi ti devi domandare se hai qualcosa da dare perché l’intelligenza non è un criterio che garantisce la giustizia sociale.
Il tuo spirito potrebbe chiudersi. Questo per dire che non dovremmo farci vincere dall’orgoglio… il mio fidanzato ha fatto quanto era in suo potere per preservare la parte umana. La mia parte animale sortisce il fascino del proibito, ma questo è naturale. Bisogna vedere quello che accade all’atto pratico. Nel momento della scelta (se non hai la possibilità di osservarlo attraverso gli occhi di chi è stato capace di metterlo a nudo. E non so quanto ti possa convenire la cosa.) ti troverai davanti un personaggio che ti mette in soggezione. Non avrai(a prescindere dal sesso) la forza morale per realizzare una fantasia. E, bada bene, già quando te la prefiguri come una fantasia avverti dentro di te una sorta di frustrazione perché l’atto quando non viene vissuto come una sublimazione della personalità o lo si affronta come un gioco (quando la natura lo consente, con tutti gli annessi e connessi. Perché anche qui si rischia di deformare l’immagine di sé stessi, ingigantendola. Altrimenti c’è il rischio di regredire nel gioco, di perdere la forma) o ci si avvilisce. Ci sono dei principi dai quali è difficile prescindere quando si decide di stare insieme per tutta la vita.
Figurati. In quattro mesi Colombo è andato in America con tre casseruole. Ci si innamora, eccome. E ci si dimentica dei precedenti… È quello il bello. Pensaci.
È tornata dopo tre anni con questa qui. Si amano adesso e fa tutte le cose faceva un tempo con me. Io mi chiedo se questo andava avanti prima che mi lasciasse, perché è tutto troppo strano. Se così non fosse,forse non amando più, l’è stato facile innamorarsi di un’altra. L’ultima volta che abbiamo parlato io e lei (novembre ) lei negava anche il fatto che stesse con questa in una relazione vera e propria, con questo vi voglio dire che continuava a negare anche se non c’era il bisogno. Ha detto solo una marea di bugie dal primo momento in cui mi ha chiesto la pausa. Prima usando la scusa dei problemi nella sua testa, più dicendomi che meritavo di più e nonostante l’amore che provasse per me, voleva stare da sola e poi è tornata da questa che per tre anni dopo quel tradimento è stato il mio peggior incubo, non perché la temessi,ma perché avevo una sensazione negativa. Il cerchio si è chiuso e ora lei sta con questa. Si amano. Io sto soffrendo ancora per lei..
Ma secondo te “l’amore” non ricambiato è amore? Desiderio, astinenza, abitudine ma nin amore, che richiede la compresenza di due soggetti per essere tale.
Lo ripeterò all’infinito, quel termine è usato più in maniera impropria che non per quella giusta, e il motivo è che quel presunto amore per il quale si “soffre” in realtà non lo si è mai conosciuto realmente.