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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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Ciao a tutti,avrei milioni di domande da farvi ma nn basterebbe tutto lo spazio a mia disposizione e sinceramente nn saprei da dove cominciare! Inizierei dicendo che lo amo più della mia stessa vita e sto cercando di aiutarlo in tutti i modi ma il mio amore nn sembra abbastanza…nn riesce a vedere quello che di buono c’è in me, riesce solo a vivere nel mio passato dimenticandosi del nostro presente e di un nostro eventuale futuro!!!! Mette sempre in discussione i suoi sentimenti (anzi credo proprio si stia convincendo di nn amarmi),nn riesce ad essere affettuoso con me…e sembra voglia lasciarmi da un momento all’altro…io nn so più come aiutarlo, cerco di stargli accanto il più possibile, di rassicurarlo ma …nn è sufficiente!!! Ha cominciato un percorso con uno psicoterapeuta e con uno psichiatra ma ancora nn sembra ci siano miglioramenti anzi…Come dovrei comportarmi??? Cerco di sostenerlo in tutti i modi ma ho paura di infastidirlo…nn voglio perderlo ma neanche farlo soffrire…Cosa posso fare??? Lasciarsi è una soluzione??? Nn voglio arrivare a questo…lui è la mia vita!!!
ringrazio Blu per le belle parole e per il sostegno.
spero un giorno di poter essere serena quanto lo sei tu!
venerdì ho il primo incontro con la psicoterapeuta… spero sia l’inizio di un percorso positivo.
ciao Senzaprudenza! rispondo alla tua domanda: sì,la gelosia retroattiva ti può far dimenticare i sentimenti che provi in alcuni momenti, nei momenti brutti anche per giorni o mesi.
io ti parlo dalla parte opposta alla tua e dovrei consigliare qualcosa, invece non c’è niente da consigliare se non avere pazienza… pazienza che il tuo ragazzo trovi la giusta cura, pazienza che lui impari a controllare i meccanismi mentali che vi stanno rovinando… non c’è nulla che tu possa dire o fare per farlo guarire se non stargli accanto e cercare di capire, sono sicura che se lui si sente almeno capito starà leggermente meglio… almeno per me è così… ascoltalo e cerca di capirlo con tutto l’impegno che puoi!!
il primo incontro con la psicoterapeuta è stato del tutto insoddisfacente. non credo le chiacchere possano aiutarmi a cambiare mentalità… avrei bisogno di un lavaggio del cervello forzato!
Scusate se intervengo “a gamba tesa”, ma il piatto è per me troppo succulento, dato che mi sono occupato del problema dal punto di vista della PNL e delle tecniche di sospensione dei pensieri . Le sedute psicoanalitiche per tante (troppe) persone affette da GR non servono assolutamente a niente. Come ho avuto modo di spiegare nel mio saggio, scoprire le cause non riduce il peso del problema perché i meccanismi rimangono tutti in funzione. Alcune persone possono trarre vantaggio da un percorso terapeutico, ma soltante se questo è affiancato da altri strumenti che mirano a cambiare le mappature mentali che spingono a rivivere 1000 volte al giorno i pensieri ossessivi legati al sesso sesso sesso che il partner ha fatto prima che lo conoscessimo.
Invece occorre agire sugli automatismi mentali e cambiarli, e questo può farlo solo “l’ammmalato” se opportunamente guidato. Ricordate sempre che i terapeuti sono come gli avvocati, devono guadagnarsi il pane e quindi tirare per le lunghe tutte le questioni. Mi dispiace ma non esiste uno psicoterapeuta disposto ad ammettere che il vostro disturbo è risolvibile in 2-3 sedute (anche se in realtà lo è) altrimenti rimarrebbe disoccupato.
ringrazio tolteca per l’intervento… forse non servirà a nulla ma io voglio tentare anche questa cosa perchè non so cosa altro fare… anche perchè non ho solo il problema della GR, sono stata depressa anni fa e ho altre insicurezze dovute all’educazione familiare sbagliata.
questa storia di cambiare mappature mentali non la capisco ma mi fa gola…
con la psicologa sarò chiara e le dirò quello che penso!
wind girl, scusami… puoi ricapitolare tutto quello che hai tentato fino ad ora? Intendo prima di approdare alla psicoterapia.
già da quando frequentavo le superiori avevo problemi di depressione ma nessuno se ne è mai accorto. Arrivata all’università ho avuto un crollo devastante dovuto a vari fattori (situazione familiare e delusione amorosa), mi sono rivolta ad una psichiatra di fiducia (mia zia la conosce aldilà dell’ambito lavorativo e so che è una brava persona).
da questa dottoressa sono andata una volta al mese per diversi anni (e ci continuerò ad andare ogni tanto per controllo visto che mi ha prescritto antidepressivi e vuole tenermi sotto controllo), con lei non ho fatto psicoterapia ma solo sostegno psicologico, trovando molto sollievo e risolvendo la maggior parte dei problemi connessi alla depressione.
Da qualche mese, praticamente da quando sono approdata su questo forum, ho capito che i film e le paranoie che mi facevo e faccio sulle ex amanti del mio amato erano sintomo di un disturbo ossessivo. Pensate che prima le consideravo una cosa “normale”, per questo non ne avevo mai parlato con la dottoressa. Appena le ho detto di queste ossessioni lei mi ha dato alcuni consigli per bloccare i film e abbiamo cercato insieme le cause per diversi mesi, mi ha detto che non è facile eliminarle e che per avere sollievo dovevo raddoppiare la dose di antidepressivo ma io volevo una soluzione diversa, non un palliativo e mi ha proposto di fare psicoterapia, mi ha detto di pensarci perchè è una scelta importante e molto onerosa… io ho deciso di iniziare e per ora ho fatto una prima seduta per conoscere la psicoterapeuta.
in pratica non ho tentato nulla a parte parlarne con questa psichiatra che mi conosce da anni… anche perchè non conosco altre strade…
Buongiorno a tutti. E’ un pò che non mi faccio vivo anche se vi seguo occasionalmente, ma l’intervento del 1° luglio di Tolteca mi ha fatto ulteriormente riflettere sulle azioni e le condizioni che possono aiutare il GR ad allontanarsi dall’ossessione.
Sono d’accordo con Tolteca riguardo la relativa utilità del trattamento psicanalitico della sindrome, trattamento che, forse,può aiutare una giovane donna come Wind a ricercare le cause di alcune lacune comportamentali nell’ambito dei sentimenti, ma certo non risolvere in breve tempo una sindrome ossessiva come la GR.
A riprova di quanto sostiene Tolteca, ho già comunicato che, nel mio caso, controllo la “bestia” con impegni, progetti e azioni che distolgono la mente dall’ossessione. A questo vi ho aggiunto la razionale contestualizzazione degli episodi vissuti dalla mia compagna che evidentemente non era quella che è oggi, ma di recente ho avuto la conferma di quanto questa ossessione sia tanto dolorosa quanto “superficiale”, attraverso la recente scomparsa di mia madre.
La sua morte ha dato un colpo definitivo alle inutili elucubrazioni intorno ad argomenti che non contano nulla rispetto alla perdita di un amore vero, irripetibile e che nulla chiede in cambio, com’è stato quello di una madre. Te ne accorgi “dopo”, quando quella “fontanella” dove ti “dissetavi” ogni volta che ne avevi bisogno era lì, disponibile, a qualunque età ti trovassi: un rifugio sicuro, che ti sembrava immortale, tanto era da sempre al suo posto, disponibile.
So che sembra retorica, ma quando metti sui piatti della bilancia della vita questo episodio e quello delle nostre GR, ci si rende conto ulteriormente di quanto tempo si perde per cose davvero inutili, ancorchè fastidiose.
La GR è la puntura di una zanzara, la morte di una persona che ci ha amati veramente è una coltellata al cuore.
Un abbraccio a tutti.
Blu
Ciao a tutti,nonostante io abbia cercato di stargli vicina in tutti i modi e di cercare di capirlo non è bastato!!! Mi ha lasciata tre giorni fa accecato dalle sue paranoie…mi sento impotente davanti a tutto questo!!!
Ciao a tutti.
Ho letto le ultime pagine della discussione, che dura da anni ormai, tanto è che nel frattempo ho cambiato due fidanzate!
Volevo dire a bluvito che la morte di una madre ( mi dispiace ) è un dolore che fa passare in secondo piano altri dolori meno intensi solo per il principio “ubi maior minor cessat”. Quindi il GR potrà ( se non riesce a guarire ) solo “sperare” in dolori maggiori della gelosia.
Non penso che ci si riesca a rendere conto che un dolore diventa irrisorio di fronte ad un altro più grave finché questo dolore più intenso non arriva. Ed è un peccato perché come giustamente dici, ci roviniamo la vita per una “cavolata”.
Cambiando argomento, per lungo tempo ho letto tutte le pagine di queste discussioni quando anch’io soffrivo di GR ( devastante, due storie bruciate ). Ora da single, sono distaccato e sereno, ma ho purtroppo rinunciato a cercare una compagna. D’altronde cosa dovrei fare? Sono arrivato ormai a dieci anni di terapia ( … ) ho cercato di migliorare tutti gli aspetti della mia vita per colmare le insicurezze ( fisico, lavoro, cultura etc… ) ma non è servito a niente.
Ora ( 34 anni ) ci ho messo una pietra sopra. Questo non lo dico per sfiduciare chi sta provando, solo per preparare la strada con la mia esperienza a chi è agli inizi della terapia ( che per altri potrebbe funzionare ).
Primo: la terapia da sola può non servire e lo psicologo non è Dio ( anzi potrebbe essere un figlio di … che vuole usarvi per garantirsi la pensione ). Prova di tutto ( se davo retta alla mia psicologa ci avrei impiegato anni a risolvere alcuni problemi che grazie ad aiuti farmacologici ho risolto in pochi mesi ). Troverai anche tanti venditori di fumo se ti affacci a rimedi alternativi, ok pazienza, imparerai a riconoscere sempre più in fretta i vicoli ciechi.
Secondo: per il mio modestissimo parere questa gelosia è una forma di narcisismo deviata, cioè tutto il mondo si riduce a me, si concentra su di me ( sentite mai alcune persone che pensano che tutto l’universo trami per andargli contro ? ma chi si credono di essere?, ecco una cosa del genere ), l’altro è un pupazzo nelle mie mani ( tipico di una visione dei rapporti immatura ) quindi se altri lo hanno già usato io dò di matto ( GR ). In questa furia distruttiva l’oggetto della nostra ossessione ci sembra l’altro, in realtà siamo noi stessi, l’altro lo abbiamo già perso.
Quindi ( terzo ): abbandonate una storia amorosa del genere ( ritirata strategica ). Perdete una battaglia ma non la guerra. Dovete essere lucidi sia per portare avanti la vostra vita ( io al tempo persi più di dieci chili in pochi mesi e a fatica lavoravo ) che per combattere questo nemico ( difficilmente riuscirete con il tempo a recuperare una storia distorta dalla GR, specie se siete agli inizi della cura ).
Il mio scopo è solo raccontarvi la mia esperienza. Senza sfiduciare nessuno e senza la pretesa di insegnare nulla.
Un bacio a tutti.