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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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Buongiorno a tutti,a Luna cui ieri ho replicato il suo interessante post e a Wind di cui leggo un altrettanto interessante inciso.
Cara Wind, la lettura di quei testi che ho citato e che tu ha avuto voglia di vedere parla essenzialmente delle spinte “primordiali” che nascono nei due sessi con modalità diverse che, nei milleni,lentamente, sono state, come dire, “corrette” dalla cultura e dall'”educazione morale”.
Per il maschio primordiale “prevale” il desiderio di accoppiarsi con più femmine possibili per diffondere la specie, possibilmente “belle” secondo i criteri dell’epoca, perchè questo significava sane, e quindi garanzia di figli sani.
La femmina primordiale è più cauta “nell’offrirsi”, perchè deve gestire 9 mesi di gravidanza e la prole che arriverà;il suo è un “investimento” ponderato, quindi opera una scelta “pragmatica”: il maschio più “forte” e più “scaltro”, per la difesa del nido e che le procurasse il cibo, specie durante l’allevamento della prole. La “bellezza” non era una priorità.
Ti ho sintetizzato questi aspetti primordiali e istintivi, perchè da questi discendono tutti i nostri criteri di scelta del partner, criteri che, naturalmente, si sono arricchiti di tutte le componenti “culturali” che la Storia lentamente ha stratificato dentro la Società.Quindi i criteri di 10.000 anni fa per una “femmina” erano “essenziali”: un tetto, il cibo e un maschio che la protegga e la faccia mangiare in pace mentre si occupa dei figli.
Oggi le cose sono più complicate, la “scelta” è più articolata ma è mia opinione (ma non solo mia) che l’azione degli istinti agisca ancora più di quanto immaginiamo nella scelta del partner, “aiutata” poi dalla morale “cresciuta” in ognuno di noi che ne giustifica l’operato razionalmente.
Dico questo perchè, nella lunga vicenda che riguarda la mia storia sentimentale io sarò stato certamente oggetto di “quelle” valutazioni da parte delle donne che ho frequentato e lo stesso vale per la mia lei. A quelle caratteristiche istintuali si saranno certamente aggiunte le dotazioni che la cultura vi ha aggiunto: la simpatia, l’intelligenza,l’estetica anche per gli uomini, eccetera, ma stai tranquilla che anche le nuove dotazioni vengono lette con gli stessi criteri di 10.000 anni fa. Vale a dire che per una donna odierna, un maschio intraprendente (o che appare tale),sicuro di sè ( o che sembra tale)carismatico (o che fa credere di essere) fa l’effetto di un uomo che dà “sicurezza, quindi diventa “attraente” nella prospettiva di una vita “matrimoniale”. Le caratteristiche dello “str..zo”, di cui abbiamo parlato e parlano i testi che hai menzionato, spesso corrispondono a questi stereotipi, e siccome il maschio è pur sempre un “cacciatore”, specie “quelli” di cui sopra, sa bene quali sono le doti che deve mostrare per accalappiare, soprattutto chi tra le “prede” non ha esperienza per riconoscere lontano un miglio il “bluff” che si nasconde dietro quella “recita”.
Ovviamente sto parlando della solita menata >>
>> che riguarda la storia con la mia lei,ma che purtroppo è esemplare per spiegare “l’inspiegabile”, ed è applicabile a quasi tutti i casi che ho letto su questo forum: perché sei stata/o con con questo o quello e hai potuto fare certe cose, prima di me? La domanda da un milione di dollari del GR standard, che ognuno, poi, personalmente coniuga secondo il carattere personale; ma la partenza E’ quella.
Se ripenso alla mia lei e al suo “sciacallo” vedo una ragazza di 20 anni che non aveva nessuna esperienza, romantica, fragile ed insicura,che va all’estero per lavoro, in un paese sottosviluppato rispetto al suo dove conosce un bulletto di 24 anni spiantato, che intravede in questa ragazza una “rivincita” sociale, agli occhi dei suoi pari: farsi una straniera: bella, bionda e più “abbiente” è il top per il suo prestigio da poveraccio. Applica tutte le “strategie” del caso conquistandola con le sue presunte doti, lei ci casca e se ne innamora, e quando comincia inconsciamenete a rendersi conto che il macho che intravedeva per il suo futuro, è solo un povero disgraziato che cerca di aprire le penne della coda di pavone per mostrarsi più di quello che è, è troppo tardi, non riesce ad ammettere di aver fatto un errore così marchiano. Certo, resta sempre quell’attrazione atavica del maschio esotico, che soddisfa il bisogno della Natura di incrociare la specie per migliorare il “prodotto” prole (la famosa chimica) ma non altro.
Confusa dalla mancanza di esperienza si basa solo su “quest’ultima” attrazione e su quante altre femmine cercano il pollo che si sente un’aquila, ritenendo questo un indice di valore, mettendosi quindi in competizione con le altre pretendenti.
L’esperienza, poi, le ha fatto cambiare “standard”, ma non può rinnegare,come ho detto ieri, il richiamo della foresta che la spinse a sceglie quel pesce nell’oceano di pesci,come dice lei.
Io per lei, sono diventato l’uomo che “deve chiedere sempre” non perchè sia uno sfigato, ma solo perchè sono “scontato”, non ho nesun mistero che fa sognare “quella” parte della fantasia femminile. Ripeto potrei essere affascinante come un attore,brillante, “macho” e carismatico, ma la routine quotidiana spegne ogni fantasia quando la banale convivenza, le mutande da lavare e le incombenze della vita prevalgono: manca “l’emozione”, quella di cui parlavo ieri e che ti fa vedere “l’aquila” nel “pollo” che hai davanti solo perchè, il suo negarsi lo rende “prezioso” e portatore di chissà quali qualità, quando è tutta un’illusione. Morale. Sia tu che il tuo ragazzo aveta la fortuna di essere giovani, ma la sfortuna di non avere esperienza, che purtroppo è l’unico vantaggio dell’età. Siete attratti l’uno dall’altra in maniera straziante, diventando una necessità l’uno per l’altra appunto.
Guarirete dalla vostra ossesione quando sarete più in equilibrio con voi stessi, quando ciòè la vostra serenità NON dipenderà dall’altro,quando l’altro si potrà amare per… amore dell’amore.
Io ora mi sento così.
Blu
Ciao a tutti i vecchi (si fa’ per dire) del forum, era un po’ che non intervenivo ma comunque vi ho continuato a leggere in sordina.
Innanzitutto mi complimento con uomo triste e bluvito per essere riusciti ad uscire da questo vortice, cosa che ho tentato di fare anche io da parecchio ma senza mai riuscirci.
La novita’ e’ che abbiamo deciso io e la mia partner di andare a convivere, questo secondo la mia mente avrebbe giovato ad alleviare un po’ le sofferenze, purtroppo cosi’ non e’ stato ed anzi e’ ancora peggio di prima.
A quanto ho letto fino ad ora negli interventi, sono l’unico che per alleviare il problema cerca di scappare dal proprio partner, invece di soffrire in silenzio; beh io non ce la faccio e’ piu’ forte di me, se lascio la mia “doppia vita” vengo letteralmente sopraffatto dalla GR giorno e notte, invece avendo una vita piu’ libera, cioe’ uscite con gli amici o altre ragazze riesco a vivere in modo piu’ allegro (per modo di dire).
Questo forse mi rende ancora diverso da tutti voi, e’ come se il mio istinto mi chiedesse di fargliela pagare per quello che ha fatto prima, ovviamente con dei tradimenti, ma anche dopo 1-5-10 tradimenti la situazione non cambia, rimane sempre quella che e’ al momento cioe’ pessima forse peggio di prima.
A volte penso di essere io quello sbagliato e di avere dei seri problemi mentali, ma poi ci ragiono e dico se cosi’ fosse sarei in un manicomio, e proprio la GR che ti spinge a fare questo nel mio caso il problema e’ solo sessuale piu’ che amoroso.
Per me poteva aver amato anche 100 uomini, ma quando penso che ha fatto sesso anche solo con 1 divento una bestia e non mi va’ proprio giu’; e lei ripeto ha avuto solo 2 storie serie in vita sua mai storie di una botta e via.
Credo di aver sbagliato qualcosa nella vita, uno come me’ doveva rimanere da solo, per carita’ sono giovane ho ancora tempo pero’ pensando al futuro, nasce la paura di rimanere solo e questo mi scoraggia a prendere una decisione definitiva; anche per il fatto che con un altra ragazza la situazione sarebbe uguale se non peggio.
Forse come dice il buon Tolteca, faccio parte di quella cerchia di persone che non “provano” a risolvere il problema, il mio IO dice che sono troppo giovane per tirarmi giu’ a vivere una situazione che nemmeno il peggiore degli schiavi avrebbe voluto sopportare, e quindi cerca di svincolarsi dal problema nei modi descritti sopra.
un saluto a tutti
leggo sempre volentieri tutti i vostri post, ma non sempre ho modo di rispondere.
sebbene io sia stata ricoperta di complimenti per la mia forza di volontà e voglia di risolvere le cose, in questi giorni mi sento molto simile a Rambo in quello che ha scritto. certo non tradirei il mio ragazzo (perchè mi farebbe star peggio) ma molto spesso nei momenti di crisi e ricaduta ho pensieri che distruggono completamente il rapporto con la persona che amo e mi allontanano da lui, a volte ho anche deciso di lasciarlo (ad esempio ieri)…solo vederlo star malissimo mi ha fatto cambiare idea. in questi giorni sono in questa fase: zero speranza,malessere e voglia di liberarmi per sempre di questa sofferenza che non mi sono scelta. anche io sono giovane (24 anni) e ho tutto il tempo che voglio per trovarmi un ragazzo come dico io, con tutte le carte in regola ed un passato sessuale normale.
il mio ragazzo è l’opposto della persona che ho sempre sognato come mio futuro compagno di vita: come posso vedere il mio principe azzuro in un ragazzo che si è portato a letto donne di cui nemmeno sa il nome? potrebbero essere chiunque, magari le conosco anche perchè lui non si ricorda nemmeno il nome (il cognome non l’ha mai saputo di nessuna, sapeva giusto la città per capire quanti kilometri fare per farsi una scop*ta). chi vorrebbe come padre dei propri figli un uomo così?
quando ci siamo conosciuti io ho buttato in piazza tutti i miei scheletri dell’armadio (anche quei pochi sessuali che ho) proprio perchè non volevo che lui si innamorasse di me senza sapere come sono e lui ha avuto modo di scegliere se accettare il pacchetto o no. ho spronato lui a far lo stesso (perchè sapevo che non avrei accettato certe cose, non le ho mai accettate) ma lui si è presentato come ragazzo bravo e mosso dall’amore, non potevo pensare che il suo passato nascondesse storie così squallide. forse voleva solo fare bella figura e si vergognava, non sapeva che soffrivo di GR, ma di fatto ha permesso che io mi illudessi, mi innamorassi e ora è la causa delle mie sofferenze…
ragazzi… io capisco che la mia GR non deriva da lui perchè è un mio handicap, ma esistono alcuni partner con cui io non avrei di questi problemi (lo so perchè con altri ragazzi non ne ho avuti).
io sono innamorata davvero ma pensare di passare una vita così mi spaventa troppo, lui ancora non ha capito la gravità della mia situazione, pensa che col tempo tutto si possa risolvere, non capisce che è una cosa che col tempo non può che peggiorare se non si cura adeguatamente… più lo conosco (e scopro cose sul suo passato) e più mi fa schifo… e sta nascendo anche la rabbia per il fatto che lui non abbia buttato in piazza come me tutte le cose negative sul suo passato… ma per lui erano anche cose normali, tutto il suo gruppo di amichetti si portava a letto ragazze con cui si erano appena presentati e nemmeno avevano capito il nome… non potrò MAI vedere in lui la persona con cui sarei fiera di mettere su famiglia.
wind, pensa che ad amiche mie è successo il contrario, e cioè che dopo tanti anni, poiché loro erano state la sola e unica donna, andassero in crisi. In crisi di insicurezza con loro stessi. Io penso che l’importante sia avere un partner innamorato e ‘risolto’, rispetto al suo passato. Cosa che per la gr è incomprensibile. Io non capisco bene, scusami, se il tuo problema è ‘potrebbe rifarlo mentre sta con me?’ o davvero solo inerente al suo passato. Guarda che capisco cosa non ti piace che abbia fatto (e quanto carico c’è anche per il fatto che tu, probabilmente, hai estremo bisogno di quel mettere le carte in tavola, e che siano messi in tavola, su certi, specifici aspetti) perché
scusa, WIND, ho avuto un problema tecnico, riprendo il discorso: dicevo, non so bene ovviamente quali siano le complesse ragioni per cui il GR ha bisogno di sapere esattamente quali sono le “credenziali” passate del suo partner (a costo di farsi molto male sapendole), ma ho l’impressione quasi che sia la paura del presente e del futuro, che non si può controllare, a farlo andare così in estremo controllo del passato. Cioè attraverso il solo modo in cui può controllarlo: conoscerlo e soffrirne a morte, e cercare delle strategie (come nel caso di RAMBO) per rispondere all’offesa. In realtà il GR, mi pare, si concentra moltissimo sul passato e non sul presente e il futuro.
Nel presente vive una sofferenza presente, certo, ma legata ad un passato che non si può cambiare. Tuttavia, da un certo punto di vista, è una sofferenza estrema che in qualche modo però sente di poter “controllare” attraverso le sue idee su cosa è giusto e sbagliato, cosa è pulito e cosa è sporco, cosa è accettabile e cosa inaccettabile. In questo modo le sue energie sono concentrate tantissimo, mi pare, in una domanda costante: posso sopportarlo o devo lasciare questa persona? – cioè, in un dilemma che di fatto gli impedisce di vivere realmente una storia al cento per cento, e una vera intimità PRESENTE con il partner, ove per intimità non intendo solo quella sessuale, ma un vero e proprio lasciarsi andare anche alle proprie stesse emozioni, che potrebbero anche essere troppo intense, se si lasciasse andare veramente a quell’amore che dice di provare. Un amore che, come tutti, può vivere dei rischi nel presente e nel futuro, delle cose imprevedibili. Ma il GR sembra non pensarci, ma non nel senso che vive serenamente alla giornata, bensì fossilizzato in un passato che sembra contenere tutti i possibili problemi, le possibili sofferenze da cui si vorrebbe scappare e che si tenta di poter controllare.
Ora, WIND, mi rendo conto che forse non sono riuscita a spiegarmi, e magari tornerò a dirlo “meglio”.
E’ stato RAMBO a farmi venire anche questa riflessione. Non sta a me, RAMBO, “giudicare” la tua GR, spero che si capisca che il mio intento non è assolutamente questo. Rifletto su quello che hai scritto. E’ evidente che soffri, ed è evidente che fai una grande fatica per stare in equilibrio. Non ti conosco quanto ti conosce Tolteca per poter dire “non affronti”. A leggerti sembrerebbe, scusami, proprio di no. Ciò che affronti è una fatica enorme per cercare di gestire qualcosa che è dentro di te, non fuori. ecco perché non trovi pace. Quando tradisci non tradisci per qualcosa che lei TI FA (non c’eri) ma cerchi di compensare il fatto che è la tua GR a farti soffrire. Io non giustificherei tanto più un tradimento per qualcosa che ho fatto dieci anni fa, mi segui?
Le opzioni che ti dai sono: restare/soffrire/tradire – andarmene/rinunciare/soffrire.
Soffrire/soffrire.
In questo senso no, non affronti. Non si tratta di soffrire cercando equilibri sofferenti.
Ciao e buongiorno a tutti. Risento Rambo che combatte con la sua Gr, cercando soluzioni che gli allevino le sofferenze, e lo stesso Wind; e voglio solidarizzare con loro NON come ex GR, ma come post GR.
La differenza consiste nel fatto che, “temo”, che la sindrome non scomparirà mai dentro me, ma, come ho già detto su questo forum, ora so almeno di poterla controllare.
Come? Facendo altro, impegnandomi in nuovi progetti e interessi, anche banali se si vuole, ma, (e lo dico per la centesima volta) mettendo me stesso al primo posto dei miei interessi. Non egoisticamente, attenzione, ma solo come accettazione del fatto che mitizzavo troppo l’immagine della mia compagna, come inconscia proiezione dei miei ideali femminili.
La “caduta degli dei”, che è derivata dalla scoperta di un “passato” di lei che immaginavo diverso, mi ha fatto fare un bagno di “umiltà” per quanto riguarda una visione, forse un pò presuntuosa, che avevo di me e di quanto mi “spettasse” sotto il profilo sentimentale.
La mitizzazione del partner, o dell’ideale di partner che più o meno consciamente ci portiamo dentro, è SEMPRE portatrice di delusioni. Lo è stato per la mia lei che aveva proiettato sul mentecatto “sogni” cresciuti nell’adolescenza e naufragati per conclamata insipienza del soggetto; ed è successo a me con lei per eccesso di “madonnizzazione” nei suoi confronti.
Questi “sogni” sono retaggi propri dell’età giovanile; che è bello che si protraggano nel tempo, come nel mio caso, ma che prima o poi sono destinati a finire. “I sogni finiscono all’alba” si dice, ed è vero. Anzi, prima finiscono meglio è, perchè la realtà prima o poi presenta il conto, e tanto più è salato quanto più è durata l’illusione .
Rambo, Wind, siete così giovani che vi state ancora “conoscendo. E’ chiaro (come lo era per me)che l’immagine proiettata dal partner diventava un indicatore importante del valore e la stima che ognuno ha di sè; quasi come il possesso di uno “status simbol”. Non può e non deve essere così se si vuole stare bene; e lo dico perchè con me sembra abbia funzionato.
Per quanto mi riguarda, oggi sapere che la mia lei ha perso la testa per anni per “un idiota che non vedeva essere un idiota”, non mi fa quasi più effetto. Che sia stata “la chimica”, l’istinto o la proiezione dei suoi sogni, incarnati in un poveretto che ignorava di essere visto in quella maniera così idilliaca, è ormai quasi più che irrilevante. Tutto quelli che possono essere stati “errori”, nostri e dei nostri partner, sono in realtà “lezioni” che la vita ci dà per diventare quelli che siamo diventati.
Voi siete ancora in corsa nell’imparare, data la vostra giovane età, ma come potete vedere ne a me ne a Uomo Triste mancano ancora le occasioni, nonostante l’età. E’ tutto in divenire,continuamente.
Cercate di trovare fiducia nei vostri mezzi,da soli. Non delegate ad altri il giudizio e il valore che dovete avere di voi stessi.Quando riuscirete a “volervi bene” è fatta. La GR sarà un ricordo.
A presto
ciao razzi/e
anche a me è capitata la stessa cosa, sono anche io vittima della GR. Ma in sintesi quel è il metodo migliore per uscirne? È utile rivolgersi ad uno psicologo? Per me sarebbe molto umiliante a 40 anni, con due figli grandicelli, raccontare di notti insonni perchè penso mia moglie tra le braccia di un altro. Ho provato a combattere, dedicandomi anche a molteplici attività che impegnassero corpo e mente (corso di inglese, calcio, palestra ecc…) ma alla fine il malessere ritorna sempre. Mi rincuora in parte sapere di non essere l’unico a soffrire per queste cose che, a mente lucida, riesco a definire delle vere sciocchezze. In altri momenti invece perdo il controllo di me stesso e così facendo sto deteriorando il nostro rapporto di coppia, isolandomi e trattandola male. arrivo a pensare che l’unica via di uscita è mollare tutto ed andarmene via da lei. È assurdo che per una stupidaggine del genere ci si possa rovinare la vita. Ho paura anche a parlarne con lei perché penso possa giudicarmi immaturo e di conseguenza deluderla.
Ciao “Solo”. Se ti prendi la briga di leggere uo pò di post degli ultimi mesi ti accorgerai che uscirne non è facile.Io come al solito parlo per me, e, sapendo quale tormento sia la GR, spero di dare qualche consiglio per alleviarla, ma per farla scomparire…beh. Intanto ti invito a leggere il saggio di Tolteca, (trovi le indicazioni per averlo nei post precedenti, di 8/12 mesi fa) che oltre ad essere un autorevole “moderatore” in questo forum, ha studiato a fondo la fenomenologia di questa sindrome infame.
Io ci convivo, ma non l’ho uccisa, è bene che lo ribadisca. Lavoro soprattutto sulla mia autostima, gratificandomi come posso, nel lavoro,nelle amicizie e nella cura di me, non solo fisica. La GR esordisce spesso come causa di una diminuzione dell’autostima, durante periodi di insicurezza o cambiamento. Un migliore equilibrio del rapporto con se stessi è comunque importante.
L’aiuto psicologico può avere un ruolo per inquadrare da dove nasce il problema, e io ne ho usufruito per un pò, e sono più vecchio di te, quindi non credo che tu debba vergognarti di niente laddove cerchi l’aiuto di uno specialista. Piuttosto, è difficile trovarne di bravi, questo sì, ma si può sempre cambiare. Poi, bisogna “ritarare” l’orgoglio maschile, in questo caso,anche pensando che quando lei faceva certe cose, noi (maschi) magari ne facevamo di analoghe. So che questa regola vale poco per il GR, ma è un primo passo per riprendere contatti con la realtà e soprattutto l’attualità.
Non so che rapporto tu abbia con la tua compagna, ma se ti vuole bene e cerchi di parlarne con sincerità non potrà non capirti, altrimenti dovrai trarre altre conclusioni sulla tua relazione.
Una cosa ti consiglio con tutto il cuore:cerca d evitare di “sapere” più di quanto tu già non sappia. I GR hanno una maledetta capacità di creare dei “film su misura” per alimentare la sindrome di cui si soffre. Evita con tutte le tue forze di cercare oltre nel passato della tua lei, perchè ricorda: il geloso trova sempre PIU’ di quello che cerca, e si rovina la vita.
In bocca al lupo. Blu
torno a scrivere dopo giorni di agonia, ebbene sì le mie paranoie sono tornate, non forti come prima ma abbastanza da mandarmi in crisi, per mandarle via ho dovuto faticare molto sottraendo energie per la mia vita quotidiana (sono sempre più distratta e meno produttiva nello studio).
benvenuto Solo40… non so rispondere alla domanda, ancora nessuno di noi ha trovato una soluzione definitiva e duratura per questo problema. Perchè vedi come un’umiliazione parlare con uno psicologo?
ma soprattutto vedi tanto umiliante informare tua moglie di questo problema? il fatto di trattarla male è un “normale” sintomo e magari spiegarle pian piano tutto potrebbe evitare litigi inutili… da quanto tempo ne soffri?
rispondo alla domanda di LUNA: non ho paura che il mio ragazzo rifaccia qualcosa che per me è negativo. non accetto che lo abbia fatto.punto! per me una sua storia di sesso (con la sgualdrina di turno) passata è dolorosa come un tradimento ora, non sto esagerando, per me sarebbe lo stesso dolore. Non temo affatto un tradimento, sia perchè non è da lui sia perchè non mi farebbe provare dolore più di quanto ne provo ora.
è vero che vivo quasi solo nel passato e per non stare male molto spesso devo fare un’operazione di distacco psicologico dal mio ragazzo… e tante volte mi si annullano anche altre sensazioni positive però, come la voglia di vederlo e di fare tutte quelle cose che normalmente amo fare con lui. di sicuro tutto questo non è sano!
altra cosa: io non starei mai con un ragazzo che non ha avuto altre esperienze perchè anche questo mi creerebbe comunque paranoie, avrei il dubbio che con altre potrebbe trovarsi meglio e che prima o poi potrebbe cadere in tentazione…ho bisogno del paragone ma pretendo che sia positivo per me ed in più non accetto le “botte e via”.
Blu: sto cercando di seguire i tuoi consigli dedicandomi a coltilvare le mie passioni e la mia persona, ma per ora sto altalenando tra giornate apparentemente quasi serene (quasi) e giornate disastrose… trovo rifugio solo nella musica che mi fa distrarre dalla realtà. anche io credo sia impossibile eliminare la GR dalla nostra testa, spero però di poterla controllare riuscendo ad avere più fiducia in me stessa e non delegando a nessuno la mia sicurezza. Per ora non ci sto riuscendo… forse è proprio per la mia insicurezza che pretendo dal mio ragazzo la perfezione. il mio ragazzo deve vedere in me il massimo e me lo deve dire e dimostrare ma soprattutto deve essere un massimo assoluto: presente passato e futuro!! avevo idealizzato la figura del mio ragazzo e quando ho scoperto che era uno schifo totale ero già innamorata persa. te dici che hai fatto un bagno di umiltà accettando il passato della tua donna… io non riesco a trovare il giusto compromesso tra umiltà e sicurezza…
devo ancora lavorare troppo!!