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Sono un uomo infelice, distrutto dalla gelosia retroattiva

di uomotriste
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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.414 commenti

Pagine: 1 77 78 79 80 81 142

  1. 781
    WindGirl -

    BLU e LUNA vi ringrazio per i “complimenti” e la dolcezza con cui mi scrivete… comunque non volevo dire che scrivete male voi, duro fatica io a seguirvi perchè sono poco informata e molto spesso anche stanca quando trovo 5 minuti per stare al pc, quindi la concentrazione è davvero scarsa…

    volevo spiegarvi la mia situazione per avere un vostro parere.
    io vi ho sempre parlato della mia GR, ma non vi ho mai detto che anche il mio ragazzo ha delle ossessioni, un po’ diverse dalle mie, ma sono comunque paranoie che gli fanno vedere la mia persona in modo distorto, confondendo eventi passati con il presente e riducendo la mia personalità ad una nullità. Ad esempio crede che tutti (e dico tutti) i miei amici maschi mi siano amici solo perchè conoscendo i miei punti deboli e le mie insicurezze possano così approfittarne per portarmi a letto nel momento di mia maggior debolezza, della serie “hai ligato col tuo ragazzo, io non sono come lui, vieni con me che ti faccio star bene” e crede che io sia veramente così ingenua da farmi monopolizzare. Magari solo perchè gli ho detto che qualcuno in passato ha tentato (ripeto TENTATO) di far leva su alcune mie insicurezze per ottener qualcosa. esempio di quello che gli passa per la testa: WindGirl si sente insicura sulla propria sensualità, trova uno sbruffoncello che le dice che è bella e sensuale, sa adularla meglio di quanto il suo fidanzato sa fare e lei decide di andarci a letto per sentirsi più sicura. Questa visione di me ce l’ha in particolare in alcuni momenti di crisi in cui io mi sento solo accusata ingiustamente. Per il resto del tempo so che lui mi stima, mi considera intelligente e piena di valori ma quando l’ossessione prende il sopravvento non conta nulla.
    Capisco cosa vuol dire stare dall’altra parte, prendersi accuse (per noi) senza senso, ma so anche cosa vuol dire avere un’ossessione. conoscendo entrambe le realtà dovrei riuscire meglio di chiunque a capire lui e a capire me stessa… invece non so come gestire i suoi momenti di crisi e non so “guarire” me stessa. L’unica cosa che faccio quando lui tira fuori quei discorsi è sottrarmi, dirgli esplicitamente “io in questo circolo vizioso non ci voglio entrare, non voglio sentirmi colpevole per una cosa non reale”, la cosa che però ho notato è che in quei momenti la mia GR quasi svanisce, quando mi sottraggo ai suoi giochetti mentali trovo sollievo anche dai miei. è come se scuotendo lui scotessi anche me stessa dicendomi “anche tu sei così patetica con la tua GR, smettila!!”. Il sollievo dalla GR ha anche l’effetto collaterale di farmi “addormentare” mentalmente, cioè non è che comincio a pensare positivo, non penso proprio più, perdo personalità, emozioni e mi spengo, mi godo solo il momentaneo sollievo (normalmente di poche ore o giorni).
    Non riesco a sottrarmi alla GR senza sottrarmi da me stessa.
    Vorrei avere un vostro parere su questo!!

  2. 782
    Vale -

    Io ormai credo di aver capito che essendo asessuale, per non vivere più episodi di gr dovrò cercarmi un ragazzo come me. Un ragazzo senza passato con il quale scrivere insieme le nostre pagine partendo da zero. Non credo esistano altre soluzioni per me.

  3. 783
    LUNA -

    BLU: non mi riferivo ad un’invidia riferita alla capacità di darsi, perché chi dà veramente troppo in realtà sottrae a sè, e anche la generosità “eccezionale” può nascondere paradossalmente un ricatto morale (“ti ho dato così tanto, ho sopportato così tanto, ti ho “coltivato” così tanto, ti ho aiutato così tanto… quindi tu NON PUOI lasciarmi. – Naturalmente non funziona così. Ma non tanto o soltanto per un fatto di “zerbinaggio”, ma anche perché anche questo tipo di generosità può essere una forma di manipolazione e dopo un certo tempo una persona se ne accorge e la avverte con disagio, o anche perché se, per manifestare un certo tipo di “generoso controllo” scegliamo una persona fortemente irrisolta o dipendente, anche questo stesso aspetto potrà creare una serie di problemi…).
    L’invidia di cui parlo è per una serie di qualità personali, risorse personali, che vanno al di là del rapporto stesso. Sono caratteristiche che l’individuo possiede in modo indipendente, e per questo spesso, proprio per questo, viste come un “pericolo”.
    Ovviamente perché la molestia morale possa “funzionare” bisogna che dall’altra parte ci sia qualcuno che la subisce. Tuttavia quello che intendevo dire (a parte che la cosa non riguarda solo le donne. forse può esservi una prevalenza, ma consideriamo anche che per un uomo è ancora più difficile ammettere di aver subito molestia da una donna. D’altra parte diversi molestatori morali maschi sono figli di madri molestatrici morali, quindi io vedo utile fino ad un certo punto interrogarsi sul genere, quanto più sulle modalità e sul vissuto personale e sul motivo per cui, ad un certo punto, per esempio, le difese non sono scattate).
    La “cultura popolare” è molto attaccata ancora a luoghi comuni tipo: alle donne piacciono gli str… o all’idea che vi sia una serialità nello scegliersi un certo tipo di individui, per cercare di dimostrarsi qualcosa o che. Che vi siano effettivamente persone (uomini e donne) attirati da un certo tipo di personaggi e situazioni, e anche con una certa serialità, non spiega di per sè però una vasta casistica che esula assolutamente da queste prerogative.
    Al contempo è anche diffusa l’idea che il molestatore morale annusi la debolezza di una persona e quindi la scelga in base a questo criterio. In realtà, se è vero che la molestia attecchisce su una confusione o dei punti deboli (che siano pure il fatto di non riuscire a comprendere bene il guaio in cui ci si trova) molto spesso il molestatore si manifesta con carattere innocue o persino inverse alla sua reale “natura”, e sceglie (o meglio ci prova) persone che hanno esattamente quelle caratteristiche che, per l’appunto, invidia: sensibilità, estroversione, indipendenza, capacità di iniziativa, successi in vari campi. Ti cito ad esempio una mia conoscente, la quale era una persona assolutamente in gamba, solare e che aveva avuto in precedenza relazioni normali e reciproche e positive. Il suo “incubo” si presentò come un raggio di sole

  4. 784
    LUNA -

    affabile, presente senza essere invadente, sorridente e positivo in un momento della vita di lei in cui lei era un po’ confusa avendo scoperto di avere il diabete e si domandava se fosse il caso, dopo aver viaggiato tanto per il mondo, di fare una vita più tranquilla. Costui, con un sorriso a 45 denti, e anche un’aria protettiva, riuscì a farsi largo in ciò, piano piano, ma anche con una certa rapidità, girando la questione su “debolezza”, “inadeguatezza” sino a giungere a “egoismo” e “cattiveria e insensibilità” e “incapacità di avere una relazione normale” (cioè, ogni cosa che lei faceva per se stessa o in modo indipendente era considerato come “colpa”). Dopo sei mesi (non sei anni, sei mesi) vissuti accanto a questo sorridente personaggio, tra l’altro tipo giacca e cravatta e successi professionali a gogò, e riconosciuto socialmente come una bella personcina da tutti coloro che non gli erano mai andati troppo vicino, lei era seduta sul divano di una mia amica, piangeva con i singulti e in totale stato confusionale. Sei mesi. E se non avesse avuto il coraggio di confessare come si sentiva a qualcuno (comunque sentendosi lei quella sbagliata, ormai, ma comunque portata, sepure in modo autocolpevolizzante, a dire “sto male”) forse sarebbe stata ancora lì a farsi ammazzare per anni. Come mai lui era riuscito a farle questo? Lei non stava cercando un aguzzino, nè stava cercando di salvare qualcuno. Non cercava neanche una medaglia o un amore impossibile. Stava paradossalmente cercando la serenità. Ma era in un momento di difese più basse. E fu quando venne fuori questo casino che emersero anche delle sue cose riguardante la famiglia di origine. Tuttavia se non avesse incontrato lui e non ci fosse stata quella reazione chimica probabilmente avrebbe potuto vivere in un certo equilibrio su certe sue cose, o forse sarebbero comunque emerse. Ma di certo non andò consapevolmente a cercare un “detonatore” perché, mi ripeto, tutto pareva all’inizio che ciò che in seguito si rivelò. Ora probabilmente lei saprebbe riconoscere delle stonature anche in quel apparentemente pacifico e solare inizio, ma non possiamo rimproverarci per non aver riconosciuto qualcosa di cui neanche sapevamo l’esistenza prima che ci arrivasse addosso.
    Ovviamente non cito questa storia per dire che è quella della tua compagna. Però mentre tu parli di quanto lui la mise sotto lei dice che lui le pareva più debole di lei, a quanto ho capito.
    E questo può essere pure dovuto ad una sindrome da crocerossina, però di per sè il fatto di sentire un’attrazione per qualcuno o di provare un istinto di protezione per qualcuno non significa matematicamente voler gettarsi all’inferno.
    La cosa importante mi pare è che lei ne sia uscita, considerando anche la sua parte nella vicenda da un punto di vista costruttivo.
    E che voi due siate sereni 🙂

  5. 785
    Bluvito -

    Ciao Wind e Luna. Visto che Wind ha chiesto un parere anche a me, dico la mia al riguardo che, non ci crederai,aiuta più me a scaricarmi e sentirmi utile, più di quel poco che posso fare per chi mi legge.
    Cara Wind, quando il tuo ragazzo ti “avverte” circa quei miserabili tentativi dei tanti “sciacalli vestiti da uomo” di cui è pieno il mondo, non sta sbagliando del tutto, perchè è vero che sia possibile che certi personaggi sfruttino momenti di “debolezza” di una giovane donna per “estorcere” una sc….ta. Purtroppo ce ne sono talmente tanti in giro che una ragazza, giovane come sei tu, finisce per credere che siano tutti così. Ovviamente non è vero, ci sono uomini che hanno l’orgoglio di “conquistare” una donna su piani diversi e sono “leoni” rispetto agli sciacalli di prima. Ma così come in natura quei regali felini sono rari in confronto al branco di canidi opportunisti, sono altrettanto rari gli uomini veri, ma ci sono. Probabilmente il tuo ragazzo lo è a sua volta, infatti lui non ti sta accusando, ti mette solo in guardia, perchè sà quanto purtroppo la psiche femminile possa essere sensibile alle lusinghe e alle false promesse dei troppi mentecatti in circolazione; soprattutto quando si trova in un momento di insicurezza, di solitudine o incertezza. Lo dico,e non per la prima volta, per esperienza indiretta. La solita “storia” vissuta dalla mia lei, che pur essendo stata,allora come oggi,una ragazza sensibile ed intelligente, non ha evitato all’epoca di cadere nella “trappola” dello sciacallo di turno, rimanendoci 6 anni, pur di non riconoscere l’errore.
    Tu devi accettarti e volerti bene,e sentirti contenta di come sei veramente, perchè si capisce che sei una ragazza sensibile (anche troppo)e intelligente oltre che modesta. E quest’ultima caratteristica ti farà “crescere”; la presunzione, quella non fa crescere, non le incertezze,certe insicurezze, che sono “normali alla tua età. Figurati.Vivi Wind, fai onore al tuo nickname.
    Cara Luna, mentre ti riconosco un’ammirevole capacità nel descrivere certe dinamiche psicologiche che riguardano le relazioni interpersonali, e affettive nello specifico, ho utilizzato le tue interpretazioni di queste ultime sposandole al commento che ho voluto fare a Wind, laddove la figura dello “sciacallo” l’ho utilizzata anche per descrivere, con un epiteto, nuovo ma efficace, la figura di quell’individuo di cui la mia lei si innamorò a suo tempo.
    Concordo pienamente con quanto tu sostieni. E’ certo che lo “st..zo vero” non si mostra come tale, ma sapendo di esserlo, e conoscendo bene gli obiettivi che si prefigge, sa quali siano le “vittime” cui puntare. E in genere queste sono proprio quelle persone che non lo meritano. Quelle che tendono candidamente a credere a quanto gli viene detto, che intravedono chissà quali valori dietro quelle qualità millantate, che servono solo per speculare, da vigliacchi quali sono, sulla buona fede e le speranze di chi di loro si…fida.
    Questi sono i veri traditori >>>

  6. 786
    Bluvito -

    <<< non esclusivamente quelli che, per qualunque motivo, infrangono una promessa di fedeltà, specie se questo accade quando vi siano conflitti interiori e insicurezze che tutti, prima o poi, proviamo. E' la "premeditazione" che differenzia lo "sciacallo", il molestatore morale", dal resto del mondo che ti fa soffrire, ma che NON lo fa volontariamente, non premeditatamente, appunto.
    La descrizione che hai fatto della tua conoscente, che un bel giorno si è resa conto ( sei mesi: niente confronto ai sei anni della mia lei)che il "principe azzurro" aveva dentro la "Bestia", e non il contrario come nella bella fiaba che conosciamo, non è nè il primo nè l'ultimo dei tanti casi, che sono più frequenti di quello che tu dichiari, mi permetto di aggiungere, ma che non appaiono tali, per lo stesso motivo per cui dicevo a Wind che se hai incontato solo uomini di m…da, solo "scarafaggi", non ti immagini che possano esistere "farfalle". Ecco perchè, quando chiesi a mia moglie come mai una donna come lei potesse frequentare un individuo così insulso mi rispose:"…perchè non sai cosa c'era in giro".
    E terribile pensare che donne di valore, belle persone, debbano "accontentarsi" e inventarsi così un amore con un pezzente, che non sapeva coglire la bellezza di un sentimento così innocente, anzi ne approfittava considerandolo una "debolezza", saccheggiando così la ricchezza che invece gli stavano offrendo. Ma chi è abituato al trogolo (dove mangiano i maiali) non si saprà mai sedere a tavola come si deve, è inutile. E l'effetto "crocerossina" che tu citi, tanto frequente purtroppo nelle donne, non fa altro che fomentare il comportamento di questi personaggi, che si sentono "rassicurati" nel loro volgare stile di vita.
    Certo la mia lei oggi saprebbe riconoscere a chilometri di distanza "lo sciacallo",come quello che ha frequentato, ma non credere che quest'ultimo lo abbia completamente ridimensionato, nei termini che meriterebbe; no, e lo percepisco da come lo descrive. C'è sempre in lei il rimpianto di non averlo "redento", di non essere stata "capita", ma sentendosi essa stessa in colpa per questo, non perchè abbia considerato che aveva a che fare con un imbecille, e che quindi era impossibile che un pollo potesse mai diventare un'aquila solo perchè lei ci vedeva chissà quali ali e voleva farlo… volare alto. Sempre un pollo restava.
    Ma al di la delle mie più o meno ironiche metafore: sì Luna, si fanno esperienze, si prende atto del "fallimento",si pensa di aver "capito, si trova finalmente l'uomo che ti ama e ti fa crescere, ma la "crocerossina" di un tempo si sentirà sempre in colpa di non aver salvato il "paziente", senza mai voler ammettere che quel "paziente" in realtà era solo un "malato immaginario".
    Luna,(e dimmi se sbaglio)credo che per una donna sia difficile riconoscere di aver sprecato l'AMORE, specie quando quell'amore è stato il primo della tua vita. Quello che non si scorda mai.
    Un salutone a te, a Wind e a tutto il "gruppo".
    Blu

  7. 787
    LUNA -

    BLU, come ti dicevo non amo tanto riferirmi a ‘uomini’ e ‘donne’, ma non perché neghi in assoluto che vi siano delle ‘differenze’ bensì perché comunque penso che, tanto più in certe dinamiche, sia più utile riferirsi a persone e percorsi. Tu non sei ‘gli uomini’, io non sono ‘le donne’. Per fare delle analisi e riflessioni ovviamente certe considerazioni per “insiemi” e ‘sottoinsiemi” servono. Tuttavia non è in quanto “donna” e “quindi”, non principalmente almeno, che la tua lei non ha riconosciuto lo sciacallo. Direi la stessa cosa, beninteso, di un uomo che non avesse riconosciuto una sciacalla. Inoltre sicuramente chi agisce una maggiore slealtà e stronzaggine ragiona in un suo certo modo. Ma quanti si guardano allo specchio ammettendo un proprio freddo e calcolato meccanismo? Anche nel riconoscerlo (ma spesso lo nega) lo autogiustifica. – rispondo alla tua domanda: penso che per CHIUNQUE possa essere difficile riconoscere di aver sprecato l’amore. Anche perché forse è una ferita narcisistica. E quindi ognuno risolve tra sè e con sè la questione. Dando ragioni che incatenano o liberano. Il fatto del primo amore: posso anche ricordare la mia prima gita a firenze. Ma ciò non fa di essa la migliore o imparagonabile. Tanto più se in quella un colombo mi avesse cacato in testa. Il ricordo

  8. 788
    Vale -

    Sapete credo che davvero ci facciamo troppi problemi. Se proviamo tutto questo è veramente solo colpa nostra o forse siamo stati portati a questo punto? Sarò fissata ma ormai credo che con un ragazzo non vergine non ci potrei stare. Il mio precedente ragazzo ( che mi cerca ancora) non ha avuto l’educazione nemmeno di risparmiarmi certi particolari..oltretutto essendo asessuale non potrei fare altro che cercare uno come me. Che peccato perdere tempo e soffrire, quando potrebbe essere confluito nella ricerca della nostra felicità. Siamo sinceri, anche coloro che dicono che la questione li lascia indifferenti..ma nessuno gradisce davvero un partner dalla vita promiscua. Il mio ex era andato a fare sesso mentre il padre della fidanzata veniva operata. Capisco che la colpa maggiore in questo caso ricada su di lei, ma lui non è mica un ragazzino da non poter ragionare! La somma di tutte queste componenti portano alla gr. Io sono fortunata sul sito di aven sto conoscendo un ragazzo asessuale, e vergine. Amo ancora l’altro ma so che non abbiano fututo. Quanto è difficile la vita per i “diversi”, quanto bisogna lottare per la propria unicità.

  9. 789
    LUNA -

    i ricordi, dicevo, non sono un monolite, un blocco unico, per quanto possiamo conservare una sensazione ‘prevalente’ e ‘riassuntiva’. Il primo amore non si scorda mai vuol dire tutto e niente. Perché alla tua compagna sia rimasta la sensazione di non essere riuscita a fare determinate cose non necessariamente riguarda l’altro più che se stessa, e quanto questa sia una sensazione di reale rammarico (e con quale peso) o una semplice considerazione, secondo un suo, di lei, parametro, o una rielaborazione totalmente pacificata. Certo, da fuori, genericamente potrei dire che il liberarsi dall’idea ‘salvifica” nei cfr di una persona problematica e molesta è un passo importante, che è spesso connesso al riprendersi la propria vita e autonomia. Poiché la cosa, mi dici, lei l’ha ampiamente fatta può darsi che la lettura che tu fai delle sue parole su quella storia, che include mi pare (forse fraintendo) l’idea che lei non si renda conto sino in fondo della negatività del ‘personaggio’ sia invece per lei ‘vedo la cosa con tale sereno e pacificato distacco da non aver bisogno di mettere in primo piano la rabbia e il disprezzo (emozioni utili a realizzare il distacco) o il rancore (emozione dipendente). In realtà, rifletto in generale, il gr si sente più

  10. 790
    LUNA -

    ‘rassicurato’ da, mi sembra di capire, o va comunque in cerca di conferme di distacco di chi ama rispetto a figure passate considerate emotivamente o sessualmente prevalenti (prevaricanti, ma nei suoi riguardi, del gr, anche ove scatti una proiezione ‘è prevaricante su me in TE’) in ampie e più eclatante manifestazioni di ‘demolizione’ della situazione passata o del soggetto, non considerando però che, nel processo di rielaborazione personale della fine di una storia non solo un’ampia necessità interiore di ‘demolizione’ e accentuazione degli aspetti negativi presuppone un attaccamento da sciogliere ma è anche una delle prime fasi utili al distacco e alla rielaborazione piuttosto che una fase finale. In sintesi è più naturale che io ‘demolisca’ a parole chi ho lasciato (o mi ha lasciato ieri) anche per realizzare un mio distacco emotivo che io parli con la stessa energia negativa di qualcuno che percepisco ormai staccato da me o di qualcuno di cui mi importa relativamente. E’ a distacco avvenuto che riusciamo spesso a considerare anche il neutro o positivo pure in un’esperienza negativa. Ed è una cosa molto diversa dal buonismo dipendente o da una ciecità. E’ piuttosto una nostra pacificazione interiore rispetto a. -wind: quindi anche lui, intendi, ha le sue paure che proietta sulle situazioni? Vale: ognuno di noi ha le sue unicità. La visione del sesso non funge da solo discriminante nel mix di variabili che formano i singoli individui. Vergine di per sè non equivale ad asessuale. Perché ti definisci asessuale? E, se posso, in che senso?

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