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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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Luna,
l’esempio dell’omicidio è tranquillamente sostituibile da quello dell’eutanasia, a cui non solo si oppone la religione, ma la stessa Legge, oltre che moltre altre persone laiche o comunque non religiose.
A riprova di ciò puoi leggere ciò che riporto appresso.
“L’infermiere non attua e non partecipa a interventi finalizzati a provocare la morte, anche se la richiesta proviene dall’assistito.”
Codice Deontologico dell’Infermiere, Capo IV, Art. 38
Tieni presente che il Codice Dontologico dell’Infermiere è vincolante per legge nell’esercizio della professione, ovvero una sorta di giuramento obbligatorio che si formalizza assumendo il titolo.
Ma le stesse cose le troviamo anche nel Giuramento dei medici, ma soprattutto nel Codice Penale.
La religione non conta in questo caso.
Altresì gran parte della popolazione è contraria a tale pratica.
Eppure molta gente vorrebbe che l’eutanasia fosse resa legale!
Sicuramente però, come dici tu, la gelosia retroattiva va oltre una questione morale-sociale.
Infatti è una vera e propria sofferenza che rende difficoltosa la vita interiore e relazionale di chi ne soffre.
Ma in questo caso è peggio dell’eutanasia, non solo perchè gli atti sessuali clandestini sono consenzienti, ma perchè non ha neanche un ravvisabile fine nobile, seppur non condiviso da tutti.
Con la mia domanda, volevo farti capire che uomini e donne sono diversi in fondo, e proprio queste diversità generano attrazione tra i due sessi, oltre che l’amore definito da Charlie Brown.
Per questo agli uomini, almeno a me, non piacciono le donne con caratteri maschili.
Tolteca,
alla luce di quanto sopra, comfermo che non è una questione religiosa.
Charile Brown, è già stato confermato da varie tesi di esperti psicologi e sociologi, nonchè sessuologi, che la gelosia retroattiva è subordinata ad un forte amore, e non si genererebbe neppure se non si avesse abbastanza interesse e amore verso il partner di cui si è gelosi. I motivi sembrano abbastanza chiari, è ovvio che se non ami una persona non ti importa ne di lei ne del suo passato. Ti pongo una controdomanda: se si soffre così tanto per una persona forse qualche motivo ci sarà? Ovviamente poi l’amore incondizionato, quello descritto da Bluvito, è qualcosa di più dell’amore semplice, che poche persone riescono a dare e comunque sia dopo una relazione molto stabile e avanzata. L’amore incondizionato è una specie di quello (da ciò che comprendo dalle parole di Bluvito) che abbiamo provato da adolescenti o preadolescenti verso una persona con cui era impossibile instaurare una relazione, eppure avremmo fatto qualunque cosa per essa. Un esempio più concreto è l’amore materno, la madre -senza condizioni- difficilmente smetterà di amare un figlio, qualunque cosa egli faccia. Nell’amore da noi inteso è difficile per chiunque arrivare a questi livelli, è chiaro. Attendo riscontro da tutti voi.
Buonasera a tutti, mentre leggo una quantità incredibile di post, che stanno rendendo sempre più interessante quanto difficile seguire il forum.
Stanno emergendo mille sfumature del problema attraverso la soggettiva lettura che ognuno da della questione,e trovare un bandolo della matassa sembra francamente arduo, tanta è la carne al fuoco messa negli ultimi tempi.Io replicherò a qualcuno, ma continuo a sottolineare che parlerò a titolo personale. Anche se pare ovvio preferisco ribadirlo.
Cara Luna, non sai come comprendo il tuo stato d’animo e l’empatia che provi o hai provato verso quell’uomo,e la raffinata disamina psicologica che hai fornito dimostra quanto lo hai amato. Tuttavia ti posso dire che su di me quel comportamento, tenuto dalla mia compagna durante le fasi più acute della sindrome, non hanno fatto altro che…accentuarla, aumentando il mio vittimismo, innescando così una spirale sempre più perversa nei suoi confronti.
Non saprei dirti quando è scattato il meccanismo di “rivisitazione” che mi ha fatto imboccare quell’altro sentiero di cui accennavo in precedenza, ma certamente ha avuto più peso il mettermi in discussione che non il “perdonare” il suo passato. Inoltre durante le infinite discussioni ci siamo resi conto di quanto, prima, “comunicavamo male”,a causa di quei “clichè” educativi e culturali che ci portavamo appresso e che, in fondo, ci hanno spinti verso la crisi matrimoniale. L’ho già detto: oggi io ho conosciuto “un’altra donna”, infinitamente più interessante, ricca e affascinante di prima; ma perchè accadesse questo io HO VOLUTO.
So che non è facile, perchè so io e i miei “colleghi” come si soffre, ma non mi sono dato per vinto, perchè se anche ci fossimo lasciati, sapevo che non mi sarebbe mai passata.
Qualcuno ha detto che la mia non era vera GR; non so se avesse ragione o meno, perchè non avevo vissuto niente di simile prima d’ora, ma so che oggi “certe cose” non mi toccano più come solo sei mesi fa. Pensa che ho trovato anche delle bellissime poesie e composizioni che la mia lei dedicava con struggente passione a quell’individuo, che ignorava questa sensibilità per conclamata ottusità. Ma una ragazza di 23/24 anni, sola, innamorata di un “ideale”, che lavorava in giro per il mondo, aveva bisogno di “inventarsi” un’amore per sopravvivere e anche per imparare da questo.
Lei non ha mai composto niente di quel genere per me, ma ora mi sono accorto che lo ha fatto più concretamente per oltre 20 anni. Non voli pindarici intorno ad un romantico sogno d’amore ma un applicazione completa, quotidiana.
Io l’ho tradita per vanità, forse, e lei mi ha perdonato. Qualcuno, tempo fa mi ha detto, mentre mi lamentavo di non essermi sentito il n°1 nella sua vita, che quel perdono è molto di più che essere il numero 1. Aveva ragione.
Credo che un uomo debba sentire quando è il momento di lottare per VIVERE, e se ha il coraggio se lo deve dare. Non ha scampo.
Io non sarei sopravvissuto per 24 anni come l’iniziatore del forum.
Caro Arsen, apprezzo la tua precisazione alla mia obiezione relativa alla vera definizione di amore. Ovviamente nessuno potrà negare che nella relazione sentimentale di una persona che soffre di questa angosciante sindrome vi sia una grande attrazione verso il partner, ma mi chiedo come possa sentirsi chi subisce gli attacchi che la gelosia del compagno o della compagna produce periodicamente.
Per fare un esempio abbastanza noto di come la gelosia sembra non consentire il naturale sviluppo di un amore, non so se Desdemona si sentisse amata da Otello, il quale la uccide in preda ai fantasmi che la sua mente gli procurava,uccidendosi a sua volta quando viene a sapere che la poveretta era innocente. Non era certamente mosso dal cuore ma dalla voglia di possesso, di dominio e, in fondo, dall’egoismo, che con l’amore c’entra poco e niente. Infatti questa bellissima e tragica opera vuole mettere in evidenza come la gelosia sia la tomba dell’amore, e non solo metaforicamente, nel caso specifico.
Tu giustamente sostieni che se si soffre così tanto per una persona un motivo ci deve essere, ma l’amore dovrebbe essere esattamente il contrario della soffrenza, penso. Quel tipo di sofferenza assomiglia alle pene dell’innamoramento, che bene o male tutti abbiamo provato quando da ragazzini si prendeva la cotta per la compagna di classe con le treccine bionde. E’ bellissimo e struggente, ma l’amore è un altra cosa che, secondo me, non può escludere l’accettazione dell’altro, nella sua interezza, passato compreso.
Ti chiedo, anche che ci sono più esempi al femminile che al maschile: tu potresti innamorarti di un’assassina “vergine” che senti essersi pentita e che dimostra di amarti? l’accetteresti?
Questo è un esempio estremo come quello che hai fatto tu con i tuoi legati all’omicidio e eutanasia, che francamente mi sembrano eccessivi messi a fianco ad un uso del sesso che tu, legittimamente, ritieni disinvolto .
Quest’ultimo è un mezzo come un altro per comunicare, come la parola; c’è chi si esprime in maniera approssimativa ma con la voglia di migliorare la propria espressività e chi riesce a fare poesie. Dipende dall’ispirazione e dall’interlocutore,e, credo, dalla maturità sentimentale, che ho l’impressione si acquisisca con l’esperienza, che non basta mai. Se non si trova il partner giusto, forse si è dei “poeti” ma non lo si scoprirà mai.
Magari la tua ragazza ha trovato in te finalmente quella ispirazione e vorrebbe esprimerla, ma non le è consentito, e forse ti stai perdendo una “poetessa”. Pensiamoci.
Non so, ma credo che le donne non siano solo delle Madonne o delle Maddalene, in mezzo ci sono milioni di persone che cercano di essere felici, cercando l’amore come e dove possono. Ma come possono scoprire quando è arrivato quello giusto se non provano?
WIND, e ti chiedi ancora se il tuo ragazzo trova in te dolcezza e trasgressione? Quella che pensi lo attraesse delle altre? Credo che in te trovi molto ma molto di più!
Un grande saluto
C.B.
Leggo tentativi di discussione intorno all’amore. Peccato che non esista una definizione di amore assoluta e immutabile. Si tratta di uno stato suscettibile di infinite sfumature quanti sono gli esseri umani; non è possibile trovarne due che amino allo stesso modo. Quindi non dovremmo dibattere cercando di definire cosa sia meritevole di essere chiamato amore e cosa no. Il geloso retroattivo è una persona innamorata, con tutte le sue imperfezioni, le sue contraddizioni e i suoi limiti. Se l’ingrediente del possesso sia eccessivo, questo nulla toglie alla dignità dell’amore in quanto tale. Ognuno ama a modo suo. I gelosi retroattivi non accettano l’idea che la/il partner in passato si sia donata/o ad altri. Questa è la componente distintiva di questa forma di amore.
Charlie Brown,
riscontrando il tuo ultimo commento, è per me inevitabile individuare molte idee assolutamente soggetive alle quali non posso fare a meno che obiettare.
Procedo secondo il tuo ordine.
1. Sulla gelosia, la sofferenza e l’accetazione.
I gelosi retroattivi non negano che la loro sofferenza possa influire sulla negatività delle relzioni, ma non riescono ad eliminare il loro rancore verso il partner, malgrado lo vogliano profondamente.
La gelosia è presente anche negli amori più stabili e duraturi, sfido chiunque a non provare mai un po’ di gelosia verso la moglie, o il marito, anche dopo tanti anni di matrimonio.
Una totale assenza di gelosia farebbe piuttosto pensare a mancanza di amore!!!
Ma tu hai dimenticato che parliamo di gelosia retroattiva, non di gelosia semplice, e tra le due c’è un’enorme differenza.
Nella prima infatti manca l’accettazione come hai ben detto.
L’accettazione però non è riferita al partner, che spesso i gelosi retroattivi amano, accettano e stimano, bensì al suo passato.
Ovvero non accettano le condotte edeventualmente i modi di pensare che quest’ultimo ha avuto in passato.
2. Sul sesso come mezzo di comunicazione ed espressività.
Mio malgrado mi vedo costretto ad affermare che ciò che hai detto è risibile.
Non puoi assolutamente pretendere che la tua opinione sia condvisa da tutti.
Per conto di tutti i gelosi retroattivi, che chiaramente la pensano diversamente, rigetto il concetto che un rapporto sessuale può essere paragonato alla poesia in tal senso, o addirittura ad un normalissimo mezzo dicomunicazione o espressività.
Tu sei libero di pensarla così, ma la nostra opinione è questa:
il sesso è qualcosa di molto importante e come tale deve essere condiviso solo in alcuni casi, ovvero quando lo si fa con una persona con cui si prova attrazione, feeling e, soprattutto per noi, sentimento.
Non è quindi un mezzo di comunicazione, infatti la comunicazione si ha con tutti i tipi di persone, con tutta la società.
La stessa cosa per le poesie, si comunica un messaggio a tutta la società.
Non credo che a te piacerebbe stare con una donna che ha fatto sesso con tante persone quante quelle a cui ha detto ciao.
3. Su ciò che facciamo perdere al partner.
Se intendi una perdita a livello sessuale, devi sapere che i gelosi retroattivi tendono a fare eccessive richieste sessuali, perchè in un certo senso vogliono “recuperare” ciò che non hanno potuto avere prima e “superare” i predecessori. L’unica cosa che levano al partner è un rapporto completamente felice, invaso da rancore e sofferenza. Ciò non si nega. Ti saluto con bene.
Caro Arsen,io osservo dall’esterno questo interessante quanto angoscioso fenomeno che è la GR, ed ovviamente esprimo delle opinioni, che come tali sono, appunto, opinabili. Non di meno rispetto le scelte sentimentali e quelle dell’espressione sessuale che vi sono collegate. Ma c’è un indicatore che da il senso di quanto queste funzionino: ed è la “felicità” che queste procurano. Cioè, penso che si ami una persona perchè se ne desidera la felicità e da questa ne dovrebbe derivare la propria, o sbaglio? Ma non voglio addentrarmi troppo nel significato della parola amore(anche per quanto è stato consigliato da Tolteca) parola che ognuno può coniugare come meglio crede, ma che dovrebbe far gioire, non soffrire, e non credo che su questo punto sia il caso di parlare di soggettività, che dici?
Comunque, riguardo il punto 1; certo che la gelosia è un ingrediente caratteristico della passione verso la persona amata, ma come tutti gli ingredienti ha una misura, che se superata guasta la”ricetta”. Ma credo che di questo il GR sia cosciente, essendo vittima di qualcosa che non riesce a controllare, quindi, se non giustificato, l’eccesso è almeno spiegato.
Sul punto 2, vale anche per te che la tua rispettabile opinione non possa essere condivisa da tutti. In questo caso intendo dire dal mondo, non certamente dai GR che spesso, da quel che ho letto, soffrono proprio dal ritenere che il partner abbia fatto, in passato, un uso improprio di “quel mezzo”. Ma ho letto anche che molti di questi (queste, visto che questo modus operandi viene contestato più alle donne che agli uomini)abbiano “rivisto” certi comportamenti e aggiustato il tiro, sono cresciuti in definitiva, che mi sembra una bella cosa dal punto di vista umano. Non so, penso che tu come me e come tutti, in fondo, se non su questo argomento, avrai rivisto le tue posizioni alla luce di certe esperienze e avrai magari, appunto, aggiustato il tiro, la visuale di alcuni comportamenti;cioè si impara a sapere cosa si vuole, da sè e dagli altri, in qualunque campo, sesso e amore compresi.
Certo che il sesso è qualcosa di importante,se sai come usarlo! Ma non si nasce con questa certezza infusa, soprattutto quando la cultura che si vive, come quella odierna, ne da un’immagine consumistica e svalutata, per cui è facile commettere quelli che qualcuno chiama errori, e altri esperienze. Che poi sono la stessa cosa,l’importante è capire, sapere cosa si vuole e cercare con chi condividerle queste esperienze.
E’ chiaro, per un GR il vero problema è “l’accettazione” del passato, ma se sente di amare il partner perchè questo non avviene? E perchè il partner DEVE accettare invece le regole del GR?
Leggo di tante donne che vengono martellate più o meno direttamente per il loro passato, ma aspettano, perchè si augurano che il loro compagno si sforzi di trovare una soluzione, e sperano che la trovi, perchè loro sì stanno dando una prova d’amore, sapendo che anche il loro lui può farcela a darla, e si può farcela, >>
ma bisogna volerlo, perchè, e spero di non urtare nessuno, l’amore è un atto di volontà prima di tutto, non arriva da solo come la manna dal cielo.
l’ultimo punto lo comprendo benissimo: la richiesta di sesso vuole compensare la presunta carenza che sente il GR, e il continuo “possesso” dell’amata/o ne assicura la permanenza nella propria vita, anche se sembra chiaro che non basta a colmare quel “vuoto”.
Mi chiedi se mi piacerebbe avere una ragazza che è stata con questo e con quello? Non ho mai avuto una ragazza che non avesse già avuto un’esperienza precedente. Ma mi sono innamorato veramente di chi mi ha spiegato come sono state queste esperienze, e soprattutto quanto di suo ci metteva sentimentalmente. Se poi dall’altra parte c’era chi non ha capito, e può aver approfittato, chi ha sofferto è lei purtroppo, ma da questo ha imparato a vivere meglio, utilizzando questa esperienza con me.
Ti saluto anch’io con tanta cordialità, augurandoti davvero di arrivare ad essere sereno, assieme a chi ami.
Ciao, Charly
Caro Charlie,
senz’altro la felicità è ricercata da tutti, gelosi retroattivi compresi, anche tramite l’amore.
Infatti i gelosi retroattivi cercano proprio la felicità e, in mancanza di questa, soffrono.
Ovviamente ogni comportamento ossessivo, che sia di gelosia di ogni tipo o anche altro, è lesivo per la salvaguardia dell’amore e della relazione.
I comportamenti esagerati tali da essere classificati come patologici, rientrano in una forma più grave di gelosia retroattiva, la Sindrome di Rebecca, in cui sia le aggressioni che le richieste sessuali al partner aumentano notevolmente.
Il fatto che i propri partner abbiano “aggiustato il tiro” è l’unica cosa che probabilmente consola, per quel che può, i gelosi retroattivi e li convince a continuare la relazione. Se non fosse così soffrirebbero molto di più, come talvolta accade, e in extremis respingerebbero il partner perchè si renderebbero conto di stare con una persona che non rispecchia anche nel presente i propri ideali morali, sociali e sentimentali.
Lo so che il resto del mondo può condividere il concetto del “sesso come mezzo di comunicazione ed espressività”, ma io mi riferisco ai gelosi retroattivi, anche se a mio parere c’è molta altra gente che non lo approva.
Si soffre proprio perchè non si accetta la visione da te descritta, ma si vorrebbe al fine di non soffrire.
Probabilmente la tua partner ha provato dei sentimenti verso la gente con cui è stata, anche se questa non ha ricambiato.
Infatti da ancora più fastidio quando il proprio partner ha avuto rapporti con gente con la quale il rapporto sessuale è fine a se stesso per entrambi.
Questo significherebbe che il partner stesso ha aderito alla visione “consumistica e svalutata” del sesso, perciò non si accetta di stare con una persona che ha avuto questi ideali.
I gelosi retroattivi non hanno la soddisfazione che desiderano e l’appagamento completo del “vuoto” a cui ti riferisci neanche dopo aver compiuto vari atti sessuali col partner.
Ciò non significa che non provano abbastanza piacere nel rapporto, sebbene anche questo aspetto possa essere influenzato, ma che non si sentono in grado di “recuperare”.
Questo perchè credono che qualcuno in precedenza si sia preso il meglio, abbia avuto di più, si sia reso in qualche modo incancellabile.
Ti ringrazio tanto per la bella chiusura che hai dato al commento, auspicando la stessa felicità anche a te.
Caro Arsen, voglio citare questa frase estrapolata dal tuo ultimo intervento. Dici dei gelosi retroattivi che
“…non si sentono in grado di recuperare. Questo perchè credono che qualcuno in precedenza si sia preso il meglio, abbia avuto di più, si sia reso in qualche modo incancellabile.”
Mi chiedo sempre quante donne siano in grado di penetrare fino al nucleo di questo malessere e immaginare cosa provi il partner.
in questo dibattito non posso che schierarmi con Arsen non solo perchè è GR come ma gli danno fastidio le mie stesse cose…
Mi rivolgo a CHARLY ma senza aria di sfida, voglio solo farmi sentire perchè mi dà fastidio che le persone non riescano a capire che non scegliamo noi di stare così male. Il geloso retroattivo sa di essere un “problema” nella coppia ma non esistono cure immediate. Cosa dobbiamo fare se non provare a capire noi stessi e cercare la soluzione? tutti noi ci stiamo ponendo delle domande e chi in un modo chi nell’altro ci stiamo tutti impegnando!
io sono anche in cura da una psichiatra ma il processo è molto lungo perchè ha cause che hanno radici lunghe e intricate e non si può pretendere che tutto venga risolto con la bacchetta magica.
Per quanto riguarda la storia “se non accetti una persona non la ami davvero” (il senso è questo, giusto?) che dire?? forse hai ragione ma questa è l’unica forma di amore che conosco e che posso immaginare quindi deduco che per me l’amore sia questo…
Non riesco ad accettare alcune cose e mi sembra impossibile che gli altri se amano davvero possano accettarle.
proprio tu CHARLY hai detto che la persona che ami ha avuto altre esperienze… io in questo non ci vedo niente di male, infatti al mio ragazzo non contesto le relazioni sentimentali che ha avuto, anzi quando mi ha raccontato di quando ha fatto l’amore con una ragazza che gli piaceva tanto mi ha fatto anche tenerezza. Gli contesto le sveltine consumate in macchina in uno squallido parcheggio di un locale con ragazze appena conosciute di cui appena sapeva il nome e nemmeno gli piacevano.
Contesto la superficialità e la schifezza di serate, mesi e anni! contesto il fatto che lui dica che era la normalità… se almeno dicesse che ha avuto “fortuna” di entrare nel giro giusto, per lui tutta questa abbondanza di ragazze facili era normale!
non oso immaginare che razza di ragazze fossero…il non saperlo mi dà ancora più fastidio perchè per un GR il non poter fare il paragone e non poterle sminuire concretamente è fonte di dolore immenso. a me sembra impossibile che il ragazzo che sta con me ora (innamorato, maturo e dolcissimo) si sia donato a ragazze così schifose che si concedono a tutti e fanno anche le cose più spinte con sconosciuti!!
va bene vivere esperienze più o meno nobili (io non dico di essere stata santa maria goretti), ma alla quinta/sesta ragazza con cui fai sesso in uno squallido parcheggio senza che ci sia un minimo di sentimento ti accorgerai che non è quello che vuoi?? perchè devi accorgertene dopo anni?? io pensavo fosse così solo per i put***eri e le pu***ane.
La GR che ho quando per sbaglio una sua amica nomina la sua ex fidanzata mi passa dopo poco (in questo sono quasi come una persona normale), lo schifo che provo per quello che ha fatto con le sgualdrine di turno non cessa mai!!
per te CHARLY sarebbe facile da accettare una situazione come la mia? pensa se la donna che ami avesse fatto cose del genere…