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Sono un uomo infelice, distrutto dalla gelosia retroattiva

di uomotriste
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.414 commenti

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  1. 681
    LUNA -

    io stessa mi ritrovo a dover ritrovare un mio equilibrio per non cadere nei tranelli di zone d’ombra che un tempo non avevo. Mi riconosco in WILD per quanto riguarda il fatto di aver sempre vissuto la mia femminilità in un certo modo, puntando spontaneamente, nel mio caso, sulla totalità della mia persona. Non mi sono mai rapportata con gli uomini da un punto di vista solo sessuale. Non mi è mai interessato attrarre un uomo da un punto di vista solo sessuale. Non ho mai creduto al potere sessuale del mio femminile, in quanto tale, e non vi ho mai fatto leva. Ciò non significa che io fossi moralista o sessuofoba. Però ho seguito la mia indole e la mia persona intessendo relazioni su un altro piano, sentimentale, affettivo, amicale anche con gli uomini. La volgarità mi ha sempre infastidita, tuttavia mi sentivo anche al sicuro nel mio modo di essere. E, di fatto, la sola persona che si sia rivelata veramente molto diversa da me, e che certamente mi ha tradito durante e non solo alla fine della relazione, per una sua insicurezza patologica (ben più forte di un mero istinto sessuale) l’ho persa per strada quando avevo 18 anni. Però, anche se all’epoca fu uno shock, mi resi anche conto che comunque io ero stata me stessa. Infatti lui ha continuato e continua, per quanto ne so, ad essere chi era. Ma con me non c’entra nulla e grazie a dio io l’ho perso, anche intelligentemente, per strada. Per 10 anni mi sono sentita al sicuro con me stessa, in una relazione in cui ero me stessa ed ero amata. A 30 anni però mi sono ritrovata sia a non poter più capire cosa provasse e sentisse realmente la persona che avevo accanto, che è andato in tilt, sia a sentire completamente revisionata la mia identità da parte di questa persona. la “revisione” critica, spietata, molesta ha in realtà investito ogni aspetto, lavoro, capacità, perché la molestia morale agisce così. Sono stata accusata di essere tutta una serie di cose che non ero, di avere pensieri e intenzioni e insensibilità che non avevo. Se fossi stata davvero una zocc… avrei sofferto meno, perché almeno avrei dovuto fare autocritica su qualcosa di reale. E’ lui che ha in qualche modo “disgiunto” la mia persona dentro di sè, come se io fossi insieme una donna angelicata ed un demone. Un po’ come quando WILD dice: è una persona fantastica ma non capisco cosa c’entri con questa visione il suo passato. Nel mio caso non era il passato, era ciò che io sarei potuta essere “in potenza”, ciò che ero ma non volevo ammettere di essere. ecc ecc. Di fatto lui non poteva credere che io lo amassi, e che io lo trovassi speciale. Sarebbe lungo da spiegare, e mi fermo qui. Quello che vorrei dire a WILD è questo: il passato riletto nel presente è una cosa diversa da un passato che una persona ha “integrato” dentro di sè. E vorrei dire che nel momento in cui siamo serene nel NOSTRO femminile, fatto di tanti aspetti, un senso di paura, inferiorità, disagio che può tradursi in “moralismo”, svanisce. Io credo, per me, che sia così

  2. 682
    Rambo -

    E’ vero quello che dice tolteca e ne ho la prova perche’ ci sono passato, se la ragazza/donna in questione non ha mai avuto rapporti il problema non esiste, oppure se si manifesta in modo lieve per cavolate vedi baci e preliminari, passa dopo poco tempo, avendo dalla “nostra” il fatto di averci fatto sesso esclusivamente noi.
    Questo perche’ non entrano in gioco nemmeno i pensieri subdoli di lei che fa’ sesso con un altro e mille altre cose, il problema e’ che ormai e’ impossibile trovare una ragazza cosi’, io l’avevo trovata ma poi per altri motivi e’ finita e mi sono ridotto a vivere in quest’inferno.
    Il sesso e’ il cardine di tutto questo, come scritto in post predenti bisognerebbe dargli un importanza inferiore, toglierlo dal gradino alto delle nostre priorita’, quando pensate che la vostra lei e’ andata al mare con il suo ex cosa vi viene in mente per prima cosa? semplice il sesso che ella puo’ aver fatto con lui in albergo o in altri posti; e’ questo il problema che ogni domanda o ovento passato porta ai pensieri di sesso che lei ha fatto.
    Questa cosa ti mangia dentro, vorresti sapere ma ti chiudi nel tuo guscio per paura di soffrire di piu’ e in quei momenti la/lo tratti come se fosse il tuo peggior nemico, sbalzi d’umore e incazzature per me sono all’ordine del giorno.

    un saluto

  3. 683
    Bluvito -

    Buonasera a tutti, mentre ringrazio ancora una volta Tolteca per il tempo che ci dedica indicandoci alcuni “sentieri” della nostra psiche che sfuggono al controllo della ragione, muovendo reazioni del nostro comportamento, e del nostro senso critico, che in altre circostanze non emergerebbero. Mi fa piacere constatare, attraverso le sue parole, che la mia personale ricerca delle cause scatenanti la sindrome che ci affligge affondi le radici nella palude degli istinti più arcaici e ferini, con i quali e contro i quali spesso la ragione può fare poco.
    Ho letto con vivo interesse la testimonianza di Luna e non posso non confermare la demenzialità dell’atteggiamento e della violenza morale che il geloso infligge al partner. Nei momenti di massima crisi ammetto che volevo che la mia donna riconoscesse in sè quei fantasmi che si manifestavano nella mia mente alterata dalla gelosia; ma nello stesso tempo, e in maniera schizofrenica, desideravo che smontasse le mie articolate tesi, e quando vi riusciva a mia volta trovavo altri aspetti per attaccarla nuovamente.
    Il punto è che per un GR, rendersi conto dell’assurdità delle proprie argomentazioni e del quadro contestuale in cui queste si presentano pare impossibile. Passato e presente si fondono in un unicum diabolico, nel quale si sommano due se non tre sofferenze: quelle che si infiggono e quelle che, per questo motivo, si subiscono; perchè mentre “punivo” la mia lei per non essere stata “mia” come avrei voluto, mi sentivo mortificato dal dolore che le procuravo. A questo va aggiunta la pura sofferenza della gelosia. E’ una situazione da delirio parossistico, dalla quale, grazie a dio, sto uscendo, e sto uscendo perchè ne voglio uscire, volendo essere convinto che sia questa la cosa giusta da farsi.
    Ma ne sto uscendo cambiato, molto cambiato. Ho messo in discussione tutto il mio retroterra comportamentale e anche caratteriale; il mio modo di rapportarmi con l’altro sesso, la guasconeria “machista” che forse in passato avrà anche avuto qualche “effetto” nei confronti dell’altro sesso, ma era più simile alla ruota del pavone che non a una reale sicurezza dei miei mezzi, vista la fragilità emotiva che ho dimostrato.
    Inutile dire che ogni passaggio è “un parto”, ma sto vedendo il rapporto con la mia donna non più come un diritto di possesso ma come l’accettazione che ognuno di noi dovrebbe offrire alla storia della persona che si ama.
    Anche questa parola,amore, oggi la dico alla mia compagna con una diversa consapevolezza, perchè spero di essere passato dalla fase dell’avere, (del “prendere”) a quella del dare, senza per questo perdere nessuna delle mie caratteristiche di maschio, italiano e mediterraneo quale sono.
    Lo faccio per me, ma soprattutto per “lei”; e questo desiderio, nel senso più ampio possibile del termine, è la prima volta che lo provo durante la mia non breve vita.
    Giustificherei tutte le soffrenze patite e inflitte con la mia GR col raggiungimento di questo inatteso traguardo.
    B

  4. 684
    tolteca -

    Bluvito, hai scritto davvero delle belle parole. Il tuo augurio è quello che qualunque gr dovrebbe auspicare per sé e per la sua partner.

  5. 685
    LUNA -

    caro Blu, per quanto forse possa sembrare un po’ assurdo, visto che non mi riguarda personalmente, non sai quanto conforto e gioia comunque mi dà leggere la testimonianza in particolare di un uomo che, per reale amore di sè, e della propria donna, abbia avuto la voglia e il coraggio, sì anche quello, di mettersi in discussione. Da sola, io credo, la sofferenza non basta. La persona che ho tanto amato purtroppo ha certamente sofferto, ma anche ricalcando un suo modello materno (eredità caratteriale genetica? ‘educazione’ ambientale?) ha preferito chiudersi nella fortezza delle sue dinamiche, dei suoi luoghi comuni, giustificando se stesso e autoconvincendosi di essere scampato al pericolo invece di indagare nelle sue paure e compulsioni. E da parte mia, blu, posso giurarti di aver sempre invitato a farlo, comunque, per sentirsi LIBERO. libero anche di non scegliere in base a un nodo suo. Libero anche

  6. 686
    LUNA -

    di amare, lasciarsi amare, di non guardare una relazione come un qualcosa che per forza finisce e porta allo sfascio, libero anche di riconoscere l’emotività altrui, di riconoscere in modo più obiettivo, costruttivo, i rapporti tra azione e reazione, causa e conseguenza. Probabilmente non mi ha amato abbastanza. O comunque non ha sofferto quel tanto che porta a mettersi realmente in discussione. Non sai con quanto dolore l’ho visto ricalcare di colpo il modello materno e un modello di separazione in casa che tanto lo ha traumatizzato. Possesso, dici bene, blu. Possesso e controllo. Sua madre è per sua volontà separata in casa da una vita. Ovviamente si dà ragione. E controlla e cerca di controllare tutti. Lei pensa di non aver niente da rimproverarsi. E’ il tipo di persona che crede che fosilizzarsi nel rancore, anche a costo di mozzare la sua stessa vita emotiva, sia una furbata. Lui si è innamorato di me certamente anche perché ero una persona istintiva, non rancorosa, creativa, appassionata e libera. No libera in senso frufrù. Ma una persona che se si dona, e non parlo solo di sesso, è perché lo vuole, con gioia. Non aveva alcun bisogno di possedermi perché io ci fossi. C’ero. Di mettermi in difficoltà materiali per dimostrare a sè che io cercavo solo sicurezze (una sua evidente insicurezza)

  7. 687
    Bluvito -

    Buongiorno a tutti, grazie ancora a Tolteca per le parole che spende per me e per noi, e soprattutto per la sapiente regia che ha saputo fornirmi nella ricerca di una soluzione all’assurdo problema con cui ho dovuto confrontarmi. Grazie anche a te Luna, che hai saputo mettere in luce le sofferenze di chi subisce, da innocente, gli effetti di quel sentimento devastante che è la gelosia.
    Nei miei precedenti post ho richiesto l’intervento delle “donne”, perchè, e non lo sospettavo all’inizio della mia GR, sono quelle che spesso pagano il prezzo più alto all’interno della relazione sentimentale.
    Si comprende quanto tu abbia cercato di “leggere”, e compreso, il tragico copione che scatta nella mente di chi viene colpito dalla GR, così come ha fatto continuamente e con dedizione la mia compagna per me. Hai compreso giustamente quanto gli imprinting originari vissuti nell’ambito delle relazioni famigliari condizioni tante delle nostre scelte successive diventando una speccie di “default” automatico che “sembra” non consentire nessun altro punto di vista circa l’interpretazione di deteminati avvenimenti.
    Anch’io ho combattuto e sto combattendo contro questo aspetto, ma come ho già detto c’è una motivazione potente che mi spinge a “ri-vedermi”: l’amore e la stima verso la mia lei, a cui devo veramente tutto quello che sono. Ma non è un ringraziamento che voglio darle, è un desiderio, quasi una necessità che peraltro non mi pesa affatto.
    La tua analisi riguardo “l’eredità” che quella madre ha lasciato all’uomo che tu hai amato così intensamente non mi sorprende. Non nella stesa maniera ma anch’io, nel mio arroccarmi sulle posizioni “dell’offeso” da mia moglie, non facevo altro che “reclamare” da lei quelle attenzioni esclusive che non mi sono state date o al contrario date in eccesso durante il delicato periodo della formazione della prima infanzia.
    Non sono uno psicologo, ma sono sempre molto curioso, e l’essermi avvicinato, al misterioso mondo della psiche, mi ha fatto riflettre su molte cose che riguardano i nostri comportamenti, la mia GR in questo caso.
    Una cosa ho compreso, almeno per quanto mi riguarda: l’arroccarsi nelle posizioni di “difesa” tipiche della GR, significa non aver ancora superaro alcune fasi della maturazione emotiva, significa un’insicurezza dei propri mezzi che attengono alle relazioni con “l’altro”, che NON si vogliono mettre in discussione, perchè si “sente” quanto pesanti sarebbero le consegunze di rivedre tutto un percorso che, bene o male, ci ha cconsentito di “mostrarci”, anche sdse non per quellom che siamo veramente.
    Si pensa di essere “creditori”, anche in amore, dove questo sentimento significa esattamente il contrario.
    Se si riuscisse ad intuire, a “sentire” come sta accadendo a me ora,quanto ci si senta più uomini completi e “ricchi” nel desiderio di dare, beh, sono certo c he tutti i gr che ci leggono si sforzerebbero di mettersi allo specchio e guardarsi in “faccia” veramente, scoprendo un nuovo SE’.
    A presto

  8. 688
    Arsen -

    Rambo,
    il tuo ultimo commento n°682 corrisponde esattamente alle cose che penso anch’io.
    Potrei apporci la mia firma sotto sia perchè ho vissuto le stesse situazioni, sia perchè condivido il tuo pensiero che è uguale al mio, sia perchè Tolteca ha ragione, sia perchè anche per me quello che hai scritto è all’ordine del giorno.
    Ieri ho avuto un’altra tremenda discussione con la mia ragazza perchè venerdì sera andrà ad una cena con amici universitari, circa 20 persone, e tra questi c’è anche uno con cui è stata clandestinamente e ci ha vissuto anche una settimana insieme.
    Lei dice che sono esagerato perchè con questo non si parla neanche più.
    Io ho rigettato tali parole perchè mi infastidisce anche il solo fatto che lui la possa vedere ben vestita, truccata e per varie ore, anche se c’è altra gente.
    Altresì non ha neanche prima chiesto il mio parere, mi ha detto tutto dopo che aveva già confermato la sua presenza.
    Questo è stato un altro motivo di ira per me e lei si è scusata dicendo che non aveva neanche pensato alla presenza di quella persona.
    Io invece si!
    Sarei andato con lei, ma purtroppo non risiederemo nella stessa città ancora per qualche settimana, quindi a tutto ciò si aggiunge anche la temporanea distanza.
    Ma vi rendete conto?
    Io secondo voi sarei esagerato?
    E’ bello che lei vada li con la presenza di quella persona?
    Non mi fa schifo solo quest’ultimo, ma mi fa schifo anche lei per il modo in cui è stata con lui.
    E lei losa che mi fanno schifo entrambi.
    Il fatto che lei vada li nonostante le abbia esperito la mia disapprovazione è per me ripugnante.
    Le ho detto che tutto ciò mi farà essere più cattivo nei suoi confronti e mi ha risposto che sono vendicativo e dispotico.
    Anche dopo aver fatto pace, io non accetto comunque il fatto che lei ci vada e il mio sdegno mi sembra fondato.
    Sta di fatto che già oggi le ho dato modo di vedere questa “mera ripicca” avviandomi a condotte che per lei possono essere fastidiose.
    Ora sono classificato da lei come il morallista che poi non applica la morale su stesso.
    Che giudizio risibile!
    Ora si abbiamo fatto pace e ci siamo chiariti, ma già so che venerdì saro incazzato tremendamente.
    In questa situazione non vedo nella gelosia retrograda una patologia, ma una reazione normale a comportamenti riprovevoli.
    Che ne pensate?

  9. 689
    Valentino -

    ciao a tutti,
    il mio pensiero questa sera va ad arsen. capisco perfettamente quello che dici e provi perchè anche io ho vissuto la stessa situazione.
    mi sarei incazzato tantissimo anche io!
    mi sarei incazzato perchè ha deciso senza parlarne prima, perchè sa che tu soffri per questo, mi avrebbe fatto incazzare da morire la frase “sei esagerato perchè con questo non ci parlo neanche più” e quella “non avevo neanche pensato alla presenza di quella persona” che credo siano le classiche risposte del caso…

  10. 690
    WindGirl -

    per Luna: ti ringrazio di avermi citato così tante volte (anche se hai sbagliato il nome, ma non importa, tranquilla).
    alcune tue frasi come “”il passato riletto nel presente è una cosa diversa da un passato che una persona ha “integrato” dentro di sè”” sono esattamente quello che dovrei mettermi in testa ma che non riesco a fare. per me è così, il mio passato ormai è archiviato e le scene di sesso che ho vissuto hanno valore zero, mi è rimasto solo il rispetto per gli ex che con me si sono comportati bene. perchè non dovrebbe essere lo stesso per il mio ragazzo?!
    eppure nei momenti di crisi la lucidità svanisce… e anche nei momenti di “tranquillità” ho paura che lui non abbia realmente analizzato il suo passato, fatto il paragone con me e dedotto che io sono meglio di chiunque altra per tutto… non parlo del totale (so che mi ama e adora) ma di un eventuale stupido particolare sessuale in cui la sgualdrina di turno gli ha dato più soddisfazioni di me. ho paura che in una piccolissima parte del suo inconscio io perda qualche confronto con qualcuna.
    hai ragione te: devo trovare la serenità nel mio essere femmina e donna, ma questo indipendentemente da lui, me lo ha detto anche la dottoressa. Non devo delegare a nessuno la mia autostima!!
    è anche questo il problema dei GR.
    forse per questo offendiamo e sminuiamo i nostri partner anche se gli amiamo, sminuendo loro ci sembra di essere leggermente più importanti noi…
    mi dispiace per le tue sofferenze.
    anche il mio ragazzo ha alcune paranoie ma soprattutto sul presente e so come ci si sente ad essere attaccate ingiustamente… purtroppo o per fortuna sono io quella più “malata” tra me e lui… è un santo a sopportarmi!

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