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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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Ciao Bluvito, i tuoi post sono sempre molto acuti e traspare un livello di introspezione invidiabile. Ho due domande per te. Che tipo di uomo era il padre di tua moglie? E come definiresti il rapporto che lei aveva con lui?
Ti chiedo questo perché in molti dei tuoi post esprimi l’anelo di voler comprendere le donne, tra le righe è chiaro che in primis stai parlando della tua donna, ti sta a cuore capire il senso delle sue scelte passate. Ebbene, per capire le scelte affettive di una donna non c’è altro modo che indagare sulla personalità del padre e sul rapporto padre/figlia che ne ha marcato lo sviluppo affettivo. Ognuno di noi trascorre la vita inseguendo il miraggio del genitore del sesso opposto, per innumerevoli motivi. Per il desiderio di prosecuzione delle emozioni che ci hanno nutrito durante la crescita, oppure per un tentativo inconscio di riparazione verso un rapporto incompleto e carente col genitore.
A presto
Gentilissimo Hans, ti ringrazio perchè hai riscontrato anche tu i miei commenti.
Devo però dirti che non ho fatto affermazioni mendaci fino ad ora, ho effettivamente 19 anni, sono del ’92.
Non mi sorprende però che pensi ciò perchè non sei il primo che mi dice questa cosa, anche nella vita reale.
La mia stessa partner non risente della mia inferiore età a livello catratteriale, dicendo di fatto che sembro più grande in tal senso.
Mi fa piacere che hai usato le mie parole per esprimere i tuoi pensieri, ciò mi fa credere di essere stato chiaro ed essere riuscito ad esprimere bene i miei stati d’animo.
Sta di fatto che la tua situazione non è molto diversa dalla mia, quindi la posso capire bene.
Io mi sento logorato quando penso che così tanti uomini, conosciuti talvota poche ore prima, sono stati fisicamente con la mia partner, in quanto lei avrebbe dovuto appunto dare la sua intimità (che io ritengo una cosa preziosa per ogni donna) soltanto a chi, come me, la meritava perchè innamorato e legato sentimentalmente già prima di fare l’amore.
Proprio lei, parlo ora anche con Bluvito, mi ha detto che in effetti non ha mai avuto un rapporto completamente alla pari con nessuno perchè aveva sempre la speranza occulta di aver intrapreso qualcosa di più.
Sperava quindi anche con uomini appena conosciuti che dando la sua intimità avrebbe creato un legame sentimentale reciproco.
Verrebbe da chuiedersi come è possibile avere intenzione di legarsi a qualcuno appena conosciuto, ve lo spiego di seguito.
Lei dice che erroneamente credeva che nessun uomo si sarebbe impegnato per una relazione senza aver avuto prima quel tipo di rapporto, in quanto secondo lei gli uomini ritengono il sesso un punto fondamentale per iniziare.
Non so fino a che punto lei pensi davvero ciò, potrebbe anche essere un modo per giustificarsi con me.
Io in un modo o nell’altro provo forte disapprovazione su questo, perchè anche se fosse così ha comunque avuto una visione distorta che l’ha portata a condotte sbagliate e immorali dal mio punto di vista.
Io credo con tutto me stesso che un uomo può innamorarsi tranquillamente prima di fare sesso con una donna, perchè in passato è successo anche a me.
Infatti le ho reiterato svariate volte che io sarei stato con lei anche se non avessimo avuto rapporti fisici sin da subito.
Pertanto è sic et simpliciter che un uomo che vuole rapporti sessuali subito ad ogni costo è solo perchè in realtà gli interressa solo quello.
Appunto una donna, proprio perchè vuole sempre di più, deve far aspettare per comprendere con certezza cosa c’è dall’altra parte.
In fondo noi gelosi retroattivi siamo uomini e come tali sappiamo cosa pensano e vogliono i nostri simili (gli altri uomini).
Se invece una donna vuole sesso non tiene alla sua intimità considerandola di pari valore ad una caramella, in quanto la si può dare a chiunque.
Entrambi i concetti comportano condotte errate per le donne e sofferenze per noi, quindi sono riprovevoli a prescindere da quale sia vero.
io sinceramente non riesco proprio a comprendere il tuo punto di vista bluvito.
Caro Tolteca, ti ringrazio per la tua lusinghiera sottolineatura relativa alla qualità dei miei post, ma soprattutto per aver afferrato il senso di questi alla luce di quanto è accaduto nella mia vita affettiva, con la conseguente necessità di comprendere meglio la psicologia della persona che ho più amato al mondo: mia moglie.
Avrai intuito che la curiosità di capirne alcune scelte nasce anche dal fatto che, queste, non rientravano nel quadro che di lei mi ero fatto, negli oltre vent’anni di matrimonio.
Ho riflettuto anche sull’aspetto per il quale tu mi poni la domanda, ma francamente, a parte la data di nascita, curiosamente coincidente, con quella del padre di mia moglie, altro non ho visto. Devo aggiungere però, che l’astio nei confronti del “personaggio” di cui mia moglie si innamorò a suo tempo, non ricambiata, è forse letto da me in maniera parziale, anche se il comportamento complessivo verso quella ragazza che ne era innamorata non si può considerare oggettivamente edificante, a prescindere dalla relativa giovane età del soggetto.
Tornando alla tua domanda, mia moglie ha avuto col padre un rapporto straordinariamente elettivo. Ultima di tre figli di una famiglia inglese della classe popolare,cresce in un clima familiare sereno, con una madre attenta ma molto rigida dal punto di vista educativo, dalla quale ha assorbito una visuale vittoriana del rapporto con l’altro sesso, e un padre allegro,comunicativo e con uno spiccato senso dell’humor, come si può immaginare per un inglese. Sens of humor che mia moglie ha ereditato pienamente.
Purtroppo questo rapporto idilliaco si è interrotto per la prematura scomparsa del genitore, per infarto, a soli 55 anni, quando la ragazza aveva solo 15 anni, facendo inoltre precipitare la famiglia in difficoltà economiche pesanti.
La mia futura lei vince una borsa di studio per la Royal Academy di Londra dove si traferisce all’età di 16 anni restandovi per tre, diplomandosi ballerina classica. Inizia la sua attività artistica con compagnie itineranti e durante una turnè a Lisbona conosce il personaggio di cui si innamora col quale ha il primo rapporto sessuale, “innamorandosene”, senza mai avere un reale ritorno da lui. Ne resta legata,nonostante le ripetute dimostrazioni di disinteresse anche palesemente volgari, per almeno 6 anni, durante i quali due ulteriori “storie” sentimentali non sono bastate a far dimenticare il primo. Il resto dei dettagli lo conosci.
Del padre ha un ricordo delizioso, e gli aneddoti che mi racconta sono fantastici, e devo dire che mi è spiaciuto non poterlo conoscere perchè doveva essere un tipo davvero speciale, con l’unica pecca della passione delle scommesse,che, come tutti sanno, è un “abbonamento” alla perdita continua, anche se fintanto che lui era in vita non è mai mancato nulla in famiglia.
Quanto questa ricerca del genitore “amato”, di cui mi parli e che conoscevo come spinta nella ricerca del partner, abbia influito nella scelta del suo primo amore, non >>
>>> riesco ad immaginarlo, anche se lei, discutendone in maniera sobria su che tipo fosse questo ragazzo per perdene la testa sino a quel punto, nonostante il conclamato menefreghhismo, lo ha definito, intelligente, simpatico e con un certo carisma, e per, giustificare i suoi comportamenti “opportunistici”, “un ragazzaccio”, “una simpatica canaglia” “si sentiva il più furbo di tutti” “faceva il brillante nel suo ambiente. Poi era anche uno spacciatore di piccolo cabotaggio, con scarsa istruzione e nessuna capacità particolare dal punto di vista professionale. Frequentatore di locali dove poteva incontrare belle ragazze e imbrogliare qualcuno per trarne vantaggio, amici compresi.
E’ finito in galera per aver clonato carte di credito di clienti mentre faceva il cameriere in un ristorante: E’ stato licenziato da un istituto di crdito, dove uno zio era riuscito a farlo assumere come contabile, perchè spacciava all’interno.
negli ultimi tempi, quando lei lo vedeva sempre più preso dalla droga ne riscontrava un’accentuata tendenza alla menzogna e all’accattonaggio (aveva suggerito alla mia futura moglie di chiedere soldi a sua mamma per acquistare la droga), si faceva mantenere negli acquisti da lei e dagli amici e ha portato le fidanzate o conviventi tutte ad avvicinarsi agli stupefacenti sino al punto di farle ricoverare per la disintossicazione; e ringrazio il padreterno che non sia successo questo con la mia lei. Resterà sempre un mistero per me come facesse un individuo del genere, neppure avvenente fisicamente, ad avere donne che se lo contendevano. Ecco perchè sto indagando sulla psiche femminile. Ma quanto mia moglie, (allora come adesso la classica candida “brava ragazza”) abbia trovato, seppur inconsciamente, di suo padre in quello che io definisco un disgraziato, be’ Tolteca, francamente non lo so proprio; infatti le ho detto che per me in lei c’è un lato oscuro che sfugge anche a sè stessa; ma se tu riuscissi a fare un pò di chiarezza al riguardo te ne sarò (anzi: saremo) sempre grati. Spero di avere un tuo riscontro in merito.
Un carissimo saluto, Bluvito.
Caro Bluvito, a volte quando si è piccoli anagraficamente – chi meglio di me quindi può dirlo – ci si innamora facilmente di qualcuno che di amore meriterebbe poco o niente.
E ciò prescindendo se si tratti di un uomo o di una donna.
Anche a me è capitato di perdere la testa per ragazze che veramente si comportavano talmente male da meritarsi di essere mandate al diavolo in pochi giorni.
Eppure per una di queste io sono stato male più di un anno, proprio perchè il mio amore non era corrisposto.
Quando guardo il carattere della mia attuale ragazza, almeno per quello che ho visto fino ad ora, noto inevitabilmente che non ha nulla a che fare con tutte le precedenti che ho avuto, che erano tutte avare di sentimenti e forse io mi fissavo troppo proprio perchè non riuscivo a farle ricambiare.
Quando penso a ciò vedo che io sono innamorato fortemente della mia partner attuale, ma questo amore è fortemente motivato per i tratti caratteriali che ha, che io ho sempre desiderato trovare in una donna.
Eppure per quelle di prima io, non so come, perdevo la testa.
Credo che, soprattutto quando siamo giovani e non sappiamo cosa dobbiamo aspettarci dall’altro sesso, ci innamoriamo delle prime persone che incontriamo (i cosiddetti “primi amori”) e i loro difetti ci appaiono oscurati.
Infatti sicuramente quella è tra le prime, se non la prima, esperienze sentimentali di tua moglie.
Se però è così ti posso garantire che tua moglie sa che quello con cui stava era un mentitore e nel contempo sa che tu sei mille volte superiore.
Per me infatti la mia attuale ragazza, salvo ogni impregiudicato diritto, è mille volte superiore di quella/e cretina/e per cui ho perso la testa in precedenza.
Tutto ciò nonostante con lei ho una grande sofferenza proprio a causa della gelosia retroattiva.
Probabilmente tua moglie, non denigrando la personalità di quel suo partner negativo, non vuole ammettere a se stessa e a te che stare con lui è stato un grande sbaglio.
Tengo a precisare che queste sono solo delle mie ipotesi, non voglio giudicare far sentire offeso nessuno.
Il fatto di innamorarsi della persona sbagliata è una cosa che capita a tutti, uomini e donne.
Perciò molti di noi ritengono invece più grave che una donna vada a letto con molti uomini senza amore.
Dopotutto l’attrazione sia fisica che emotiva che abbiamo verso qualcuno nasce sempre da fenomeni irrazionali, è per questo che non riesci a spiegarti come abbia fatto tua moglie.
Io non riesco a spiegare a me stesso come ho fatto ad invaghirmi di donne che veramente avrei dovuto odiare, e l’ho capito solo adesso.
Anch’io soffro molto proprio per la quantità, nonchè la scarsissima qualità, degli uomini con cui la mia lei è stata.
Con qualità voglio dire il profilo caratteriale di questi che volevano solo sesso.
Ovviamente hai ragione quando dici che la psicologia femminile è diversa da quella maschile, volevo solo dire che il caso di tua moglie può capitare a tutti.
Spero vorrai riscontrare questo e il mio penultimo post.
Buongiorno a tutti, mentre commento i post di Valentino e Arsen.
Intanto constato il fatto che questo forum riesce a creare uno scambio intergenerazionale davvero interessante, su un argomento, l’amore, che resta sempre il principale “motore” della nostra vita, mostrando altresì come questo “valore assoluto” della nostra esistenza venga interpretato, nel suo manifestarsi, in maniera così variegata dai protagonisti; sia per quanto riguarda il “dare” che il “ricevere”. Valentino ne è una riprova rispetto al fatto che NON comprende le ragioni della mia GR, mentre io ne comprendo le sue ma, con tutto il rispetto per lui, le pongo su un piano di minor consistenza “morale” relativamente alle ragioni che hanno portato me ad interessarmi di questo aspetto delle relazioni sentimentali.
Naturalmente non sono uno psicologo, ho solo l’esperienza dell’età dalla mia parte,una formazione tecnico scientifica e una vorace curiosità, che mi spinge a cercare sempre le ragioni di un fenomeno,sia esso “fisico” che “umano”. Non sempre ci riesco ovviamente, specie per la seconda delle categorie. Il perchè è semplice: siamo tutti dei “mondi” speciali. Potrei paragonare il carattere di una persona ad un “caleiodoscopio”. Sapete cos’è, vero? Quel tubo dentro il quale sono posti degli specchietti che riflettono un’immagine che si sta guardando attraverso di esso, scomponendola in maniera suggestiva. Ogni caleidoscopio forma una scomposizione diversa della stessa immagine, non ce n’è uno uguale ad un altro.
Uso questo semplice esempio per dire una banalità, e cioè che ognuno di noi vede la vita con uno “sguardo” personale, frutto dei mille ingredienti che ne hanno formato il carattere. Ma la cosa interessante è che ognuno degli “osservatori” è convinto di vedere l’immagine GIUSTA, e abbiamo solo quel PUNTO di VISTA per farci un’opinione. Questa “realtà relativa” lo è ancora di più quando si tratta di giudicare il comportamento altrui; nello specifico, quello che riguarda i nostri partner, cioè coloro LE quali dovrebbero rappresentare il riconoscimento del nostro valore come oggetto d’amore.Insomma, noi ci aspettiamo che per le nostre donne si sia il massimo, come loro lo sono per noi.
Per valutare quanto si è vicini a questo “traguardo”, ognuno di noi usa le più svariate categorie, che vanno dalla banale estetica (ho la donna “più bella del mondo”, quindi se ha scelto me io valgo tot) a quelle “morali”,del genere: è “stata solo mia”, quindi io sono il top.
Devo però sottolineare che per me queste condizioni significano essere in una SITUAZIONE della quale io mi faccio primo rappresentante: una visuale sbagliata dell’amore: quella dell”AVERE” invece che del “DARE”; perchè se non accettiamo questa condizione che ci caratterizza (almeno io, per quel che mi riguarda, ne sono ormai consapevole)non credo si faranno mai passi avanti per il superamento della GR.
Ora, in attesa di essere scevri dall’infantile desiderio di AVERE, ognuno di noi vede l’oggetto del proprio amore>
>>> come l’unico dedicato a noi, escusivo ed assoluto, esattamente come succedeva con le nostre mamme, dalle quali istintivamente dipendevamo nell’infanzia per soddisfare tutte quelle esigenze che la Natura richiedeva ci venissero date, per garantirci la sopravvivenza. Come sapete ho già usato questa metafora, ma è l’unica che mi viene in mente per spiegare almeno il mio stato d’animo di fronte al mio attuale problema. Insomma,la mamma dava senza aspettarsi alcun ritorno se non quello di vederci felici, appagati e…sazi (Tolteca insegna riportando alcuni aspetti delle nostre scelte sentimentali al rapporto con i genitori)
La valutazione della presenza o meno di questa esclusività nelle nostre partner,in realzione al bisogno di “avere”, viene mutuata attraverso quanto queste abbiano dato a chi ci ha preceduto. C’è chi lo fa in termini “quantitativi” come Valentino e la maggioranza dei partecipanti al forum, c’è chi come me in termini “qualitativi”. Sono due posizioni rispettabili, relativamente a quanto possa essere “rispettabile” una condizione di palese assurdità della GR. Ma il fatto è che le abbiamo e con esse dobbiamo fare i conti,almeno per il momento. Per scendere ai livelli più terra terra,che riguardano i nostri “rancori” verso ciò che le nostre partner ci avrebbero “negato” rispetto all’esclusività che reclamiamo (quando non c’eravamo!!!), insisto a dire che io NON sarei particolarmente “offeso” da rapporti pregressi della mia partner che non avessero coinvolto la sfera sentimentale, per il sempllice motivo che io mi pongo verso di lei negli stessi termini. Cioè a me interessa il suo “cuore”, mentre il suo corpo, e l’uso di questo (se mi permettete il termine) è un sottoprodotto strumentale del primo. Vale a dire che mia moglie non la considero una mign….ta, nè mai l’ho considerata tale, così come gli altri suppongo facciano verso le loro di partners, ma se anche lo fosse stata, senza coinvolgimento sentimentale, avrei anche potuto accettarlo sapendo che con me aveva trovato finalmente l’AMORE, cioè un sentimento “scoperto” SOLO con me. Ma se ho IL DUBBIO, che questo amore, in realtà è stato cercato con qualc’un altro,che non solo non l’ha corrisposto, ma l’ha persino umiliato e tuttavia lei si accontentava, o lo accettava, meglio ancora, continuando ad amare COMUNQUE quell’individuo, per poi rassegnarsi(sembra)a non poterlo avere, io non mi vedo al TOP per questa donna; non fosse altro che, con tutti i miei limiti,la corrispondo, ne riconosco la dignità e NON la mortifico “usandola” egoisticamente col suo consenso. Spero di essermi spiegato.
Il fatto è che se non fossimo in questa fase dell’AVERE (e io di certo in questo momento lo sono), queste necessità non dovrebbero neppure presentarsi nella nostra anima. Dovremmo amare quella persona senza giudicare il suo passato,essendo soddisfatti ed appagati per il solo fatto che si lascia amare da noi.Tutta qui sta la differenza. La maturità emotiva. Voi avete il tempo per colmarla: e io?
Ciao Arsen, non ho dimenticato di risponderti, è solo che ora non ho tempo. Lo farò più tardi. Ciao, Blu
Caro Buvito,
aspetto volentieri per la tua risposta appena puoi.
Intanto, riscontrando il tuo commento di stamani, tengo a precisare che la tua sofferenza, sebbene abbia una sfaccettatura leggermente diversa, è comunque da me compresa e rispettata.
Però da quel che capisco vedo che ciò che ti fastidio è appunto il sentimento che tua moglie aveva verso questo precedente partner.
Io credo che comunque lei ama molto più te, sa che tu sei infinitamente meglio di quello ed è contenta che con quest’ultimo sia finita perchè così ha potuto conoscere te, proprio perchè la ami e le dai molto di più rispetto all’altro.
Perciò lei da molto anche a te da parte sua, più di quello che abbia dato in precedenza.
Per il resto mi riporto a quanto già detto nei miei due precedenti commenti, per i quali attendo sollecitamente un tuo apprezzatissimo riscontro.