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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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a me sicuramente la prima che hai detto
Anche a me la prima.
Buongiorno Arsen, in effetti le considerazioni cui mi riferivo in realtà erano…una: la vostra differenza di età. Per essere più chiaro, affidandomi alla mia esperienza(l’unico vantaggio dell’età) è quella che i tuoi 19 anni non possono competre con i 33 della tua ragazza. Noi maschi a quell’età siamo bambini, una donna a 33 anni è una donna. Voglio dire che ti garantisco che da qui ai tuoi 33 anni cambierai minimo un paio di volte. Ciò non toglie che tutto può funzionare, in amore non esistono regole fisse. Tuttavia il consiglio è quello di contestualizzare la situazione, tenendo presente che la tua lei non poteva non aver avuto “storie” prima di te, a meno che non fosse una suora di clausura, e neanche questa sarebbe stata una garanzia.
Le (o la)considerazione nei tuoi riguardi, si riferiva al fatto che
la tua età ti impedisce di avere ancora quella “sicurezza” dei tuoi mezzi emotivi per razionalizzare un mondo, quello degli affetti, che non finisce mai di essere scoperto. Ti parlo pensando ai miei vent’anni.
Quando ti dicevo che il tuo problema è più facile da comprendere che da risolvere, mi riferivo al fatto che, come potrai notare, i frequentatori di questo forum, sono di tutte le età, quindi la GR colpisce inaspettatamente ognuno di noi: ventenni, come cinquantenni, quasi …democraticamente. Con la differenza che alla tua età hai la vita davanti con tutte le esperienze che questa ti porterà e con essa il cambiamento delle tue visuali; a cinquanta quello che è fatto è fatto, è più difficile cambiare. Quindi, quando dicevo che per te è più facile da capire il tuo problema che risolverlo, pensavo al fatto che negli anni a venire sarai tu a”risolverlo” perchè quello che oggi ti sembra un dramma verrà certamente ridimensionato, sia che resti con lei che il contrario. Alla mia età la struttura caratteriale è definita.
Forse non sono stato chiaro con te, ma la mia considerazione aveva un fondo di ottimismo nei tuoi confronti, proprio e relativamente al grosso vantaggio del tempo che hai a disposizione davanti a te.
La tua ragazza è stata sincera, come in genere lo sono le donne che amano, e parlandoti dei suoi trascorsi ti ha dato una dimostrazione di stima, ma loro tendono a proiettarsi nel futuro, noi maschi spesso tendiamo a vivere il passato, e con eso le storie chele nostre compagne hanno vissuto prima di conoscerci, ma che le hanno fatte diventaare quelle ch conosciamo e che amiamo, e che ha fatto si che scegliessero noi.
Il mio problema è se la mia lei ha scelto me perchè si è resa conto di aver avuto a che fare con un idiota veramente o se ha dovuto rassegnarsi a non poterlo avere, e quindi si è “accontentata”, seppure avrei mille motivi per pensare il contrario.
Le donne amano un uomo per volta, ed ogni passaggio dovrebbe essere migliore del precedente, anche se io mi sto facendo dubbi al mio riguardo.
Io ti dico di viverti il momento con lei serenamente,giorno per giorno,senza mitizzarla,poi si vedrà. Vivi il momento.
Cari Hans e Valentino (a proposito auguri a te, per il tuo onomastico).
Quindi mi pare di capire che per voi è più “grave” il numero dei rapporti pregressi delle vostre ragazze che non la qualità; vale a dire che se una ragazza ha avuto rapporti superficiali dove il sentimento non era presente, vuoi per mancanza di sintonia tra i due, immaturità, ignoranza della materia o qualunque altra cosa, che ha fatto sì che questi rapporti non fossero diversi da quel piacere che tutti spesso hanno cercato “autonomamente” (perchè così è in fondo: i due sono solo strumenti l’uno per l’altro, e non è detto che sia la donna ad esse più usata), questo pesa di più che non un unico rapporto durante il quale quella donna ha dimostrato per anni una “devozione” verso un uomo che non l’amava, che la usava mentre lei lo amava comunque? Dimostrando così che quell’uomo è il massimo per lei, in quanto può darle solo egoismo che per lei va bene lo stesso,come una schiava, un cane; mentre nel primo caso, quanto meno, si può imputare a quelle donne che si sarebbero solo “divertite”, che non c’era coinvolgimento emotivo, in quanto, probabilmente non avevano incontrato l’amore che forse hanno trovato in voi.
A me sembra molto più pesante nei nostri confronti il secondo caso, dove ci sono di mezzo dei sentimenti; sentimenti di una donna che si è accontentata delle briciole pur di stare con quell’individuo. Potrei mai sapere se io, nelle stesse condizioni, sarei stato accettato ugualmente, mettendola su un piano di un puro confronto? No, ti sentirai sempre “meno” di quell’altro, perchè tu ne sei innamorato,qualcosa le dai, l’altro niente, ma lei c’era sempre, lo desiderava ugualmente, altro che una banale sco…a, che in quei casi era praticamente come un… “fai da te”.
Diverso invece è il coinvolgimento sentimentale se mi permettete, e’ molto più totalizzante, esclusivo.
Potrà darci fastidio che una ragazza abbia avuto degli incontri superficiali, ma quando si è accorta che esiste qualcosa di diverso (magari scoperto con voi) abbia fatto un salto di qualità; ma immaginate che la stessa abbia avuto una ed una sola storia con un individuo che le ha fatto perdere la testa, o che comunque lei ha avuto “in testa” per anni, con un rapporto a senso unico, che forse si è concluso non perchè “esaurito”, ma interrotto con rimpianto per non aver conquistato quell’amore (questo è quello che penso nel mio caso) come vi sentireste? Non avreste il dubbio di essere un piano B?
A me sembra peggio che non quello di una donna che ha avuto 10 incontri “stupidi” dove non si è innamorata perchè sapeva, da subito, di avere a che fare con un decerebrato, piuttosto di una che si è innamorata di un decerebrato che non ha mai considerato tale nonostante le ripetute dimostrazioni,le indicazioni da parte di amici, ma del quale ha potuto solo rassegnarsi a non averlo.
Quindi spiegatemi perchè sarebbe peggiore il caso cui pensate voi, dove non c’è coinvolgimento emotivo. Sono curioso.
Un salutone. B
Grazie Bluvito, ci tenevo che esprimessi quello che pensavi.
Mi aspettavo commenti più negativi, invece i tuoi hanno una base solida e delle fondate motivazioni. Ho capito bene tutto quello che vuoi dire e il motivo di ogni cosa.
Da quanto ho letto capisco che non hai dato un giudizio superficiale, ma hai scrutato bene il mio caso e hai riflettuto prima di rispondere.
Mi colpisce proprio il fatto che nonostante non ci conosciamo mi hai dato queste attenzioni.
Le tue parole adesso fanno riflettere me che, oltre a prenderle molto in considerazione, ne farò tesoro per tenerle sempre presenti.
Ti ringrazio per aver spiegato il tutto così bene.
Penso che tu abbia ragione su tutto.
Per quanto riguarda la tua domanda, penso che ai compagni dia fastidio più la prima situazione perchè in quel caso vuol dire che la donna non ha dato abbastanza importanza alla propria intimità, condividendola con chiunque.
Nel secondo invece la donna ha rapporti con un uomo che, anche sfruttandola, è però amato da lei.
Quindi l’amore che unilateralmente lei prova la giustifica a condividere la sua intimità, cosa che non si può dire del primo caso.
Infatti a me da molto fastidio che la mia donna abbia avuto tali condivisioni con gente a cui non era legata sentimentalmente.
Pur reiterando che queste due situazioni a volte possono combaciare in quanto una donna che si da facilmente spesso pensa di poter attrarre l’uomo con questi metodi, devo però ammettere che in effetti entrambe le situazioni possono essere fastidiose.
Evidentemente ognuno pensa che la cosa più fastidiosa sia quella che è capitata a se stesso perchè forse conosce solo quella.
D’altro canto, tornando alla conversazione tra noi due, credo che comunnque il problema della gelosia retroattiva non dipenda dall’età, perchè sono dell’opinione che in campo relazionale il nostro carattere si forma abbastanza precocemente, però sicuramente su ciò ne sai più di me, in quanto hai già passato la mia età e hai altresì molte più esperienze.
Tuttavia, credo che la gelosia retrograda dipenda da fattori che ci influenzano già da quando siamo bambini, a riprova di questo faccio riferimento al suddetto episodio della torta.
Voglio fortemente credere che si cambi, come dici tu, più volte a quest’età, al fine di migliorare e risolvere questi problemi, ma, come si vede dalla lettera principale che noi stiamo commentando, il protagonista soffriva del problema già a 19 anni e ora, dopo 24 anni di matrimonio con la stessa donna che gliel’ha causato, non sembre aver risolto del tutto questa manna.
Altresì l’età e l’esperienza possono essere di aiuto in queste situazioni.
Caro Bluvito. reiterando la mia gratitudine nei tuoi confronti e la speranza di avere altre conversazioni su tale argomento e su tutti gli altri che capiteranno, ti mando un caloroso abbraccio in attesa di un tuo nuovo e volutissimo riscontro.
Caro Arsen, tu hai l’età di mia figlia, ma ci accomuna questa ipersensibilità, assieme agli altri compagni di GR, a dimostrazione che il problema non dipende dall’anagrafe ma una predisposizione caratteriale. Sono mesi che ci sto combattendo, essendo emersa circa un anno fa, quando non mi era capitata MAI prima d’ora, perchè mai prima avevo tenuto ad una donna quanto tengo a mia moglie.
Il punto sta proprio in quella parola:”tenere”. E’ chiaro che le storie precedenti non avevano il coinvolgimento che ho con la mia compagna, e del passato di quelle ragazze non mi importava un bel niente; ma quando la nostra donna diventa il punto di riferimento del nostro valore come uomini, se si intravedono confronti (perchè di questo si tratta) con altri eventuali partners verso i quali NOI riteniamo lei abbia dato di più o con i quali si sia (a nostro parere) sprecata, ecco che il paragone diventa insostenibile. In realtà l’errore che facciamo e quello di giudicare una persona che NON C’E’ PIU’, la vediamo com’era nel passato e spesso con un giudizio non obbiettivo, perchè noi non eravamo presenti per vedere veramente come stavano le cose. Ora lei sta con noi,è ha scelto di starci, non vi è stata trascinata, ed inevitabilmente avrà capito che tu, come gli altri nella nostra situazione, è “il meglio” rispetto agli “esperimenti” di prima.
Qualcuno dice che una ragazza deve baciarne di rospi prima di trovare il principe azzurro; e d’altra parte se non si sperimenta non si potrà mai sapere se chi si è scelto (per la vita: tu hai appena cominciato gli esperimenti: calma)è la persona giusta. Sperimentando, in realtà si impara a conoscere prima di tutti sè stessi, e questa è la prima conquista,spesso costellata di sbagli, anche grossolani. Questo vale per noi maschi quanto per le donne; quello che conta è imparare dagli errori, anche se questo ha significato essersi “sprecati” con degli idioti. Ecco perchè io non sono troppo severo contro quelle ragazze che possono aver avuto delle esperienze “superficiali” se poi hanno compreso che lo erano: nessuno nasce imparato, come si dice. Diverso è (come nel mio caso) se la donna che ami temi non abbia potuto realizzare un sogno d’amore con un uomo che non la voleva e lo dimostrava, cosa che mi è parso non sia bastata a lei per convincersi di essersi innamorata di uno stro..o conclamato, serbandone foto e ricordi, e in fondo autocolpevolizzandosi, facendomi capire, quando le chiedevo come potesse accettare un elemento così squallido, che… “bè, in fondo lui era così, mi piaceva e lo accettavo, non posso farci niente se non mi voleva,è colpa mia se mi sono fatta maltrattare”. Io invece che le ho dedicato la vita… mah
Ma qui entreremmo nel misterioso mondo della psiche femminile che ha aspetti masochistici che noi maschi non comprendiamo, nè comprenderemo mai, stanne certo.
Io ti dico che è mille volte peggio questo che 10 storie senza sentimento credimi .
Arsen,goditi la tua “ragazza”ora, perchè il tempo…vola.
Ciao
Chiunque tu sia Arsen, stento a credere che tu abbia soltanto 19 anni a giudicare dal linguaggio con il quale tu ti esprimi. Comunque, per rispondere a Bluvito mi permetto di citarti mettendo in risalto i passi che riflettono maggiormente quelli che sono i miei pensieri. Io non sarei riuscito a spiegarmi così bene:
”
Per quanto riguarda la tua domanda, penso che ai compagni dia fastidio più la prima situazione perchè in quel caso vuol dire che la donna ***non ha dato abbastanza importanza alla propria intimità, CONDIVIDENDOLA CON CHIUNQE***.
Nel secondo invece la donna ha rapporti con un uomo che, anche sfruttandola, è però amato da lei.
Quindi l’amore che unilateralmente lei prova la ***giustifica a condividere la sua intimità***, cosa che non si può dire del primo caso.
”
Io sono passato per entrambe le situazioni. La mia compagna era “strainnamorata” di un tipo che passava gran parte del suo tempo a ubriacarsi e che approfittava di quello che lei provava per lui per andarci a letto. Ammetto che già questo mi provoca un certo ribrezzo. La storia è durata circa un anno, lei infine non ce la faceva più e ha troncato questa “relazione”. Ma come dice Arsen, secondo i miei canoni, il fatto che ne fosse innamorata la “giustificava a condividere la suo intimitá”, rendendo ai miei occhi il tutto un po’ meno squallido. Non ho mai pensato che lei non avrebbe dovuto innamorarsi di un elemento del genere, non faccio paragoni fra lui e me, non ho mai avuto la sensazione di essere inferiore a lui o che lei non potesse provare la stessa passione per me, cioè di “essere un piano B”. Mi vedo piuttosto nella parte di chi le ha “insegnato” qualcosa, mettendola cioè nelle condizioni di rendersi con chi aveva avuto a che fare, e in quale assurda situazione era andata a finire. Per quanto riguarda quello che aveva vissuto durante questo periodo, per come si era fatta usare e umiliare, ho sempre pensato “peggio per lei”, “c***li suoi”. Mi ricordo che in uno dei tuoi post, Bluvito, tu dicesti proprio che ti sforzavi di vederla così.
E fin qui tutto bene, o quasi. Se non fosse per un numero non meglio precisato di storielle a puro sfondo sessuale a cui si era lasciata andare per distrarsi dalla sofferenza per quell’amore non corrisposto. Non sono in grado di trovare le parole per esprimere le emozioni che genera in me il fatto di esserne a conoscenza. E comunque, di storie simili ne aveva avute anche prima, cioè senza che ci fosse “l’attenuante” dell’amore infelice.
Da quello che scrivi ho l’impressione che la tua GR non si riferisca tanto alla sfera sessuale bensí a quella emotiva. Mi è parso di capire però, che alla maggior parte dei GR è il passato sessuale che interessa. Tu parli della “banalità di una s****ta”. Beh, per me il sesso non è mai stato una cosa banale. Non voglio mettere in dubbio che per molti lo possa essere e non voglio esprimere giudizi in merito.
Ci sono anche quelli che sono in grado di vivere il sesso come una cosa banale ma guai a parlare del passato sessuale della loro partner, che contenga sesso “banale” o meno.
Per dirlo con Arsen: io ho sempre preferito “vivere la mia intimità” in un certo modo. Anche con la mia attuale compagna sono rimasto fedele al mio modo di essere. Ma a livello emotivo, durante i momenti di intimità, per colpa della GR, non riesco a vivere come vorrei “l’intimità”.
Caro Hans, grazie per la tua risposta, dalla quale emerge ancora una volta quanto questa sindromeche ci caratterizza venga a crearsi attraverso mille diverse sfumature del carattere di chi ne soffre.
I nostri punti di vista mettono su due piani diversi gli atteggiamenti sessuali delle nostre compagne: c’è chi da più importanza all’espressione fisica e chi a quella sentimentale della relazione.
Mettiamola su questo piano: il sesso, con o senza implicazioni sentimentali è un modo di “comunicare”. Per essere più chiari, nella vita, attraverso i nostri mezzi di comunicazione: la parola, lo scritto, persino gli atteggiamenti del corpo e la mimica, noi “comunichiamo” all’interlocutore chi siamo, cosa pensiamo di lui e se ci piace o meno. In questo contesto si possono fare “discorsi” dotti, o leggeri, banali o profondi, stupidi o intelligenti; dipende dalle mille situazioni e condizioni in cui ci troviamo in quel momento, vale a dire che non è detto che si possa o debba fare discorsi pomposi e “seri” quando non vi sono le condizioni, nè che si debba essere faceti quando la situazione non lo richiede.
Il sesso inoltre è anche una “necessità” primaria: come la fame, la sete, l’istinto di sopravvivenza, quindi di tanto in tanto vuole che si soddisfino queste “sue” richieste. E qui non sfugge nessuno, nè maschi nè femmine. I maschi se la cavano meglio, in quanto l’atteggiamento promiscuo di questi,(in tutte le culture, non solo quelle latine) li fa rientrare nella categoria dei “fighi”. Un uomo che ha avuto molte donne o da queste è cercato è considerato un gallo dai suoi simili è uno desiderabile dalle donne; anzi, sono proprio loro che li fanno sentire così. per le donne è diverso. Un atteggiamento “allegro” di una donna è SEMPRE considerato come indice di poca affidabilità, rientrando nella atavica necessità maschile di non ritrovarsi ad allevare il figlio di un altro. Ecco perchè per millenni la femmina, per assicurarsi un maschio,le dava un’immagine di sobrietà sessuale per convincerlo della sua moralità e …fedeltà. Poi erano pieni gli orfanotrofi di bimbi abbandonati, frutto di libertà sessuali femminili “non manifeste” Oggi non è più così. Una donna, anche la più stupida, sa come controllare una gravidanza, quindi esprime la propria sessualità con più libertà, non delegando alla gestione di questa la condizione “sine qua non” (senza la quale) possa trovare un marito, o un vero amore.
Detto questo, io non ho mai pensato che una donna (a meno che non sia una ninfomane) che abbia avuto N rapporti prima di me debba, da me,essere giudicata moralmente accettabile in ragione inversamente proporzionale al numero di “incontri” sessuali, specie se questi erano compiuti con l’inesperienza dell’età, come spesso accade, ma comunque sullo stesso piano di reciprocità. Non vedo cosa ci sia di “degradante”: vale più la sessualità femminile di quella maschile in termini di esigenza fisica? Laddove non sempre è possibile trovare l’uomo dei sogni al primo colpo
…Altro fatto è che una donna,si innamori di un tizio, magari il primo con cui fa l’amore; e per giustificare una scelta cosi’ importante (ecco i guai di certe educazioni troppo sessuofobiche) se lo fa andare bene, non avendo altri termini di poragone, arrivando a tollerarne i tradimenti le bugie, le ipocrisie e la mancanza di rispetto, pur di non apparire una…mign…a, a sè stessa, diventandone quasi succube e masochisticamente dipendente.
La violenza fisica è deprecabile quando c’è, ma quella morale lo è ancora di più, non sei d’accrdo? Per farla breve e tornare al mio punto di vista, io giustico la mia GR come non accettazione che la donna che io ho amato più nella vita, e alla quale ho cercato di dare tutto il possibile si sia fatta trattare da put…a, accettandolo solo perchè …innamorata del balordo del caso. Qualcuno dice che l’amore più puro è quello NON ricambiato, cioè si accetta tutto da qualcuno che non ti da niente, dando quindi a quest’ultimo il “massimo” del valore possibile. Quindi un uomo che poi ama questa donna su quale piano può risultare più amato se comunque cè reciprocità nel rapporto. Vqale a dire, se tu vedessi conoscessi una donna che ha amato due uomini nella vita, il primo che non le corrispondeva ma nonostante ciò venova desiderato ugualamente, mentre il secondo, pur essendo desiderato (e non sempre nel mio caso) la ama a sua volta, secondo te (voi) quale uomo ha avuto più valore per quella donna? Credo che la risposta sia quasi inutile.
Per chiudere perché devo scappare, tu trovi che si sia buttata via PIU’ una donna che ha fatto l’amore senza “impegno” aspettando quello giusto, piuttosto che una innamorata di uno che non la ama, che glielo dimostra prendendola in giro e usandola di tnto in tanto se non come una prostituta “gratis” quanto meno come una bambola di gomma. Essere innamorati non giustifica farsi degradare moralmente, come non è degradante, invece, una donna che fa l’amore senza essere innamorata perchè, come noi maschi, ma per motivi diversi, cerca una soddisfazione alla sua femminilità, accontentandosi di quello che c’è.
Per chiudere, sei io fossi stato l’ultimo di una serie di storie banali, ma l’unico di cui la mia donna si è innamorata non avrei nessuna GR. Se invece sono un’amore (ricambito) arrivato dopo una ralazione a senso unico dove lui sembrava un dio al quale era concesso tutto ma veniva sempre accettato, bè anche se questo era un mentecatto ( com’era nella realtà) apprirà sempre superiore nel desiderio della mia donna rispetto a me. Questa è la beffa, altro che aver incontrato 10 “bamboli di gomma”, e non sempre “dura” tra l’altro. Pensiamoci
Un salutone a tutti. Blu