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Sono un uomo infelice, distrutto dalla gelosia retroattiva

di uomotriste
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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.414 commenti

Pagine: 1 52 53 54 55 56 142

  1. 531
    Hans -

    E’femmene sò comme ‘e cane: addò abbuscan’ currn”
    Non so quanto ci sia di vero in questo detto, fatto sta che la mia (“femmena”), quando la conobbi, mi fece degli strani discorsi: diceva che non era mai riuscita a legarsi a un uomo che per lei provasse dei sentimenti. Preferiva rincorrere quelli a cui lei non interessava o che, come “l’ubriacone”, la trattavano male e la “usavano”. E se decideva di avere contatti sessuali doveva essere certa che non ci fossero in ballo sentimenti (amorosi). Diceva che questo tipo di sesso l’aveva sempre delusa (forse lo diceva per tranquillizzarmi, non ne sono sicuro), e nonostante questo continuava ad andare in cerca di questo tipo di storie.
    Io non ci ho mai capito niente, e a dire la verità non mi interessa neanche più capire. Credo di non esserne in grado. Comunque, l’immagine che si era creata di lei era alquanto negativa, per dirla in modo eufemistico. E che immagine dovrei avere di lei? Nessuna? Per quanto lei fosse dolce e affettuosa, per quanto continui ad esserlo, questa immagine continua ad essere una spina nel mio fianco.
    Con me comunque, diceva, era tutto diverso. La paura di legarsi a una persona era sparita. Ma non mi è mai piaciuto fare la parte di quello che la salva dal suo caos emotivo. Tanto più che il prezzo che dovevo pagare era quello di soffrire di GR, questa ridicola, ma non per questo meno reale afflizione. Lei aveva trovato il “bravo ragazzo”, io invece m’ero messo nei pasticci.

  2. 532
    Bluvito -

    Buongiorno a tutti.Controllare le comunicazioni su questo forum è ormai diventata una’abitudine quotidiana, che mi sta giovando più di quanto mi aspettassi. Ritrovare persone che condividono con me il peso dell’esistenza su problemi comuni, mi fa sentire meno “isolato” rispetto ad un problema che ai più sembra assurdo, ma che assurdo non è, perchè investe, con modalità soggettive, la più importante delle relazioni umane: l’amore.
    Spero di non apparire nè saccente nè “Grillo Parlante”, difetto nel quale si può incorrere quando gli anni hanno depositato l’unico vantaggio che porta l’età: l’esperienza. Ma su questo forum sto imparando molto, e moltissimo dall’intervento delle “ragazze”.I loro interventi sono illuminanti, mostrandomi il lato femminile della visione che esse hanno del rapporto sessuale/sentimentale con l’altro sesso, dimostrando quanto siano differenti i punti di vista, spesso diametralmente opposti, generando quegli equivoci e fraintendimenti che portano alla “non comunicazione”, come accennava giustamente Francesca nella parte finale del suo ultimo post.
    Un esempio clamoroso lo fornisce Hans che cita una mia frase pescata tra i detti popolari del napoletano, e che riprende una caratteristica femminile spesso frequente nelle relazioni amorose delle donne: quella del “masochismo”.
    Si sente dire che gli individui ricerchino inconsciamente le emozioni della loro infanzia nel rapporto col partner,e le donne che hanno dovuto “subire” un padre poco “affettuoso” sono spinte verso partner con le stesse caratteristiche, perchè solo così “sentono” la loro identità. Non so se è solo così che si manifesta la sessulità collegata al sentimento che lega una donna ad un uomo, mi sembra semplicistico; ma un fatto è certo, quello che accomuna le donne che sono intervenute e si sono avvicendate nei nostri racconti, chi più chi meno ha “vissuto” una forma di sottomissione masochistica di varia entità. Anche Francesca accennava ad esperienze che, intelligentemente, ha percepito che portassero a sofferenze inutili e abbandonato velocemente; altre le hanno subite per più tempo, altre ancora, come nel caso di Hans, le hanno addirittura cercate. Qualcosa in fondo c’è, è innegabile.
    Forse il famoso istinto animale in noi, “ex animali”, fa leggere istintivamente il “sadismo” di certi maschi come una dimostrazione di forza e autonomia che li farebbe prevalere dal punto di vista della “competizione” come soggetti più affidabili per la “protezione” del “nido” e del suo contenuto,facendo accettare alla “femmena” l’aspetto violento (sia fisico che psicologico) come un prezzo da pagare per garantirsi quello che pensa essere “er mejo der bigoncio” per allevare la prole. Ho fatto questo esempio “etologico”, perchè tra le cose che mi disse la mia lei delle caratteristiche che la attraevano del suo famoso ex: che nonostante non avesse “le fisic du role” le appariva uno sicuro del fatto suo per via della starfottenza, ma era solo un pallone gonfiato, >>

  3. 533
    Bluvito -

    >> come ho detto in precedenti occasioni e da lei confermato. C’è una cosa però che ho compreso nelle esperienze che ho vissuto con le donne che hanno significato qualcosa per me: che loro le “lezioni” della vita le imparano meglio di noi maschi.
    Io potrei ricadere (in teoria, e parlo per me ma credo anche per tanti altri colleghi maschi) in errori di scelta legate all’attrazione sessuale più istintiva, ma difficilmente una donna che ha vissuto una storia, dove ha compreso di aver sbagliato sulla valutazione del soggetto, ricade nello stesso errore. Il perchè risiede nel “rischio d’investimento” emotivo e pratico, che nella femmina ha più valore che nel maschio, sempre per motivi atavici legati al suo ruolo di “riproduttrice”.
    Se una donna (femmina) “sbaglia” il partner rischia di gettare al vento la gestione “ottimale” della prole e con essa lo scopo principale che la natura le ha assegnato.
    Oggi questi istinti sono mediati dalla cultura che nei millenni si è stratificata, pur mantenendo le stesse “basi” di fondo nelle loro scelte dell’uomo della loro vita: la forza, la capacità di protezione,la scaltrezza,la sicurezza di sè e quella di procacciare il cibo (il denaro, nel nostro caso. Ecco il perchè Onassis conquistava la Callas o Jacklyn Kennedy, non certo per la sua avvenenza).
    Ho voluto fare questo “comizio” per dirmi, e per dire ad Hans, che se se le nostre donne parlano liberamente di ciò che sono state, è perchè quel momento lo hanno superato. La mia lei, pur non provando risentimento verso il suo ex “pagliaccio” per come l’ha trattata, sa (è sò)che non accetterebbe MAI più un elemento del genere. Infatti il problema è che loro hanno fatto un percorso e ne hanno valutato le conseguenze, siamo NOI (GR) che non riusciamo, al momento,ad accettare
    questo naturale evolversi della vita attraverso le esperienze che fanno crescere, cercando di soffocare il nostro “istinto” maschile dell’esclusività che vorremmo nei confronti della nostra “femmina”.
    Io insisto a dire che bisognerebbe svincolarsi da quella “mitizzazione” verso di “loro” di cui accennavo ieri, abituarsi a stare bene con noi stessi cercando di godere, senza “dipendenze”, dei lati delle nostre compagne che ci attraggono e che ci hanno fatto innamorare di loro.
    Ripeto,se può aiutare, io ci sto riuscendo e sto meglio ogni giorno di più, sto cercando, riuscendovi, di accettare che la mia lei abbia potuto essere innamorata di un “deficiente” perchè troppo giovane e “stupida” a sua volta, ma questo ora non mi fa perdere di vista le qualità che di lei mi piacciono.
    Poi, se l’amore perdurerà o se finirà, per chissà quali motivi, nessuno può dirlo ovviamente, ma certo se dovesse presentarsi la seconda ipotesi non sarà certo per colpa di un “idiota”.
    Un salutone a tutti,ringraziandovi per l’aiuto che inconsapevolmente mi offrite per aiutarmi a “capirmi”.
    Blu

  4. 534
    pulcina75 -

    Ciao a tutti. E’ un pò che non intervengo ma continuo a leggere i commenti e sono “sollevata” che ci siano più donne adesso anche se mi dispiace tantissimo sapere quanti di noi soffrono (da un lato o l’altro) di questo disturbo. Purtroppo devo dirvi che non credo di poter continuare a sperare in un miglioramento della mia situazione. Non ce lo faccio più a vivere con un uomo che cambia d’umore da un momento all’altro. Sto soffrendo io, fisicamente (malanni, perdita di peso) e psicologicamente (piante all’improvviso) e anche mio figlio non capisce più chi è suo padre. Dopo anni di matrimonio, di bugie, di tradimenti subiti, getto la spugna e cercherò una vita più tranquilla per me e per mio figlio. Sarà forse egoista ma come dice Bluvito, devo pensare e me(!). A proposito di Bluvito, che si lamenta che sua moglie fosse una crocerossina con un’altro, ma adesso cosa sta facendo con te? Non sta forse cercando di aiutarti nonostante il fatto che la tormenti? Deve soffrire soltanto perchè non ha un “disturbo” come scusante? Dai, che mi sembri troppo saggio per certe riflessioni. E Rambo che dice che non digerisce il passato della sua ragazza ma ammette che succederebbe con un altra (ancor prima di conoscerla). Comunque, auguro a tutti voi un futuro sereno. Cercate l’aiuto (anche farmacologico) che mio marito ha rifiutato. Questo forum è sicuramente un aiuto ma temo anche, che per qualcuno, trovarsi con persone con gli stessi problemi (anche in modo virtuale) rischia di legittimare il sentimento che sente. Scusate il mio sfogo. Un abbraccio.

  5. 535
    Bluvito -

    Forse sto monopolizzando questo forum, si vede che è il mio momento; ma se lo faccio, e vorrei essere creduto, non è per protagonismo, ma solo perchè i benefici che sto traendo da quello che tutti scrivono e dall’auto-analisi che deriva da quello che io scrivo, sta facendo diradare,seppur lentamente, la “nebbia” della follia che accompagna questa sindrome.
    Scrivo quello che mi accade e commento quelli che rispondono perchè spero di dare un aiuto quanto quello che ricevo, che come dicevo mi sta portando ad un livello di consapevolezza che solo sei mesi fa non avrei immaginato.
    Questo lo dico soprattutto a Pulcina di cui capisco perfettamente il dramma, perchè so cosa prova suo marito e cosa è costretta a sopportare lei, ricordandole che il suo compagno soffre due volte: per sè e per lei.
    Mi permetto anche di dire che, mentre sto razionalizzando il mio comportamento e l’atteggiamento di mia moglie nei miei confronti durante i momenti in cui le rinfacciavo il suo passato, non mi sembra che ci sia un parallelismo tra il suo fare la “crocerossina” nei confronti di chi di lei non “fregava” niente, a confronto con quello che faceva nei miei confronti, dove ero “malato” di lei. In ogni caso non ho mai sottovalutato il suo atteggiamento nei mie riguardi in quei momenti, semmai le rinfacciavo il suo “disinteresse” verso di me quando ancora non mi era scoppiata la sindrome, paragonandolo “all’interesse” verso chi non stava certo soffrendo per amore nei suoi confronti. Mi pare diverso, che ne dici?
    Vorrei spezzare una lancia anche a favore di Rambo al riguardo, perchè capisco che il suo risentimento è verso la figura femminile in senso lato, quando questa si “spreca” con chi la “usa” ( un fattore che accomuna tutti i GR, questo), ma non voglio entrare in meriti troppo personali, in ogni caso Rambo non gioisce della sua condizione, stanne certa, e mi pare,se ricordo bene, che non infierisce direttamente contro la sua ragazza, rodendo dentro di sè quelle che gli sembrano degli affronti alla sua persona attraverso l’interesse e l’affetto che ha per la sua donna, che non riscontrava in chi c’era prima di lui.
    Hai ragione a lamentarti che tuo marito non voglia delle cure farmacologiche. So che Tolteca che stimo molto ne è contrario, io no, perchè so che ci sono presidi farmacologici senza effetti secondari che aiutano sedare gli stati ansiosi e le idee ossessive, che giovano credimi. Non posso citarne il nome, ma sono quelli a base di ricettori della serotonina che qualunque medico di famiglia conosce. Fai leggere questi post a tuo marito e convincilo, convincilo anche a leggere il libro di Tolteca, e soprattutto cerca di capire se non vi siano dei motivi “laterali” che sfoga in altre direzioni come la GR.
    Il pensare a sè, come sto facendo io,lo ripeto,non vuole essere un rifugio egocentrico, ma una forma di difesa da me “stesso” quando si “ama troppo”, difesa che mi fa stare meglio.Lo spiego meglio nei post precedenti che ti invito a leggere se ti va.
    Cia

  6. 536
    Rambo -

    Ciao a tutti, sinceramente non ho capito molto l’intervento di pulcina75 nei miei confronti; ho solo detto la verita’ nel senso che soffrendo di GR e’ normale che anche cambiando ragazza (a meno che quest’ultima non abbia avuto un passato) io ne soffra lo stesso no? ne mio caso ne ho sempre sofferto anche con ragazze precedenti.
    Per quanto riguarda i farmaci (SSRI in questo caso), non so se sia possibile parlarne su questo forum,posso solo dire che per la gr sono acqua fresca (nel mio caso), non so se a te bluvito hanno dato qualche giovamento, ma ripeto a me assolutamente nulla.

    un saluto

  7. 537
    Bluvito -

    Ciao Rambo, a proposito dei farmaci posso dirti che a me hanno giovato. Certo, il problema psicologico deve seguire altre “vie”, sono stato anche da uno psicologo, 5/6 sedute, che mi ha aiutato a mettere a fuoco alcuni aspetti caratteriali, il resto lo sto facendo io, con uno sforzo notevole ma con i risultati che puoi leggere, principalmente legati “all’accettazione di realtà” che non posso cambiare. Mi sono reso conto che davo “troppa” importanza al significato del rapporto con la donna che mi interessa. Anch’io, come te, non ho avuto GR con donne che non rappresentavano molto per me o che non mi deludevano rispetto allle aspettative, mentre con mia moglie la sindrome è scattata solo dopo 22 anni, con un’incubazione negli ultimi 10, quando i rapporti si erano “appiattiti”, quando ho messo a confronto il parallelismo dell’attenzione che lei profondeva nei confronti del “fachiro” in cambio di niente con quello che ho pensato di averle dato io quando ho cominciato a sentirmi “tollerato” se non rifiutato, ma questo ormai è noto.
    Quindi le genesi del problema sono soggettive pur sfociando nella stessa GR.
    A me i farmaci aiutano a calmare le esplosioni di rabbia, ma non penso siano la panacea di un problema che certamente affonda le radici nella ipersensibilità del nostro “IO”.
    Come ho già detto, la strategia che sto usando e che mi da i migliori risultati è quella del “distacco” dalla “dipendenza” da lei. Non che non le voglia più bene ( non sarei arrivato nelle condizioni di soffrire di GR se non le volessi bene) ma mi rendo conto che devo pensare più a me e a gratificarmi facendo le cose che mi piacciono. L’ho già scritto: ora sono io la prima delle mie priorità, pur non dimenticando i miei sentimenti verso lei, ma mi sto occupando più di me. Progetto, penso ai miei hobbys, al mio benessere, mi tolgo qualche sfizio, sto insieme a lei godendo, come un amico del suo bel carattere e del senso dell’umorismo che abbiamo in comune, ma non sono più ossessionato dal “fatto”. Come ho già detto: “sono sti e restano c….i suoi”.
    Ti ricordo che quei medicinali hanno un effetto sul lungo periodo. Ci vogliono 2/3 mesi perche sortiscano gli effetti di riequilibrare le ossessioni e le idee fisse. Senti un buon neurologo.
    Il nostro cervello è come un qualunque altro organo e se non funziona bene si può curare come il fegato, il pancreas o l’intestino, basta trovare il farmaco giusto, che quasi sempre va calibrato sul singolo soggetto. Ma ripeto: il resto del lavoro dobbiamo farlo noi.
    Stai bene. Ciao, Blu

  8. 538
    Rambo -

    Ciao Blu io sono mesi che prendo farmaci per ridurre il problema ma non funzionano, addirittura prendo anchee un calmante per i momenti di crisi piu’ acuta.
    A volte tra me e me penso che mi sto rovinando la vita, il problema e’ che io ho mantenuto hobby, uscite con gli amici ecc ma quando sono con lei non riesco ad accettarla,al contrario quando esco con gli amici e’ come una liberazione temporanea.
    Ho provato in 1000 modi anche quando sono con lei a pensare ad altro,poi io gia’ di mio sono una persona abbastanza distaccata,se mi distacco ancora di piu’ togliendo importanza a lei beh allora tanto vale stare da solo.
    Certe volte penso addirittura di non amarla perche’ vedendo come si comporta lei nei miei confronti (nel senso che per lei le cose sessuali sono indifferenti) con tutte le cose che le ho raccontato sembra quasi incredibile che non soffra di GR.

    Un saluto

  9. 539
    Bluvito -

    Ciao Rambo, percepisco la tua angoscia perchè anch’io l’ho provata e sono solidale con te, e vorrei poterti dare un aiuto,come ne avevo bisogno io quando mi trovavo nella fase acuta del nostro comune problema. Certo,è strano pensare di poter aiutare un “collega” quando si è nelle stesse condizioni di sofferenza, ma come ho scritto di recente nei miei post, sento che le mie ferite si stanno “cicatrizzando”.
    Ognuno di noi ha una propria sensibilità e un retroterra di esperienze che “filtra” il problema in maniera soggettiva.
    Posso dirti questo però: di fronte alla situazione di avere una compagna che ha vissuto degli “amori” prima di noi e dell’interpretazione che noi GR diamo della cosa, mi sono posto una semplice domanda: quante coppie hanno questa situazione, oggi? Praticamente tutte, quindi il problema è soprattutto… mio, (e questo è banalmente vero, altrimenti saremmo pieni di GR più di quanti non ne troviamo in questo forum). Poi, per quale motivo mi offende il comportamento di lei relativamente al comportamento che ha con me?
    Io ho spiegato che ho ritenuto che la mia lei abbia concesso al “fachiro” molto di più di quanto abbia dato a me, non in termini globali ovviamente ( 22 anni contro 6, e anche vissuti sporadicamente, sono imparagonabili) ma in termini relativi. Significa che lui dava 1 e lei 100, cioè era sempre e comunque “presa” dall’elemento nonostante la tradisse, la imbrogliasse e la sfruttasse, insomma: un amore non ricambiato, che qualcuno dice essere il più “puro” in assoluto ( aforisma di Alessandro Morandotti). Il punto è che quella ragazza “NON” è quella che è oggi, e non lo è più anche grazie a quell’esperienza che ( non avendone in precedenza: è stato il suo primo, il “fachiro”)era il massimo che potesse aspettarsi. Il rapporto, a senso unico, non le ha fatto migliorare l’opinione che lei aveva di sè stessa, pertanto scattava il duplice meccanismo psicologico, del tipo “…non mi vuole = valgo poco, valgo poco non posso aspirare a qualcosa di meglio; non posso aspirare al meglio, cerco di avere comunque lui accontentandomi delle briciole…”, insomma una spirale perversa dalla quale ne uscita per sfinimento e perchè nel frattempo il “fachiro” si distruggeva con la droga. Poi incontra chi comincia a volerle un pò bene e la visuale si allarga, sino a me con la quale ha fatto una figlia, una casa e una ottima carriera professionale; ed io posso dire altrettanto grazie a lei, ma a letto…, lasciamo perdere.
    Non voglio ripetere la tiritera che mi ha portato alla crisi, con relativo “tradimento” (visto secondo i canoni correnti; ma è stato solo un normale bisogno di riconoscimento, del mio valore come uomo e come maschio). Bè, quel tradimento è stato, paradossalmente, la chiave per sbloccare una situazione di “non comunicazione” che ha portato la nostra coppia ad incomprensioni e fraintendimenti.
    La visuale sessuale della mia compagna si è a sua volta sbloccata dai lacci di un’educazione familiare sessuofobica e da una >>

  10. 540
    Bluvito -

    >>> “mala educazione” ricevuta dagli pseudo-uomini che ha frequentato nel frattempo. Pseuo- uomini, non per offenderli, (a parte il “fachiro” che era veramente un pezzo di merda sino all’ultimo) ma perchè a loro volta IMMATURI, e lei riteneva la disponibilità al sesso come una “concessione” necessaria per avere un uomo, non come un modo di “comunicare” con esso, come sta succedendo oggi, seppur lentamente
    Ti ho fatto tutta questa lunga e in parte ripetitiva premessa (e mi scuso) per sottolineare una cosa fondamentale che tu scrivi nella parte finale del tuo post “… a volte penso di non amarla..”. Io penso invece che sia io che tu non le amiamo o non le abbiamo amate nel modo giusto,in buona fede intendiamoci, e questo per me ha a che fare con la nostra maturazione emotiva (processo che non si interrompe mai nella vita).
    Io credo che il tuo tormento nasca da quella idealizzazione di cui accennavo nei miei interventi scorsi, e che io (ma vale per me) sto eliminando dalla visione che oggi ho di lei. Idealizzazione che, a mio parere, ha a che fare con la proiezione dell’esclusività dell’amore materno, che è stato il primo “vero Amore” che abbiamo provato nella vita e al quale inconsciamente ci rifacciamo da adulti. Ma da adulti l’amore deve diventare un “dare ed un avere”, al contrario delle richieste infantili, dove esigevamo la “dedizione” materna per il solo fatto di esistere, nonostante i capricci, i pianti notturni e quant’altro è tipico dei bambini. Se nell’istinto soprattutto materno, non ci fosse questa capacità di “dedizione” e di “amore puro” sai quanti infanticidi ci sarebbero? L’umanità si sarebbe estinta.
    Non a caso ho rimproverato alla mia lei proprio questo “tu gli davi tutto senza aspettarti niente in cambio, solo perchè..esisteva”.
    Stavo reclamando da lei un comportamento materno che mi mancava, ma oggi non ho 8 mesi Rambo, gli …anta sono passati da un pezzo. Su questo ho riflettuto. Mi sono accorto che se amo una persona (anche un amico, perchè no) devo accettarla per come è, è stata e sarà, se l’amore continua, ovviamente. Posso rimproverarle quanto voglio che si è innamorata dando il meglio di sè a un pirla, secondo la mia alterata visuale “dell’amore materno”, ma la situazione lei non può cambiarla; allora cambio io, visto che “voglio vivere”.
    Tu devi sforzarti di uscire da uno stato nel quale ti senti “offeso” da lei, perchè lei tutto aveva in mente meno che farti questo,anche perchè non ti conosceva.
    Il sesso “rinfrescàtelo” secondo i consigli di Tolteca,al quale dovremmo fare un monumento per l’aiuto che ci dà. Ma soprattutto VOGLITI BENE! Se leggi attentamete dentro di te vedrai che il vero nocciolo della questione sta lì, nell’opinione profonda che tu hai (o credi di avere, perche sei un’ottima persona, e si capisce) di te stesso.
    Accettati per quello che sei,facendoti anche aiutare (i farmaci, giusti, aiutano) ma sarai TU a dover aprire la nuova “porta” del tuo rapporto con lei.
    A questo non sfuggirà nessun GR

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