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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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Cara Francesca
ho letto con molta attenzione la tua testimonianza del rapporto tormentato che hai con il tuo ragazzo, anche se dal discorso finale non ho capito se hai rotto la relazione o semplicemente l’ hai sospesa in attesa di tempi migliori.
Detto ciò devo dire in buona parte mi riconosco negli atteggiamenti del tuo ragazzo e ti posso dire cosa scatena la famigerata GR.
Ora se hai avuto la pazienza di leggere la mia storia, saprai che nel mio caso specifico deriva da quello che io sento come uno squilibrio ingiusto nei miei confronti, accentuato dal fatto che in passato io e la mia ragazza ci torturavamo mentalmente con il sottoscritto che voleva conoscere ogni particolare e con lei che raccontava magari vantandosene.
Una situazione sbagliatissima da ambo le parti che ha portato a questi problemi.
E’ evidente che forse noi maschi dovremmo sapere ben poco della donna che amiamo, cioè ovviamente avrei capito che la mia dolce metà non era più vergine,ma forse era meglio che mi avesse detto cose tipo “sì , l’ho fatto qualche volta, ma roba da niente, sai capita” io non avrei avuto tutti i problemi di cui parlo nel mio messaggio.
Invece si è vantata con me delle sue (squallide) storie ed io mi rodevo il fegato e così vengono a crearsi della situazioni esplosive che basta anche poco per farle esplodere.
Ad esempio se la mia compagna mi diceva che andava nei bar per rimorchiare, allora io se entravo in un bar con lei , magari guardavo qualcuno e mi veniva da pensare ” ecco, magari quel tipo si è fatto la mia ragazza ed ora pensa chissà cosa di me” oppure se lei mi diceva che in una certa città aveva avuto una sua avventura a volte bastava anche passare dalla stazione con il treno per far affiorare fantasie deprimenti.
Insomma credo che s’innestano nella mente di noi maschietti sofferenti di GR, queste paranoie, insomma un luogo, una situazione o peggio una parola sbagliata detta dalla propria compagna per far ribollire la nostra rabbia.
Credo che da parte tua, se lo ami veramente, ci voglia MOLTA pazienza e magari vienigli incontro, non ti chiudere nel tuo orgoglio, perchè anche se tu non ti senti colpevole ( e obiettivamente parlando NON lo sei !) agli occhi del malato di GR lo sei, purtroppo.
La mia ragazza quando era giovane era una frana nei rapporti, troppa sincerità e orgoglio non pagano, con chi ha questi problemi, solo con il tempo e la maturità è cambiata ( da 20 a 46 anni c’è una bella differenza).
Tuttavia nel 1995, anno della mia grande crisi di GR era ancora attaccata al suo orgoglio e mentre io sofferente cercavo una consolazione e una parola buona da parte sua, se ne uscì con una frase veramente fastidiosa.
(segue)
Escludendo ovviamente lei, altri miei approcci con altre donne erano sempre andate a male ( nè baci nè tantomeno sesso) e a me dava fastidio che invece avesse avuto sempre successo con i ragazzi le chiesi se fosse mai stata rifiutata da qualcuno e lei invece di farmi contento con una piccola balla, mi disse che a lei era sempre andata bene in quel campo.
A quel punto ho sentito come una pugnalata e le ho risposto con rabbia che ora invece con me gli andava male.
Naturalmente, a freddo, riconosco che questo è un comportamento illogico, ma quando si sta veramente MALE, è il caso di essere molto diplomatici.
Riguardo i commenti di Rambo e Bluvito al quale faccio i complimenti per l’ analisi accurata del nostro problema ( mi sa tanto che hai colto nel segno) dico che con il beneplacito della mia compagna, Sabato andrò da solo nel capoluogo della mia regione e vedrò di abbordare qualche ragazza, no so se avrò successo, non sono bello, ma nemmeno un mostro, forse per qualcuna sarà un fastidio che no ho l’ automobile, ma ci devo provare.
Sono anni che non faccio un tentativo, DEVO conquistare qualcuna, non mi importa se si farà sesso o meno, mi acconteneterei anche di un solo bacio, un sorriso, una carezza e una piacevole chiaccherata.
Tanto se non ci provo andrà male sicuramente, mentre se ci provo potrebbe anche andare bene, poi se verrò rifiutato, vorrà dire che non mi meritavano.
Ovviamente stasera al telefono con la mia ragazza sono scoppiato in lacrime a sapere che lei accetta così tranquillamente un mio tradimento, ma dice che capisce che sto male e che ho bisogno di questa esperienza.
Non credo che mi lascierà, abbiamo troppe cose in comune, mi spiace solo essere arrivati a questo punto.
Comunque mi ha detto di non farmi sensi di colpa e quindi andrò deciso sino in fondo
Ciao Valentino e ciao Tarlo Mentale, grazie davvero per avermi risposto!Ne sono molto felice!
Per Valentino: ti sei spiegato benissimo e mi dispiace per la tua brutta giornata.Quello che dici è chiarissimo e lo condivido anche! Lui ha avuto delle esperienze molto simili alle mie (e, ripeto, niente di particolarmente trucido :)) e anzi, avendo parecchi anni in più di me, saranno state anche più numerose!è anche questa la cosa che non mi va giù: la componente di maschilismo che c’è in questo atteggiamento, e cioè che per un uomo è ammesso e normale andare a letto con una di cui non conosce neanche il nome e una donna invece deve essere etichettata a vita e farsi carico di sensi di colpa, sentirsi sporca e come una strega. Ma comunque sono convinta che la GR è solamente il nome, la manifestazione e la forma che si dà ad altre insicurezze e tormenti interiori che si hanno dentro, che nulla hanno a che fare con i fatti accaduti (che tra l’altro molte volte sono semplicemente supposizioni e fantasie che non corrispondono alla realtà).Lui comunque mi dice che ho ragione,e che si rende conto che è un’assurdità, ma è più forte di lui.
Per Tarlo Mentale:non ci siamo mai lasciati,solamente l’ultima volta siamo stati qualche giorno senza sentirci perché non sapevamo più da quale verso prenderci.Poi con tutta la calma abbiamo riparlato e lui mi ha detto che si trova in un periodo particolarmente stressante e ha molti pensieri.Mi ha chiesto di non reagire male, e di sforzarmi a sopportare. Qualsiasi reazione peggiora il suo stato d’animo, e ha solo bisogno di dolcezza e comprensione.Io ho messo da parte tutte le mie punte di orgoglio e non perdo occasione di comunicargli il mio amore, anche quando lui è scontruoso.Se non se la sente di parlarmi, mi faccio da parte e aspetto. Certo, non è facile, ma mi sto accorgendo che è uno sforzo che prima di tutto lo aiuta a controllarsi e poi mi sta rendendo una persona migliore. La comunicazione è migliorata e comunque ci siamo imposti di non ferirci reciprocamente e, soprattutto, volontariamente.Tutto questo per dire che ho capito l’importanza del comunicarsi sinceramente ciò che si prova e ciò che si vorrebbe ricevere dall’altro. Non si tratta di cosa sia giusto o ingiusto, di chi ha la colpa e chi no. In amore non c’è democrazia e il venirsi incontro è la legge fondamentale, a mio avviso.Io ho pensato a cosa provo nel più profondo di me stessa nei suoi confronti, eliminando tutto il superfluo (e cioè i nervi che mi vengono quando mi parla in quel modo, la rabbia che provo quando mi rinfaccia le cose)è rimasto solo il fatto che lui mi sta chiedendo aiuto, che io lo amo e che voglio che sia felice. E sono sicura che nessuno di voi in fondo in fondo, anche se molto in fondo, non pensa veramente tutto questo. Ecco il motivo per cui dico che secondo me è solo la maschera di altre fragilità e insicurezze, è la maschera della paura di comunicare i propri sentimenti. Grazie per avermi ascoltato!Continuerò a seguirvi!
Buongiorno a tutti, mentre leggo con piacere (si fa per dire, considerato il tema del forum) l’intervento di Francesca, una delle poche donne che si affacciano al mondo della GR, di cui subisce le conseguenze, come accade nella maggior parte dei casi.
Ancora una volta mi permetto di dire la mia, sperando di non apparire saccente, ma lo scrivere su questo forum mi ha innanzitutto aiutato a trovare, se non un benessere, almeno un equilibrio con me stesso, che ho cercato di esplicare nell’ultimo post inviato. Ringrazio TM per aver apprezzato la mia analisi, che ti assicuro ho sperimentato su di me,con uno strazio non meno pesante degli effetti della GR.
Riconoscersi (parlo di me) “immaturi” sentimentalmente ad una certa età è francamente destabilizzante, ma nello stesso tempo “benefico”, perchè quando il problema diventa chiaro nella sua componente psicologica di fondo si è già percorsa metà della strada per lasciarlo alle spalle. L’amare “troppo” come dicevo, non necessariamente è positivo, anzi non lo è MAI. Quando divente possessività crea mostruosità di ogni genere GR compresa. Il dramma di Otello ne è una prova se è diventata un’Opera planetaria.
Quello che mi conforta, relativamente a ciò ho scritto, che è che Francesca a sua volta vi ritrova, nel comportamento del suo ragazzo, la stessa complessità interiore fatta di “fragilità ed insicurezze” che io citavo nel mio ultimo post, come cause scatenanti la GR.
Lei diventa il “parafulmine” delle paure del suo fidanzato che, non potendosi esprimere diversamente, per le convenzioni sociali e l’educazione, si sfogano nei confronti della “donna mamma” di cui accennavo ieri, alla quale rimprovera, come facciamo tutti noi, GR, (diciamoci la verità)… “Perchè almeno tu non sei perfetta? Se lo fossi io avrei la certezza di essere stato scelto dalla migliore e quindi essere io stesso il migliore”, volendo,in questo modo, delegare a lei (aggirandoli) la soluzione dei nostri problemi di insicurezza e di mancanza di autostima. Francesca, con la sua sensibilità tipicamente femminile, è andata al nocciolo del problema, ma lo sforzo per aprirlo quel nocciolo lo deve fare il suo ragazzo e piangendo lacrime di sangue, ne sia certa; ma se non ci si mette di fronte a se stessi, smettendola di spostare il problema sulla sua compagna sarà come girare nella ruota come fanno i criceti: si resta sempre al punto di partenza. Lei deve aiutarlo ad autoanalizzarsi eventualmente con l’aiuto di uno specialista almeno all’inizio, perchè di una cosa sono certo,come lei ha intuito: la GR è un sintomo di un altro problema, non il problema stesso.
Mi permetto di dire a TM, che la l’idea che vuole mettere in pratica di andare “a rimorchiare” con lo spirito che ha in questo momento temo posa portarle delle inutili ulteriori sofferenze. Non perchè si ritenga poco attraente (guarda,l’esempio di mia moglie che si è persa dietro uno “spaventapasseri” per anni lo dimostra, e lei credimi, è da copertina a 50anni, figurati a 25) >
> le donne sono colpite più che dall’aspetto, dall’energia e sicurezza che il maschio esprime(che può essere anche finta, intendiamoci). Insomma con loro bisogna essere interessati ma senza ansia di conoscerle, quasi strafottenti. Mia moglie, quando la conobbi, rimase colpita dal fatto che, contrariamente a quanto le accadeva con tutti gli altri, data la sua avvenenza, io l’avessi salutata con semplice cordialità ma senza sottintesi di altro genere.
Comunque se vuoi farlo provaci pure, come un gioco e non come un esame del tuo valore, ma accetta eventuali “defaillances” con filosofia, prima che vadano ad alimentare in negativo il tuo stato d’animo, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno nelle nostre condizioni. Io ancora una volta ti consiglio (perchè a me giovano) di lavorare intorno alle cose che ti fanno star bene con te stesso, e non necessariamente che abbiano a che fare col l’altro sesso. Sono convinto di quanto ho esposto ieri: dobbiamo “volerci” più bene, cercando anche nelle piccole cose che ci danno soddisfazione,per alimentare la stima che di noi stessi dobbiamo avere, per raggiungere il vero obbiettivo cui dobbiamo puntare, cio che in amore, (come nella vita, credo) non dobbiamo confrontarci mai con nessuno, ma accettarci per quello che siamo comunque: unici e irripetibili; e se qualcuno, come le nostre ragazze, lo pensano a loro volta e noi le amiamo, credo che non si possa desiderare di più al mondo, che di soddisfazioni di quel genere è piuttosto avaro normalmente.
A risentirci.
Blu
Ciao Francesca, anche io vedo una componente di maschilismo nell’atteggiamento del tuo ragazzo e, se devo essere sincero, anche in alcune cose che sono state scritte qui da altri e che non condivido assolutamente.
Io posso avere delle idee che mi portano a fare dei discorsi diversi per l’uomo e per la donna sotto alcuni aspetti, ma per quello che riguarda questo discorso non faccio alcuna differenza.
A Valentino
Quando parlo di sentimenti profondamente sbagliati mi riferisco a quel impulso di voler vedere cambiato il passato della propria partner, cosa palesemente illogica e quindi “sbagliata”. Per quanto riguarda i valori, non ne sono mai stato molto sicuro. Non sono mai stato attratto da esperienze sessuali occasionali facili, ho sempre dato al sesso un valore che, considerando come vanno le cose nella realtà, forse non merita (non sono, scusate l’immodestia, ne brutto ne particolarmente timido). E fin qui ci saremmo, il mio atteggiamento potrebbe essere considerato come un mio valore che vorrei vedere realizzato anche nella persona con cui sto insieme. Il problema però sta nel fatto che la mia GR non si limita alle avventure sessuali della mia compagna ma si accanisce anche contro il sesso fatto all’interno di “regolari” rapporti amorosi. In questo, a livello razionale, non ci vedo niente di sporco, di proibito, di sbagliato. Eppure le emozioni sono sempre quelle, non così devastanti come quelle nei confronti del sesso facile, ma sempre forti abbastanza da rovinarmi l’esistenza.
Bluvito, ti ringrazio del complimento, sapessi quanto ci metto a scrivere un posting!
Concordo su molte cose che scrivi. Mi rivedo molto in quella ricerca “di autonomia sentimentale” che descrivi. La GR è una piaga che inquina anche gli angoli più remoti della mente, in certi periodi mi sentivo come se della mia personalità non fosse rimasto più niente. GR a perdita d’occhio. E mi sentivo in colpa per il fatto di soffrirne. Vedendo che il problema non si dissolveva nel nulla e che così non si poteva andare avanti, ho iniziato a costruirmi un angolino nel quale potevo ritirarmi ed essere me stesso, dove riuscivo ad accettare questo difetto. Mi suonano molto familiari pensieri come “… lo ha fatto, peggio per lei che si è sprecata …” o “ho mille modi per essere orgoglioso di me, donne comprese”.
Che ci sia una bassa autostima all’origine del problema è una teoria che si sente in giro molto spesso e su cui ho sempre avuto delle riserve. Innanzitutto, soffrire di GR già mi faceva sentire malato, non mi dava di certo sollievo sentirmi dire che è colpa dell’autostima, anzi, mi faceva sentire ancora più insufficiente. Poi, conosco persone che a detta loro soffrono di bassa autostima, ma di GR neanche l’ombra. E non era la bassa autostima a provocare la gelosia nel presente di un rapporto? Sarà, ma io ne soffro molto poco. Anzi, so cos’è, ma non mi da alcuna sofferenza. Quando conobbi la mia attuale partner lei era reduce da una storia, “sporchissima” ai miei occhi, simile a quella di tua moglie, Bluvito. Tanta di quella passione, tanto di quell’amore. Mai corrisposti. Lui la “usava” per i suoi sporchissimi comodi, e lei si faceva usare. Ti dico che per me questa storia, tutta sta passsione, aveva del ridicolo. Non mi toccava. Al massimo sentivo un po’ di compassione per lei. Ma neanche troppa. (segue)
Non mi è capitato neanche per un momento di essere geloso di lui per quello che lei diceva di aver provato nei suoi confronti. E la storia era finita poco prima che ci conoscessimo. Non mi sono mai sentito inferiore a lui, non ho mai sentito il bisogno di denigrarlo in presenza di lei. Ma che quando lui rincasava ubriaco all’una di notte, suonasse alla sua porta, entrasse, e prima di smaltire la sua sbornia, se la faceva, questo non l’ho mai digerito completamente. A distanza di anni, se ci penso, non dico che mi dia il mal di stomaco, ma me lo fa sentire un po’ pesante. Se per un solo momento avessi avuto la minima sensazione che lei potesse provare ancora qualcosa per lui, mi sarei subito ritirato. Ma non l’ho mai avuta. Sarà perchè sono poco sensibile o addirittura un po’ arrogante. O per la poca autostima?
Non mi interessano più le cause della malattia. Sono fatto così, non mi resta che accettarlo, devo conviverci, e basta. Anch’io so bene cosa c’è al primo posto delle mie priorità: IO
Io sono stato fidanzato con altre ragazze in passato e con loro ho avuto rapporti sessuali quindi perchè dovrei avercela con la mia attuale ragazza per le relazioni serie che ha avuto? Capisco che si possa provare un pò di gelosia e anche io magari un pò la provo, ma non capisco l’accanimeto… Io provo un fortissimo accanimento per delle sue storielle e non le mado giù perchè non le approvo ed anche se ne ho avuto la possibilità le ho sempre rifiutate. Non potrei mai accanirmi con lei per cose che magari ho fatto anche io…
Ci sono persone che hanno fatto di tutto e poi ci rimangono male se le ragazze hanno fatto le stesse cose, io non sono fatto così e onestamente non li capisco
Caro Hans, si capisce lontano un chilometro che sei una persona molto sensibile, e sono d’accordo con te sul fatto che il “sesso” non andrebbe “sprecato”; ma vedi, ognuno usa uno “strumento” per le qualità che si ritrova. Un “pennello” può essere usato per fare “Monna Lisa” o imbiancare una parete, dipende dalla chi lo usa,è chiara la metafora,vero? Mi spiego meglio. Io nella mia lunga vita ho passato tutte le fasi di apprendistato diciamo così; da giovane ero belloccio e non faticavo con le ragazze, nel senso che non avevo bisogno neppure di cercarle, erano loro che si offrivano; e si parla degli anni ’70! Questo può apparire un vantaggio per alcuni, ma in realtà non mi ha fatto apprendere l’arte della conquista, del corteggiamento e quindi del soddisfare un desiderio legato alla passione (una cosa molto desiderata è sempre più apprezzata di una facile). Io uscivo da queste storie perennemente insoddisfatto perchè in realtà di queste donne non ero innamorato, sembravo un gran conquistatore agli occchi di tanti amici ma in verità ero io ad essere conquistato,e usato, diciamolo pure. Quelle ragazze facevano nè più nè meno quello che fanno tanti uomini: vedevano un bel ragazzo e se lo volevano “fare”, se poi lui si innamorava tanto meglio (perchè le donne spesso devono guiustificare una sco.... con l’amore, diciamolo). Solo quando mi sono “innamorato” la prima volta ho sentito la differenza, e avevo ben 32 anni! Allora mi sono accorto che il sesso è uno strumento privilegiato di “comunicazione” tra i partner; e da imbianchino, piano piano sono diventato “pittore”, tanto per rifarmi alla metafora di prima. Da quel momento in avanti non ho più accettato rapporti che non avessero dei presupposti di “qualità” e ti assicuro che di occasioni me ne sono capitate tante, anche a quest’età.
E’ chiaro che quando scopro che la mia lei (la tua nel tuo caso) si è sprecata con un mentecatto, che ha scambiato un “diamante” per un pezzetto di vetro (perchè uno così sarà sempre un “imbianchino” del sesso) e quel diamante si è lasciata squalificare, svendendosi come un vetro rotto, ti girano le palle, soprattutto quando hai dedicato il meglio di te a questa lei. Neppure io sono geloso del mentecatto, ci mancherebbe, uno che se potessi mostrarvi le foto verrebbe rifiutato anche da una puttana di strada; ed è proprio per questo che me la prendo con lei, soprattutto quando questa lei mi ha negato cose che a lui offriva senza avere niente in cambio, solo perchè “esisteva”. Insomma come innamorarsi di un pezzo di merda perchè ti hanno detto che quella è cioccolata. Faccio un sacco di metafore ma spero diano l’idea. Ma qui dovremmo entrare nella psicologia femminile, che ha una perversa tendenza al masochismo, e mi spiace per Francesca che mi pare una ragazza sensibile, ma ci sono montagne di libri che spiegano questa perversione tipicamente femminile, uno di questi si chiama “Donne che amano troppo ” leggetelo se potete e capirete molte cose sulle nostre compagne >>