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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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Ciao a tutti.
Purtroppo anch’io sto subendo di questo disturbo in questo periodo.
Ho una ragazza bellissima non solo nell’aspetto fisico, ma anche caratterialmente, sono innammoratissimo e stiamo insieme da quasi 7 mesi.
Ci siamo conosciuti 4 anni fa, lei si era stata lasciata qualche anno prima dal suo ex. Inizziammo a frequentarci ed io mi innamorai (premetto che ero vergine e che lei è stata la mia unica donna). Però lei si mise con un altro (detto da lei) per dare una lezione al suo ex. Con questo non ha fatto sesso completo ma solo orale.
Dopo quattro anni ci siamo fidanzati e nel frattempo io ho avuto qualche storiella di poco conto (solo qualche bacetto).
La cosa che mi da fastidio non è tanto il suo ex storico, ma quanto quello che ha fatto in quel poco tempo con quel ragazzo. Non riesco a sopportarlo, anche perché io la conoscevo già e me ne ero già innamorato.
Sono un tipo insicuro per natura, ma se c’è una cosa di cui sono sicuro è l’amore verso questa ragazza, il quale è stato da sempre il mio unico punto fermo.
Credo che la migliore cura, e mi sto esercitando ogni giorno, sia il concentrasi sul presente, capire che il passato appartiene al passato e che nel presente si è (con la propria partenr) una cosa sola.
Per superare questo fantasma ho preparato una lista di domande alle quali ogni giorno do risposte:
1)Ma ami la tua ragazza?
2)Vuoi restare solo per il resto della tua vita?
3)Vuoi fare del male alla tua ragazza ?
4)Riuscirai a trovare una donna “illibata” in questa società ed alla tua età?
5)Che armi hai per combattere il suo passato?? Il passato è passato.
Per confortarmi dico a me stesso che non tutte le esperienze che una persona può fare risultano felici, ma queste purché non lasciano segni indelebili servono.
Dobbiamo focalizzarci sul presente e non pensare…. solo questo.
Ciao
beati voi che riuscite ad essere così bravi nell’affrontare questa situazione. io non riesco a fare il filosofo e continuo a vivere questi momenti di amarezza. ripeto io non dico che bisogna trovare una vergine e non vivo come un problema il fatto che la mia ragazza possa avere un passato ma dipende pure dal passato…
Valentino, io non ho la soluzione magica. Quella è dentro di noi.
Quello che ho capito per esperienza personale è che tutto questo è causato da un desiderio di POSSESSO della persona amata vista come un oggetto nel presente, nel passato e nel futuro.
L’amore non è possesso.
Capire questo significa risolvere il problema per sempre.
Chiudo citando la lettera dei Corinzi 13,4 (premetto che sono un ingegnere e ahimè non tanto credente) :
“Chi ama è paziente e premuroso. Chi ama non è geloso, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio. Chi
ama è rispettoso, non va in cerca del proprio interesse, non conosce la collera, dimentica i torti.”
forse nel caso di molte persone che hanno scritto è così, nel mio, invece, non è gelosia del passato perchè allora lo dovrei essere di tutte le sue storie ed invece ci sono solo alcune cose che mi hanno profondamente deluso.
Ho scritto un paio di mesi fa su questa rubrica,e durante questo tempo io e mia moglie abbiamo fatto grandi passi avanti riguardo la soluzione del problema che mi assillava e che riversavo inevitabimente su di lei, come se fosse possibile tornare indietro nel tempo e farle cambiare le scelte che fece e che io ho voluto, assurdamente, interpretare come una “mancanza” nei miei confronti.
Non è così, ovviamente. Lei non mi conosceva, e comunque certi errori, se così si possono definire, l’hanno resa quella che oggi è, e che io amo proprio perchè è “lei”, cioè la somma delle esperienze buone e cattive che tutti nella vita inevitabilmente facciamo.
Abbiamo parlato molto in questi mesi,rendendoci conto di quanto non “comunicavamo” più da tempo, creando, in questo modo un invisibile muro di incomprensioni e fraintendimenti, che ci ha resi “sconosciuti” a noi stessi.
Dopo lo schok del mio tradimento,con mille sofferenze e soprattutto con la sua dedizione, mia moglie mi sta aiutando a capire che il vero problema della gelosia retroattiva vive e si alimenta nella mancanza di autostima di chi ne soffre, quindi bisogna capire per prima cosa non va in noi prima di”scaricare” sull’altro il vero nocciolo del problema:quanto noi ci “vogliamo bene”.
Morale: parlate, parlate, parlate. Vuotate il “sacco”; vomitare fa stare meglio dopo. Siate onesti con voi stessi, e se non ci riuscite fatevi aiutare da un bravo psicologo, perchè, se come coppia vi amate, il problema si risolverà. Ma ricordate che quella persona cui rimproverate il passato, NON ESISTE PIU’! Lei o lui oggi sono quello che vedete oggi, un/a compagno/a che amate e a cui tenete perchè per loro noi siamo i “migliori” che abbiano mai incontrato; e, se li amiamo, questo è il massimo degli argomenti necessari per essere soddisfatti di noi stessi, e non rincorrere più i fantasmi del passato.
Non mollate, e viviamo il presente per costuire il futuro.
In bocca al lupo.
Blu50
GRANDE BLU50!
Grazie Giovanni, in realtà se ci pensiamo bene questi problemi nascono “dentro” di noi più che da chi ci stà vicino.
Quando amiamo veramente una persona non dobbiamo “dipendere” da lei, ma essere tanto maturi ed in equilbrio con noi stessi da sapere che la amiamo per quello che è. La nostra gioia matura deve nascere dal piacere di “dare” che è paradossalmente il “pagamento” che l’amato ci ritorna.
Quando invece, per i casi della vita, siamo in crisi con noi stessi e abbiamo una bassa autostima, deleghiamo a loro la soluzione dei nostri problemi, e ci comportiamo come i bambini con la mamma, che vogliono essere amati per il semplice fatto che esistono e diventano gelosi dei “fratellini” (capìta la metafora?) che la mamma ha già “allattato”. MA NOI NON SIAMO BAMBINI!
Ergo, bisogna che ci rendiamo conto che il mondo non gira intorno a noi, e che siamo noi che dobbiamo trovare il nostro posto, ma da ADULTI.
Quindi, lo ribadisco, facciamoci un bell’esame di coscienza, riconciliamoci con per quello che siamo, e solo così potremo amare le nostre compagne o compagni come si deve: “dando”, e se ne siamo riamati non ci vorrà molto per capirsi e vivere in pace con noi e con chi ci sta vicino.
Dai, che la vita è una meraviglia. Comincia a “uscire con te stesso”, apprezzati per quello che sei, senza confronti con nessuno, e c’è già pronto un’amore che ti aspetta.
Ciao
Sii orgoglioso di te.
Credo di capire quello che provi e la tentazione a cui sei dovuto
fuggire.
Anch’io ho fatto sesso solo con mia moglie ( siamo sposati da 8 anni e due di fidanzamento ); lei invece e’ stato con due ragazzi e qualche
flirt con un altro ( prima di conoscermi ). ( e quando ci penso mi brucia qualcosa nello stomaco )
Per me il sesso e’ molto importante ( non ossessivo ma quasi ) eppure più passa il tempo piu’ penso che ci sia qualcosa di piu’ importante ( come la stima e la dignita’ di se stessi )
Cado spesso, ma cerco di rialzarmi. Cerca ( anzi cerchiamo ) di non rovinare tutto il bello che c’e’ ( anch’ io sono felicissimo ) per le nostre ansie e crisi depressive. La felicita’ di chi ci sta intorno ( moglie e figli ) dipende molto anche da come stiamo noi .
Ti stimo
Ciao, purtroppo per cho non riesce a superarla c’è un solo modo di risolverlo. Anch’io (ora ho 48 anni) ne ho sofferto tanto da sfasciare le relazioni anche importatnti. Sono guarito, e NON ci sono altri modi, il giorno in cui ho conosciuto (io avevo 40 anni lei 26) una bella ragazza che credeva in certi valori, e mi innamoro, dicendo che non avrei fatto piu’ queto errore. Ma non c’è stato bisogno di mettermi alla prova in quanto cn mia grande sorpresa nei suoi valori c’era anche la verginità da matenere fino a quello che sarebbe stato il suo uomo. abbiamo un bellissimo bambino e siamo innamoratissini.
Sarà quasi passata un’ora da quando ho googlato “gelosia retroattiva” e ho trovato questo forum che sembra veramente fare al caso mio. Credo di essere di gran lunga la più giovane a prendervi parte: ho quasi 18 anni e da un anno e due mesi sto con un ragazzo che amo alla follia. Eravamo già stati insieme quando io avevo 15 anni e lui pure: con lui ho avuto il mio primo rapporto e, pur sapendo che a differenza mia lui aveva già avuto altre esperienze, ciò non mi ha dato affatto fastidio; forse perché a 15 anni ero ancora troppo giovane per capire veramente cosa volesse dire amare. Difatti dopo pochi mesi ci siamo lasciati per colpa di numerose incompresioni sfociate in un mio tradimento -un bacio, nient’altro-. A distanza di un anno ci siamo rimessi insieme e le cose sono andate di gran lunga meglio: l’intensità del sentimento che ci lega adesso non è nemmeno paragonabile a quella della nostra prima storia. Tuttavia, da quando sto insieme a lui, non posso fare a meno di pensare a tutte le storie che ha avuto non solo prima di conoscermi, ma anche durante quell’anno in cui non ci siamo frequentati: mentre io, infatti, mi sono limitata a vedermi con molti ragazzi senza mai andare oltre baci e toccatine, lui se n’è portate a letto molte altre. Pensarci mi fa stare veramente malissimo, anche perché io, prima di lui, avevo avuto ben poche esperienze sessuali, e tutte insignificanti. Non so come descrivere ciò che provo quando il pensiero va a quelle ragazze che lui ha visto nude sul suo letto proprio come me, a quelle ragazze che lui è riuscito a far venire -scusatemi se sono troppo esplicita-, mentre io, dopo un anno e due mesi, ancora non riesco a raggiungere questo “traguardo” con lui. Non credo di perdere la sfida con le sue ex dal punto di vista dell’aspetto fisico e neanche intellettuale, perché ho avuto modo di conoscere tramite facebook e racconti di amici alcune di esse, e non mi intimoriscono. Semplicemente provo un dolore indescrivibile pensando che lui ha avuto modo di fare sesso con altre ragazze mentre io ho avuto solo lui nella mia vita -e probabilmente avrò solo lui, perché questo di fatto è il mio intimo desiderio. Lui continua a rassicurarmi, cerca di aiutarmi dicendomi che quegli episodi nemmeno se li ricorda e hanno avuto lo stesso significato di una partita a carte, ma non riesco ugualmente a togliermeli dalla testa. Mi dispiace farlo soffrire per qualcosa che purtoppo non può cambiare, ma è più forte di me e non riesco veramente a sopportarlo. Qualcuno ha qualche suggerimento, qualche rimedio pratico, qualcosa che mi possa consolare? Ringrazio tutti in anticipo