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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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a Giovanni:
Scusami, ma ho sentito la necessità di rispondere dopo aver letto una tua affermazione: “il mio consiglio e che se ci si vuole lasciare per questi motivi, aspettate di avere una nuova fiamma poiche il senso di frustrazione e di solitudine porterebbe solo un ulteriore dolore …”
Le riflessioni che mi ha stimolato sono le seguenti:
E’ giusto che un’altra persona giunga al nostro fianco e ci ami …ma in questo caso finisca solo per fare da “tappabuchi”, rispetto ad un dolore che non si riesce a sopportare?
E’ giusto, in fondo, far pagare ad altri lo scotto della nostra sofferenza? Come un pacco gigante di cui mi libero semplicemente dicendo “tieni, te lo dò!” per poi scaricarlo direttamente sulle braccia dell’altro. Che magari in quel momento le ha aperte per abbracciarmi.
Credo che in questi casi il passo giusto da fare, soprattutto per se stessi, è ascoltarsi e venirsi incontro, profondamente. E con questo non sto assolutamente dicendo che sia facile, anzi: è difficile da morire.
Però non trovo sia giusto prolungare la catena di dolore incudendo un’altra persona in questa spirale, che in tal modo contribuiamo a rendere eterna.
Il problema è il dolore che proviamo. Ci è stato “arrecato”: “Perchè lei ha fatto questo?” è la domanda. Ma, volendo andare un pò più a fondo, viene subito da chiedersi: “Ha fatto questo…ma QUESTO cosa? a A CHI, realmente?” Chi soffre per questo ora sono io, quindi sarei io la “vittima”…ma la sua azione allora è stata fatta con l’intento di ferirmi? E’ plausibile una cosa simile, che lei possa aver agito per farmi male in un momento in cui nemmeno ci conoscevamo?”
Risalire alla radice di se stessi…e capire se può essere legittimo “accusare” qualcuno per una “colpa” che non ha verso di noi…se fosse fatto a noi, non ci darebbe fastidio? Se non condividiamo siamo sempre liberi di non accettare, nel rispetto del diverso punto di vista dell’altro. Amare implica “accogliere” l’altro per come è, senza sacrifici.
Grazie per il commento, in realtà sono perfettamente d’accordo, anzi sono il primo a dire che non bisogna far soffrire nessuno in alcun modo, e non esiste neanche un motivo valido per farlo, detto questo è chiaro che le mie parole sono state fraintese, infatti io parlavo della situazione in cui questa specie di “tortura mentale” porti a non amare piu il proprio partner e quindi onde evitare di finire nella noia e nella disperazione per non dire nell’odio…sarebbe opportuno per chi decida di allontanarsi, cercare di capire se l’amore si trova fuori dalla propria casa o all’interno della propria casa, è chiaro che io parlo della situazione in cui l’amore non sia nella propria casa… ci tengo a far presente che questa è un ultima analisi (trattasi di piu di 4-5 anni di frequentazione se non convivenza) parlo per esperienza, mi dispiace essere stato frainteso.
grazie per la lettura
Ciao a tutti, spero che qualcuno ancora legga questo thread.
Sono un ragazzo che sta per sposarsi con una donna fantastica.
Sia io che lei abbiamo avuto alcuni partners prima di conoscerci e, nemmeno farlo apposta io ne ho avuti tanti quanti ne ha avuti lei.
La differenza forse più grande è che lei, più grande di me, ha avuto relazioni decisamente più lunghe delle mie.
Confesso che la gelosia retroattiva mi attanaglia di tanto in tanto, e in modo piuttosto feroce (forse anche dovuto a problemi di depressione che ho avuto da un anno e mezzo a questa parte e sto risolvendo ora), mi salvo sempre aggrappandomi al fatto che anch’io mi sono concesso, e diciamo così, siamo pari.
Però si sa, tant’è, questa gelosia retroattiva genera una quantità mostruosa di paranoie.
Da poco mi sono anche convertito alla religione cattolica (anche lei) e stiamo entrambi praticando con grande fatica l’astinenza prematrimoniale per cercare di purificarci per quanto possibile e curare meglio il nostro rapporto in quest’ultima fase di fidanzamento.
Visto che i caratteri scarseggiano vengo al sodo: avendo percepito (sulla mia pelle e credo anche sulla sua) quanto sia significativo il rapporto sessuale che forse è il gesto più profondo che su questa terra ci è concesso di esprimere, non sia effettivamente giusto regalarlo così facilmente nelle mani di partners con i quali ci rendiamo conto che non condivideremmo mai tutta la nostra vita, nel bene e nel male.
Quindi mi rammarico profondamente di non aver conservato la mia verginità (e che lei non abbia fatto lo stesso, dal momento che la donna oltretutto per avere un rapporto deve affrontare fattori meccanici ben più traumatici) per poterla donare a lei, con cui sarò un solo corpo e un solo spirito tra non molto.
Il rapporto sessuale lega profondamente l’uomo e la donna. Ma prima di sigillare un rapporto con questo atto bisogna verificare l’effettiva validità del terreno su cui ci si sta poggiando.
Conclusioni: se tra i due fossi stato solo io quello vergine probabilmente a quest’ora sarei distrutto da dolore.
Ma dal momento che grazie a Dio così non è, batto i mea culpa e dico:
se avessi intuito da subito il peso affettivo del rapporto sessuale avrei certamente atteso di sposarmi.
Ho capito che la castità prematrimoniale è la chiave di questo discorso: non rispettarla significa non aver capito il reale peso che il sesso ha sulla nostra anima e sui nostri sentimenti e sui legami tra l’uomo e la donna.
E rispettare la castità prematromoniale risolverebbe automaticamente il problema della gelosia retroattiva.
Penso che nessuno di noi avrebbe grosse difficoltà di qualche bacio elrgito in passato, prima della nostra reciproca conoscenza, dalla nostra lei. Nemmeno per una carezza data in buona fede.
Ciò che più mi ferisce è la leggerezza con cui si ricorre al sesso nonostante il suo reale peso (e quindi di mancare di rispetto ancor prima verso me stesso), prima ancora di essermi preoccupato di chi abbiamo di fronte e della genuinità dei sentimenti che stiamo provando. E che anche l’altra persona sta provando. E ricorrere al sesso in questo modo equivale a vedere l’altro come un oggetto. Oggi c’è e va usato, domani potrebbe non esserci più.
Spero che qualcuno si sforzi di capire quanto ho scritto.
Ciao e grazie
x Rifletto: Mi associo in toto a tutto quello che hai detto! Sarebbe bello poter cambiare il mondo, le persone, saremmo tutti più felici.
a Rifletto:
trovo molto profondo ciò che hai scritto, anche se personalmente trovo che possa essere un discorso sostenibile al di là della fede…e, in questo modo, condivisibile (sebbene in forma diversa e parziale) anche da chi non ha abbracciato la religione cristiana per compiere determinate scelte o giungere a determinate conclusioni.
A mio giudizio, comunque, per preservare il valore della sessualità non è per forza necessario praticare l’astinenza…quella è una scelta individuale e rispettabilissima. Ma credo che fare qualcosa, “darsi” ad un’altra persona, quando lo si fa con “coscienza” (dal momento che ci si considera sostanzialmente persone “coscienziose”), e poi trovarsi a pentirsene, possa essere un pò irrispettoso verso l’altra persona alla quale ci si è concessi, oltre che verso se stessi (proprio perchè, come ben sottolinei tu, si tratta di un “dono”)…
La “prima volta” esiste appunto perchè ve ne sia una seconda, dopo.
Ma questa, in fondo, resta solo la mia modesta opinione, lontana dalla pretesa di verità assoluta.
Salve a tutti,
ho letto con molta curiosità i vostri post.
Premeto che io sono un ragazzo di 26 anni e da poco più di 9 mesi sono insieme alla mia ragazza di 32. Vado subito al sodo; lei è la prima ragazza a qui io ho voluto concedermi sessualmente!!!! prima di lei ho avuto un paio di ragazzine le prime cotte. Il mio blocco è avvenuto quando a 20 anni quando la morosa di un mio amico ha cercato in tutti i modi di avere uno o più rapporti sessuali con me. Premetto che questa ragazza, mi ha coinvolto molto, visto che c’era una intesa molto forte, e una attrazzione intensa da ambedue le parti, sia a livello fisico ma sopratutto a livello psicologico. Siamo arrivati a scriverci quasi 20 sms al giorno in alcuni momenti. Il problema è che siamo andati avanti a stuzzicarci per ben 3 anni e mezzo!!!!
Lei ha fatto di tutto dai piedini sotto al tavolo col suo fidanzato, all’invitarmi a casa sua anche solo per fumare una sigaratta. Io non ho ceduto!!!! Il perchè? il valore che io volevo dare al sesso e alla mia prima volta era enorme e volevo concedermi alla persona che sarei stato sicuro di poter amare senza alcun vincolo. A quasi 24 anni io ho gentilmente troncato questa agonia. Due anni da solo diciamo così e ad un corso di una pratica energetica conosco la mia attuale fidanzata. Sono stato attratto dalla sua sensibilità e non dal suo aspetto fisico!!! Ci siamo incontrati siamo usciti per una pizza e dopo una settimana abbiamo fatto l’amore. La naturalezza con la quale ho vissuto quei momenti mi era impensabile. Bellissimo.Scusate la premessa ma era doverosa. Ora entro nel cuore del tema.Lei mi mi racconta del suo passato, ed io sono geloso! lei mi dice che non è mai stata morosa di nessuno perchè puntualmente veniva abbandonata!io non capisco come lei abbia potuto concedersi a 12 uomini in 7 anni che in pratica l’hanno usata! Provo rabbia e smarrimento!Non trovo coerenza con la persona che conosco io e quella che mi appare con i suoi racconti.Ora mi fermo quà. saluti
Scusate, ho finito i caratteri e non sapevo come poter proseguire.
Mi faccio forza e inpronto la nostra unicità sul fatto che lei ha sempre avuto rapporti protetti, così mi disse. Il mese scorso scopre la presenza di un papilloma viris ha portato all’evoluzione di un’altra malattia che non dico. Il papilloma lo si può contrarre per contagio sessuale o semplicemente con un asciugamano usato in comune anche in palestra per dire; ma se curato è assolutamente arginabile. Con questo all’ora chiedo a lei se veramente ha sempre avuto rapporti protetti e lei dopo 8 mesi mi dice che forse una volta no!!! ma non si ricorda bene; DICE LEI!!!! Se fosse vero mi ha mentito!!! non sò più chi è!!!! Ora mi fermo d’avvero quà, e vi chiedo un consiglio e opinioni in merito; confidando nella vostra sensibilita e gentilezza. Grazie d’avvero, attenderò con snsia. Vi saluto.
Caro Redy,
uno smarrimento come il tuo, in una circostanza in cui si viene a conoscenza di cose che possono in qualche modo ferire, è comprensibile; perciò non voglio dire che tu non abbia ragione nel sentirti confuso e magari offeso.
Ciò che ti propongo però è un’ulteriore riflessione, che forse troverai altrettanto giusta: non conosco la tua attuale ragazza, ma capisco che quando si conosce qualcuno, soprattutto se si comincia a conoscerlo con l’intenzione poi di approfondire l’intimità, ci sono cose che non sono facili da raccontare. E ciò non vuol dire che si mente, perchè queste cose sono quelle cose che, in un certo senso, “non si raccontano nemmeno a se stessi”, preferendo non pensarci.
Quando poi vengono fuori, in un modo o nell’altro, lì diventa un pò più difficile non pensarci.
Quindi non leggere il comportamento della tua ragazza come un atto mirato a farti del male: magari anche lei è confusa, offesa, ferita. Pensa: lo sei tu “di riflesso” diciamo…lei magari lo sarà un pò di più, essendo protagonista di episodi che adesso hanno effetti spiacevoli su di lei.
Tu dirai: perchè l’ha fatto? Io penso che in fondo chiedersi del passato serva solo a non guardare il presente, oscurando la persona che tu conosci e che si è presentata a te ADESSO, mostrandosi bella come l’hai vista. Non penso che qualcuno possa ingannarci al punto da mostrarsi praticamente opposte a come noi le vediamo, se noi siamo capaci di vedere.
La rabbia che provi, magari, è un effetto della rabbia che prova anche lei per la situazione, ma che non può dire. Con questo, non voglio dire che ci sia “colpa” in qualcosa da parte tua.
Voglio solo dire di non considerarla “diversa” o “ingannatrice”, perchè magari in questo momento lei è “smarrita” quanto te: quindi, magari, INSIEME, per quel sentimento che vi ha uniti finora in maniera meravigliosa, anche in quella notte trascorsa l’uno abbracciato all’altra, potrete trovare la strada per uscire da questa confusione. saluti.
Carissima Sara, ti ringrazio dei tuoi pensieri.
Voglio fare riferimento al fatto che tu dici che alcune cose passate, che possono avere ferito una ragazza, vengono rinnegarte anche da se stessa. Vedi Sara trovo di fondamentale importanza improntare un rapporto di coppia sulla base della totale e più trasparente condivisione delle due parti. Mi spiego:se io sono un sistema complesso nel “cuì ed ora” questo è grazie alle esperienze del mio passato, positive o negative che io le giudichi non importa, perchè sono consapevole del fatto che se oggi sono come sono è grazie a TUTTO il mio passato.Sono pienamente convinto che il bene ed il male, il buono o il cattivo, il bello ed il brutto sono solo un gioco dualistico della mente, quando in realtà questo positivo o negativo sono due faccie sempre facenti parte della stessa medaglia!!!
Capisci cosa intendo?! Sta a noi sensibilizzarci per poter cogliere quanto di più bello ed amorevole si può avere ad esempio in una relazione di coppia.
Con questo dico:io della mia lei, conoscendola per la sua grande sensibilità e consapevolezza di molti meccanismi inconsci, non mi sò spiegare il perchè non abbia avuto la forza di essere più precisa in alcune delucidazioni date,visto comunque che di mezzo cè anche la mia salute e pur capendo il dolore che poteva provare.
Ok, poi alcune mie reazioni o parlate da geloso rabbioso direi,potevano bloccare la raltà dei fatti diciammo così!
Ma tra me e lei si parla molto, ed è questo il rapporto che io ho sempre sognato, ma nel mio “sogno” non c’era in programma questa non voluta mancanza di trasparenza.Perchè come dici te Sara ho già capito che alcuni ricordi fanno male, ma voglio senplicemente che lei questi ricordi li veda comunque come una evoluzione della sua persona, della sua ANIMA.Evoluzione sempre improntata nella positività.
Sento di volerti consigliare un libro, scusa se la cosa va fuori tema; il libro è la “coppia illuminata” di Fabio Marchesi.Ora devo andare…da lei ci aggiorniamo ciao