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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore uomotriste.
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“..gli uomini in genere preferiscono le donne ingenue e inesperte rispetto a quelle con un passato, perchè le prime le ritengono più controllabili delle seconde, la gelosia centra poco..”
Che alcuni uomini possano pensarla in questo modo, è innegabile, ma che tutti siano allineati a questo modus vivendi, non credo proprio. Non si tratta di essere ipocriti o zerbini, ma semplicemente di vivere con un’altro punto di vista. Se per alcuni la donna è un essere umano, per altri è un orifizio con una femmina attorno. Purtroppo una foresta che cresce è meno rumorosa di un albero che cade e molto sovente chi ha meno scrupoli e riguardi per gli altri, sembra che mieta più risultati.Ma i risultati quali sono? Disillusione,amarezza,solitudine, una tacca in più sulla pistola? Non giudico questo modo di vivere, semplicemente non lo condividevo in gioventù e non lo codivido oggi in età matura. Le donne sono persone, ne oggetti, ne essere inanimati, alcune hanno un punto di vista, altre no. Nel bacino del mediteraneo, le culture principali furono di stampo matriarcale, nella cultura di nord italia e sud della francia nele tribù galliche e celta le donne combattevano a fiancho degli uomini. Solo con l’avvento delle tre religioni monoteiste, la donna venne relegata in un livello non più paritetico ma di secondo piano. In seguito suffragette e femminismo completarono l’opera creando un caos che ancora oggi perdura. Quando si ragiona per fenomeni di massa è molto facile che le idee diventino una fede sconfinando poi nel fanatismo. Meglio una società dove tutti sono esseri umani, dove noi di tanto in tanto siamo gelosi del partner. Saluti
ildissacratore sono contenta che almeno ti faccio ridere!! beh almeno qualcuno lo ha ammesso, gli uomini sono tutti dei maschilisti schifosi e non vale la pena soffrire per loro! già lo sospettavo e adesso ne abbiamo la conferma.
Comunque a me non piacciono affatto i traditori e i puttanieri, non li trovo perniente affascinanti come dicono Rox e ildissacratore ma mi sembrano solo individui molto squallidi. E tranquillo Rox che io non sono come quelle scemette che corrono dietro all’ idolo di turno starnazzando come delle oche, hai sbagliato persona.
Rossana ho notato spesso che difendi uomini beceri e maschilisti che hanno torto marcio e hai sempre una parolina dolce per loro, mentre alle donne con le palle le attacchi senza pietà. Scusa ma mi sembra un comportamento poco degno per una donna che dice di difendere i nostri diritti e inoltre mi sembri sempre molto contradditoria nelle tue opinioni, tutto qui.
ti saluto.
Ildissacratore ha detto molto di più nella “bella analisi” riportata parzialmente, infatti MG come donna usa più coerentemente il termine “controverso” per il suo post, ed è comprensibile.
Ii fissa ha detto una cosa che è stata trascurata che è il motivo che ha fatto sì che io finissi su questo forum, e che constato periodicamente essere presente in molte vicende che qui vengono raccontate: “…non c’è alcun maschilismo in realtà, sono proprio le donne a volere questa situazione, altrimenti verrebbero premiati gli uomini bravi, seri e miti e non gli stronzi o gli sconcioni.”
Anni fa, non mesi o settimane, scrissi che gli stronzi e i farabutti sono una “creazione” femminile in realtà. Li mettono al mondo, li allevano, se ne innamorano e si rovinano la vita dietro questi soggetti frutto dei vizi che hanno ricevuto dal mondo femminile. Poi alla fine molte si lamentano di loro, quando spesso sono esse stesse a dare “dignità” a queste figure anacronistiche, che vegetano benissimo anche oggi, mentre molte di quelle donne che li hanno resi tali, in data odierna inneggiano alla giusta parità di diritti tra i due sessi.
Queste incoerenze non sfuggono alle categorie maschili che Ildissacratore ha tratteggiato, che sfruttandole abilmente fanno i c.... loro come meglio credono. E poi lo staff medico di LaD si deve ammazzare di lavoro per rimetterle in sesto psicologicamente.
Meno male che io mi occupo di “analizzare” solo cadaveri.
Grillina dixit:
“…inoltre mi sembri sempre molto contradditoria nelle tue opinioni, tutto qui.”
Mi dissocio da quanto sostiene grillina. Per me non “sembra”. Lo è.
Al di là della mia presunta polemica sul nick in questione, credo – anzi sono certo – che il problema in un forum nasca dal fatto che la coerenza ideologica è necessaria se in una discussione si vuol trovare un traguardo risolutivo che sia semplicemente credibile. In un consesso l’autorevolezza nasce solo dal riconoscimento di una “continuità” filologica di chi si propone come opinionista in ragione della frequente partecipazione ai dibattiti. Se non si ritrova quella continuità si tratta solo di “flatus vocis”, sia pure esteticamente eufonico; che “suona bene” insomma. E questo vale per tutti, è evidente.
L’entusiasmarsi per questo o quel partecipante secondo logiche “personali” o “emozionali”, spesso in contrasto tra loro, non dà nessuna affidabilità nè autorevolezza a qualunque tesi sostenuta in certi termini, e che magari sia reduce da una precedente simile ma opposta quanto a giudizio. Non dà credibilità non solo all’ondivago, ma neppure a chi da questo è sostenuto. Non so se mi spiego.
Come dicevo in altri momenti, lo stile altalenante, ancorchè “ricercato” nella forma, può colpire sul momento un neofita del forum, in buona fede, se non proprio sprovveduto, non chi frequentatore lo è di lungo corso o è semplicemente sveglio.
E la stessa cosa succede con Rossella, che non è ondivaga anzi, è fin troppo “coerente”, ma è solo incomprensibile, quindi inadatta comunque alla discussione fruttuosa, oltre che a qualunque tipo di interlocuzione come sappiamo.
Quello che a questo punto apparirà agli occhi dell’interessata come una cattiveria, è invece l’ennesimo suggerimento senza fronzoli nei suoi confronti, molto più amichevole e onesto rispetto a certe piaggerie di circostanza che venivano spacciate per educazione e gentilezza.
Grillina non è la prima che nota quella caratteristica, e non sarà l’ultima. Si può tenerne conto o non farlo, ma non gridare sempre al martirio. Anche chi è dall’altra parte non vuole sentirsi preso in giro da una certa “variabilità” ideologica o dall’ermeticità rosselliana. Anche se queste fossero “in buona fede”.
Rossella l’ermetica possiamo farla vedere dall’ermetico della mutua, ma per quell’altro aspetto chi ci pensa? Forse “Sereno Variabile”? Boh.
P.S. Grillina, non vale la pena soffrire per nessuno, in generale. A maggior ragione quello per cui si soffre se ne frega di noi.
dura e pura tutta di un pezzo,come l acciaio non ti pieghi ma puoi spezzarti, rappresenti il bigottismo l inquisizione laica piu’granitica e acida, e poi giudizi pesanti su Rossana che non e’ d’ accordo comunque parole inutili con te, c’ e’ un abisso non cerchi un dialogo solo le tue direttive, leviga gli spigoli. la fedelta’ la sincerita’ l onesta’ sono valori importanti ma la realta’ e’ che l essere umano e’ sottoposto di continuo alle spinte tra il razionale e l irrazionale, i sensi,l’ istinto,il desiderio e puo’ anche, cedere,non da giustificare ma e’ la nostra fragilita’ umana, ed e’ da perdonare da un punto di vista religioso, ma anche da comprendere per prima dentro di noi, e’ questo il cammino la lotta e la crescita quotidiana di ognuno e ognuno ha la sua storia personale individuale il carattere la psiche le proprie esperienze fin dalla nascita che rimarrano
indelebili dentro fino alla fine della vita.
un altra cosa, a livello di classe sociale anche donne di fama e successo che cambiano partner come un prodotto da supermercato vengono ammirate se lo fa una donna comune maah.. comunque e’ vero che la mentalita’ della massa critica sta cambiando. anche se non saranno la maggioranza il futuro sara’ delle coppie gay e lesbo avranno anche figli propri e da adottare sicuro.. pero’ mi sembra che loro non devono essere fedeli se ho capito
comunque il concetto di famiglia tradizionale si sta’ sciogliendo sta’ cambiando e cambiera’ sempre di piu’
saluti
Celticus, è vero. in tempi remoti c’era il matriarcato e le donne combattevano a fianco agli uomini. e in quel modo si era creata una società equilibrata, armonica, ben strutturata e funzionale. Ma come hai detto giustamente tu, l’ avvento delle religioni monoteiste fece sì che venisse introdotto il concetto di predominio dell’ uomo sulla donna, con tutte le nefaste conseguenze che possiamo vedere ancora oggi. io però, sinceramente, credo che il pensiero espresso da ildissacratore, per quanto stridente e sgradevole, sia quello che più si avvicina alla realtà maschile. in fondo anche la gelosia retroattiva o patologica, se ci pensiamo bene, è una forma di possesso e di controllo sull’ altro ( una tendenza perloppiù maschile, questa, confermata appunto dalle parole del dissacratore ). quando incontriamo una persona per la prima volta, questa NON CI DEVE NULLA, ed è assurdo pensare che qualcuno si apra completamente – e da subito – su quelli che sono gli aspetti più intimi e delicati del proprio vissuto. avere questa pretesa è indice di arroganza e di presunzione, oltre che di tendenze palesemente narcisistiche; e anche ammesso che in molte coppie sia la donna a comandare, l’ atteggiamento dell’ altro in quei casi è differente rispetto ai casi in cui avviene il contrario. L’ uomo, quando è o si sente sopraffatto, tende a ricrearsi degli spazi tutti suoi in cui rifugiarsi e che nessuno può violare, e tende ad assecondare la sua donna più per quieto vivere che non per un legame emotivo profondo che nutre verso di lei. per noi donne non è così. troppo spesso, purtroppo, arriviamo paradossalmente a stabilire un legame viscerale con quello che in fondo altri non è che il nostro carnefice, e ildissacratore dice bene che una donna sveglia, una donna che ha le sue esperienze alle spalle e ha già compiuto un suo percorso di maturazione, difficilmente cade in queste trappole. il mio interesse a capire questa inclinazione, quasi tutta al femminile, a dedicarsi e a sacrificarsi per individui non meritevoli e che non fanno altro che sminuirci, era solo ed esclusivamente volto a comprendere meglio e ad analizzare il MIO percorso, e le motivazioni profonde che in passato possono avermi portata a certe scelte. non c’era – nella mia voglia di sapere – nessun intento di denigrare altrui esperienze amorose se per queste persone hanno una loro valenza. essere aperti al confronto è importantissimo non per far contenti gli altri, ma per avere una visione globale – e quindi molto più utile PER NOI STESSI – della dinamica con cui avvengono determinate cose.
Grillina,
“ho notato spesso che difendi uomini beceri e maschilisti che hanno torto marcio e hai sempre una parolina dolce per loro” – che piaccia o no, in linea generale la mia opinione è che i maschi sono in questo periodo sfavoriti, in tutti i sensi, rispetto alle femmine (al contrario di quanto è accaduto negli ultimi 2000 anni). nel particolare, tendo a non valutare negativamente le persone che non conosco a fondo e quindi, tantomeno, i nick virtuali che non conosco affatto. quanto alle paroline dolci, non credo che cenni di saluto o di eventuali apprezzamenti possano ritenersi tali.
un’utente ha qui precisato che cambia spesso nick per non essere considerata contradditoria, facendo riferimento, come me, a caso per caso e non a preconcetti. non mi va di agire in un modo che non approvo, anche perché non credo ci sia qualcuno sul sito che possa rivestire credenziali per giudicarmi. spero di non contrariare troppo l’utenza di LaD nell’affermare che a me vado benissimo come sono e che, se mai dovessi voler cambiare, non sarà certo per adeguarmi alle reprimende o ai gusti altrui. credi non mi sia mai successo di notare contraddizioni nei pochi utenti abituali che seguo assiduamente? non sono parenti né amici, quindi perché mai dovrei badare alle loro carenze di coerenza?
nel reale, il femminismo anni ’60-70 (quello che non è provocazione, straffottenza o egocentrismo, ma tendenza all’armonia, alla stabilità e alla parità) l’ho dimostrato con i fatti, che non sono tenuta a esplicitare qui. ho forse avuto più palle io di buona parte delle attuali giovani donne che si vantano di averne.
al di là di due o tre personaggi virtuali, con il quali l’interscambio di cattiverie varie è stato reciproco, non mi sembra di aver mai attaccato nessuno. se poi anche dovessi rendermi conto di averlo fatto, mi sembra, tutto sommato, di essere in buona compagnia. 🙂
saluto cordialmente ricambiato.
Buongiorno maria grazia.
Sono su alcuni punti concorde con te, su altri no. Sono cresciuti in un ambiente dove essere donna era un valore assoluto, essere uomo un difetto. Ovviamente quando cresci in questo modo,il mondo donna lo vivi in modo antagonistico e le poverine che ebbero la sfortuna di conoscermi in quella fase non furono proprio trattate da persone. A 20 anni conobbi una ragazza di un anno più grande. Scriveva per la rivista effe. Si era in giro e cercai come altre volte avevo fatto, di intortarla con la loquela, sino a quando lei mi disse “mi piaci ma, non so se sia giusto. Non mi sono mai innamorata di un uomo, ho fatto sesso con un maschio un’unica volta per togliermi il fastidio, ma il mondo degli uomini non credo faccia per me..” Dopo questo esordio, ci mettemmo insieme, una storia strana, che mi servì molto a conoscere l’altra faccia della luna. Fu uno scambio di ideali, valori e punti di vista. Non fui mai geloso di quella sua volta con un uomo, ma ero geloso marcio delle sue ex. Poi dopo più di un anno andammo ognuno per la sua strada, entrambi cambiati e più intenzionati a comprendere il punto di vista altrui. Quando conobbi mia moglie, lei viveva in un ambiente dove essere donna voleva dire non essere considerata. Il mio punto di vista era per lei nuovo e fu la qualità che la interesso. Abbiamo cresciuto i nostri figli con questi valori “non per fare contenti gli altri ma per noi stessi”. Oggi vedo la gelosia, ovviamente in certe dimensioni, non come la voglia di possesso, ma come il timore di aver perso qualcosa che l’altro non ha condiviso/vissuto con noi. Quando dissi tempo fa alla ragazza di mio figlio ” se voi non aveste il vostro vissuto vi sareste incontrati?” Ragazza sveglia, capì subito. È vero nasciamo e cresciamo con un’ambiente che ci condiziona, ma sapersi confrontare, acquisire esperienze e altrui opinioni, se condito con un po di ben dell’intelletto ci permette di cambiare e perchè di migliorarci. A casa io non comando, mia moglie non decide, noi parliamo a volte litighiamo, ma poi decidiamo assieme. Ovvio entrambi abbiamo a volte bisogno dei nostri spazi, di estraniarci dalla famigli e dall’altro,
è umano. Ma che problema è? Non si cambia il mondo se noi stessi non siamo disposti a cambiare.
Rox,
“la fedelta’ la sincerita’ l onesta’ sono valori importanti ma la realta’ e’ che l essere umano e’ sottoposto di continuo alle spinte tra il razionale e l irrazionale, i sensi,l’ istinto,il desiderio e puo’ anche, cedere,non da giustificare ma e’ la nostra fragilita’ umana” – secondo me, purtroppo, spesso, anche quando non ne siamo consapevoli, l’irrazionale prevale sul razionale (tesi sostenuta anche da Jung). altrimenti, come si potrebbe spiegare l’infinità di guerre e di massacri che hanno devastato e ancora devastano l’umanità? comprendere che c’è una bella differenza fra l’utopia e la realtà non significa assolvere ma prendere atto che esistono in ognuno debolezze o fragilità, in questo o quel contesto.
“il concetto di famiglia tradizionale si sta’ sciogliendo sta’ cambiando e cambiera’ sempre di piu’.” – il matrimonio è un’assurda ingessatura. secondo me, meglio la convivenza, senza troppi giuramenti su quanto non è poi quasi mai possibile mantenere. alla larga dalla comunione dei beni: ognuno faccia per sé e, insieme, si pensi al benessere dei figli, ma sempre nella massima possibile libertà, con impegni reciproci da rinnovarsi o meno periodicamente…
“Non si cambia il mondo se noi stessi non siamo disposti a cambiare.”
Celticus, mi limito a riportare solo quest’ ultima frase di tutto il tuo bellissimo commento. perchè secondo me è in essa che è racchiusa la chiave di tutto!
ciao