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Sono un fallito non ce la faccio più non ho più vita

di Giuseppe 333

Ciao  tutti sono un ragazzo di 21 anni e sono stufo di fare questa vita, mi sento il numero 1 dei falliti. Non riesco più a trovare un senso alla vita ho ricevuto batoste da tutti i lati e fino ad ora ho resistito mi sono sempre rialzato ma stavolta sono rimasto a terra e la cosa brutta e che ci voglio rimanere. Vi spiego per quello che vale il motivo, scrivo qua per liberarmi un po’ dentro perché sto impazzendo e magari se qualcuno possa farmi trovare uno spiraglio, forse se non ultimo ma penultimo tentativo ma ormai non ci credo più, la mia vita va a rotoli in amore, nel lavoro, nell’  aspettativa di vita, fisicamente, mentalmente, amicizie e nel quotidiano in generale.

Comincio dal fisico che dire un po’ di pancetta, ne brutto ne bello almeno spero, dimostro molti anni in meno di quelli che ho e questo molte volte mi mette anche in imbarazzo, e ho un problema al pene diciamo che fra grandezza e difetti e inutilizzabile all’ 80%, e infine vi dico che sono già a 4 interventi (non gravi) e senza volere qualche atro forse lo dovrò fare.

Passiamo agli altri problemi diciamo che non ho un futuro vedo tutto buio sono una ciste a scuola infatti non ho proseguito gli studi mi sono fermato al diploma, e come situazione lavorativa per ora ho un lavoro poco stabile, pagato poco o perlomeno con esso non riuscirei a camparci che non mi piace e non ho proprio idea di cosa fare in futuro, non so fare niente in particolare ed a oggi la forza per inventarmi qualcosa non c’è l’ho più, non ho niente fra le mani tranne quel pezzo di carta con cui potrei tentare di entrare nel pubblico ma come sappiamo non c’ è speranza, mi son rimaste solo un pugno di mosche fra le mani.

Per quanto riguarda le amicizie ho un gruppo di amici, da premettere che loro sono fantastici e che mi hanno sempre rispettato e mi includono nello loro uscite, si dico loro perché e come se sono divisi da me non c’è quel rapporto che vedo fra di loro stessi questa però è colpa mia e del mio carattere che non permette alla persone accanto a me di conoscermi in fondo, e come una barriera che ho provato ad abbatterla ma ancora oggi che ormai ho un età non sono riuscito e col tempo penso di risultare anche un po’noioso agli occhi degl’ altri. Questo problema insieme a quello fisico mi ha pregiudicato la vita sentimentale non ho mai avuto una ragazza non ho mai dato un bacio non mi sono riuscito mai ad avvicinare veramente a una ragazza, quelle poche volte che riesco, al punto di svolta mi fermo e non riesco ad andare avanti, ho inseguito una ragazza per tanto tempo e non sono mai riuscito a dirle niente, oltre all’ imbarazzo di base di timidezza non ho voglia di trascinarla nell’inferno della mia vita , li dove lei accettasse 0,01% forse, non posso garantirle un futuro economico e neanche fisico. L’ altro giorno e successa una cosa impensabile per me e ho rovinato anche quella, stavo facendo la mia 4 operazione e sono rimasto in ospedale per qualche giorno e c’era una ragazza molto carina ci ho parlato un po’ sul generale e del momento, ci stavo bene era dolce aveva 17 anni, forse un po’ piccola non so comunque anche sta volta non sono riuscito ad andare avanti non gli ho chiesto niente ne numero niente persino il nome non so ed ora non lo più vista, c’era una possibilità alle visite ma son finite anche quelle, in più abita a 1:30 da me circa non so neanche dove di preciso, in poche parole ho perso anche lei per essere co...... (ovviamente non sapevo neanche se gli andavo a genio).

Non ho speranze di fare una vita normale ormai sono rassegnato come morto, l’ unica cosa per cui sono appeso alla vita e la famiglia almeno la e ok mi vogliono bene e mi danno una mano in tutto. però non mi basta anzi non so perché ma ho anche voglia di andare a vivere da solo un’ indipendenza ma sono con le mai legate ancora una volta non posso farlo non sarò mai una persona felice. Fino a poco tempo fa pensavo ancora ce tempo ma ormai sono arrivato a un vicolo ceco senza ritorno. 

Lettera pubblicata il 5 Luglio 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 18 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    rossana -

    Giuseppe,
    mi sembra di capire che il guaio peggiore consista in serie difficoltà a carattere fisico, che si estendono sul temperamento, cioé sui problemi in ambito relazionale, sia con gli amici e, a maggior ragione, con le ragazze.

    un lavoro incerto e poco gratificante sotto tutti i punti di vista è purtroppo frequente nell’attuale normalità di molti. anzi, spesso è già un mezzo miracolo averlo, un lavoro!

    una famiglia che ti sostiene con affetto e comprensione è un aspetto importante, appannaggio di un buon numero di persone ma non di tutti. quindi si tratta di un altro punto a favore.

    tutto non si può mai avere. l’unico senso che per me ha una certa importanza è quello relativo al potere che hai sulla tua vita, o meglio sulla libertà di disporne come meglio ti riesce o desideri. tutto il resto è parte di assurda competitività, volta a distruggere più che non a costruire. peggio che mai se sei tu stesso a propinarti il concetto di fallimento, nel confronto con altri, più fortunati o più capaci di proiettarsi in positivo nel futuro.

    è difficile che non ci siano problematiche da affrontare per gran parte dell’esistenza. pensa, se vuoi, a una ragazza considerata un cesso oppure a qualcuno incapace di mettere insieme il pranzo con la cena… non che mal comune sia mezzo gaudio ma solo per un’analisi più equilibrata della tua situazione.

    abbi cura di te, innnzitutto. poi, impara a conoscerti meglio e ad accettarti. se lo farai tu, gli altri seguiranno…

  2. 2
    rossana -

    se ti va di ampliare il confronto:
    https://www.riflessioni.it/senso-della-vita/il-senso-della-vita.htm

    magari ci trovi qualcosa che fa per te…

  3. 3
    Rossella -

    Ciao,
    non ti scoraggiare. Tutte le volte che si comincia una nuova avventura si pianta un seme e questo seme ha bisogno di tempo per germogliare. Il mondo dello spettacolo è un microcosmo che rappresenta la natura. Anche quello è uno spazio sacro in cui c’è spazio anche per perdersi nelle mille cose del mondo… questo accade quando la voglia di emergere porta ad incidere il proprio nome negli elementi della natura. Ma si tratta di un mondo che ti consente di fare anche questo senza reprimerti e senza alterare l’equilibrio ambientale. Non entri a far parte della famiglia, ma porti in video una solitudine che ti rende ugualmente affascinate. Il pubblico a pelle tende ad entrare in empatia con quei personaggi che riescono a muoversi nel paesaggio interiore senza vagabondare perché gli altri li portano a riflettere sulla drammatica condizione esistenziale dell’uomo. Non arrivi al cuore della gente cavalcando l’onda della giustizia perché la donna non si concepisce solo come la fidanzata o la moglie… è interessata a capire che madre sarebbe stata in un’altra vita… che suocera, che nuora, che zia sarebbe stata. Anche gli uomini, in termini molto generici, si fanno le stesse domande. La natura non è un luogo che è possibile personalizzare senza trasfigurarsi. L’inferno sono gli altri. Il problema non sei neanche tu che vuoi cambiare le cose, perché ti assicuro che quando sbatti contro l’orgoglio delle persone viene fuori l’attaccamento alla vita. Non riesci a reprimerti.

  4. 4
    Rossella -

    […]Quindi non giudico nessuno. Dico semplicemente che questi dati di fatto mi portano da una parte a rafforzare i miei ideali politici e dall’altra a piegare a trovare il lato positivo di quella signoria mentale che se da una parte ti rende tiranno nei sentimenti dall’altra ti aiuta a razionalizzare i fallimenti. Ti senti rinfrancato all’idea di aver scelto la vita. Non pensi a quello che hai perso… perché tanto alla fine dobbiamo lasciare tutto.

    Un caro saluto!

  5. 5
    Giuseppe 333 -

    Grazie mille per le risposte, comunque volevo precisare che il problema si e accettare me stesso però i problemi sono comunque oggettivi e il pensiero di privare di certe cose abbastanza rilevanti mi fa sentire male cioè “se la voglio bene non posso farmi avanti gli farei del male in realtà” e un ciclo senza uscita non riesco ad uscire proprio.

  6. 6
    rossana -

    Giuseppe,
    il vero problema oggettivo è quello principale, da cui derivano gli altri in ambito relazionale. se c’è qualche possibilità di poterlo risolvere in futuro, si tratta di superare un lungo e pesante periodo di transizione; se, invece, si sa a priori che a livello fisico niente potrà cambiare, è certo che tutto sarà più difficile e forse irrisolvibile nell’aspettativa di trovare una ragazza e di formare una famiglia.

    non sarebbe onesto esprimersi in senso positivo, anche se tutto è sempre possibile, se lo si vuole con forza e se si ha la fortuna di trovare la persona con cui poterlo attuare.

    resta, comunque, indispensabile trovare nel tempo un equilibrio di adattamento alle circostanze, come fanno altri, purtroppo affetti da disabilità di vario genere ed entità. non a tutti sono date le stesse possibilità e, a volte, chi le ha ne fa un pessimo uso, con guai esistenziali anche maggiori.

    un abbraccio.

  7. 7
    Giuseppe 333 -

    Ancora grazie per il tempo e l’ onestà delle parole, come hai detto tu andrò avanti sperando nel solito futuro migliore “forse chissà arriverà veramente” ed è anche vero che dovrò cercare un metodo per rasserenarmi anche se la vedo molto dura va sempre peggio vedendo passare il tempo ma ci proverò nuovamente lo devo anche a quello che è rimasto.

  8. 8
    rossana -

    Giuseppe,
    comincia con l’identificare un tuo interesse in qualcosa di specifico, non fosse altro che il completamento di un difficile puzzle. è utile tenersi impegnati, fisicamente o mentalmente, in qualcosa che piace e gratifica, come ad esempio unirsi a un gruppo di persone che ama la montagna o organizza visite a città d’arte.

    secondo me, l’importante è non lasciarsi dominare dallo sconforto ma reagire ed essere, comunque, se stessi.

    sono sicura che ce la puoi fare, e che dopo ti sentirai meglio…

  9. 9
    Giuseppe 333 -

    Grazie per l’ incoraggiamento ci proverò, c’è la metterò tutta, anche se non sarà facile quello che mi piacerebbe fare e quello che perlomeno ora non posso avere,comunque hai ragione devo tenermi occupato aimè anche con cose che non piacciono tanto almeno faccio qualcosa e impazzisco un poco meno, in questi giorni i miei sono fuori e fra lavoro, badare a casa, cucinare e altre cose mi tengo occupato e la sera musa dei pensieri sono stanco e penso meno. Grazie ancora a te che mi scrivi e mi incoraggi dedicandomi il tuo tempo.

  10. 10
    Solnze -

    Tu, amico mio, devi cacciare le palle e combattere! Ci sono persone con problemi molto più gravi di un pene parzialmente inutilizzabile e un po’di pancetta. Il secondo sicuramente si può risolvere, per il primo penso che qualcosa si possa fare.
    LAVORO. Intanto lavori. Per poco che guadagni lavori. Se vuoi guadagnare di più potresti fare qualcosa nel weekend se ce l’hai libero, per esempio il cameriere o l’aiuto in cucina di sera. Nel frattempo inizia a pensare ad un corso pratico che ti possa interessare e che sia spendibile anche fuori (cuoco, pizzaiolo, parrucchiere, meccanico, non so, vedi tu).
    AMORE. Qua il tuo problema è la timidezza se ho ben capito. Bhe, ti devi sbloccare. Solo tu puoi darti una mossa. Hai SOLO 21 anni!! Smuoviti!

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