Ho freddo, in questo momento ho solo la speranza di vedere luce,
chi di voi ha 34 anni ed è triste? perchè lo siete..
lo psicologo costa, troppo, seppur alcuni meno, sempre troppo.
A loro puoi raccontare delle tue tristezze, sono pagati, dei tuoi successi impercettibili, ma eclatanti e fondamentali per la tua crescita interiore.
Sono di ROma, piacere a chiunque mi stia leggendo. Sono femmina, sogno una famiglia ma tutto sembra non volermela donare, la sogno perchè non la vedo come una soluzione dei problemi interiori ma una palestra di donare amore gratuito che a quanto pare i macchinari per esercitarsi in questa palestra di single o di persone che non sognano come me la famiglia , non bastano.
Sono triste perchè per dormire prendo delle cose, se non le prendo non dormo.
questa catena mi fa schifo. non riesco a liberarmente ancora e ci ho provato.. ma poi sono triste, e i farmaci per dormire li prendo prima dell ora x , mi sballano un po’ e poi mi passa pure l effetto.
e non si dorme, e ami ma non sei mai abbastanza perchè chi ti sta accanto rimanda la costuzione di un amore concreto, basato sulla consapevolezza, sulla maturità e responsabilità di rndere pubblico un sentimento per una persona, e ufficializzarla a se stessi. sembra sempre che per far in modo che accadonno queste cose debba arrivare una ordine dal cielo, la famosa “manna dal cielo”come se la propria volontà non costasse un caxxo.. ma cos’è la manna? una sostanza dolce.. allora la metto nel caffè.. magari arriva il momento dell emancipazione vera.. ciao.. un sorriso triste dolce di manna a tutti, decisi e indecisi
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Categorie: - Me stesso
Marikoska, non lo so… Sono cresciuto in anni in cui la parola ‘depressione’ non veniva utilizzata con tanta semplicità e non si andava dallo psicologo solo perché eri stato lasciato o ‘il mondo era cattivo con te’. In quanto alle sostanze, solo in casi rarissimi ho preso di più dei farmaci senza prescrizione e a casa non ho nemmeno il termometro per misurarmi la febbre. Quando avevo un po’ di influenza, e studiavo e lavoravo in un’altra città (anche io sono di Roma), uscivo comunque di casa presto per prendere i mezzi pubblici e stringevo pugni e denti. Non sono un fenomeno, molte persone lo hanno fatto e lo fanno tutti i giorni: è per dirti che in noi abbiamo la tranquillamente la forza per superare i problemi normali della vita, come può esserlo un amore finito o che non ci accontenta.
È normale in certi periodi essere tristi o sentirsi inadeguati per una società che in effetti è decadente.
Sai, io ho passato dei mesi brutti per una donna che, quando l’ho conosciuta, aveva più o meno i tuoi anni (e io non avevo ancora passato gli anta); e per tutto il tempo, qualche anno, che siamo stati insieme non ha mai deviato dall’esprimere le convinzioni su impegno e futuro da costruire che esprimi tu; convinzioni cui, devo ammettere, alla fine mi ha accuratamente ‘addestrato’ ad adottare.
Peccato che qualche mese fa se ne è andata con uno più giovane di me di 10 anni e di lei di 4…
Così sono rimasto single e nemmeno più convinto di volerlo essere: ce n’è, penso, per essere tristi.
Ma anche così, come per l’influenza, si stringono pugni e denti e si va a prendere ogni giorno l’autobus della vita.
PS: comunque se ti va di parlarne, ho creato un indirizzo di posta elettronica usa-e-getta: joshuaxmarikoska@libero.it . Se non ti andrà di scrivere tra un paio di giorni lo cancellerò.
sei caduto nella trappola dell’autocompatimento anche tu, joshua, come molti uomini di fronte a donne che si lamentano perché soffrono per amore. ma vai a guardare perché, perché questa donna soffre? non sarà che finora ha scelto l’uomo “sbagliato”, quello sposato, quello impegnato, quello stronzo abituato ad avere tante donne che usa e getta? prima di farti intenerire dovresti capire meglio da dove viene questa sofferenza per il semplice motivo che se è una donna che si è sempre scelta consapevolmente uomini che non si sarebbero impegnati con lei (perché appartenenti a queste categorie che ho citato) allora è una donna come molte ce ne sono a cui piace piangersi addosso, e che sono quindi concentrate solo su se stesse, di conseguenza non sanno dare amore agli altri, e sono pericolose perché capaci di abbandonarti in un futuro, anche se tu le ami, perché loro è l’amore impossibile che cercano.
mi spiace se sembro dura, ma non è così. ne ho lette e visto troppo di storie di donne così, che si autocompiangono e sembrano queste povere vittime abbandonate dall’amore, dagli uomini, che non ricevono ciò che danno (ma a chi lo danno? ripeto, non è che per caso sono uomini impossibili dall’inizio?) e ci resto malissimo quando vedo gli uomini cascarci, credere a questo finto dolore, che altro non è che autocompiacimento, perché questi uomini sono ingannati, abboccano all’inganno e a me, che non sono così, non va giù.
ripeto, di questo tipo di donne ne conosco nella vita reale ma ne ho letto pure sul sito e non le sopporto affatto perchè ingannano gli uomini con la loro finta sofferenza e il loro vittimismo.
uomini che vi fate infinocchiare da queste tizie, domandatevi solo una cosa: come mai queste qui, a 30 anni passati, non sono state ancora capaci di costruirsi la famiglia che tanto sembrano volere? non sarà che hanno scelto chi non gliela poteva dare sin dall’inizio, invece dell’uomo onesto, che si sarebbe volentieri impegnato e che le amava davvero?
io mi arrabbio perché voi ci cascate. siete così ingenui. mi arrabbio perché ci sono donne come me che invece sono oneste, non ingannano, ma vengono messe da parte per donne come queste brave a fare le vittime ma incapaci di dare amore.
detto questo, cara autrice della lettera, spero che tu non sia così come ho descritto, spero che tu soffra per un reale motivo, e non per aver scelto volontariamente,in 34 anni di vita, solo uomini non adatti, perché ti davano più emozioni.
joshua: uomo avvisato mezzo salvato.
Dalla tua lettera emerge come tratto saliente un disagio di origine interiore ed una insoddisfazione verso la soluzione farmacologica che ti hanno proposto; mi piacerebbe conoscere il nome del farmaco che prendi, ma ovviamente non esprimerei mai pareri via web, la cosa la devi discutere con il tuo medico di famiglia. A parte il tecnicismo del farmaco che assumi adesso, che non va sottovalutato perché ti peggiora la vita anziché migliorartela, si rileva insoddisfazione anche verso chi ti sta accanto per mancanza di una visione strategica del rapporto di coppia. Il problema è che a 34 anni una donna questa visione la deve (giustamente) pretendere, se non altro per ragioni biologiche: non dobbiamo dimenticare che il maschio può giocare sporco, per noi la riproduzione può avvenire tranquillamente anche a settantanni, voi a 40 avete pressoché chiuso baracca.
Quadro delineato in maniera chiara, dunque. A questo punto ti direi cosa farei io al posto tuo, ma devi considerarla una opinione e non di più perché la mia conoscenza delle persone e dei fatti è assolutamente insufficiente a darti garanzie di successo (che peraltro non ti darebbe nemmeno Domineddio e succedanei). Quando la vita non va, bisogna farla andare, passare all’attacco e non giocare di rimessa; la fortuna (rappresentata dall’imponderabile e dall’improbabile) gioca la sua parte, assolutamente rilevante, ma noi in quanto esseri umani abbiamo il dovere di provare a fare andare le cose come vogliamo. Non ci si riesce sempre e bisogna farsene una ragione. Io darei il benservito a chi non ti offre la visione del futuro che desideri e non ci perderei troppo tempo; investirei qualche soldo per cambiare terapia farmacologica, al giorno d’oggi ci sono in commercio molecole che fanno letteralmente miracoli. Mi rimetterei in piedi e cercherei di dare una svolta alla mia vita, consapevole del fatto che nel giro di pochi decenni (ammesso che le tavole attuariali siano rispettate) saremo tutti cibo per vermi e nient’altro: tanto vale provarci. Se questo è quello che chiami “emancipazione vera”, allora hai visto bene.
Angy!!! parliamone!capisco perfettamente quello che scrivi. sì,ho buttato tanti anni della mia vita insieme ad un uomo che alla fine non desiderava fin dall inizio una famiglia, mi è successo, ma mi ha colto impreparata, molto giovane, ed ero convinta che col tempo avrebbe potuto cambiare. Dopo tanti anni buttati al vento, per fortuna sono riuscita a tagliare definitivamente con lui, e ho incontrato un ragazzo reduce da tanti anni di convivenza, con cui fin dall inizio era chiaro il mio e il suo obiettivo : costruire una famiglia. Storia splendida tra emozioni forti passionali ma anche veri e propri miracoli di successi interiori fin ora mai ottenuti. è passato un anno ma, a differenza di quello che credevo, del matrimonio non me ne parla, se ne parlo io dice che non siamo ancora pronti ma a me sa di grande scusa.. tutto qui. un abbraccio
Aton , prendo lo Stilnox, per il resto che dirti, non è così semplice perchè l altro non ti da una risposta chiara. cioè, se mi dicesse : no, non voglio un futuro con te, allora sarebbe molto semplice finirla, ma il punto è che questo non mi viene detto.. Solo che non “siamo ancora pronti”. E’ neanche un anno che stiamo insieme, lui non vuole “correre” perchè ancora si sente che dobbiamo risolvere delle cose. Io invece, ho tanto il sospetto che se non siamo pronti ora, non lo saremo più. Un bacio
Cara Marikoska,capisco la tua situazione:ti sembra di non avere e il mondo sembra ti voglia crollare addosso da un momento all’altro. Non risolverai la situazione continuando ad assumere farmaci di alcun tipo,bensì prendenso la tua vita in mano e trascinandola verso una sponda migliore,verso la sponda che piu gradiresti avvistare dal mare tempestoso che ti circonda in questo momento. Tenere un quadernetto dove svrivere i tuoi pensieri aiuta liberamente aiuta,ti farà sentire meglio fidati. La famiglia non deve essere un processo velocizzato, arriverà al momento adatto. So che in molti ti avranno gia ripetuto questa frase,ma è cosi:meglio avere una famiglia stabile al momento oppurtuno che una creata velocemente e alla sprovvista che non durerà neanche a lungo. A tal proposito,non avere fretta di trovare un compagno stabile,liberati prima della tua “depressione” e ti sarà piu facile trovare un fidanzato. Con la speranza di averti potuta aiutare.
eh, un anno non è un periodo sufficiente per una scelta così impegnativa, puoi tenere duro ancora un po’. Quanto allo Stilnox è progettato apposta per indurre il sonno, ma non per mantenerlo, quanto descrivi è assolutamente esatto. Tieni conto che si usa solo per terapie molto brevi, parlo di settimane, altrimenti la sospensione ti può dare un brutto rebound. Parlane con il tuo medico e prendi in considerazione qualche seduta di supporto da uno psicologo serio, non sono tutti così cari. Scegli una femmina, sono normalmente migliori. Consideralo un investimento.
Lo psicologo nei centri di salute mentale è gratis,puoi incontrare anche dei bravi psicologi. Il mio è bravissimo e gratis
JOJO: GRAZIEEE le tue parole sono state preziosissime! mi hai aiutato molto! Un abbraccio
ATON:
maròòò quanto sei esperto! grazie davvero dei tuoi consigli “tecnici”. Effettivamente lo so bene che si dovrebbbe prendere solo per brevi periodi, però come puoi immaginare crea una dipendenza esattamente come la può creare l eroina. Mi sento davvero una tossica, sto pensando di prenotare una visita ad un centro specifico per l insonnia, magari lì troverò pure qualche supporto psicologico “serio”. Grazie per le informazioni
Omorama: a Roma non è proprio così, cmq continuerò a cercare.. kiss
Ahahah grazie marioska e se hai ancora bisogno di aiuti (o semplicemente di essere consolata) sai che potrai rivolgerti a me!