Sono un uomo di 46 anni e l’amore non so neanche cosa sia. Non ho mai avuto una storia d’amore. Non ho mai saputo o scoperto se qualcuno si è mai innamorato di me. Mi innamoro sempre della persona sbagliata o di quella che non mi corrisponde. Ho solo ricevuto delusioni e prese per il culo. Ed ora, per l’ennesima volta, mi sono innamorato di nuovo, di un mio collega di lavoro etero e che avrebbe dovuto sposarsi a luglio, ma ha dovuto posticipare per via del covid19. La cosa più brutta è che siamo diventati amici stretti, perché mi ha raccontato e confessato le sue cose più intime, poiché si fida di me, mi dice. Sa che provo attrazione per il mio stesso sesso e credo che abbia capito dei sentimenti che provo per lui, perché è una persona molto sensibile. Ed è tranquillo perché è di mente aperta e non gli frega niente, poiché per lui innamorarsi, fa parte della natura umana, e che è tutta questione di “chimica” anzichè di genere o orientamento sessuale e che potrebbe capitare anche a lui innamorarsi di un uomo come di una donna. Ho solo lui in mente. Lo vorrei accanto a me, che mi sorrida e mi stringa la mano, che mi tenga forte tra le sue braccia nel mio letto, avvinghiati l’uno all’altra, sentire il calore del suo corpo, i nostri visi quasi a toccarsi, respirare il suo alito, baciare le sue labbra morbide e carnose, che mi guardasse negli occhi e che mi dica che non può vivere senza di me. Ma di tutti gli occhi di cui potevo innamorarmi ho scelto, ancora una volta, quelli di cui non mi guarderanno mai… Non uno sguardo, non una carezza, non un pensiero. La notte mi capita spesso di sognarlo e la mattina quando mi sveglio e realizzo che era solo un sogno mi amareggio e sto malissimo, perché so che non avrò mai nulla da lui. Mi sono rotto il c.... di questo schifo di vita, di ricevere solo delusioni e di vedere tutti quanti felici e contenti e magari, vedendomi in questo stato, mi mostrano la loro falsa compassione e mi esortano a non arrendermi perché “l’anima gemella arriva per tutti, e arriverà anche per te”. Ma che andassero a quel paese, tutti. Aspetto da una vita ormai e sto invecchiando. Non ho rapporti sessuali o toccato qualcun’altro da 20 anni. Non mi piaccio. Vorrei non poter sentire più nulla. Vorrei addormentarmi stasera quando vado a letto e non svegliarmi mai più…
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Categorie: - Amore e relazioni - Gay
Ciao Neko_74, credo che il problema stia alla base, lui é etero! Non tentare di convicerti che forse non sia cosí, tra l’altro hai detto che dovrebbe sposarsi… Perció forse dovresti come minimo scegliere qualcuno che non lo sia, altrimenti non puó che finire cosí, mi spiace.
Ho avuto diverse amicizie gay e sono rimasto sorpreso che piú di una volta li ho visti invaghirsi o provarci anche con etero, ma perché?! E’impossibile che funzioni!
Un abbraccio e non fissarti con questa persona, il mondo é pieno, ci sono 1000mila locali ed eventi giusti, forza!
Neko_74 la sofferenza per amore e soprattutto se è per la sua costante mancanza è durissima da sopportarsi.
Altro discorso sono le delusioni amorose non sempre imputabili all’altra persona, ma di frequente anche a proprie scelte infelici, e a proposito di queste credo che innamorarsi di un etero in procinto di sposarsi sia una scelta, per quanto al cuor non si comandi, infelicissima e autolesionista.
Ben ha detto Geminga, frequenta feste e ritrovi gay, dove puoi sempre incappare in delusioni, ma almeno ti innamorerai di una persona che ha i tuoi stessi gusti sessuali.
In bocca al lupo!
La stanchezza dipende dall’orgoglio che t’impedisce di andare fino in fondo e di accettare il rifiuto che dà forma alla morte spirituale. Lo spirito si perde. Non la puoi ricordare una così. Quando lo accetti, in maniera pacifica, cancelli la parola antica che ti ha consumato e ti prepari a ricevere una nuova vita, una vita in cui vi conoscete di vista perché tutto è stato rimosso, a parte il ricordo della stanchezza che torna per farti capire che ti stanno usando e la cosa dovrebbe bastare a farti sentire grande. Vedi? Anche la stanchezza passa. Ci vuole fede. I più fragili sono i giovani che neanche se le dicono queste cose. Spero che la vita nuova accenda nei giovani questo spirito. Non mi sono mai rassegnata a vedere una persona indifesa e buona, anche se nel mio piccolo ho ritenuto di dover coprire per dare forza al corpo e attendere il giorno della resurrezione.
“Non mi piaccio.”
Queste tre parole, secondo me, sono fondamentali per comprendere la situazione. Ma non intendo “questa” situazione, ma la situazione della sua vita in generale.
Io la invito a fare un lavoro su se stesso per iniziare a piacersi, almeno lei si deve piacere. Dopodiché è possibile che piacerà anche a qualcun’altro.
Auguri