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Lettera pubblicata il 12 Luglio 2007. L'autore, denise, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Cara denise, la tua lettera mi ha colpito molto.
Mi sento sola anch’io, sono circondata da persone ma non me ne importa il mio cuore è chiuso, non so quale sia la vera ragione.
Tiro avanti così a boccate d’aria, poi mangio per tirarmi su, ma non mi sembra di vivere pienamente.
Spero di trovare una ragione migliore di questa per vivere, spero che anche tu trovi uno stimolo forte.
Ma è difficile e purtroppo siamo in una brutta epoca.
Ciao, un abbarccio
Denise ti capisco , so come ci si può sentire quando si viene assaliti dalla depressione… anch’io ho avuto molti anni tristi e bui, sembrava di stare in un tunnel senza uscita… poi un giorno mi sono aggrappata alla fede ho pregato tanto , e in gran parte i miei problemi hanno avuto una soluzione… forse questo potrebbe aiutarti un pò anche a te ma dovrai crederci molto, e avere tanta fede… pregare, pregare vedrai ti sentirai meglio… e cerca di vedere la vita con più positività anche se è difficile ma tu provaci lo stesso . ti faccio tanti tanti auguri… sperando che cmq hai risolto in questi anni…
ciao ank io sono come loro non ho voglia di alzarmi al mattino non ho ambizioni..so per certa che il mio futuro non sarà facile…
Piangere non serve ma ci fa’sentire ancora piu’ sole,eppure e’ sempre l’unico modo di farci sentire vive.A volte non ho idea del perché esisto.ma cara compagna di tristezza se esistiamo facciamo sentire il nostro grido .
Cara Denise, non so quanti anni hai. Io ne ho quasi 50 e come te ho perso il controllo della rotta….o forse è arrivato il momento d’oro!! Non mi sento certo in grado di dispensare consigli ma posso dirti che per farmi forza io tento di vedere questa crisi esistenziale come un’opportunità e non come un’angoscia quotidiana. Ti confesso che mi sforzo parecchio d’avere una visione simil-ottimista perchè a parole è tutto facile…Anch’io ho una figlia, quasi ventenne e spesso mi sono chiesta se non sia arrivato il momento per tutti di “rompere le righe”. Io vorrei lasciare il mio lavoro a tempo indeterminato per trasferirmi in uno sperduto villaggio caraibico a coltivare l’orto e ammirare il mare. Mio marito, che non lavora da cinque anni, è invece profondamente radicato alla sua terra e mia figlia non sa assolutamente nulla di ciò che vuole, come è normale che sia alla sua età. A questo punto credo che faccia bene a tutti seguire la propria strada ma non in modo distruttivo! Alla mia età ho capito che pretendere spazio per se stessi non solo è sacrosanto ma anche profondamente onesto. Pensati tra vent’anni. Ti vedi con gli stessi dubbi, la stessa stanchezza? Spero proprio di no! Io sogno in grande, è gratis…e passo dopo passo sto traducendo il sogno in realtà. Basta volerlo e non è una questione di risorse economiche ma solo di scelte radicali e genuine, sapendo che ogni scelta comporta una rinuncia. A questo punto occorre decidere a cosa rinunciare. Suerte!
Vabbè, Tiziana, per sapere come si vedrà Denise tra venti anni ci basta aspettarne altri 10. Ormai si sarà calmata. In fondo, basta andar giù duro di narda. Peccato che i sogni sono gratis, ma la narda costa un rene.